Sono stata per la prima volta da una nutrizionista, quando mi ha visto è stata chiara la domanda sul suo viso "ma che sarà venuta a fare?" , poi ho spiegato.

Come tutte le donne anche io mi ritrovo in quel momento di transizione che mi renderà finalmente libera dall'odiatissimo ciclo che mi ha condizionato per più di quarant'anni.

Attendo il momento con vera gioia, ma nel frattempo meglio prepararsi, si sa che il metabolismo cambierà e quindi ho deciso di iniziare ad entrare in una nuova prospettiva anche per quanto riguarda l'alimentazione.

Inutile illudersi, i bei tempi del saltare la cena e ritrovarsi due chili in meno sono finiti, quindi meglio arrivarci preparate anche fisicamente.

La nutrizionista mi ha ribilanciato e riequilibrato la dieta  permettendomi anche la colazione con i miei amati dolci sperimentali e quindi io continuo a sperimentare.

Quello che segue è un cake vegano soffice e friabile alle nocciole e limone, molto buono e soddisfacente al palato.

La ricetta viene da un gruppo vegano, ma ho modificato qualcosa, incluso la cottura ( suggerita per il microonde, ma io l'ho cotta nel forno)

Dolce che si prepara con una ciotola e una frusta,





Torta vegana alle nocciole e limone

Per una torta da 18 cm

  • 75 g farina di grano saraceno
  • 50 g farina di riso
  • 70 g farina di nocciole
  • Scorza di un limone bio grattugiata
  • 5 g lievito per dolci
  • bicarbonato di sodio la punta di un cucchiaino
  • 75 g zucchero di canna
  • 100 ml olio di semi
  • 140 ml acqua
Versare le farine, lo zucchero e i lieviti in una ciotola, mescolare bene con una frusta, unire la buccia di limone, l'olio e l'acqua. Mescolare bene,versare in una tortiera di 18 cm precedentemente oliata e cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 30'/35' modalità ventilato.
Fare sempre la prova stecchino.
Far raffreddare e rovesciare su un piatto.



 Non amo particolarmente il cioccolato e non mento.

Non lo prediligo e se proprio devo scegliere di mangiarne un pezzetto lo preferisco fondente dal 70% in su, però ho una figlia che lo adora in tutte le forme e declinazioni .

Quando ho visto su Instagram questi biscotti condivisi dal pasticciere Karim Bourgi non ho avuto dubbi e li ho realizzati in un battibaleno, è una ricetta semplicissima, senza farina e basta davvero una ciotola per prepararla.

Il cioccolato c'è in abbondanza, tanto che ho diminuito di 50 g e non se ne sente la mancanza.

Sicuramente nel mio forno occorre prolungare la cottura di un paio di minuti e dopo la cottura è indispensabile un riposo al fresco per poter maneggiare i cookies.

Io li ho conservati in frigorifero e devo riconoscere che anche freddi, per chi ama il genere, sono strepitosi.

Per la cronaca: la figliola li ha apprezzati, ma ha ammesso di non riuscire a mangiarne uno intero, forse non è così golosa come mi vuol fare credere, voi provateci e fatemi sapere quanti ne riuscirete a mangiare.








Cookies al cioccolato senza farina di Karim Bourgi

Dose per 16 cookies, suggerisco di diminuire la grandezza e crearne di più

  • 250 g zucchero a velo
  • 1 g sale
  • 5 g caffè solubile
  • 85 g cacao amaro in polvere
  • 115 g albumi
  • 5 g estratto di vaniglia
  • 200 g gocce di cioccolato o cioccolato tritato grossolanamente ( 250 g nella ricetta originale )
Mescolare tutti gli ingredienti in una ciotola.
Con un porzionatore da gelato creare su una teglia coperta con cartaforno dei mucchietti da circa 40 g ( suggerisco di realizzarli più piccoli).
Lasciar asciugare a temperatura ambiente, scoperti per 30' circa.

Preriscaldare il forno in modalità ventilato a 175°/180°C e cuocere per circa 8', io ho prolungato di altri due minuti.
Sfornare, far raffreddare bene e, volendo , passare in frigorifero o abbattitore prima di rimuovere dalla cartaforno.

Si conservano a lungo in una scatola di latta, sicuramente oltre una settimana, ma i miei sono finiti prima 

Con gli avocado non ci azzecco mai o li compro troppo acerbi e fino a quando maturano ho già dimenticato cosa volevo farci, oppure li compro giusti e di colpo li trovo quasi al limite del commestibile.
Ho imparato ad utilizzarli anche nei dolci e così,  in quattro e  quattr'otto  ho un dolcetto apparentemente  sano... Apparentemente.
Questa ricetta l' ho letta sul blog La Ligne Gourmand  e in meno di  trenta minuti il dolce era pronto per il forno.
Personalmente percepisco sempre il gusto dell' avocado,  mentre mia figlia mi ha assicurato che lei sente il sapore del cioccolato.
Provatelo e fatevi una vostra opinione, magari aggiungendo le noci o altra frutta secca,  come da ricetta,  io non l' ho fatto.
Volendo si può  evitare lo zucchero inserendo i datteri,  io ho usato lo zucchero.
Utilizzando la farina di riso sarà una ricetta anche glutenfree.





