Il periodo è quello giusto per provare questa ricetta, l'ho scovata su facebook sulla pagina Profumo di basilico ed è tradizionale calabrese.

È una di quelle preparazioni quasi dimenticata, ma personalmente trovo sia ottima, quasi a costo zero, se si esclude l'olio e davvero gustosa ed originale da presentare come antipasto.

Non riporto le quantità, ma solo gli ingredienti, regolatevi a gusto personale.


Fichi acerbi a savuza

  • Fichi acerbi piccoli e non ancora maturi, l'interno deve risultare bianco
  • Aglio
  • Mentuccia romana 
  • Aceto di vino bianco
  • Zucchero
  • Sale
  • Olio extravergine di oliva
Lavare i fichi e inciderli dalla parte opposta al picciolo con un taglio a croce relativamente profondo. Portare a bollore acqua , salare e tuffarvi i fichi, lasciare cuocere per 10 minuti.
Provare la cottura con i rebbi di una forchetta,  dovranno risultare sufficientemente teneri.
Scolare e tenere in caldo.
Schiacciare uno spicchio di aglio e farlo soffriggere dolcemente in un tegame con abbondante olio , quando inizia ad imbiondire aggiungere delle foglie di mentuccia, unire una tazzina di aceto bianco e un cucchiaino di zucchero, lasciare sobbollire per cinque minuti.
Dopo questo tempo inserire i fichi nel tegame e lasciare insaporire per un altro paio di minuti rivoltandoli più volte.
Spegnere il fuoco e fare riposare per almeno un paio di ore .
Si consumano come antipasto a temperatura ambiente.

 So che scorrendo questo blog si potrebbe pensare che io mi nutra esclusivamente di dolci, non è proprio così, spesso, anzi quasi sempre, i miei pasti non finiscono su questo blog, soprattutto da quando ho scoperto la vasocottura al microonde, che mi facilita la vita in cucina, ma non ho mai proposto qui.

 Ogni tanto preparo qualcosa, prevalentemente ricette vegetariane che piacciono a tutti.

Queste polpettine di carote dei falafel hanno solo la forma e l'utilizzo dei ceci sottoforma di farina, ma sono buonissime e dalle mie parti sono già state ripetute più volte.

La ricetta viene dal sito Vegolosi.





Falafel di carote speziati

  • 400 g carote
  • 100 g farina di ceci
  • 1 cipollotto
  • 1 mazzetto di prezzemolo ( omesso )
  • 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
  • 1 cucchiaio di curry
  • aglio in polvere
  • un pizzico di bicarbonato di sodio
  • sale 
  • pepe
Tagliere a tocchetti cipolle e carote, versare nel robot e tritare con il prezzemolo, grossolanamente.
Versare in una ciotola e unire l'olio, sale, pepe, curry, aglio e bicarbonato.
Mescolare e unire la farina di ceci, far assorbire bene utilizzando una spatola.
Formare 16 polpettine grandi come una noce 
Disporre su teglia coperta con cartaforno.
Cuocere a 180°C in forno preriscaldato, per 15', poi spennellare con olio e infornare nuovamente per altri 15'.

Volendo accompagnare con una salsa fatta con yogurt naturale, senape , sale.

Per compensare il post incandescente dell' altro giorno  ecco una ricetta fresca,  facile e pure vegana , se si considera che per me l'ha preparata la figliola,  direi che di più non potevo chiedere. 
Preparata in anticipo e gustata fredda di frigo è una vera delizia. 
La ricetta viene dal blog The vegan side of the moon ed è assolutamente promossa. 
Fatela,  ma prima procuratevi un panetto di tofu. 

Chiedo venia per la foto,  scattata al volo,  ma questa maionese meritava di essere memorizzata su queste pagine. 



Insalata russa con maionese vegana 
 
Per la maionese vegana
  • 200 g tofu ( se lo trovate il tipo velluto) 
  • 1 cucchiaio succo di limone
  • sale pochissimo 
  • 1 cucchiaio di senape  ( un cucchiaino nella ricetta originale )
  • Curcuma un pizzico solo per dare il colore 
In un bicchiere alto, con un frullatore ad immersione , mixare tutti gli ingredienti fino ad avere una consistenza giusta. 
Utilizzare per condire un' insalata russa. 

Insalata russa
  • 200 g patate al vapore
  • 250 g carote al vapore 
  • Piselli in scatola 
  • q. b.  Aceto balsamico 
Cuocere le patate al vapore,  tagliandole a cubetti , per circa 25'/20'.
Far raffreddare. 
Cuocere allo stesso modo le carote. 
In una ciotola riunire tutte le verdure,  condire con poco aceto balsamico e la maionese vegana,  se serve aggiustare di sale. 
Mescolare bene e conservare in frigorifero. 
Si mantiene per due giorni,  conservata in frigorifero. 
Sempre il solito problema  di dover utilizzare  il lievito madre che rinfresco,  ma poi resta in giacenza.
Con queste dosi si otterrà  mezzo chilo di impasto,  ma abbondate pure oltre ad andare via come  le ciliegie,  durano a lungo conservati in un sacchetto.




