Non riesco proprio a non modificare le ricette.
Le copio per bene, me le leggo con attenzione e già lì l'altra me inizia suggerire : E se provi a cambiare la farina? E se aggiungi un po' di questo? E se metti un pizzico di quest'altro?
E puntualmente mi ritrovo tra le mani una preparazione completamente stravolta, non sempre riuscita, ma spesso si.
Sulla pagina Facebook di Knam ho trovato la ricetta di un cake alle carote, condiviso dallo stesso .
Ho deciso di provarlo, dimezzando le dosi, cambiando la farina usata e sostituendo lo zucchero con la stevia.
Praticamente un'altra cosa, ma buona e questo mi basta.
Il cake dura due al massimo tre giorni.
Cake alle carote e stevia
Dose per uno stampo da plumcake 8 X 16 cm
Le copio per bene, me le leggo con attenzione e già lì l'altra me inizia suggerire : E se provi a cambiare la farina? E se aggiungi un po' di questo? E se metti un pizzico di quest'altro?
E puntualmente mi ritrovo tra le mani una preparazione completamente stravolta, non sempre riuscita, ma spesso si.
Sulla pagina Facebook di Knam ho trovato la ricetta di un cake alle carote, condiviso dallo stesso .
Ho deciso di provarlo, dimezzando le dosi, cambiando la farina usata e sostituendo lo zucchero con la stevia.
Praticamente un'altra cosa, ma buona e questo mi basta.
Il cake dura due al massimo tre giorni.
Cake alle carote e stevia
Dose per uno stampo da plumcake 8 X 16 cm
- 75 g burro morbido
- 6 ml Stevia
- 50 g tuorli
- 25 g latte d'avena
- 50 g albume
- 135 g carote grattugiate
- 50 g biscotti macinati
- buccia di arancia grattugiata
- vaniglia
- 150 g farina integrale
- 8 g lievito per dolci
Montare il burro con la foglia, unire la stevia,i tuorli a temperatura ambiente e il latte a temperatura ambiente.
Separatamente montare a neve ferma gli albumi.
Unirli al composto senza smontare.
Inserire la farina mescolata ai biscotti e al lievito , aggiungere le carote e gli aromi e versare in uno stampo da plumcake imburrato e infarinato, se non è usa e getta.
Cuocere in forno caldo a 180°C per 35' circa.
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Esistono mode nel web.
Si assiste ad esaltazioni inspiegabili per ricette che, a ben vedere, non sono niente di così eccezionale.
Già agli albori di questo blog tentavo di dare una chance a questo dolce americano, più bello da vedere che buono da mangiare.
Una consistenza spugnosa, un sapore abbastanza neutro, un uso spropositato di uova per una base che ha dalla sua una certa fotogenicitá e possibilità di modificarla a piacimento , persino nel nome.
Non pensavo che avrei dato una nuova possibilità a questa preparazione, ma poi Alice del blog Pane Libri e Nuvole ha solleticato la mia curiosità, per gli aromi utilizzati ( caffè e cardamomo ) e per la ricetta che si colloca a metà strada tra una chiffon cake e una Angel cake e per la mia cronica ossessione di accumulare albumi.
Per la ricetta originale qui.
Vi lascio la mia versione e qualche suggerimento per rendere il sapore un po' più definito e incisivo, tra l'altro ho anche modificato il procedimento, ma il risultato non ne ha risentito, per cui vi racconto la mia:
CHIFFON CAKE AL CAFFÈ E CARDAMOMO
Per uno stampo americano da 26 cm
Si assiste ad esaltazioni inspiegabili per ricette che, a ben vedere, non sono niente di così eccezionale.
Già agli albori di questo blog tentavo di dare una chance a questo dolce americano, più bello da vedere che buono da mangiare.
Una consistenza spugnosa, un sapore abbastanza neutro, un uso spropositato di uova per una base che ha dalla sua una certa fotogenicitá e possibilità di modificarla a piacimento , persino nel nome.
Non pensavo che avrei dato una nuova possibilità a questa preparazione, ma poi Alice del blog Pane Libri e Nuvole ha solleticato la mia curiosità, per gli aromi utilizzati ( caffè e cardamomo ) e per la ricetta che si colloca a metà strada tra una chiffon cake e una Angel cake e per la mia cronica ossessione di accumulare albumi.
Per la ricetta originale qui.
Vi lascio la mia versione e qualche suggerimento per rendere il sapore un po' più definito e incisivo, tra l'altro ho anche modificato il procedimento, ma il risultato non ne ha risentito, per cui vi racconto la mia:
CHIFFON CAKE AL CAFFÈ E CARDAMOMO
Per uno stampo americano da 26 cm
- 300 gr di farina 00
- 250 gr di zucchero semolato
- 130 ml di olio di semi
- 180 ml di caffè ( utilizzare due espressi , allungare con il caffè della moka fino ad arrivare alla quantità necessaria )
- 2 cucchiai di caffè solubile
- 300 g di albumi (circa 10)
- 2 tuorli
- 6-7 baccelli di cardamomo ( da schiacciare grossolanamente e inserire nell'acqua della moka per fare il caffè)
- Mezzo cucchiaino di cardamomo in polvere, da aumentare se vi piace percepire un sapore più riconoscibile
- 1 bustina di lievito per dolci
- la punto di un cucchino di cremor tartaro
Preparare il caffè con la moka, mettendo nell'acqua della caldaia i baccelli di cardamomo pestati grossolanamente.
Una volta che è pronto aggiungerlo a due caffè espressi fino a raggiungere i 180 ml necessari, sciegliervi il caffè solubile e tenere da parte.
In una ciotola setacciare la farina con il lievito, unire lo zucchero, il cardamomo in polvere , il caffè e l'olio di semi, mescolare bene per sciogliere i grumi.
Nel frattempo montare a neve gli albumi con il cremor tartaro, una volta pronti inserire i due tuorli, facendoli inglobare con l'aiuto di una spatola , senza smontare il composto.
Inserire gli albumi e tuorli alla farina, caffè e olio, mescolare bene con movimenti dal basso verso l'alto.
Preriscaldare il forno a 170°C , modalità ventilato, versare il composto nello stampo americano SENZA IMBURRARE , cuocere per 45'/50'.
Fare sempre la prova stecchino.
Sfornare e capovolgere lo stampo su una tazzina, se non é di quelli con i piedini predisposti, e lasciar raffreddare completamente per due ore.
Trascorso questo tempo, aiutandosi con una lama, staccare delicatamente dal bordo e dal fondo dello stampo .
Gustare da solo o accompagnandolo con panna montata e una leggera spolverata di caffè solubile.
La figliola, da brava figlia di madre pseudo-foodblogger, adora acquistare riviste di cucina.
Di fatto poi non realizza nulla di quanto legge, ma , a suo dire, si rilassa molto nelle pause dallo studio, semplicemente sfogliandole e guardando le ricette.
Io , che non sono una madre permalosa, ho trovato subito il risvolto positivo della faccenda : ho nuovi spunti e nuove idee da provare.
Dalle mie parti i plumcake salati sono sempre stati di casa e, gira e rigira, più o meno le ricette si somigliano tutte.
Quella di oggi viene dalla rivista Ci piace cucinare n°21 , realizzata dalla blogger Ileana Pavone del blog Ribes e cannella ,ho modificato, adattato e realizzato con quanto avevo in casa, ammetto che non avrei mai pensato di unire alle farine quella di ceci, una scoperta a cui non rinunceró facilmente.
Plumcake salato alla farina di ceci, peperoni e feta
Per uno stampo 12 X 26 cm , per 4/6 persone
Di fatto poi non realizza nulla di quanto legge, ma , a suo dire, si rilassa molto nelle pause dallo studio, semplicemente sfogliandole e guardando le ricette.