Brownies all' avocado

  • 200 g cioccolato fondente al 60% non. 
  • 1 avocado maturo a temperatura ambiente 
  • 2 uova
  • 50 g farina  ( 00, segale,  grano saraceno  o riso) 
  • 100 g noci ( o altra frutta secca , io l' ho omessa) 
  • 30 g zucchero  o 50 gli datteri da frullare con l' avocado 
Fondere il cioccolato al microonde. 
Frullare l' avocado ( con i datteri se previsti),  unire le uova e il cioccolato e continuare a frullare. 
Inserire lo zucchero ( se previsto)  e la farina,  con una spatola. 
Versare in uno stampo foderato con cartaforno  di 20 cm X 20 cm. 
Cuocere in forno preriscaldato a 160° C per 25'.

Dividendo il composto in 20 quadrotti si avranno 99 kcal a pezzo. 

 Non potrò mai fare a meno della colazione e, di conseguenza, non potrò mai fare a meno dei biscotti, ma per non annoiarsi occorre variare e io vario, di continuo.

Questi sono gli ultimi provati,  da uno dei miei quadernini su cui salvo ricette, non è una ricetta senza, qui c'è tutto: uova, zucchero, burro, in effetti l'unica cosa che non c'è è il glutine, quindi perfetta anche per gli amici sglutinati.

Ho preso la ricetta su Instagram, ma non sono riuscita a risalire al profilo che l'ha pubblicata, spero al più presto di restituire la paternità al legittimo autore, nel frattempo vi consiglio di provare questi biscotti, l'impasto tende a rimanere slegato anche dopo il riposo in frigo, ho risolto creando i biscotti direttamente nella pellicola, come da foto, dopo la cottura mantengono benissimo la forma e sono molto golosi.







Biscotti gluten free ai fiocchi d'avena e farina di grano saraceno

  • 150 g farina di grano saraceno
  • 120 g fiocchi d'avena
  • 80 g zucchero di canna
  • 80 g burro
  • 40 g nocciole tostate tritate grossolanamente
  • 40 g cioccolato fondente
  • 1 uovo grande
  • ½ cucchiaino di bicarbonato di sodio
Sciogliere il burro 30" al microonde e far raffreddare.
In ciotola unire farina, zucchero, bicarbonato, fiocchi d'avena, nocciole, cioccolato tritato e uova. Mescolare.
Aggiungere il burro e amalgamare bene.
Formare un filoncino di 4 cm di diametro, aiutandosi con la pellicola, riporre in frigo per almeno un'ora.
Preriscaldare il forno a 180°C , tagliare delle fette di un centimetro di spessore e disporre su una teglia coperta con carta forno.

Io a questo punto ho avuto delle difficoltà con l'impasto, mi si sbriciolava ad ogni taglio, così ho creato dei mucchietti di impasto che ho poi compattato utilizzando della pellicola.

Infornare a 180°C per 15'.
Far raffreddare prima di rimuovere dalla teglia. Si conservano in una scatola di latta per una settimana, sono molto golosi e friabilissimi. 



 Non ho mai capito perché i cavoletti di Bruxelles siano  così poco apprezzati, almeno dalle mie parti. 

Credo di non averli mai assaggiati  da bambina,  nessuno me li ha mai proposti, ma penso che se anche fosse accaduto , non li avrei graditi.

Con il passare degli anni ho iniziato a dargli una possibilità,  ma la svolta c'è  stata questo inverno , li preparo spesso per portarmeli per pranzo,  appestando tutto l' ufficio in cui lavoro , ma sono davvero comodi e gustosi. 

Ho scoperto un ulteriore modo per prepararli e,  soprattutto,  ho capito che più  cuociono,  più  avranno un odore intenso , ben vengano i cavoletti,  ma con meno puzza. 

Questa ricetta permette  di ottenere un piatto unico,  vegano e speziato,  io l' ho trovata sul blog La ragazza delle spezie  1982. 




Curry di cavoletti di Bruxelles 

Per due porzioni medie o una abbondante 

  • 200 / 250 g cavoletti di Bruxelles 
  • 1 cipolla tagliata finemente 
  • 1 pomodoro  grande o 7/8 pomodorini
  • olio extravergine d'oliva 
  • 2 spicchi di aglio tritati
  • 1 cucchiaino di semi di cumino
  • ½ cucchiaino di curcuma
  • ½ cucchiaino di peperoncino  ( omesso) 
  • ½ cucchiaino  semi di finocchio 
  • 1 cucchiaino coriandolo in polvere
  • 150 g piselli o 2 patate 
  • sale
In una larga padella far scaldare l' olio e soffriggere l' aglio,  i semi di cumino. Aggiungere la cipolla e far rosolare dolcemente. 
Unire il pomodoro  a cubetti,  la curcuma,  il sale, cuocere per un paio di minuti  o fino quando il pomodoro sarà morbido. 
Aggiungere il coriandolo in polvere  e il finocchietto. 
Soffriggere 2' / 3' e unire i cavoletti e poi i piselli ( o le patate ) , cuocere altri 3'. Unire un paio di cucchiai di acqua se si dovesse ritirare troppo. 
Cuocere per 5' e servire con coriandolo ( se lo trovate). 