Tarallini con lievito madre  ai semi di finocchio
Dose per 500 g di impasto

  • 200 g lievito madre
  • 70 g acqua 
  • 75 g semola rimacinata di grano duro 
  • 35 g farina integrale
  • 25 g farina 0
  • 30 g olio extravergine d'oliva 
  • Sale
  • Semi di finocchio
  • Mezzo cucchiaio concentrato di pomodoro 
Nella ciotola della planetaria, con la foglia, sciogliere il lievito madre nell' acqua,  aggiungere tutti gli ingredienti,  in ultimo il sale e gli aromi. 
Preriscaldare  il forno a 200°C,  nel frattempo  preparare i tarallini spessi meno di un centimetro  e lunghi circa 7 centimetri. 
Cuocere per 20', trascorso  questo  tempo,  spegnere, aprire leggermente  lo sportello del forno,  ma lasciare i tarallini dentro,  così  diventeranno croccanti  al punto giusto. 
Se li fate più  grandi i tempi di cottura cambieranno. 
Aspettando l' estate che tarda ad arrivare io mi preparo un salmorejo ,
una zuppa tipica di Cordoba e ideale per combattere le torride giornate andaluse, dove è facile che l’estate le temperature superino i 40°C, e pur non avendo ancora queste giornate mi fa piacere illudermi che l' estate sia alle porte. 
La ricetta viene dal Calendario del cibo dove vi consiglio di andare a leggere anche tutta la storia e l'evoluzione di questo piatto. 




Salmorejo de Cordoba

Ingredienti
Per 5 persone

  • 1 Kg di pomodori ramati ben maturi
  • 200 g di mollica di pane raffermo
  • 100 g di olio extravergine d’oliva dal gusto deciso
  • 1 spicchio d’aglio rosso di Sulmona 
  • 10 g di sale fino
  • Acqua e aceto, q.b.
  • Uova sode,  prosciutto  crudo e crostini per accompagnare
Mettere a bagno il pane a pezzetti in poca acqua e aceto (volendo l’aceto si può eliminare o aggiungere alla fine per dare più  gusto).

Lavare e sbucciare i pomodori (per un risultato più vellutato), tagliarli a cubetti e mettere in un frullatore insieme al pane strizzato, l’olio, il sale e l’aglio. Frullare per qualche minuto o fino ad ottenere una crema ben liscia.

Servire ben fresco in ciotole accompagnato da prosciutto, crostini e uovo sodo  che ogni commensale potrà scegliere liberamente per guarnire il proprio salmorejo.
A voi cosa ha regalato la quarantena?
A me,  tra le altre cose,  anche la possibilità  di seguire delle dirette di panificazione e  pasticceria, giusto per non far diminuire la voglia di mettere le mani in pasta.
Sono entrata a far parte del gruppo Facebook ChieraStyle Fan Club e lì  impazza la ricetta della pizza in teglia  della Eh,  la Marianna. 
É un impasto che parte da una biga e,  pur avendo dei tempi lunghi,  permette di avere un risultato  incredibile,  un impasto leggero e pieno di di bolle,  proprio come piace a me.
Ho preferito fare direttamente  delle porzioni per realizzare una pizza al piatto  e devo ammettere che un risultato così  non lo avevo mai ottenuto.
Per la cottura ho usato la tecnica  padella,  forno e la cottura é stata perfetta.
La prossima volta proverò la versione in teglia.
Adesso armatevi di pazienza e leggete  tutto  oppure cercate il gruppo di Facebook e guardatevi i video che il maestro Chiera ha condiviso,  in cui fa un passo passo di tutta la lavorazione.





Pizza al piatto o in teglia di Antonio Chiera
Dose per 4 pizze al piatto o per due teglie da forno

Biga da preparare il giorno prima per me ore 14 )

  • 500 g farina W 280
  • 250 g acqua  a 18°/ 20° C 
  • 3 g lievito di birra fresco 
Con la foglia,  a bassa velocità,  mescolare acqua e lievito,  unire la farina e appena lega il tutto,  fermarsi. 
L' impasto dovrà risultare piuttosto grezzo.. 
Staccare dei piccoli pezzi,  porre in un contenitore  e coprire con pellicola. 
Far fermentare a 18°/ 20°C per circa 20 ore. 
Se la vostra cucina ha una temperatura di circa 24°C' dopo 6/7 ore passare in frigorifero, far ambientare per un' ora prima di utilizzare. 