Io , che non sono una madre permalosa, ho trovato subito il risvolto positivo della faccenda : ho nuovi spunti e nuove idee da provare.
Dalle mie parti i plumcake salati sono sempre stati di casa e, gira e rigira, più o meno le ricette si somigliano tutte.
Quella di oggi viene dalla rivista Ci piace cucinare n°21 , realizzata dalla blogger Ileana Pavone del blog Ribes e cannella ,ho modificato, adattato e realizzato con quanto avevo in casa, ammetto che non avrei mai pensato di unire alle farine quella di ceci, una scoperta a cui non rinunceró facilmente.
Plumcake salato alla farina di ceci, peperoni e feta
Per uno stampo 12 X 26 cm , per 4/6 persone
- 150 g farina 0
- 50 g farina di ceci
- 1/2 peperone rosso, 1/2 peperone verde arrostiti
- 3 uova intere
- 80 g olio di semi di girasole
- 100 g latte
- 50 g parmigiano reggiano grattugiato
- 100 g feta
- Spezie a piacere ( per me mix TexMex)
- 10 g lievito per torte salate
- Sale
- Pepe
Tagliare i peperoni arrostiti a cubetti.
Mescolare le uova con una frusta, inserire l'olio e il latte.
Setacciare le farine , il lievito e unire il parmigiano, inserire nelle uova aiutandosi con una spatola.
Aggiungere le spezie, sale e pepe e peperoni e feta.
Versare in uno stampo foderato con cartaforno.
Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 45' circa.
Fare sempre la prova stecchino, dovrà uscirne asciutto.
Il lupo perde il pelo , ma, nel mio caso, non perde gli albumi.
Quantità indescrivibili.
Il mio freezer non contiene buste di surgelati, nè provviste per l'inverno, no, sarebbe troppo normale dalle mie parti.
Il mio freezer ha ben stipati contenitori, ciotoline e bicchieri colmi di albumi, li accumulo così, senza domandarmi il perchè, istintivamente.
C'è chi colleziona scarpe tacco 12, chi borsette firmatissime, chi vestiti da sera, io colleziono albumi.
Mai e poi mai potrà capitarmi di rimanerne spovvista, mai e poi mai mi arrenderò all'idea di buttarli, giammai!
Tocca però utilizzarli, di tanto in tanto e così , questa volta, ho trovato proprio una ricetta comoda comoda.
Semplice da realizzare, permette di utilizzarne una buona quantità senza molto sforzo e il risultato, nonostante quello che può sembrare, non è affatto a rischio di coma glicemico.
La possibilità di poter modificare secondo i propri gusti rende questa ricetta ideale per accontentare i gusti di tutti.
Aggiirnanento
Ho fatto una piccola ricerca per trovare chi abbia postato per primo questa ricetta, ad oggi quel blog non esiste più, ho invece scoperto che questi dolci in Abruzzo esistono da sempre e vengono chiamati lingue di suocera... chissà perché.
Biscottini con solo albumi e frutta secca
Stampo da plumcake
per 2 teglie da forno
Preriscaldare il forno a 170 °C.
Montare gli albumi a neve con lo zucchero, aggiungere gli aromi .
Con una spatola inglobare la farina setacciata in due /tre volte.
In ultimo unire la frutta secca, mescolando bene.
Versare l'impasto nello stampo da plumcake, livellarlo e cuocere per circa 30 minuti.
A cottura ultimata sfornare, far intiepidire e procedere nel tagliare tante fette sottilissime ( ho utilizzato un coltello a lama liscia e non ho avuto problemi).
Disporle sulle placche del forno coperte con cartaforno e far biscottare in forno a 160°C per circa 10 minuti.
Una volta trascorso il tempo previsto, spegnere il forno, ma lasciare le teglie all'interno, si asciugheranno perfettamente.
Quantità indescrivibili.
Il mio freezer non contiene buste di surgelati, nè provviste per l'inverno, no, sarebbe troppo normale dalle mie parti.
Il mio freezer ha ben stipati contenitori, ciotoline e bicchieri colmi di albumi, li accumulo così, senza domandarmi il perchè, istintivamente.
C'è chi colleziona scarpe tacco 12, chi borsette firmatissime, chi vestiti da sera, io colleziono albumi.
Mai e poi mai potrà capitarmi di rimanerne spovvista, mai e poi mai mi arrenderò all'idea di buttarli, giammai!
Tocca però utilizzarli, di tanto in tanto e così , questa volta, ho trovato proprio una ricetta comoda comoda.
Semplice da realizzare, permette di utilizzarne una buona quantità senza molto sforzo e il risultato, nonostante quello che può sembrare, non è affatto a rischio di coma glicemico.
La possibilità di poter modificare secondo i propri gusti rende questa ricetta ideale per accontentare i gusti di tutti.
Aggiirnanento
Ho fatto una piccola ricerca per trovare chi abbia postato per primo questa ricetta, ad oggi quel blog non esiste più, ho invece scoperto che questi dolci in Abruzzo esistono da sempre e vengono chiamati lingue di suocera... chissà perché.
Biscottini con solo albumi e frutta secca
Stampo da plumcake
per 2 teglie da forno
- 200 g albumi
- 200 g zucchero semolato
- 200 g farina 00
- 200 g frutta secca a piacere ( per me noci o mirtilli essiccati)
- essenza di vaniglia oppure buccia grattugiata di arancia o limone ( mia aggiunta)
Preriscaldare il forno a 170 °C.
Montare gli albumi a neve con lo zucchero, aggiungere gli aromi .
Con una spatola inglobare la farina setacciata in due /tre volte.
In ultimo unire la frutta secca, mescolando bene.
Versare l'impasto nello stampo da plumcake, livellarlo e cuocere per circa 30 minuti.
A cottura ultimata sfornare, far intiepidire e procedere nel tagliare tante fette sottilissime ( ho utilizzato un coltello a lama liscia e non ho avuto problemi).
Disporle sulle placche del forno coperte con cartaforno e far biscottare in forno a 160°C per circa 10 minuti.
Una volta trascorso il tempo previsto, spegnere il forno, ma lasciare le teglie all'interno, si asciugheranno perfettamente.
Versione alla buccia di limoni e mirtilli rossi |
Un nuovo appuntamento con la rubrica de L'Italia nel Piatto, ci porta oggi a parlare di piatti salati, rustici, flan, frittate e simili, buone da mangiare, facili da fare e , magari, comode anche da trasportare nella cesta del picnic.