 Trovo quasi ridicolo condividere questa granola,  ma visto che la faccio e rifaccio è giusto non tenere solo per me questa scoperta. 

La ricetta l' ho vista sul profilo Instagram  di Non_chiamatela_dieta, ero alla ricerca di qualcosa di croccante da inserire nello yogurt,  ma che non fosse troppo ricco di zucchero, questa ricetta mi ha risolto il problema,  semplicemente banana,  fiocchi d'avena,  cocco rapè e,  volendo,  granella di nocciole.  

Potrei anche fermarmi qui,  la ricetta è finita,  ma dato che so che qualche indicazione in più  può  servire,  la scriverò per esteso. 




Granola light vegana

  • una banana media molto matura 
  • 120/150 g fiocchi d' avena 
  • 2 cucchiai  cocco rapè 
  • 2 cucchiai  granella di nocciole
In una ciotola schiacciare con una forchetta la banana matura fino a ridurla in purea,  aggiungere il cocco e la granella di nocciole,  in ultimo i fiocchi d' avena. Regolatevi inserendone un po' meno,  molto dipende dalla grandezza della banana per ottenere la giusta compattezza. Non appena il composto mostra di poter essere steso con le mani,  versarlo in una teglia coperta da carta forno,  appiattire a mezzo centimetro e porre in forno caldo a 180°C, ventilato,  per 20' circa,  dopo 10' girare il composto per farlo asciugare bene,  se occorre prolungare la cottura fino ad ottenere la doratura e croccantezza voluta. 
Far raffreddare e conservare in una scatola di latta. 

Mi sembra così strano notare come il mio modo di cucinare sia virato verso preparazioni più  leggere e tendenzialmente vegane. 
Non so se sia una moda,  resta il fatto che circolano davvero tante ricette e io sono una persona curiosa e senza pregiudizi,  quindi ben vengano nuovi piatti alternativi. 
La ricetta viene dal blog Taste and Soul




Torta di grano saraceno vegana e glutei free 
Per uno stampo da 20 cm

  • 150 g farina di grano saraceno 
  • 150 g farina di nocciole  ( o mandorle) 
  • 100 g olio di cocco
  • 120 g sciroppo d'acero o d' agave
  • 100 g latte vegetale ( per me di mandorle) 
  • 150 g acquafaba fredda di frigo 
  • buccia grattugiata di ½ limone biologico 
  • 1 cucchiaino bicarbonato di dodio
  • un pizzico di sale
  • Vaniglia
  • Aroma di mandorla amara ( mia aggiunta) 
  • Composta di frutti rossi per farcire
Mescolare farine,  sale, aromi e bicarbonato. 
In una ciotola sciogliere olio di cocco con sciroppo d'acero,  versare sulle farine insieme al latte vegetale,  mescolare con una spatola. 
Montare a neve ferma l' acqua faba,  questa operazione vi riuscirà solo conservando l' acqua faba  in frigorifero. 
Umore a cucchiaiate nel composto  precedente,  mescolando dal basso verso l'alto per non notare il composto.
Versare in uno stampo foderato con carta forno  e cuocere a 170°C  per 30',  far raffreddare  bene prima di sformare. 
Dividere  in due dischi ( la torta è  molto friabile,  io mi sono aiutata con una base per torta per separare le due parti tagliate),  farcire con la composta,  sovrapporre il secondo disco. 
Cospargere con zucchero a velo,  far riposare prima di consumare. 

La torta è  friabilissima, da mangiare servita in un piattino con una forchettina,  per la gioia di Csaba della Zorza 😉 .
Dura al massimo per tre giorni. 
Per compensare il post incandescente dell' altro giorno  ecco una ricetta fresca,  facile e pure vegana , se si considera che per me l'ha preparata la figliola,  direi che di più non potevo chiedere. 
Preparata in anticipo e gustata fredda di frigo è una vera delizia. 
La ricetta viene dal blog The vegan side of the moon ed è assolutamente promossa. 
Fatela,  ma prima procuratevi un panetto di tofu. 

Chiedo venia per la foto,  scattata al volo,  ma questa maionese meritava di essere memorizzata su queste pagine. 



Insalata russa con maionese vegana 
 
Per la maionese vegana
  • 200 g tofu ( se lo trovate il tipo velluto) 
  • 1 cucchiaio succo di limone
  • sale pochissimo 
  • 1 cucchiaio di senape  ( un cucchiaino nella ricetta originale )
  • Curcuma un pizzico solo per dare il colore 
In un bicchiere alto, con un frullatore ad immersione , mixare tutti gli ingredienti fino ad avere una consistenza giusta. 
Utilizzare per condire un' insalata russa. 