Giorno successivo  ( h 11)
  • 50 g semola rimacinata 
  • 50 g farina tipo 2 ( per me altri 50 g semola) 
  • 5 g malto
  • 160 g acqua ( per pizza al piatto)  ( 225 g per pizza alla pala )
  • 12 g sale
  • 20 g olio extravergine d'oliva 
Lavorate con la foglia. 
Porre nella ciotola della planetaria tutta la biga,  unire le farine,  il malto e  100 g di acqua e iniziare e iniziare ad impastare  a velocità 1, aumentare man mano la velocità. 
Ogni volta che inserisco un po'  di acqua diminuisco la velocità  e la riaumento gradualmente. 
Se serve ribaltare il composto con le mani. 
Dare giri veloci dopo che tutta l' acqua inserita risulterà assorbita,   se occorre pulire bene le pareti della ciotola. 
Inserire il sale e far assorbire  é in ultimo l' olio,  senza perdere mai l'incordatura. Continuare  a lavorare a velocità alta. 
Rimuovere dalla macchina e mettere in una ciotola unta,  lasciar riposare per almeno 15', volendo anche di più. 

Su un piano con olio ribaltare l' impasto,  dare due/tre serie di pieghe a tre e arrotondare leggermente, con mani unte. 
Porre nel recipiente,  coprire e far raddoppiare  ( avverrà  in circa tre ore). 
Su un piano infarinato con semola ribaltare l' impasto,  infarinare leggermente la parte superiore.
Dividere in 4 parti ( per le pizze al piatto)  o in 2 parti ( per le teglie).

Prendere l' impasto e arrotolarlo su sé  stesso,  poi ruotare di 90° e arrotolare ancora su sé  stesso, non stringere troppo per non perdere i gas di lievitazione.
Chiudere le estremitá, sigillandole, lasciare su un piano infarinato con semola,  spolverizzare con altra semola la superficie dei panetti é coprire con pellicola,  far lievitare per circa 3 ore.
Al termine della lievitazione ribaltare i panetti,  spolverare con farina e,  nel caso della pizza al piatto,  iniziare a schiacciare  leggermente  dal centro verso i bordi,  spingendo le bolle verso l' esterno.
( Per la stesura in teglia ribaltare l' impasto,  chiudere leggermente  intorno ai bordi, e   con le dita, senza  schiacciare,  fare delle fossette,  allargare leggermente  la pasta e porre su una teglia oliata,  attendere qui ad che minuto che l' impasto si rilassi  e allargarlo bene.  Far riposare 15'.
Cottura in forno alla massima temperatura,  preriscaldato e  cuocere fino a doratura,  volendo farcire con si preferisce).

Cottura pizza al piatto
Dopo aver steso tutti e quattro i panetti arroventare sul fornello del gas una padella sufficientemente larga per contenere una pizza,  porre la pizza,  ABBASSARE  la fiamma,  altrimenti brucerà,  e  far cuocere per circa 3', controllare il fondo sollevando con una spatola,  farcire a piacere  con pomodoro , olio e origano e far cuocere qualche altro minuto.
Una volta pronta passare in forno scaldato alla massima temperatura, su pietra refrattaria e proseguire la cottura per altri 4 ', aggiungere mozzarella o formaggi e dare altri 2' con funzione grill.


Non porto neanche più  il conto dei giorni in cui non mangio pasta,  ma sinceramente  non mi manca assolutamente, anzi trovo particolarmente utile seguire un regime alimentare più  leggero con meno carboidrati e meno carne.
Cadono a fagiolo le ricette che mi propone la figliola che segue un' alimentazione  tutta particolare,  ma comunque equilibrata.
Questa ricetta é una di quelle,  a base di farina di ceci e patate dolci , gustosa e ottima anche mangiata fredda.
L'idea iniziale viene dalla rivista Vegetariani in cucina, ma a parte la farina di ceci e la patata dolce, per il resto é diventata un' altra cosa.




Farinata di ceci e patate dolci
Dose per uno stampo da 22 cm

  • 100 g farina di ceci
  • 250 g acqua 
  • 2 cucchiai di parmigiano 
  • 1 patata dolce 
  • 1 cipollotto fresco 
  • rosmarino fresco
  • sale
  • pepe
  • olio extravergine d'oliva 
Mescolare la farina di ceci con  l' acqua e lasciare riposare per un' ora,  volendo in frigorifero. 
Sbucciare la patata dolce,  tagliare a cubetti. 
Sbucciare il cipollotto  e affettare sottilmente. 
In una padella versare l' olio e scaldarlo,  inserire il cipollotto e i cubetti di patate,  far rosolare e  aggiungere un bicchiere scarso di acqua,  aggiustare di sale e pepe e coprire , proseguire la cottura per cinque minuti,  poi scoprire e far terminare la cottura,  le patate dovranno risultare croccanti. 
Mescolare alla pastella un cucchiaio di olio,  il rosmarino fresco tritato finemente,  il parmigiano,  sale e pepe. 
In una teglia porre un foglio di cartaforno bagnato e strizzato,  versare le patate e coprire con la pastella. 
Cuocere in forno caldo a 200°C'per 25'.
Servire calda o tiepida,  ma anche  fredda ha un suo  perché. 
Anno nuovo  ricetta nuova da sperimentare,  mettendo alla prova la nuova creatura di casa : il licoli.
Ho visto la ricetta da Pan di pane e devo dire che é buonissima,  in casa hanno apprezzato molto la sofficità  del risultato  e anche il fatto che venga abbastanza alta,  come dice mio marito gli ricorda la pizza di pane che gli preparava la nonna.