Qui trovate tutte le regioni partecipanti:
Valle d'Aosta:
Piemonte: La tartràhttp://j.mp/tartra
Trentino-Alto Adige: El Flam
http:// www.afiammadolce.ifood.it/2015/ 06/el-flam.html
Friuli-Venezia Giulia: Sassaka con pane di segale
http:// ilpiccoloartusi.weebly.com/ litalia-nel-piatto/ sassaka-con-pane-di-segale-per- litalia-nel-piatto
Lombardia: Torta di melanzane e strachì tund http://www.kucinadikiara.it/ 2015/07/ torta-di-melanzane-e-strachi-tu nd.html
Veneto:
Emilia Romagna: Le crescentine http:// zibaldoneculinario.blogspot.com /2015/07/ le-crescentine-per-litalia-nel- piatto.html
Liguria: Torta de Carlevà http:// arbanelladibasilico.blogspot.co m/2015/07/ litalia-nel-piatto-i-rustici-sa lati.html
Toscana: Porrea, torta di porri dei monaci di S. Lorenzo in Firenze
http:// acquacottaf.blogspot.com/2015/ 07/ porrea-torta-di-porri-dei-monac i-di-s.html
Marche:
Umbria: Crostata del pastore http:// www.dueamicheincucina.ifood.it/ 2015/07/ crostata-del-pastore.html
Abruzzo:Torta Rustica Abruzzese http://ilmondodibetty.it/ torta-rustica-abruzzese/
Molise: Torta al formaggio molisana
http:// lacucinadimamma-loredana.blogsp ot.com/2015/07/ torta-al-formaggio-molisana-per -litalia.html
Lazio: Pizza coi frizzoli
http:// beufalamode.blogspot.com/2015/ 07/ pizza-coi-frizzoli-con-sorpresa -per.html
Campania:
Basilicata: Pizza rustica
http://blog.alice.tv/ profumodicannella/2015/07/29/ pizza-rustica-comoda-pratica-e- golosa/
Puglia: Pitta di patate salentina http:// breakfastdadonaflor.blogspot.co m/2015/07/ cucina-pugliese-pitta-di-patate .html
Calabria:Fraguni 'e ricotta
http:// ilmondodirina.blogspot.com/ 2015/07/fraguni-e-ricotta.html
Sicilia: non partecipa
Sardegna:
Il nostro blog - http:// litalianelpiatto.blogspot.it/
E qui da me, come sempre, trovate una ricetta del Molise.
Mi è piaciuta moltissimo questa ricetta tradizionale, a cominciare dalla base utilizzata per il guscio, una specie di brisèe che utilizza lo strutto al posto del burro.
Ero piuttosto titubante sul gusto, ma devo ammettere che lo strutto negli impasti regala un sapore e una friabilità unica.
TORTA AL FORMAGGIO MOLISANA
Dose per 4 monoporzioni ( cm 12)
Per la pasta
Lasciar riposare coperto per 30 minuti circa.
Pulire la cipolla, affettarla e versarla in un tegame con un bicchiere di acqua, lasciar cuocere dolcemente, cercando di non far asciugare l'acqua prima che risulti morbida ( se occorre aggiungere altra acqua).Salare e pepare.
Foderare con la pasta quattro ciotole monoporzione, unte di strutto e infarinate.
Passare in forno caldo a 180°C per 10'.
Nel frattempo mescolare le uova con le cipolle, il latte, il sale, il pepe e la noce moscata.
Sfornare i gusci , fare uno strato con i 2/3 del formaggio , coprire con il composto di uova e cospargere con il restante formaggio.
Cuocere per 30' a 180°C in forno caldo.
Servire subito.
Qui trovate tutte le regioni partecipanti:
Valle d'Aosta:
Piemonte: La tartràhttp://j.mp/tartra
Trentino-Alto Adige: El Flam
http://
Friuli-Venezia Giulia: Sassaka con pane di segale
http://
Lombardia: Torta di melanzane e strachì tund http://www.kucinadikiara.it/
Veneto:
Emilia Romagna: Le crescentine http://
Liguria: Torta de Carlevà http://
Toscana: Porrea, torta di porri dei monaci di S. Lorenzo in Firenze
http://
Marche:
Umbria: Crostata del pastore http://
Abruzzo:Torta Rustica Abruzzese http://ilmondodibetty.it/
Molise: Torta al formaggio molisana
http://
Lazio: Pizza coi frizzoli
http://
Campania:
Basilicata: Pizza rustica
http://blog.alice.tv/
Puglia: Pitta di patate salentina http://
Calabria:Fraguni 'e ricotta
http://
Sicilia: non partecipa
Sardegna:
Il nostro blog - http://
E qui da me, come sempre, trovate una ricetta del Molise.
Mi è piaciuta moltissimo questa ricetta tradizionale, a cominciare dalla base utilizzata per il guscio, una specie di brisèe che utilizza lo strutto al posto del burro.
Ero piuttosto titubante sul gusto, ma devo ammettere che lo strutto negli impasti regala un sapore e una friabilità unica.
TORTA AL FORMAGGIO MOLISANA
Dose per 4 monoporzioni ( cm 12)
Per la pasta
- 250 g farina 00
- 60/70 g strutto
- 2 tuorli d'uovo + un albume se dovesse servire
- sale
- 250 g provolone dolce grattugiato
- 1 cipolla grande o 5 cipollotti freschi
- 2 uova
- 6 cucchiai di latte
- pepe nero
- noce moscata
- sale
Lasciar riposare coperto per 30 minuti circa.
Pulire la cipolla, affettarla e versarla in un tegame con un bicchiere di acqua, lasciar cuocere dolcemente, cercando di non far asciugare l'acqua prima che risulti morbida ( se occorre aggiungere altra acqua).Salare e pepare.
Foderare con la pasta quattro ciotole monoporzione, unte di strutto e infarinate.
Passare in forno caldo a 180°C per 10'.
Nel frattempo mescolare le uova con le cipolle, il latte, il sale, il pepe e la noce moscata.
Sfornare i gusci , fare uno strato con i 2/3 del formaggio , coprire con il composto di uova e cospargere con il restante formaggio.
Cuocere per 30' a 180°C in forno caldo.
Servire subito.
Finalmente dopo tanti tentativi, tante domande esistenziali su consistenza, cottura, sapore, abbinamenti, FINALMENTE sono riuscita ad ottenere quella che , secondo il mio modestissimo avviso, assomiglia di più ad una VERA pavlova.
Merito di Instagram e delle foto condivise dalle amiche blogger, merito di una ricetta letta e provata immediatamente, fatto sta che sono stata così soddisfatta del risultato che da oggi in poi questa sarà la ricetta che userò per stupire e addolcire tutti.
Grazie a Ackyart e alla sua ricetta.
Io vi lascio la mia versione, adattata agli albumi che avevo in frigo al momento del raptus creativo! ;)
Con queste dosi non vi sentirete neanche troppo in colpa!
Pavlova
per una pavlova di circa 16/18 cm di diametro
Montare gli albumi a neve ferma poi unire lo zucchero un cucchiaio alla volta, alla fine aggiungere l' aceto e la maizena setacciata.
Versa con un cucchiaio su della cartaforno creando un cerchio con i bordi più alti.
Preriscalda il forno a 180°C, abbassa a 130°C quando inforni.
Cuoci per un'ora e 15 minuti.
Spegni e lascia in forno aperto a fessura fino a raffreddamento.
Il giorno successivo stacca delicatamente dalla cartaforno.
Riempie la pavlova con della panna montata e aggiungi delle fragole fresche tagliate a pezzetti.
Merito di Instagram e delle foto condivise dalle amiche blogger, merito di una ricetta letta e provata immediatamente, fatto sta che sono stata così soddisfatta del risultato che da oggi in poi questa sarà la ricetta che userò per stupire e addolcire tutti.
Grazie a Ackyart e alla sua ricetta.
Io vi lascio la mia versione, adattata agli albumi che avevo in frigo al momento del raptus creativo! ;)
Con queste dosi non vi sentirete neanche troppo in colpa!
Pavlova
per una pavlova di circa 16/18 cm di diametro
- 65 g albumi ( da 2 uova medie, conservati in frigo per un giorno)
- 80/90 g zucchero ( possibilmente extrafine per evitare che restino granelli nel composto)
- 1cucchiaino aceto
- 1cucchiaino maizena
Montare gli albumi a neve ferma poi unire lo zucchero un cucchiaio alla volta, alla fine aggiungere l' aceto e la maizena setacciata.
Versa con un cucchiaio su della cartaforno creando un cerchio con i bordi più alti.
Preriscalda il forno a 180°C, abbassa a 130°C quando inforni.
Cuoci per un'ora e 15 minuti.
Spegni e lascia in forno aperto a fessura fino a raffreddamento.