Insalata russa
  • 200 g patate al vapore
  • 250 g carote al vapore 
  • Piselli in scatola 
  • q. b.  Aceto balsamico 
Cuocere le patate al vapore,  tagliandole a cubetti , per circa 25'/20'.
Far raffreddare. 
Cuocere allo stesso modo le carote. 
In una ciotola riunire tutte le verdure,  condire con poco aceto balsamico e la maionese vegana,  se serve aggiustare di sale. 
Mescolare bene e conservare in frigorifero. 
Si mantiene per due giorni,  conservata in frigorifero. 
Nonostante io continui ad accendere il forno,  il caldo è arrivato anche dalle mie parti. 
Si affaccia prepotente la voglia di qualcosa di fresco e l'idea di preparare dei gelati o ghiaccioli  non ha scuse per essere rifiutata considerando che ho sia una mini gelatiera che stampini a sufficienza. 
Sorge,  come sempre un problema, anzi più di uno : liberare spazio nel freezer per porre il cestello,  trovare una ricetta che metta d' accordo tutti (io la vorrei al cioccolato,  io non voglio le creme,  a me non piacciono i ghiaccioli, se li fai alla frutta ricordati le mie allergie), trovare chi poi mangi gli esperimenti .
Conclusione ho preparato dei semplici frullati a base di yogurt greco,  banane, frutta fresca e burro di arachidi e almeno uno è  accontentato.  Chi?  Ma io,  naturalmente. 
Gli altri possono soddisfare le proprie voglie in gelateria. 
Questi  gelati sono semplici,  light,  senza lattosio e anche glutenfree,  perfetti per accontentare quella voglia che arriva all'improvviso e farebbe ingurgitare un chilo di biscotti inzuppati in qualunque cosa. 

Non ho seguito nessuna ricetta nello specifico,  ho semplicemente aperto il frigo. 




Gelati light allo yogurt greco,  banana,  pesca e burro di arachidi

Per 4/5 gelati alla pesca
  • 150 g yogurt greco naturale allo 0% di grassi
  • 1 banana matura
  • 3 pesche
Porre in un frullato yogurt,  la banana e due pesche sbucciate e tagliate a pezzetti. 
Frullare tutto. 
Aggiungere l ad terza pesca tagliata a cubetti,  mescolare e porre negli stampini da ghiaccioli ( o in bicchierini di carta in cui poi andreste ad inserire uno stecco di legno dopo 20' di riposo in freezer). 
Porre in freezer per 6 ore o una notte. 

Per 4/5 gelati al burro di arachidi e banana
  • 150 g yogurt greco naturale allo 0% di grassi
  • 1 banana
  • 50 g burro di arachidi 
  • Un cucchiaio di sciroppo d' agave o d' acero o del dolcificante a piacere
Frullare tutto. 
Versare negli stampini,  riporre in freezer per una notte. 

Sformare dagli stampini,  immergendo brevemente in acqua bollente lo stampino,  volendo decorare con burro di arachidi,  ma anche nature sono buonissimi. 

Ho scoperto la rivista Vegetarian e lo stimolo a provare ricette alternative è praticamente diventato incontenibile. 
Ho trovato su un numero dei mesi scorsi una foto che mi ha attirato molto,  rosa,  delicata  che mostrava dei budini con frutti di bosco. 
Ho voluto provare anche io,  avevo in casa quasi tutti gli ingredienti,  ma i frutti di bosco erano pochini. 
Ho subito aguzzato l'ingegno, se la ricetta mi dice di utilizzare dei frutti di bosco per ottenerne del succo,  allora uso direttamente il succo: giusto quelle bottigliette di succo ai mirtilli che vagavano per casa. 
Il risultato è un budino gustoso,  ma che della delicatezza del rosa dato da fragole e lamponi non ha nulla,  qui siamo più sul versante dark,  ma nessuno  se ne è lamentato. 






Budini mirtilli e mandorle
Dose per 4 persone 
  • 300 ml succo e polpa di mirtilli  oppure di frutti di bosco a scelta
  • 200 ml latte di mandorle 
  • 50 g sciroppo d'acero 
  • 1 cucchiaino di agar agar 
  • 2 cucchiaini di maizena o fecola di patate
  • vaniglia
Versare in un pentolino il succo,  il latte, maizena,  agar e vaniglia,  mescolare e portare al bollore,  proseguire la cottura per circa tre minuti. 
Versare in quattro bicchieri e porre in frigorifero per 3/4 ore. 
Sformare e servire con frutta fresca e un velo di sciroppo d' acero, volendo aggiungere anche della granella di frutta secca tostata per la parte croccante. 

So che per alcuni risulta ridicolo o al limite della fissazione,  ma io ho due chili in più e non riesco a perderli. 
Cosa saranno mai due chili? Quasi niente,  ma la mia domanda è un' altra: se,  nonostante tanti sforzi, non riesco a perderli,  cosa accadrebbe se ne dovessi prendere di più? 
La menopausa incombe,  i cambiamenti si sentono e non vorrei si vedessero più  del necessario,  quindi io ci provo,  almeno ad avere un'alimentazione più corretta,  permettendomi qualche sgarro a cuor leggero. 
Sono finiti i bei tempi in cui mi bastava saltare una cena per pesare due chili di meno al mattino. 
Resto naturalmente una golosa e così
quando ho visto sulla rivista Vegetarian , periodico cartsceo del sito cottoecrudo.it, questo bicchierino ho pensato che me lo meritavo proprio e me lo sono preparato. 
Pochissimi ingredienti  e,  sicuramente,  una ricetta da modificare a piacere utilizzando altri tipi di frutta fresca e anche di frutta secca. 