Focaccia o pizza di semola con licoli
Dose per una teglia di 33 cm X 40 cm

  • 350 g semola rimacinata di grano duro 
  • 150 g farina 0 + 50 g se servono
  • 330 g acqua  + 100 g
  • 150 g licoli  rinfrescato 
  • 12 g sale
  • 30/40 g olio 
  • Salsa,  origano,  mozzarella,  olio per farcire. 
Sciogliere il lievito  con 330 g di acqua,  in planetaria con la foglia.
Aggiungere  la farina e la semola gradualmente , lasciare da parte i 50 g in più,  fino a quando  l' acqua non sarà  assorbita tutta. 
Far riposare 10'/20' poi aggiungere  50 g presi dalla restante  acqua. 
Far incordare.  Riposo  altri 10'/20', aggiungere il sale e i rimanenti  50 g di acqua.  Far incordare,  l'impasto risulterà  molto morbido,  se  occorre inserire la farina rimasta ( i 50 g ).
In una ciotola versare l'olio che servirà anche per ungere le mani e rovesciare l'impasto. 
Dare una serie di pieghe di rinforzo ogni 20' .
Dopo 1-2 ore porre in frigo,  coperto  per 8/18 ore. 
Il giorno dopo far acclimatare  per un paio di ore. 
Ungere leggermente la teglia del forno,  ribaltare l' impasto  e allargare leggermente  con la dita dal centro verso l' esterno. 
Far rilassare e poi allargare di nuovo. 
Far lievitare  3 ore e più,  coperto. 
Preriscaldare il forno a 200°C  modalità  statico,  farcire la pizza  a piacere,  cuocere nella parte bassa del forno per 20'/25' , se occorre prolungare la cottura di qualche minuto.  
Apprezzo il desiderio  di rispettare gli animali e la scelta di una alimentazione  più responsabile  e cruelty free,  ma una cosa proprio non capisco e cioè  la necessità di utilizzare il nome di prodotti per loro natura a base di animale per prodotti vegani.
Non sarebbe più  corretto coniarne di nuovi e non rimandare sempre a quegli alimenti che in realtà  si cerca di non utilizzare più?
Quindi perché parlare di prosciutto di muscolo di grano,  di spezzatino di soia,  di formaggio di tofu o di mortadella  vegana se è realizzata con fagioli?
Al di là  di questa piccola critica,  per il resto a me le ricette vegan piacciono e danno anche molta soddisfazione  al palato.
Ho trovato questa ricetta ed ho voluto provarla,  ho dovuto fare delle modifiche perché  non avevo tutti gli ingredienti,  ma il risultato l'ho ottenuto.
La ricetta originale viene da qui.
La dose é  abbondante,  si può  tranquillamente  dimezzare.





Mortadella vegana e glutenfree 
Dose per un rotolo di circa 25 cm X 7 cm, per ottenere il cilindro utilizzare un foglio di acetato arrotolato con pellicola sul fondo o una bottiglia di plastica privata della parte superiore 

  • 500 g fagioli bianchi di Spagna lessi ( per me fagioli tabacchini) 
  • ½ tazza di acqua 
  • olive verdi snocciolate  ( ho messo dei pistacchi,  ma risulta difficoltoso il taglio) 
  • Timo q. b. usatelo con parsimonia 
  • Aglio in polvere la punta di un cucchiaino 
  • Sale 
  • Pepe nero un pizzico
  • Liquido rilasciato dalle rape rosse da usare come colorante
  • 2 cucchiai di agar agar
Frullare i fagioli,  se occorre aggiungere poca acqua di cottura,  ottenere una purea non troppo liquida. 
Unire sale,  aglio, pepe,  timo e mescolare,  inserire il liquido delle râpée mescolare  ancora. 
Porre sul fuoco un pentolino  con acqua e unire l' agar agar,  portare al bollore mescolando  é inserire nella purea di fagioli,  in ultimo aggiungere  le olive tagliate a rondelle ( per me i pistacchi g. 
Arrotolare un foglio di acetato,  fermarlo con un elastico,  sigillare la parte inferiore con della pellicola e porre in un bicchiere graduato per mantenerlo in posizione verticale,  versare il composto cercando di non lasciare bolle d' aria.  Dare qualche colpetto su un piano per fare scivolare bene il composto,  sigillare con pellicola e porre in frigorifero per 5/6 ore. 
Si conserva in frigorifero  per 2 giorni al massimo. 
Utilizzando i pistacchi avrete qualche difficoltà nel taglio,  ma ci stanno comunque  bene. 
Il colore ottenuto resta più  scuro avendo utilizzato dei fagioli marroni,  con i fagioli di Spagna  si otterrà  un bel colore rosa. 