Il giorno successivo stacca delicatamente dalla cartaforno.
Riempie la pavlova con della panna montata e aggiungi delle fragole fresche tagliate a pezzetti.
Omaggio alla primavera per questa nuova uscita de L'Italia nel Piatto, tante gustose preparazioni con ingredienti che sanno esaltare la gioia della nuova stagione che è una promessa di delizie tutte da scoprire.
Qui trovate tutte le regioni partecipanti ( prima o poi ce la faremo ad essere tutte, abbiate fede! ).
Valle d'Aosta: Risotto al burro e fiori di rosmarino http:// www.atuttopepe.ifood.it/2015/ 04/risotto-al-bur…sta-nel-piatto.html
Friuli-Venezia Giulia: Asparago bianco del Friuli Venezia Giulia
http:// ilpiccoloartusi.weebly.com/ litalia-nel-piatto/ asparago-bianco-del-friuli-vene zia-giulia-per-litalia-nel-pia tto
Veneto: non partecipa
Lombardia: non partecipa
Liguria: l'asparago violetto d'Albenga e una ricetta con le uova http:// arbanelladibasilico.blogspot.co m/2015/04/ litalia-nel-piatto-ricette-e-pr odotti.html
Emilia Romagna: Gli agretti con le uova http:// zibaldoneculinario.blogspot.com /2015/04/ gli-agretti-con-le-uova-per-lit alia-nel.html
Toscana: Garmugia
http:// acquacottaf.blogspot.com/2015/ 04/garmugia.html
Umbria: Umbricelli con sugo di asparagi selvatici http:// www.dueamicheincucina.ifood.it/ 2015/04/umbricelli-al-…ragi-selvatici.html
Abruzzo: Il Carciofo di Cupello http://ilmondodibetty.it/ il-carciofo-di…lia-nel-piatto.html
Lazio: Carciofi alla romana http:// beufalamode.blogspot.com/2015/ 04/carciofi-alla-romana.html
Basilicata: Non partecipa
Puglia: Piselli e carciofi ripieni http:// breakfastdadonaflor.blogspot.co m/2015/04/ cucina-pugliese-piselli-e-carci ofi.html
Calabria: Hfavi e buhjularu http:// ilmondodirina.blogspot.com/ 2015/04/hfavi-e-buhjularu.html
Sicilia: non partecipa
e qui il Molise con un piatto semplice ed intenso, primaverile per la presenza dei piselli, della cipollina novella , in contrasto con la sapidità del pecorino, insomma una vera delizia per il palato.
Piselli casce e ova
per 6 persone
Versare l'olio in una teglia rotonda, adatta ad andare in forno, aggiungere la cipolla affettata a velo, far appassire e unire i piselli.
Fare insaporire qualche minuto, quindi salarli, poco, e aggiungere un paio di mestoli di acqua calda e lasciar cuocere a fuoco moderato, per circa 10 minuti, fino a quando i piselli non saranno quasi cotti e il fondo quasi ritirato.
In una terrina mescolare le uova le uova con il formaggio, un pizzico di sale e il prezzemolo tritato, versare sui piselli mentre bollono ( e sono quasi arrivati a cottura), cercando di farle penetrare, spegnere il fuoco ed infornare a calore moderato ( 180°C) fino a quando sulla superficie non si sarà formata una crosticina dorata, circa 20-25 minuti.
Qui trovate tutte le regioni partecipanti ( prima o poi ce la faremo ad essere tutte, abbiate fede! ).
Valle d'Aosta: Risotto al burro e fiori di rosmarino http://
Friuli-Venezia Giulia: Asparago bianco del Friuli Venezia Giulia
http://
Veneto: non partecipa
Lombardia: non partecipa
Liguria: l'asparago violetto d'Albenga e una ricetta con le uova http://
Emilia Romagna: Gli agretti con le uova http://
Toscana: Garmugia
http://
Umbria: Umbricelli con sugo di asparagi selvatici http://
Abruzzo: Il Carciofo di Cupello http://ilmondodibetty.it/
Lazio: Carciofi alla romana http://
Basilicata: Non partecipa
Puglia: Piselli e carciofi ripieni http://
Calabria: Hfavi e buhjularu http://
Sicilia: non partecipa
e qui il Molise con un piatto semplice ed intenso, primaverile per la presenza dei piselli, della cipollina novella , in contrasto con la sapidità del pecorino, insomma una vera delizia per il palato.
Piselli casce e ova
per 6 persone
- un kg di piselli sgranati
- un bicchiere di olio extravergine di oliva
- una cipolletta fresca
- un ciuffo di prezzemolo
- formaggio pecorino grattugiato q.b. ( circa 150 g)
- 4 uova
- sale
Versare l'olio in una teglia rotonda, adatta ad andare in forno, aggiungere la cipolla affettata a velo, far appassire e unire i piselli.
Fare insaporire qualche minuto, quindi salarli, poco, e aggiungere un paio di mestoli di acqua calda e lasciar cuocere a fuoco moderato, per circa 10 minuti, fino a quando i piselli non saranno quasi cotti e il fondo quasi ritirato.
In una terrina mescolare le uova le uova con il formaggio, un pizzico di sale e il prezzemolo tritato, versare sui piselli mentre bollono ( e sono quasi arrivati a cottura), cercando di farle penetrare, spegnere il fuoco ed infornare a calore moderato ( 180°C) fino a quando sulla superficie non si sarà formata una crosticina dorata, circa 20-25 minuti.
Siamo alle porte della Pasqua e noi de L'Italia nel Piatto abbiamo deciso di concentrare la nostra attenzione sui piatti tipici di questo periodo, sono sicura che troverete ottimi spunti e suggerimenti per preparare il vostro buffet.
Per quel che riguarda il Molise, ho deciso di proporre una ricetta tipica e piuttosto originale per l'utilizzo del grano.
Tradizionalmente l'utilizzo più comune del grano nella cucina molisana è all'interno della pastiera, dolce passato dalla Campania al Molise e diventato tradizionale delle festività di Pasqua.
Spulciando i miei libri di cucina però , ho scoperto che esiste l'utilizzo di questo cereale anche in una ricetta salata.
Ho provato a reperire il grano da cuocere, ma è stato praticamente impossibile, ho dovuto ripiegare sul grano già cotto, quello che in questo periodo si trova proprio per la preparazione della pastiera e, devo dire, è stato così semplice utilizzarlo che da oggi in poi questo piatto ( con tutte le sue infinite varianti) entrerà a pieno titolo nel menù di casa mia.