Coppette allo yogurt e pescanoce grigliata con sciroppo d'acero 

Per una persona :
  • 75 g yogurt naturale
  • 1 cucchiaino di sciroppo d'acero
  • una pescanoce 
  • Un cucchiaio di zucchero di canna 
  • Un cucchiaino di sciroppo d'acero 
  • Gherigli di noce
Mescolare yogurt e lo sciroppo d'acero  e porre in frigorifero per 30'.
Lavare la pescanoce,  dividere a metà,  rimuovere l' osso. 
Scaldare una piastra,  pressare la pesca nello zucchero di canna da ambo i lati  e adagiare subito sulla piastra calda,  far grigliare un paio di minuti per lato. 
Porre le due metà di pesca sullo yogurt,  decorare con gherigli di noce e un filo di sciroppo d'acero e gustare. 

Apprezzo il desiderio  di rispettare gli animali e la scelta di una alimentazione  più responsabile  e cruelty free,  ma una cosa proprio non capisco e cioè  la necessità di utilizzare il nome di prodotti per loro natura a base di animale per prodotti vegani.
Non sarebbe più  corretto coniarne di nuovi e non rimandare sempre a quegli alimenti che in realtà  si cerca di non utilizzare più?
Quindi perché parlare di prosciutto di muscolo di grano,  di spezzatino di soia,  di formaggio di tofu o di mortadella  vegana se è realizzata con fagioli?
Al di là  di questa piccola critica,  per il resto a me le ricette vegan piacciono e danno anche molta soddisfazione  al palato.
Ho trovato questa ricetta ed ho voluto provarla,  ho dovuto fare delle modifiche perché  non avevo tutti gli ingredienti,  ma il risultato l'ho ottenuto.
La ricetta originale viene da qui.
La dose é  abbondante,  si può  tranquillamente  dimezzare.





Mortadella vegana e glutenfree 
Dose per un rotolo di circa 25 cm X 7 cm, per ottenere il cilindro utilizzare un foglio di acetato arrotolato con pellicola sul fondo o una bottiglia di plastica privata della parte superiore 

  • 500 g fagioli bianchi di Spagna lessi ( per me fagioli tabacchini) 
  • ½ tazza di acqua 
  • olive verdi snocciolate  ( ho messo dei pistacchi,  ma risulta difficoltoso il taglio) 
  • Timo q. b. usatelo con parsimonia 
  • Aglio in polvere la punta di un cucchiaino 
  • Sale 
  • Pepe nero un pizzico
  • Liquido rilasciato dalle rape rosse da usare come colorante
  • 2 cucchiai di agar agar
Frullare i fagioli,  se occorre aggiungere poca acqua di cottura,  ottenere una purea non troppo liquida. 
Unire sale,  aglio, pepe,  timo e mescolare,  inserire il liquido delle râpée mescolare  ancora. 
Porre sul fuoco un pentolino  con acqua e unire l' agar agar,  portare al bollore mescolando  é inserire nella purea di fagioli,  in ultimo aggiungere  le olive tagliate a rondelle ( per me i pistacchi g. 
Arrotolare un foglio di acetato,  fermarlo con un elastico,  sigillare la parte inferiore con della pellicola e porre in un bicchiere graduato per mantenerlo in posizione verticale,  versare il composto cercando di non lasciare bolle d' aria.  Dare qualche colpetto su un piano per fare scivolare bene il composto,  sigillare con pellicola e porre in frigorifero per 5/6 ore. 
Si conserva in frigorifero  per 2 giorni al massimo. 
Utilizzando i pistacchi avrete qualche difficoltà nel taglio,  ma ci stanno comunque  bene. 
Il colore ottenuto resta più  scuro avendo utilizzato dei fagioli marroni,  con i fagioli di Spagna  si otterrà  un bel colore rosa. 


Giusto perché non si butta via niente,  l' acqua faba,  acqua di governo dei ceci in scatola,  diventa un prezioso ingrediente  per preparare una mousse al cioccolato,  perfetta per gli amici celiaci,  utilizzando cioccolato  consentito,  ma anche per chi segue un regime alimentare  vegano o vegetariano.
L' unica accortezza è  la temperatura  dell' acqua faba,  conservatela in frigorifero  fino a quando  non verrà  utilizzata.
Volendo  si può  utilizzare tutto cioccolato fondente  oppure metà  fondente,  metà  al latte.
A detta della figliola questo é il bilanciamento perfetto.





Mousse al cioccolato all' acqua faba
Dose per 4 persone

La ricetta é semplicissima :
140 ml circa di acqua faba,  fredda di frigo
1 cucchiaino di succo di limone
30 g zucchero ( di canna se lo avete)
100 g cioccolato fondente
100 g cioccolato al latte

Montare a neve l' acqua faba,  fredda di frigo altrimenti non monta,  unire il succo di limone continuare a montare aggiungendo lo zucchero.
Ottenere un composto montato come gli albumi.
Sciogliete il cioccolato nel microonde , far intiepidire e unire al composto senza smontare,  inglobando con una spatola,  con movimenti dal basso verso l'alto.
Dividere in 4 bicchieri.
Lasciare un frigorifero per almeno tre ore.
.
Ho attraversato un piccolo momento di crisi rispetto al senso di fotografare e postare ogni mattina la mia colazione sui social.
Mi domandavo ( e mi domando ) in questo periodo in cui si comunica prevalentemente con le immagini, in cui si fotografa praticamente di tutto, a che serve la foto della mia colazione?
L'annuncio delle mie intenzioni ha suscitato un piccolo moto di protesta da parte di quei quattro lettori affezionati ( grazie , ragazze vi voglio bene ), tanto che mi hanno convinta a proseguire e poi, lo confesso, non dare il buongiorno mi sarebbe mancato e quindi continuerò imperterrita.