Uno sfizio,  una di quelle ricette che si fanno velocemente e permettono di avere subito dei saporiti tarallini da sgranocchiare.
La ricetta viene da questo blog,  ho raddoppiato la dose.



Tarallini  cacio e pepe con lievito madre 
Dose per circa 30 pezzi 

  • 120 g lievito madre 
  • 60 g vino bianco 
  • 40 g olio extravergine d'oliva 
  • 170 g farina tipo 1
  • 40 g pecorino romano grattugiato 
  • ⅔ cucchiaino di pepe nero 
  • 1 cucchiaino di sale
Lavorare tutto il insieme,  a mano o con la planetaria,  con la foglia, ottenere un impasto omogeneo e CH compatto .
Avvolgere nella pellicola e far riposare 30'.

Trascorso questo tempo  formare i tarallini ritagliando porzioni di impasto,  lunghi circa 8 cm e spessi 1cm.
Porre su teglia con cartaforno  e cuocere in forno caldo  a 180°/200°C  per 20'.

Serviva una quarantena per farmi capitolare sulla frittura.
Dopo una settimana  di dieta vegetariana,  proposta dalla figliola,  una schifezza da quasi fast food ci stava proprio bene.
E  così la scelta è caduta sugli anelli di cipolle che,  lo confesso,  non avevo mai provato come accompagnamento ai famosi panini superfarciti.
Ho utilizzato delle cipolle dorate,  non troppo grandi,  ma il risultato c'è stato.
La ricetta viene da qui. 




Anelli di cipolle fritti 
Per 4 porzioni

  • 4 cipolle dorate 
  • 90 g farina 00
  • ½ cucchiaino di lievito istantaneo per torte salate ( si può  omettere) 
  • 1 uovo
  • 100 ml latte
  • 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva 
  • sale
  • Olio di arachidi per la frittura 
Sbucciare le cipolle,  tagliarle a fette spesse ½ cm e porre in una ciotola con acqua,  per renderle meno forti. 
Nel frattempo preparare la pastella. 
In una ciotola setacciare la farina e il lievito, se lo utilizzate, il sale mescolare,  inserire il latte,  l'uovo e l' olio e mescolare bene fino ad avere una pastella senza grumi.  Lasciar riposare a temperatura ambiente per 30'.
Sgocciolare dall'acqua  le cipolle e porre su carta assorbente. 
Porre un recipiente  adatto alla frittura sul fuoco e versare l'olio, far scaldare fino a 175°C e inserire gli anelli di cipolle, precedentemente passati nella pastella. 
Far dorare bene,  far perdere l' olio in eccesso poggiando su carta assorbente. 
Servire calde accompagnando le con salse a piacere. 
Devo riconoscere che la mia quarta creatura  ( leggi licoli)  sa darmi tante soddisfazioni.
La gestione é molto più  comoda,  il gusto più  delicato del lievito madre e  il risultato altrettanto soddisfacente.
Dopo aver provato con due ricette dolci ( vedi qui ) ho provato ad utilizzarlo per una ricetta salata.
Dalle mie parti il pane oramai si consuma pochissimo,  ma tutto quello che é salatini & Co  é molto apprezzato.
La ricetta viene dal bog Cook and love e devo dire che è piaciuta proprio a tutti.




Lingue di suocera con licoli 

  • 200 g licoli 
  • 100/110 g acqua 
  • 350 g farina 0 ( o per pizza )
  • 45 g olio extravergine d'oliva 
  • Sale
  • Aromi a piacere ( aglio in polvere,  rosmarino,  spezie,  pepe) 
In una ciotola  unire il licoli con poca acqua  presa dal totale e  l' olio. 
Unire la farina,  l'acqua rimasta e il sale. 
Lavorare con il gancio per alcuni minuti. 
Porre in una ciotola unta,  coprire e lasciare coperto per 2 ore. 
Trascorso  questo tempo formare delle palline da 50 g,  appiattire  e allungare, più  la sfoglia sarà  sottile più  il risultato  finale sará croccante. 
Porre su una placca coperta con cartaforno,  spennellare con olio e cospargere con le spezie scelte. 
Devo ammettere che quello con l' aglio avevano una marcia in più. 
Cottura in forno statico  a 200° C per 10' circa. 

Ricetta vista su Agrodolce, l'autrice è Alessandra Rosati  e lei con i lievitati è una vera fata.
So che mettersi a combattere con lievito madre, lunghe lievitazioni e forno potrebbe apparire troppo in questa stagione, ma considerando che al mattino sul mio balcone ci sono 14°C direi che ci è stato bene un po' di tepore.
La ricetta è di facile esecuzione, i tempi di lievitazione sono gestibili.