Qui trovate tutte le regioni che sapranno farvi viaggiare sulle ali della tradizione e dei profumi delle cucine di tutta Italia:
Valle d'Aosta: Frittata di patate e ortiche http://www.atuttopepe.ifood.it/2015/04/frittata-di-pa…sta-nel-piatto.html
Piemonte: non partecipa
Trentino-Alto Adige: Fiadoni Trentini http://www.afiammadolce.ifood.it/2015/04/fiadoni-trentini.html
Friuli-Venezia Giulia: Pinze triestine http://ilpiccoloartusi.weebly.com/litalia-nel-piatto/pinze-triestina-per-litalia-nel-piatto
Veneto: non partecipa
Lombardia: La colomba pasquale http://kucinadikiara.blogspot.com/2015/03/la-colomba-pasquale.html
Liguria: tagliolini al sugo di carciofi http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2015/04/litalia-nel-piatto-le-ricette-di-pasqua.html
Emilia Romagna: Pagnotta Pasquale di Sarsina http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2015/04/pagnotta-pasquale-di-sarsina-per.html
Toscana: Coniglio pasqualino (o in carciofaia)
http://acquacottaf.blogspot.it/2015/04/coniglio-pasqualino-o-in-carciofaia.html
Marche: I piconi marchigiani http://lacreativitaeisuoicolori.blogspot.com/2015/04/piconi-marchigiani-ricetta-tipica-delle.html
Umbria: Frittata Pasquale http://www.dueamicheincucina.ifood.it/2015/04/frittata-pasquale.html
Abruzzo: :Cuori,Pupe e Cavalli di Pasqua http://ilmondodibetty.it/cuoripupe-e-cavalli-di-pasqua/
Molise: La Pia: zuppa di grano alla molisana http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2015/04/la-pia-ovvero-zuppa-di-grano-molisana.html
Lazio: Vignarola http://beufalamode.blogspot.com/2015/04/vignarola.html
Campania: Minestra Maritata di Pasqua
http://www.isaporidelmediterraneo.it/2015/04/minestra-maritata-di-pasqua.html
Puglia: Taradde ch-u scelèppe http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2015/04/cucina-pugliese-taradde-ch-u-sceleppe.html
Basilicata: Pane di Pasqua salato
http://blog.alice.tv/profumodicannella/2015/04/02/pane-di-pasqua-salato-il-puccillato-di-noepoli/
Calabria: Riganella http://ilmondodirina.blogspot.com/2015/04/riganella.html
Sicilia: Le colombine http://burro-e-vaniglia.blogspot.com/2015/04/le-colombine.html
Sardegna: non partecipa
La pia è un piatto tipico di Sant'Agapito, paese in provincia di Isernia, dove, per tradizione viene mangiato il Sabato Santo o la mattina di Pasqua.
Richiama antichi riti pagani di primavera, propiziatori di buoni raccolti e di abbondanza.
Anticamente per preparare questo piatto veniva utilizzato il grano "spogliato", cioè messo a bagno per ventiquattro ore nella "pila" ( grosso recipiente di legno a forma di imbuto), poi privato della pula con i colpi di un pesto ( mazzola) in legno.
Mentre veniva " spogliato", il grano era bagnato con pochissima acqua tiepida, questa operazione veniva fatto fino a quando il grano non era pronto per essere setacciato.
A questo punto il grano era pronto per essere cotto a fuoco lento con abbondante acqua salata.
Oggi è possibile saltare questo passaggio utilizzando del grano precotto, in barattolo.
In foto la ricetta realizzata con mezza dose.
La Pia
per 4 /6 persone
Ungere un tegame di terracotta ( o uno stampo per soufflè) con una noce di strutto, versare una parte del composto, fare uno strato con fettine di uova sode, olive verdi e pochissimi capperi, versare un altro strato e farcire con tocchetti di scamorza secca e prosciutto crudo, terminare con uno strato di grano.
Cuocere in forno caldo a 180°C per circa 30 minuti , o fino a quando non si sarà formata una crosticina.
Far riposare 10 minuti e servite.
Per quel che riguarda il Molise, ho deciso di proporre una ricetta tipica e piuttosto originale per l'utilizzo del grano.
Tradizionalmente l'utilizzo più comune del grano nella cucina molisana è all'interno della pastiera, dolce passato dalla Campania al Molise e diventato tradizionale delle festività di Pasqua.
Spulciando i miei libri di cucina però , ho scoperto che esiste l'utilizzo di questo cereale anche in una ricetta salata.
Ho provato a reperire il grano da cuocere, ma è stato praticamente impossibile, ho dovuto ripiegare sul grano già cotto, quello che in questo periodo si trova proprio per la preparazione della pastiera e, devo dire, è stato così semplice utilizzarlo che da oggi in poi questo piatto ( con tutte le sue infinite varianti) entrerà a pieno titolo nel menù di casa mia.
Qui trovate tutte le regioni che sapranno farvi viaggiare sulle ali della tradizione e dei profumi delle cucine di tutta Italia:
Valle d'Aosta: Frittata di patate e ortiche http://www.atuttopepe.ifood.it/2015/04/frittata-di-pa…sta-nel-piatto.html
Piemonte: non partecipa
Trentino-Alto Adige: Fiadoni Trentini http://www.afiammadolce.ifood.it/2015/04/fiadoni-trentini.html
Friuli-Venezia Giulia: Pinze triestine http://ilpiccoloartusi.weebly.com/litalia-nel-piatto/pinze-triestina-per-litalia-nel-piatto
Veneto: non partecipa
Lombardia: La colomba pasquale http://kucinadikiara.blogspot.com/2015/03/la-colomba-pasquale.html
Liguria: tagliolini al sugo di carciofi http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2015/04/litalia-nel-piatto-le-ricette-di-pasqua.html
Emilia Romagna: Pagnotta Pasquale di Sarsina http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2015/04/pagnotta-pasquale-di-sarsina-per.html
Toscana: Coniglio pasqualino (o in carciofaia)
http://acquacottaf.blogspot.it/2015/04/coniglio-pasqualino-o-in-carciofaia.html
Marche: I piconi marchigiani http://lacreativitaeisuoicolori.blogspot.com/2015/04/piconi-marchigiani-ricetta-tipica-delle.html
Umbria: Frittata Pasquale http://www.dueamicheincucina.ifood.it/2015/04/frittata-pasquale.html
Abruzzo: :Cuori,Pupe e Cavalli di Pasqua http://ilmondodibetty.it/cuoripupe-e-cavalli-di-pasqua/
Molise: La Pia: zuppa di grano alla molisana http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2015/04/la-pia-ovvero-zuppa-di-grano-molisana.html
Lazio: Vignarola http://beufalamode.blogspot.com/2015/04/vignarola.html
Campania: Minestra Maritata di Pasqua
http://www.isaporidelmediterraneo.it/2015/04/minestra-maritata-di-pasqua.html
Puglia: Taradde ch-u scelèppe http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2015/04/cucina-pugliese-taradde-ch-u-sceleppe.html
Basilicata: Pane di Pasqua salato
http://blog.alice.tv/profumodicannella/2015/04/02/pane-di-pasqua-salato-il-puccillato-di-noepoli/
Calabria: Riganella http://ilmondodirina.blogspot.com/2015/04/riganella.html
Sicilia: Le colombine http://burro-e-vaniglia.blogspot.com/2015/04/le-colombine.html
Sardegna: non partecipa
La pia è un piatto tipico di Sant'Agapito, paese in provincia di Isernia, dove, per tradizione viene mangiato il Sabato Santo o la mattina di Pasqua.
Richiama antichi riti pagani di primavera, propiziatori di buoni raccolti e di abbondanza.
Anticamente per preparare questo piatto veniva utilizzato il grano "spogliato", cioè messo a bagno per ventiquattro ore nella "pila" ( grosso recipiente di legno a forma di imbuto), poi privato della pula con i colpi di un pesto ( mazzola) in legno.
Mentre veniva " spogliato", il grano era bagnato con pochissima acqua tiepida, questa operazione veniva fatto fino a quando il grano non era pronto per essere setacciato.
A questo punto il grano era pronto per essere cotto a fuoco lento con abbondante acqua salata.
Oggi è possibile saltare questo passaggio utilizzando del grano precotto, in barattolo.
In foto la ricetta realizzata con mezza dose.
La Pia
per 4 /6 persone
- due barattoli di grano cotto ( per pastiere) circa 900 g
- una noce di strutto o un cucchiaio di olio di oliva
- 4 uova sode
- 2 cucchiai di capperi
- olive verdi snocciolate
- 2 scamorze secche
- salsiccia secca
- prosciutto crudo tagliato a fette sottilissime
Ungere un tegame di terracotta ( o uno stampo per soufflè) con una noce di strutto, versare una parte del composto, fare uno strato con fettine di uova sode, olive verdi e pochissimi capperi, versare un altro strato e farcire con tocchetti di scamorza secca e prosciutto crudo, terminare con uno strato di grano.