Ho capitolato davanti ad una fetta di torta di mele sperimentale come l'ha definita la sua ideatrice Helga , ( un'amica che con i suoi post spazia dalla fotografia alle mostre, alle riflessioni sulla vita tra Torino e la Francia alle ricette di cucina, insomma tutto da godere il suo blog, fateci un salto) per me la numero 122 e devo dire che il suo esperimento é riuscito benissimo, il dolce è morbido, profumato di banana, leggero , senza burro, senza uova, senza glutine e, utilizzando del latte vegetale, anche vegan.
È stato perfetto per la colazione di questa mattina e mi ha fatto fare pace con la mia piccola fissazione.




Torta di mele sperimentale di Helga n°122
Dose per uno stampo da 17 cm ( se la preferite alta) da 19 cm per farla venire più bassa

  • 150 g farina di riso
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 80 g anacardi ( mandorle nella ricetta di Helga )
  • 80 g zucchero di canna
  • 1 banana media matura
  • 70 g latte parzialmente scremato ( vegetale se volete renderla vegan )
  • 3 cucchiai olio di semi
  • 2 cucchiaini di spezie ( io un cucchiaino di cannella )
  • 1 mela grande ( una in più se utilizzate lo stampo da 19 cm )
Setacciare farina, lievito e cannella.
In un mixer tritare gli anacardi, aggiungere la banana e poi lo zucchero, in ultimo inserire la  farina, il latte e l'olio.
Si fa tutto facilmente in un robot da cucina.

Sbucciare e affettare sottilmente la mela, in uno stampo foderato con cartaforno sul fondo, versare metà impasto, coprire con metà delle fettine di mele, versare il resto dell'impasto e terminare con le fette di mele rimanenti.
Cuocere in forno caldo a 180°C  modalità ventilato per 45'/55', fare sempre la prova stecchino.
Volendo spennellare con uno sciroppo di acqua e zucchero bollenti, sulla torta appena uscita dal forno, oppure spennellare con poca gelatina di albicocche.





Se una buona colazione vuoi fare, 
i biscotti devi variare.
 Direi che posso fare mia questa frase, anzi direi che l'ho già fatta mia considerando la notevole quantità di biscotti che sforno e provo.
A conferma di ciò comunico anche di aver inaugurato un quadernino dedicato, su cui riporto solo le ricette di biscotti provati e piaciuti.
La ricetta che segue è entrata di diritto sul quadernino e posso dire che i biscotti li ho terminati in due giorni, che và bene senza burro, senza uova ecc., ma mangiarne tanti non è l'ideale se si prova ad avere un'alimentazione corretta.

La ricetta viene da Instagram da Marco Bianchi, veloce da realizzare e gustosa.
Ho modificato leggermente la ricetta inserendo un pizzico di lievito e dimezzando i cornflakes.
Se utilizzate cornflakes certificati senza glutine è perfetta anche per gli amici celiaci.





Biscotti mirtilli e corn flakes senza uova, senza burro e senza glutine*

  • 150 g farina di riso
  • 40 g maizena ( amido di mais )
  • 70 g zucchero di canna integrale
  • 50 ml latte
  • 70 ml olio extravergine d'oliva
  • 100 g mirtilli rossi disidratati
  • 50g + 50 g corn flakes glutenfree
  • punta di un cucchiaino di lievito per dolci
  • Vaniglia
Sciogliere nel latte a temperatura ambiente lo zucchero.
Mescolare in ciotola tutti gli ingredienti tranne mirtilli e cornflakes.
Una volta ottenuto un panetto inserire i mirtilli e metà dei cornflakes.
Formare delle palline, appiattirle sul resto dei cornflakes tritati grossolanamente, porre su teglia foderata da cartaforno e cuocere a 180°C per 12' / 14' .

Ultimamente sto frequentando gente virtuale strana: gente che preferisce un ragù di tofu ad uno vero alla bolognese, ma è importante non avere pregiudizi, né nei confronti delle persone , né nei confronti del cibo e quindi vado a spulciare blog e ricette e poi le provo anche per capire se quello di cui si parla tanto può piacermi o meno.
Probabilmente chi sta risentendo realmente dei miei esperimenti è il maritino, abituato a trovare ciambelle, biscotti al burro e crostate pronti per la colazione ( e quindi i suoi spuntini notturni ) si ritrova a dare un morso a biscotti senza niente e a plumcake strani.
Ho deciso : gli esperimenti li mangerò io, a lui ricomincio a sfornare dolci come si deve, però questi biscottini si possono mangiare tranquillamente e sono anche buoni.