Cornetti salati da buffet con lievito madre
Per 12/14 pezzi

Per la ricetta leggere direttamente sul blog di Agrodolce.





Quando ho mostrato il video di questa preparazione al pargolo, si è subito entusiasmato, non so se per l'idea di usare il frullatore o per quella di avere una roba da spalmare, fatto sta che la velocità con cui si realizza e la facilità hanno reso una serata tra me e mio figlio un po' francese.
Il video  lo trovate qui.




Finto paté di funghi e lenticchie
Dose per un circa 500 g 

  • 400 g lenticchie cotte
  • 18 funghi champignon affettati
  • 1 scalogno
  • 2 spicchi d'aglio
  • 2 cucchiai di cognac
  • 150 g noci tostate
  • 2 cucchiai salsa di soia ( per me salsa Worcestershire )
  • rosmarino, timo, salvia
  • 2 cucchiai di olio extravergine
  • Sale
In una padella scaldare l'olio , versarvi lo scalogno affettato e farlo appassire, aggiungere gli spicchi di aglio e poi i funghi affettati, portare a cottura, aggiungere il sale, le erbe aromatiche tritate e sfumare con il cognac.
Nel bicchiere del frullatore versarevi funghi cotti, le lenticchie, le noci tostate e la salsa di soia.
Frullare fino ad avere una consistenza spalmabile.
Se volete rendere ancora di più l'effetto fois gras aggiungete due cucchiai di purea di rape rosse per dare colore.
Io non l'ho fatto 😉.
Conservare in frigorifero, consumare entro 2/ 3 giorni.
Gustare su crostini di pane.


Il topinambur esercita su di me uno strano fascino.
Lo acquisto sempre e riesco anche a farlo mangiare a tutta la famiglia.

Trovo che il suo gusto ( tra il carciofo e il cardo) sia semplicemente perfetto abbinato alla consistenza ( una specie di patata) e praticamente ideale per una come me che detesta gli ortaggi con troppi scarti ( come i carciofi).
La quantità acquistata è stata utilizzata per un risotto, una vellutata e questo patè che arriva direttamente dalle amicizie virtuali con cui  perdo  trascorro buona parte del mio tempo su fb.
Per la precisione la ricetta è di Roberta Cornali , veloce da realizzare e ottima :grazie per la dritta, Roberta!  ;)

Qui potrete trovare altri modi per utilizzarlo.
E anche qui


PATÈ AL TOPINAMBUR

per un barattolino da 150 ml

  • 200 g topinambur
  • 500 ml acqua
  • 500 ml aceto di vino bianco
  • sale
  • origano 
  • aglio rosso di Sulmona 3 spicchi
  • olio extravergine di oliva
Pulite con un pelapatate i topinambur, lavateli e affettateli sottilmente.
In una pentola versate l'acqua e l'aceto,  aggiungere i topinambur e poco sale.
Portare a bollore e proseguire la cottura fino a quando non risulteranno teneri, ma non disfatti.
( Non ho cronometrato il tempo , ma sicuramente i miei sono rimasti sul fuoco per più di 30 minuti).

Una volta pronti sgocciolateli bene, versarli nel bicchiere del mixer, unite una presa generosa di origano e gli spicchi di aglio sbucciati, iniziare a frullare unendo l'olio a filo.
Non ne occorrerà moltissimo.
Una volta raggiunta la consistenza cremosa, versare tutto in un barattolo sterilizzato, coprire con altro olio , chiudere e conservare in frigorifero.

Ottimo spalmato su delle tartine.




Un nuovo appuntamento con la rubrica de L'Italia nel Piatto, ci porta oggi a parlare di piatti salati, rustici, flan, frittate e simili, buone da mangiare, facili da fare e , magari, comode anche da trasportare nella cesta del picnic.

Qui trovate tutte le regioni partecipanti:

Valle d'Aosta:

Piemonte: La tartràhttp://j.mp/tartra

Trentino-Alto Adige: El Flam
http://www.afiammadolce.ifood.it/2015/06/el-flam.html

Friuli-Venezia Giulia: Sassaka con pane di segale 
http://ilpiccoloartusi.weebly.com/litalia-nel-piatto/sassaka-con-pane-di-segale-per-litalia-nel-piatto 

Lombardia: Torta di melanzane e strachì tund http://www.kucinadikiara.it/2015/07/torta-di-melanzane-e-strachi-tund.html

Veneto:

Emilia Romagna: Le crescentine http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2015/07/le-crescentine-per-litalia-nel-piatto.html

Liguria: Torta de Carlevà http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2015/07/litalia-nel-piatto-i-rustici-salati.html