Cuocere in forno caldo a 180°C per circa 30 minuti , o fino a quando non si sarà formata una crosticina.
Far riposare 10 minuti e servite.
Il nostro blog - http://litalianelpiatto.blogspot.it/
Questo mese non volevo partecipare, lo confesso.
Pensavo che con tutti gli impegni della vita reale fosse giunto il momento di cominciare a lasciare qualcosa, ma poi... si sa come accade, no forse non si riesce ad immaginare la forza e l'energia e l'entusiasmo e la voglia che viene ogni volta che c'è una nuova ricetta all'MTChallenge.
Questo mese poi c'è l'energia fatta persona a proporla, una delle persone più solari, allegre e piene di vita che ho avuto il piacere di incontrare realmente: Elisa, e allora mi sono trovata a non poter rinunciare.
Non avevo grandi idee e , forse, anche queste non lo sono poi più di tanto, in compenso ho scoperto una sablée che mi è piaciuta moltissimo, semplice da realizzare e perfetta dopo la cottura, friabile al punto giusto e dalla consistenza ideale per accompagnre ripieni morbidi.
E allora eccomi qui, come sempre i primi giorni , non per mania di voler essere la prima a tutti i costi, ma semplicemente perchè vedendo le proposte altrui, mi andrebbe in standby il neurone.
Quindi Elisa carissima, beccati le mie versioni , dovevano essere tre, ma il tempo è tiranno e sono riuscita a realizzarne solo due, e grazie ancora per questa bellissima proposta.
Torta salata alle erbe aromatiche
per la brisée di Roux ( proposta da Elisa )
Dose per uno stampo da 28 cm o 6 stampini da 10 cm
Lavorare con la punta delle dita, tirando man mano la farina dai bordi, al termine unire il cucchiaio di latte freddo e continuare a lavorare , utilizzando il palmo della mano per spingere bene il composto ed ottenere la giusta consistenza.
Fare una palla e lasciare in frigo fino al momento dell'utilizzo.
Come suggerisce Elisa è possibile conservarlo in un contenitore a chiusura eremtica per una settimana in frigo, tre mesi in freezer.
Una volta tirata fuori dal frigo, lasciarla ambientare brevemente.
Su un piano stendere la pasta allo spessore di 2-3 mm ( è consigliabile non superare queste misure per evitare che il guscio troppo doppio alteri l'insieme dei sapori della torta, prevalendo nel gusto, come ci insegna benissimo Maria Pia in questo post ).
Foderare una tortiera con la pasta, bucherellare il fondo, coprire con della cartafornoe lasciare in freezer per almeno 30 minuti, nel frattempo preriscaldare il forno a 190°C.
Una volta tirata fuori dal freezer, coprire con dei pesi ( legumi, sale grosso o pesi in ceramica) e cuocere in forno per 15 minuti, rimuovere carta e pesi e proseguire la cottura per altri 5-10 minuti, abbassando la temperatura a 170°C.
Il nostro guscio è pronto per accogliere il ripieno.
Per la prima torta salata ho voluto rendere omaggio alla primavera utilizzando erbe aromatiche fresche, il risultato è stato una torta molto profumata e gradevole al palato.
Farcia alle erbe
Unire il caciocavallo grattugiato, mescolare con una spatola e versare sul guscio di brisée.
Cuocere in forno caldo a 180°C per 35 minuti circa.
La realizzazione pomeridiana non mi ha permesso di ottenere la luce migliore per le foto, in compenso la cena era perfetta ;)
Quiche al tonno di coniglio, pomodori secchi , olive nere e créme royal
Per una tortiera da 28 cm di diametro
Permette di proporre la carne di coniglio, che mangiamo sempre troppo poco, in modo semplice, saporito e anche poco riconoscibile, oltre al fatto che è semplicissima da mangiare per i bambini ( e i pigri) non presentando parti con ossa.
Tonno di coniglio
Unire il coniglio , precedentemente lavato bene, aggiustare di sale, aggiungere 6/8 grani di pepe.
Lessare a fiamma moderata per circa un'ora, al termine allontanare dal fuoco e lasciar raffreddare il coniglio direttamente nella pentola.
Disossare il coniglio, staccando pezzi non troppo grandi, formare degli strati in un contenitore, alternandoli a foglie di salvia, grani di pepe e spicchi di aglio.
Al termine coprire tutto con l'olio extravergine di oliva e lasciare in frigorifero per almeno due giorni.
**************************
Mentre la base di brisée cuoce in forno preparare il ripieno.
Sgocciolare dall'olio i pezzetti di polpa di coniglio.
In un pentolino con acqua e aceto di vino bianco , portata a bollore, far rinvenire i pomodori secchi per pochi minuti.
Sgocciolare e tagliare a pezzetti.
Tagliare a rondelle le olive nere.
Preparare l'appareil ( che Knam chiama créme royal) : in una ciotola mescolare alla panna fredda di frigo le 2 uova, aggiustare di sale e pepe .
Versare nel guscio il coniglio, i pomodori secchi e le olive, coprire tutto con il miscuglio di panna e uova e cuocere in forno caldo a 180°C per 35' circa.
Pensavo che con tutti gli impegni della vita reale fosse giunto il momento di cominciare a lasciare qualcosa, ma poi... si sa come accade, no forse non si riesce ad immaginare la forza e l'energia e l'entusiasmo e la voglia che viene ogni volta che c'è una nuova ricetta all'MTChallenge.
Questo mese poi c'è l'energia fatta persona a proporla, una delle persone più solari, allegre e piene di vita che ho avuto il piacere di incontrare realmente: Elisa, e allora mi sono trovata a non poter rinunciare.
Non avevo grandi idee e , forse, anche queste non lo sono poi più di tanto, in compenso ho scoperto una sablée che mi è piaciuta moltissimo, semplice da realizzare e perfetta dopo la cottura, friabile al punto giusto e dalla consistenza ideale per accompagnre ripieni morbidi.
E allora eccomi qui, come sempre i primi giorni , non per mania di voler essere la prima a tutti i costi, ma semplicemente perchè vedendo le proposte altrui, mi andrebbe in standby il neurone.
Quindi Elisa carissima, beccati le mie versioni , dovevano essere tre, ma il tempo è tiranno e sono riuscita a realizzarne solo due, e grazie ancora per questa bellissima proposta.
Torta salata alle erbe aromatiche
per la brisée di Roux ( proposta da Elisa )
Dose per uno stampo da 28 cm o 6 stampini da 10 cm
- 250 g di farina ( per me 0)
- 150 g di burro, leggermente ammorbidito
- 1 cucchiaino di sale
- Un pizzico di zucchero
- 1 uovo
- 1 cucchiaio di latte freddo
Lavorare con la punta delle dita, tirando man mano la farina dai bordi, al termine unire il cucchiaio di latte freddo e continuare a lavorare , utilizzando il palmo della mano per spingere bene il composto ed ottenere la giusta consistenza.
Fare una palla e lasciare in frigo fino al momento dell'utilizzo.
Come suggerisce Elisa è possibile conservarlo in un contenitore a chiusura eremtica per una settimana in frigo, tre mesi in freezer.
Una volta tirata fuori dal frigo, lasciarla ambientare brevemente.
Su un piano stendere la pasta allo spessore di 2-3 mm ( è consigliabile non superare queste misure per evitare che il guscio troppo doppio alteri l'insieme dei sapori della torta, prevalendo nel gusto, come ci insegna benissimo Maria Pia in questo post ).