Biscotti senza vegani
Dal sito Ricette Vegolose

  • 75 g farina di riso
  • 75 g farina di grano saraceno
  • 20 g farina di mandorle
  • 30 g farina di piselli
  • 70 ml latte di avena + altri 20 ml se serve
  • 40 g uvetta
  • sale un pizzico
  • ½ cucchiaino di bicarbonato
Mettere l'uvetta in ammollo nel latte poi frullare bene, fino ad avere un composto liscio.
In una ciotola versare le farine, il sale e il bicarbonato.
Unire il latte frullato, impastare con le mani, ottenere un composto omogeneo.
Far riposare 10'.
Stendere a 3/4 mm di spessore e ritagliare i biscotti.
Porre su cartaforno e cuocere a 180°C modalità ventilato per 12'.

Durata: fino a 14 gg in barattolo di latta.

A distanza di molti anni penso di poter affermare che il mio rapporto con le ricette di Luca Montersino è finalmente migliorato.
Sicuramente mi sono capitati i suoi libri tra le mani quando la mia "formazione" era ancora acerba.
Ricordo benissimo di aver scatenato un putiferio nel suo fanclub su fb, quando mi permisi di scrivere che la ricetta data in  un libro era poco dettagliata nello spiegare l'esecuzione.
In realtà io non avevo MAI preparato un pan di spagna, non possedevo una planetaria  e non sapevo ( ma NON ERA SCRITTO) che il composto avrebbe dovuto triplicare di volume.
Conclusione : Ho fatto una frittata e me la sono presa con il libro poco preciso e, di conseguenza con l'autore, ma in fondo un libro di pasticceria che non è per addetti ai lavori, dovrebbe essere il più possibile dettagliato.
Per la cronaca dal gruppo sono stata gentilmente invitata ad uscire, ma la mia formazione è continuata.
Quindi oggi , pubblicamente, posso affermare che finalmente le ricette di Montersino riesco a realizzarle, senza combinare troppi disastri.
I biscottini che seguono sono tratti da Golosi di salute , la ricetta riesce, anche se ho leggermente modificato la cottura, adattandola al mio forno.
La salsa al caramello l'ho presa dal blog Lucake  , di un giovanissimo pasticcere, da tenere d'occhio.




Biscotti Novariso di L.Montersino
Tratto da Golosi di salute
  • 110 g uova
  • 50 g tuorli
  • 10 g miele
  • 135 g zucchero semolato
  • 187 g farina di riso
  • 4 g lievito per dolci
  • Vaniglia 
  • 5 g Marsala secco
Per la finitura granella di zucchero

Montare le uova intere e i tuorli con il miele, lo zucchero e i semi della vaniglia, fino ad ottenere un composto spumoso e chiaro.
Setacciare la farina di riso con il lievito e incorporarli al composto, aggiungere il Marsala.
Versare il composto in un sac á poche con bocchetta liscia e realizzare tanti ciuffetti regolari su carta forno.
Cospargere con lo zucchero in granella e cuocere in forno a 190°C / 200°C sistemandola nella parte alta del forno per 7' circa.
A cottura ultimata accoppiare con cioccolato fondente fuso, oppure come nel mio caso con una salsa al caramello salato.

Salsa o ganache al caramello salato
Ricetta presa qui

  • 200 ml panna fresca
  • 160 g zucchero semolato
  • 80 g burro
  • ½ cucchiaino scarso di fleur de sal o sale normale
Tagliare il burro a pezzetti e cospargere di sale.
Scaldare la panna, riservare.
In una pentola dal fondo spesso versare lo zucchero e, a fiamma bassa, far sciogliere e caramellare, aggiungere cla panna calda e mescolare fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.
Aggiungere il burro a pezzetti e far sciogliere bene.
Versare in una ciotola e far raffreddare a temperatura ambiente.
Coprire con pellicola a contatto e conservare in frigo per una notte.
Utilizzare così come è oppure montare con le fruste e utilizzare per farcire. 
Questa volta una torta di mele anche gluten free che viene direttamente dal blog della signora della "maiala effige ", nonché portabandiera della battaglia " senza glutine, si può" Stefania di Cardamomoandco.
Ho  realizzato mezza dose, utilizzando uno stampo a cuore, piuttosto piccolo, ho anche apportato delle modifiche, ve la lascio così come l'ho fatta.
É buona, soffice, gluten free e anche ( quasi ) dietetica.







Torta di mele e noci con farina di grano saraceno n°52
Dose per uno stampo da 18 cm


  •  1 uovo + un tuorlo
  • 60 gr zucchero di canna 
  • 50 ml olio di semi
  • 50 ml latte p.s.
  • sale q.b.
  • 75 gr farina di grano saraceno
  • 50 gr farina di mandorle 
  • ¼ di cucchiaino di cremor tartaro
  •  ¼ di cucchiaino di bicarbonato
  • 2 mele piccole
  • la scorza grattugiata di mezzo limone bio
  • 10 gherigli di noci


Montare le uova con lo zucchero a lungo, unire l’olio a filo, il sale, la farina setacciata alternata col latte, la scorza del limone, la farina di mandorle e cremor tartaro e bicarbonato.

Preriscaldare il forno a  180°C.
Sbucciare e tagliare le mele a fettine.
Versare il composto nello stampo scelto, imburrato e infarinato.
Coprire la superficie con le fette di mele e i gherigli di noci, dare una spolverata di zucchero di canna e infornare per circa 20' / 25'.