Toscana: Porrea, torta di porri dei monaci di S. Lorenzo in Firenze
http://acquacottaf.blogspot.com/2015/07/porrea-torta-di-porri-dei-monaci-di-s.html

Marche:

Umbria: Crostata del pastore http://www.dueamicheincucina.ifood.it/2015/07/crostata-del-pastore.html

Abruzzo:Torta Rustica Abruzzese http://ilmondodibetty.it/torta-rustica-abruzzese/

Molise: Torta al formaggio molisana
http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2015/07/torta-al-formaggio-molisana-per-litalia.html

Lazio: Pizza coi frizzoli 
http://beufalamode.blogspot.com/2015/07/pizza-coi-frizzoli-con-sorpresa-per.html

Campania:

Basilicata: Pizza rustica
http://blog.alice.tv/profumodicannella/2015/07/29/pizza-rustica-comoda-pratica-e-golosa/

Puglia: Pitta di patate salentina http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2015/07/cucina-pugliese-pitta-di-patate.html

Calabria:Fraguni 'e ricotta
http://ilmondodirina.blogspot.com/2015/07/fraguni-e-ricotta.html

Sicilia: non partecipa

Sardegna:


Il nostro blog - http://litalianelpiatto.blogspot.it/

E qui da me, come sempre, trovate una ricetta del Molise.

Mi è piaciuta moltissimo questa ricetta tradizionale, a cominciare dalla base utilizzata per il guscio, una specie di brisèe che utilizza lo strutto al posto del burro.

Ero piuttosto titubante sul gusto, ma devo ammettere che lo strutto negli impasti regala un sapore e una friabilità unica.



TORTA AL FORMAGGIO MOLISANA
Dose per 4 monoporzioni ( cm 12)

Per la pasta
  • 250 g farina 00
  • 60/70 g strutto
  • 2 tuorli d'uovo  + un albume se dovesse servire
  • sale
 Per il ripieno
  • 250 g provolone dolce grattugiato
  • 1 cipolla grande o 5 cipollotti freschi
  • 2 uova
  • 6 cucchiai di latte
  • pepe nero
  • noce moscata
  • sale
Disporre la farina a fontana, sciogliere lo strutto su fuoco dolce e versare nella fossetta, unire i tuorli e un pizzico di sale, se occorre unire parte dell'albume.

Lasciar riposare coperto per 30 minuti circa.

Pulire la cipolla, affettarla e versarla in un tegame con un bicchiere di acqua, lasciar cuocere dolcemente, cercando di non far asciugare l'acqua prima che risulti morbida ( se occorre aggiungere altra acqua).Salare e pepare.


Foderare con la pasta quattro ciotole monoporzione, unte di strutto e infarinate.
Passare in forno caldo a 180°C per 10'.

Nel frattempo mescolare le uova con le cipolle, il latte, il sale, il pepe e la noce moscata.

Sfornare i gusci , fare uno strato con i 2/3 del formaggio , coprire con il composto di uova e cospargere con il restante formaggio.


Cuocere per 30' a 180°C in forno caldo.

Servire subito.




Questo mese non volevo partecipare, lo confesso.
Pensavo che con tutti gli impegni della vita reale fosse giunto il momento di cominciare a lasciare qualcosa, ma poi... si sa come accade, no forse non si riesce ad immaginare la forza e l'energia e l'entusiasmo e la voglia che viene ogni volta che c'è una nuova ricetta all'MTChallenge.
Questo mese poi c'è l'energia fatta persona a proporla, una delle persone più solari, allegre e piene di vita che ho avuto il piacere di incontrare realmente: Elisa, e allora mi sono trovata a non poter rinunciare.
Non avevo grandi idee e , forse, anche queste non lo sono poi più di tanto, in compenso ho scoperto una sablée che mi è piaciuta moltissimo, semplice da realizzare e perfetta dopo la cottura, friabile al punto giusto e dalla consistenza ideale per accompagnre ripieni morbidi.
E allora eccomi qui, come sempre  i primi giorni , non per mania di voler essere la prima a tutti i costi, ma semplicemente perchè vedendo le proposte altrui, mi andrebbe in standby il neurone.
Quindi Elisa carissima, beccati le mie versioni  , dovevano essere tre, ma il tempo è tiranno e sono riuscita a realizzarne solo due, e grazie ancora per questa bellissima proposta.

Torta salata alle erbe aromatiche



per la  brisée di Roux ( proposta da Elisa )
Dose per uno stampo da 28 cm o 6 stampini da 10 cm
  • 250 g di farina ( per me 0)
  • 150 g di burro, leggermente ammorbidito
  • 1 cucchiaino di sale
  • Un pizzico di zucchero
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaio di latte freddo
Versare sul piano di lavoro la farina, creare una fossetta al centro, spezzettarvi il burro, unire il sale, lo zucchero e l'uovo.
Lavorare con la punta delle dita, tirando man mano la farina dai bordi, al termine unire il cucchiaio di latte freddo e continuare a lavorare , utilizzando il palmo della mano per spingere bene il composto ed ottenere la giusta consistenza.
Fare una palla e lasciare in frigo fino al momento dell'utilizzo.