Foderare una tortiera con la pasta, bucherellare il fondo, coprire con della cartafornoe lasciare in freezer per almeno 30 minuti, nel frattempo preriscaldare il forno a 190°C.
Una volta tirata fuori dal freezer, coprire con dei pesi ( legumi, sale grosso o pesi in ceramica) e cuocere in forno per 15 minuti, rimuovere carta e pesi e proseguire la cottura per altri 5-10 minuti, abbassando la temperatura a 170°C.
Il nostro guscio è pronto per accogliere il ripieno.
Per la prima torta salata ho voluto rendere omaggio alla primavera utilizzando erbe aromatiche fresche, il risultato è stato una torta molto profumata e gradevole al palato.
Farcia alle erbe
- erba cipollina fresca circa 20 fili
- menta fresca 8 foglie
- salvia fresca 8 foglie
- rosmarino fresco 6 rametti teneri
- buccia di un lime non trattato
- 2 scalogni
- un ciuffo di prezzemolo
- sale q.b.
- 60 g testa di caciocavallo di Agnone stagionato grattugiato
- ricotta di mucca 200 g
- uova 4
Unire il caciocavallo grattugiato, mescolare con una spatola e versare sul guscio di brisée.
Cuocere in forno caldo a 180°C per 35 minuti circa.
La realizzazione pomeridiana non mi ha permesso di ottenere la luce migliore per le foto, in compenso la cena era perfetta ;)
Quiche al tonno di coniglio, pomodori secchi , olive nere e créme royal
Per una tortiera da 28 cm di diametro
- Pasta brisèe ( realizzata come sopra)
- tonno di coniglio 500 g circa
- pomodori secchi 60 g
- olive nere una ventina
- 2 uova
- 250 ml panna fresca
- sale
- pepe
Permette di proporre la carne di coniglio, che mangiamo sempre troppo poco, in modo semplice, saporito e anche poco riconoscibile, oltre al fatto che è semplicissima da mangiare per i bambini ( e i pigri) non presentando parti con ossa.
Tonno di coniglio
- un coniglio a pezzi di circa 1 kg
- 2 carote
- 3 gambi di sedano
- 1 cipolla
- salvia, alloro, rosmarino
- 200 ml vino bianco secco
- aglio
- olio extravergine di oliva
- sale
- pepe in grani
Unire il coniglio , precedentemente lavato bene, aggiustare di sale, aggiungere 6/8 grani di pepe.
Lessare a fiamma moderata per circa un'ora, al termine allontanare dal fuoco e lasciar raffreddare il coniglio direttamente nella pentola.
Disossare il coniglio, staccando pezzi non troppo grandi, formare degli strati in un contenitore, alternandoli a foglie di salvia, grani di pepe e spicchi di aglio.
Al termine coprire tutto con l'olio extravergine di oliva e lasciare in frigorifero per almeno due giorni.
**************************
Mentre la base di brisée cuoce in forno preparare il ripieno.
Sgocciolare dall'olio i pezzetti di polpa di coniglio.
In un pentolino con acqua e aceto di vino bianco , portata a bollore, far rinvenire i pomodori secchi per pochi minuti.
Sgocciolare e tagliare a pezzetti.
Tagliare a rondelle le olive nere.
Preparare l'appareil ( che Knam chiama créme royal) : in una ciotola mescolare alla panna fredda di frigo le 2 uova, aggiustare di sale e pepe .
Versare nel guscio il coniglio, i pomodori secchi e le olive, coprire tutto con il miscuglio di panna e uova e cuocere in forno caldo a 180°C per 35' circa.
Con queste ricette partecipo all'MTChallenge N°46

Un piatto , quello proposto dalla vincitrice dell'MTC di novembre, che mi ha fatto sentire immediatamente parte di una grande nazione.
Vedere e leggere come il pane, e il suo riciclo, sia un comune denominatore da nord a sud della nostra penisola , mi ha rallegrato.
Oggi, per rendere onore a Monica e alla sua ricetta ribattezzerò le "pallotte" canederli, ma ( e Monica mi comprenderà) non sono riuscita ad allontanarmi dal mio territorio e così la contaminazione è totale, il formaggio è quello molisano: il caciocavallo di Agnone, mentre il brodo di accompagnamento è rigorosamente abruzzese , il risultato di quelli che sanno scaldare stomaco e cuore .
Grazie a Monica e grazie, ancora una volta all'MTC.
Per questa ricetta l'elemento fondamentale è il pane.
Come spiega benissimo Monica nel suo post, è necessario procurarsi del pane raffermo, possibilmente abbastanza chiuso nell'alveolatura e dalla crosta sottile.
Da fanatica della panificazione quale sono ( fanatica, ma non maestra e questo , per una volta, ha giocato a mio favore) mi ritrovo sempre quantità industriali di pane raffermo, questo perchè è troppo basso, questo perchè è poco alveolato e questo perchè sa troppo di lievito naturale...insomma pane da smaltire dalle mie parti non manca mai.
Questa sfida , quindi, è caduta a pennello tra la necessità di eliminare le scorte ( non sia mai che si debba buttare il pane!) e l'ennesimo desiderio della figliola /vegetariana a giorni alterni/a me non mi accontenti mai.
Detto fatto, pane pronto all'uopo, ma la ricetta ve la passo lo stesso, alla fine.
Per quanto riguarda la preparazione, nonostante il mio piatto preveda un brodo di accompagnamento, ho preferito cuocere i canederli in un brodo vegetale semplice e servirli poi con il brodo all'abruzzese.
Canederli al caciocavallo in brodo all'abruzzese
Per 4 per persone
Per il brodo all'abruzzese
Per i canederli al caciocavallo di Agnone
Brodo vegetale preparato con sedano, carota, cipolla , prezzemolo, sale e acqua, per cuocere i canederli.
Iniziamo preparando il brodo all'abruzzese
Laviamo bene la carne con acqua fredda.
Poniamola in una pentola capace e copriamo il tutto con abbondante acqua, uniamo la mezza cipolla sbucciata, il pomodoro intero, il sedano, la carota pelata , i gambi di prezzemolo e lasciamo cuocere per almeno 3/4 ore.
Salare a metà cottura.
Lavare e lessare la scarola, lasciandola leggermente croccante.
Scolarla e sminuzzarla con un coltello da cucina.
( La ricetta originale del brodo all'abruzzese prevede l'aggiunta di polpettine di vitello fritte, naturalmente in questo caso le ho omesse per lasciare ai canederli il ruolo di protagonista ).
Nel frattempo prepariamo i canederli seguendo le istruzioni di Monica:
In una ciotola poniamo i dadini di pane raffermo.
In un altro recipiente mescoliamo le uova al latte, a temperatura ambiente.
Versiamo sul pane e lasciamo riposare per circa 20 minuti, mescolando di tanto in tanto.
Proviamo la consistenza, se dovesse risultare troppo umido strizzarlo leggermente con le mani , eliminando i liquidi in eccesso, se invece dovesse apparire asciutto, non aggiungete nulla.
Uniamo il caciocavallo grattugiato grossolanamente, il sale, il pepe e lavoriamo tutto fino ad avere una consistenza non appiccicosa, uniamo il cucchiaio di farina e formiamo delle palline grandi poco più di una noce.
Ho scelto di non aggiungere ulteriori aromi a questi canederli, il formaggio utilizzato merita di essere apprezzato quasi in purezza, giusto un poco di pepe e basta.
Cuocere pochi alla volta in un brodo vegetale , fatto sobbollire, per circa 5 minuti.
Scolarli e tenere da parte.
Proseguire nella preparazione del brodo all'abruzzese.
Filtrare il brodo, riportare a bollore e unire la scarola.