Vivo cucinando a raffica, provando, leggendo ricette, studiando per quel che mi é possibile, ma soprattutto facendomi  incuriosire.
É accaduto così anche per questa ricetta, vista in un video di Tasty Vegetarian.
I video sono la nuova frontiera dei blog, veloci da guardare, accattivanti , moderni....ecco io mi sento antica , procedo come sempre, quadernini di appunti su cui scrivere le ricette che vedo e rivedo e rivedo ancora, avevo detto che i video sono velocissimi, vero?
Mi sono decisa e torno a scrivere su questo che resta il mio quaderno virtuale preferito su cui appuntare i piatti che provo e che riscuotono l'approvazione degli altri membri della famiglia.


RICETTA 
CURRY DI VERDURE

Ingredienti per 4 persone
4 cipollotti freschi
spicchio di aglio rosso
Olio extravergine d'oliva 
4 patate tagliate a tocchetti e lessate
2 cucchiaini di cumino in polvere
1 cucchiaino di paprika dolce
2 cucchiaini di curry
Sale e pepe q.b.
1 barattolo pomodorini pelati
1 barattolo piselli
1 barattolo ceci
1 barattolo latte di cocco da 400 ml

Versare in una padella 4 / cucchiai di olio , unire cipollotti e aglio tritati e fare soffriggere.
Aggiungere le spezie, mescolare e inserire pomodori, piselli , ceci e latte di cocco, mescolare, aggiustare di sale e portare a bollore.
Mescolare e inserire i tocchetti di patate lessati,  cuocere ancora alcuni minuti, fino a quando il composto risulterà abbastanza denso.
Versare in una ciotola, cospargere con poco prezzemolo e gustare. 





Una ricetta di una semplicità commovente eppure ha saputo sorprendermi.
Quando l'ho letta la prima volta nella mia bibbia della cucina molisana , ho pensato che fosse una roba banale.
Semplice la realizzazione, semplici gli ingredienti , ma  il gusto unico e inusuale.

Non avrei mai pensato di apprezzare la cannella abbinata alle patate in un'insalata, la nota dolce dell'uvetta , quella croccante delle noci e mandorle, il profumo dell'olio, quello buono e il pizzico di zucchero unito al sale, fanno di questa insalata un'esperienza unica.
Non ci credete? Allora provatela.

Come sempre questo mese L'Italia nel Piatto vi accompagnerà con piatti che vedono tra gli ingredienti la frutta secca, sono sicura che anche stavolta sapremo lasciarvi a bocca aperta.

Qui i miei compagni di avventura:

Valle d'Aosta: Tegole valdostane http://atuttopepe.blogspot.com/2015/01/tegole-valdostane-la-valle-daosta-nel.html

Piemonte:

Trentino-Alto Adige:  Non partecipa
  
Friuli-Venezia Giulia: Presnitz http://ilpiccoloartusi.blogspot.com/2015/01/560-presnitz-per-litalia-nel-piatto.html

Veneto:  Nadalin http://ely-tenerezze.blogspot.com/2015/01/nadalin.html

Lombardia: Amaretti lodigiani (Amareti ludesani)
http://kucinadikiara.blogspot.com/2015/01/amaretti-lodigiani-amareti-ludesan.html

Liguria: chicche della nonna con salsa di noci http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2015/01/litalia-nel-piatto-la-frutta-secca.html
  
Emilia Romagna: Il croccante http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2015/01/il-croccante-per-litalia-nel-piatto.html

Toscana: Panficato http://acquacottaf.blogspot.com/2015/01/panficato.html

Marche: Le beccute http://lacreativitaeisuoicolori.blogspot.com/2015/01/le-beccute-ricetta-tipica-delle-marche.html 

Umbria: Fazzoletti di farro alle noci  http://amichecucina.blogspot.com/2015/01/fazzoletti-di-farro-alle-noci-per.html

Abruzzo: Non partecipa

Lazio: Nociata http://beufalamode.blogspot.com/2015/01/nociata-per-litalia-nel-piatto.html

Campania: Pane calzone alle noci e caciocavallohttp://www.isaporidelmediterraneo.it/2015/01/pane-calzone-alle-noci-e-caciocavallo.html

Basilicata: Non partecipa

Puglia: Le Castagnelle http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2015/01/cucina-pugliese-le-castagnelle.html

Calabria: Salame di fichi al cioccolato http://ilmondodirina.blogspot.com/2015/02/salame-di-fichi-al-cioccolato.html

Sicilia:  Giuggiulena o torrone al sesamo http://burro-e-vaniglia.blogspot.com/2015/01/giuggiulena-o-torrone-al-sesamo.html

Sardegna: Non partecipa

e il Molise con il Citillo

Il nostro blog - http://litalianelpiatto.blogspot.it/



Citillo

 Per 4 persone
  • 8 patate
  • una manciata di uva passa
  • noci, mandorle a piacere
  • un cucchiaino scarso di cannella in polvere
  • foglie di alloro spezzettate
  • olio di frantoio
  • zucchero
  • sale
Bollite le patate con la buccia.
Pelatele, affettatele e versatele in una ciotola.
Unite l'uvetta, fatta rinvenite in acqua calda, scolata e tamponata brevemente, le noci e mandorle tritate grossolanamente e la cannella.
Salate e zuccherate moderatamente, condite con l'olio.

Mescolate e servite.

È una pietanza tipica di Lupara.





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