Come suggerisce Elisa è possibile conservarlo in un contenitore a chiusura eremtica per una settimana in frigo, tre mesi in freezer.

Una volta tirata fuori dal frigo, lasciarla ambientare brevemente.
Su un piano stendere la pasta allo spessore di 2-3 mm ( è consigliabile non superare queste misure per evitare che il guscio troppo doppio alteri l'insieme dei sapori della torta, prevalendo nel gusto, come ci insegna benissimo Maria Pia in questo post ).
Foderare una tortiera con la pasta, bucherellare il fondo, coprire con della cartafornoe lasciare in freezer per almeno  30 minuti, nel frattempo preriscaldare il forno a 190°C.

Una volta tirata fuori dal freezer, coprire con dei pesi ( legumi, sale grosso o pesi in ceramica) e cuocere in forno per 15 minuti, rimuovere carta e pesi e proseguire la cottura per altri 5-10 minuti, abbassando la temperatura a 170°C.



Il nostro guscio è pronto per accogliere il ripieno.

Per la prima torta salata ho voluto rendere omaggio alla primavera utilizzando erbe aromatiche fresche, il risultato è stato una torta molto profumata e gradevole al palato.

Farcia alle erbe
  • erba cipollina fresca circa 20 fili
  • menta fresca 8 foglie
  • salvia fresca 8 foglie
  • rosmarino fresco 6 rametti teneri
  • buccia di un lime non trattato
  • 2 scalogni
  • un ciuffo di prezzemolo
  • sale q.b.
  • 60 g testa di caciocavallo di Agnone stagionato grattugiato
  • ricotta di mucca 200 g
  • uova 4
 In un robot da cucina versare le erbe lavate ed asciugate, frullare brevemente aggiungendo le uova, il sale e la ricotta.


Unire il caciocavallo grattugiato, mescolare con una spatola e versare sul guscio di brisée.
Cuocere in forno caldo a 180°C per 35 minuti circa.





 La realizzazione pomeridiana non mi ha permesso di ottenere la luce migliore per le foto, in compenso la cena era perfetta ;)


Quiche al tonno di coniglio, pomodori secchi , olive nere e créme royal




Per una tortiera da 28 cm di diametro

  • Pasta brisèe  ( realizzata come sopra)
  • tonno di coniglio 500 g circa
  • pomodori secchi 60 g
  • olive nere una ventina
  • 2 uova
  • 250 ml panna fresca
  • sale
  • pepe
Un paio di giorni prima prepariamo il tonno di coniglio, è, questa, una ricetta comoda e pratica da tenere in frigo all'occorrenza.
Permette di proporre la carne di coniglio, che mangiamo sempre troppo poco, in modo semplice, saporito e anche poco riconoscibile, oltre al fatto che è semplicissima da mangiare per i bambini ( e i pigri) non presentando parti con ossa.

Tonno di coniglio


  • un coniglio a pezzi di circa 1 kg
  • 2 carote
  • 3 gambi di sedano
  • 1 cipolla
  • salvia, alloro, rosmarino
  • 200 ml vino bianco secco
  • aglio
  • olio extravergine di oliva
  • sale
  • pepe in grani
Versare in una pentola acqua fredda, unire carote, sedano e cipolla, qualche foglia delle erbe aromatiche e il vino, portare ad ebollizione.
Unire il coniglio , precedentemente lavato bene, aggiustare di sale, aggiungere 6/8 grani di pepe.
Lessare a fiamma moderata per circa un'ora, al termine allontanare dal fuoco e lasciar raffreddare il coniglio direttamente nella pentola.

Disossare il coniglio, staccando pezzi non troppo grandi, formare degli strati in un contenitore, alternandoli a foglie di salvia, grani di pepe e spicchi di aglio.
Al termine coprire tutto con l'olio extravergine di oliva e lasciare in frigorifero per almeno due giorni.

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Mentre la base di brisée cuoce in forno preparare il ripieno.
Sgocciolare dall'olio i pezzetti di polpa di coniglio.
In un pentolino con acqua e aceto di vino bianco , portata a bollore, far rinvenire i pomodori secchi per pochi minuti.
Sgocciolare e tagliare a pezzetti.
Tagliare a rondelle le olive nere.

Preparare l'appareil ( che Knam chiama créme royal) : in una ciotola mescolare alla panna fredda di frigo le 2 uova, aggiustare di sale e pepe .

Versare nel guscio il coniglio, i pomodori secchi e le olive, coprire tutto con il miscuglio di panna e uova e cuocere in forno caldo a 180°C per 35' circa.




Con queste ricette partecipo all'MTChallenge N°46

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