In una ciotola mescolare le 2 uova con i formaggi , la consistenza dovrà essere piuttosto densa, se occorre unire altro fromaggio grattugiato.
Versare il miscuglio di uova nel brodo bollente e frustare energicamente per alcuni minuti.
In una ciotola versare una parte di brodo all'abruzzese e aggiungere 4/5 canederli a testa.
Pane con lievito naturale
Per la biga , da preparare la sera prima
Impasto del mattino
Impastare tutto, valutando se occorre altra acqua, dipende molto dalla farina, valutare, io ho aggiunto 20 g in più.
Porre in un contenitore unto e lasciar lievitare al caldo per un'ora, trascorso questo tempo dare delle pieghe ( per me di tipo 2) senza stringere troppo.
Ripetere per altre 2 volte.
Far lievitare fino al raddoppio coprendo con della pellicola e un canovaccio.
Preriscaldare il forno a 220°.
Inserire la placca e vaporizzare un pò di acqua alla base del forno, oppure porre un contenitore con un pò di acqua, per pochi minuti.
Dopo 20' abbassare la temperatura a 200°.
Cottura totale di 40'-45'.
Gli ultimi 10' aprire il forno a fessura.
Una volta cotto lasciar raffreddare in forno aperto, in posizione verticale.
Lasciate che diventi raffermo e utilizzatelo per questa ricetta ;)
Vedere e leggere come il pane, e il suo riciclo, sia un comune denominatore da nord a sud della nostra penisola , mi ha rallegrato.
Oggi, per rendere onore a Monica e alla sua ricetta ribattezzerò le "pallotte" canederli, ma ( e Monica mi comprenderà) non sono riuscita ad allontanarmi dal mio territorio e così la contaminazione è totale, il formaggio è quello molisano: il caciocavallo di Agnone, mentre il brodo di accompagnamento è rigorosamente abruzzese , il risultato di quelli che sanno scaldare stomaco e cuore .
Grazie a Monica e grazie, ancora una volta all'MTC.
Per questa ricetta l'elemento fondamentale è il pane.
Come spiega benissimo Monica nel suo post, è necessario procurarsi del pane raffermo, possibilmente abbastanza chiuso nell'alveolatura e dalla crosta sottile.
Da fanatica della panificazione quale sono ( fanatica, ma non maestra e questo , per una volta, ha giocato a mio favore) mi ritrovo sempre quantità industriali di pane raffermo, questo perchè è troppo basso, questo perchè è poco alveolato e questo perchè sa troppo di lievito naturale...insomma pane da smaltire dalle mie parti non manca mai.
Questa sfida , quindi, è caduta a pennello tra la necessità di eliminare le scorte ( non sia mai che si debba buttare il pane!) e l'ennesimo desiderio della figliola /vegetariana a giorni alterni/a me non mi accontenti mai.
Detto fatto, pane pronto all'uopo, ma la ricetta ve la passo lo stesso, alla fine.
Per quanto riguarda la preparazione, nonostante il mio piatto preveda un brodo di accompagnamento, ho preferito cuocere i canederli in un brodo vegetale semplice e servirli poi con il brodo all'abruzzese.
Canederli al caciocavallo in brodo all'abruzzese
Per 4 per persone
Per il brodo all'abruzzese
- un pezzo di punta di petto di vitello
- mezza gallina
- un'ala di tacchino
- mezza cipolla
- 1 pomodoro maturo
- 1 costa di sedano
- 1 carota
- qualche gambo di prezzemolo
- sale
- 1 cespo di scarola riccia
- 2 uova
- 70 g parmigiano grattugiato
- 30 g pecorino grattugiato
Per i canederli al caciocavallo di Agnone
- 300 g di pane raffermo con lievito naturale tagliato a cubetti di 1 cm di lato
- 200 ml di latte
- 2 uova
- 200 g di caciocavallo di Agnone semistagionato grattugiato
- 40 g parmigiano grattugiato
- sale
- pepe macinato al momento
- un cucchiaio colmo di farina 00
Brodo vegetale preparato con sedano, carota, cipolla , prezzemolo, sale e acqua, per cuocere i canederli.
Iniziamo preparando il brodo all'abruzzese
Laviamo bene la carne con acqua fredda.
Poniamola in una pentola capace e copriamo il tutto con abbondante acqua, uniamo la mezza cipolla sbucciata, il pomodoro intero, il sedano, la carota pelata , i gambi di prezzemolo e lasciamo cuocere per almeno 3/4 ore.
Salare a metà cottura.
Lavare e lessare la scarola, lasciandola leggermente croccante.
Scolarla e sminuzzarla con un coltello da cucina.
( La ricetta originale del brodo all'abruzzese prevede l'aggiunta di polpettine di vitello fritte, naturalmente in questo caso le ho omesse per lasciare ai canederli il ruolo di protagonista ).
Nel frattempo prepariamo i canederli seguendo le istruzioni di Monica:
In una ciotola poniamo i dadini di pane raffermo.
In un altro recipiente mescoliamo le uova al latte, a temperatura ambiente.
Versiamo sul pane e lasciamo riposare per circa 20 minuti, mescolando di tanto in tanto.
Proviamo la consistenza, se dovesse risultare troppo umido strizzarlo leggermente con le mani , eliminando i liquidi in eccesso, se invece dovesse apparire asciutto, non aggiungete nulla.
Uniamo il caciocavallo grattugiato grossolanamente, il sale, il pepe e lavoriamo tutto fino ad avere una consistenza non appiccicosa, uniamo il cucchiaio di farina e formiamo delle palline grandi poco più di una noce.
Ho scelto di non aggiungere ulteriori aromi a questi canederli, il formaggio utilizzato merita di essere apprezzato quasi in purezza, giusto un poco di pepe e basta.
Cuocere pochi alla volta in un brodo vegetale , fatto sobbollire, per circa 5 minuti.
Scolarli e tenere da parte.
Proseguire nella preparazione del brodo all'abruzzese.
Filtrare il brodo, riportare a bollore e unire la scarola.
In una ciotola mescolare le 2 uova con i formaggi , la consistenza dovrà essere piuttosto densa, se occorre unire altro fromaggio grattugiato.
Versare il miscuglio di uova nel brodo bollente e frustare energicamente per alcuni minuti.
In una ciotola versare una parte di brodo all'abruzzese e aggiungere 4/5 canederli a testa.
Pane con lievito naturale
Per la biga , da preparare la sera prima
- 100 g lievito madre attivo
- 100 g manitoba
- 100 g acqua
Impasto del mattino
- biga
- 400 g manitoba
- 200 g semola rimacinata di grano duro
- 300 g acqua
- 10 g sale
- 1 cucchiaino di malto d'orzo
Impastare tutto, valutando se occorre altra acqua, dipende molto dalla farina, valutare, io ho aggiunto 20 g in più.
Porre in un contenitore unto e lasciar lievitare al caldo per un'ora, trascorso questo tempo dare delle pieghe ( per me di tipo 2) senza stringere troppo.
Ripetere per altre 2 volte.
Far lievitare fino al raddoppio coprendo con della pellicola e un canovaccio.
Preriscaldare il forno a 220°.
Inserire la placca e vaporizzare un pò di acqua alla base del forno, oppure porre un contenitore con un pò di acqua, per pochi minuti.
Dopo 20' abbassare la temperatura a 200°.
Cottura totale di 40'-45'.
Gli ultimi 10' aprire il forno a fessura.
Una volta cotto lasciar raffreddare in forno aperto, in posizione verticale.
Lasciate che diventi raffermo e utilizzatelo per questa ricetta ;)
Con questa ricetto partecipo all'MTC N.44
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