Sono stata per la prima volta da una nutrizionista, quando mi ha visto è stata chiara la domanda sul suo viso "ma che sarà venuta a fare?" , poi ho spiegato.
Come tutte le donne anche io mi ritrovo in quel momento di transizione che mi renderà finalmente libera dall'odiatissimo ciclo che mi ha condizionato per più di quarant'anni.
Attendo il momento con vera gioia, ma nel frattempo meglio prepararsi, si sa che il metabolismo cambierà e quindi ho deciso di iniziare ad entrare in una nuova prospettiva anche per quanto riguarda l'alimentazione.
Inutile illudersi, i bei tempi del saltare la cena e ritrovarsi due chili in meno sono finiti, quindi meglio arrivarci preparate anche fisicamente.
La nutrizionista mi ha ribilanciato e riequilibrato la dieta permettendomi anche la colazione con i miei amati dolci sperimentali e quindi io continuo a sperimentare.
Quello che segue è un cake vegano soffice e friabile alle nocciole e limone, molto buono e soddisfacente al palato.
La ricetta viene da un gruppo vegano, ma ho modificato qualcosa, incluso la cottura ( suggerita per il microonde, ma io l'ho cotta nel forno)
Dolce che si prepara con una ciotola e una frusta,
Torta vegana alle nocciole e limone
Per una torta da 18 cm
- 75 g farina di grano saraceno
- 50 g farina di riso
- 70 g farina di nocciole
- Scorza di un limone bio grattugiata
- 5 g lievito per dolci
- bicarbonato di sodio la punta di un cucchiaino
- 75 g zucchero di canna
- 100 ml olio di semi
- 140 ml acqua
Non amo particolarmente il cioccolato e non mento.
Non lo prediligo e se proprio devo scegliere di mangiarne un pezzetto lo preferisco fondente dal 70% in su, però ho una figlia che lo adora in tutte le forme e declinazioni .
Quando ho visto su Instagram questi biscotti condivisi dal pasticciere Karim Bourgi non ho avuto dubbi e li ho realizzati in un battibaleno, è una ricetta semplicissima, senza farina e basta davvero una ciotola per prepararla.
Il cioccolato c'è in abbondanza, tanto che ho diminuito di 50 g e non se ne sente la mancanza.
Sicuramente nel mio forno occorre prolungare la cottura di un paio di minuti e dopo la cottura è indispensabile un riposo al fresco per poter maneggiare i cookies.
Io li ho conservati in frigorifero e devo riconoscere che anche freddi, per chi ama il genere, sono strepitosi.
Per la cronaca: la figliola li ha apprezzati, ma ha ammesso di non riuscire a mangiarne uno intero, forse non è così golosa come mi vuol fare credere, voi provateci e fatemi sapere quanti ne riuscirete a mangiare.
Cookies al cioccolato senza farina di Karim Bourgi
Dose per 16 cookies, suggerisco di diminuire la grandezza e crearne di più
- 250 g zucchero a velo
- 1 g sale
- 5 g caffè solubile
- 85 g cacao amaro in polvere
- 115 g albumi
- 5 g estratto di vaniglia
- 200 g gocce di cioccolato o cioccolato tritato grossolanamente ( 250 g nella ricetta originale )
Si conservano a lungo in una scatola di latta, sicuramente oltre una settimana, ma i miei sono finiti prima
Ho imparato ad utilizzarli anche nei dolci e così, in quattro e quattr'otto ho un dolcetto apparentemente sano... Apparentemente.
Questa ricetta l' ho letta sul blog La Ligne Gourmand e in meno di trenta minuti il dolce era pronto per il forno.
Personalmente percepisco sempre il gusto dell' avocado, mentre mia figlia mi ha assicurato che lei sente il sapore del cioccolato.
Provatelo e fatevi una vostra opinione, magari aggiungendo le noci o altra frutta secca, come da ricetta, io non l' ho fatto.
Volendo si può evitare lo zucchero inserendo i datteri, io ho usato lo zucchero.
Utilizzando la farina di riso sarà una ricetta anche glutenfree.
Brownies all' avocado
- 200 g cioccolato fondente al 60% non.
- 1 avocado maturo a temperatura ambiente
- 2 uova
- 50 g farina ( 00, segale, grano saraceno o riso)
- 100 g noci ( o altra frutta secca , io l' ho omessa)
- 30 g zucchero o 50 gli datteri da frullare con l' avocado
Non potrò mai fare a meno della colazione e, di conseguenza, non potrò mai fare a meno dei biscotti, ma per non annoiarsi occorre variare e io vario, di continuo.
Questi sono gli ultimi provati, da uno dei miei quadernini su cui salvo ricette, non è una ricetta senza, qui c'è tutto: uova, zucchero, burro, in effetti l'unica cosa che non c'è è il glutine, quindi perfetta anche per gli amici sglutinati.
Ho preso la ricetta su Instagram, ma non sono riuscita a risalire al profilo che l'ha pubblicata, spero al più presto di restituire la paternità al legittimo autore, nel frattempo vi consiglio di provare questi biscotti, l'impasto tende a rimanere slegato anche dopo il riposo in frigo, ho risolto creando i biscotti direttamente nella pellicola, come da foto, dopo la cottura mantengono benissimo la forma e sono molto golosi.
Biscotti gluten free ai fiocchi d'avena e farina di grano saraceno
- 150 g farina di grano saraceno
- 120 g fiocchi d'avena
- 80 g zucchero di canna
- 80 g burro
- 40 g nocciole tostate tritate grossolanamente
- 40 g cioccolato fondente
- 1 uovo grande
- ½ cucchiaino di bicarbonato di sodio
Non ho mai capito perché i cavoletti di Bruxelles siano così poco apprezzati, almeno dalle mie parti.
Credo di non averli mai assaggiati da bambina, nessuno me li ha mai proposti, ma penso che se anche fosse accaduto , non li avrei graditi.
Con il passare degli anni ho iniziato a dargli una possibilità, ma la svolta c'è stata questo inverno , li preparo spesso per portarmeli per pranzo, appestando tutto l' ufficio in cui lavoro , ma sono davvero comodi e gustosi.
Ho scoperto un ulteriore modo per prepararli e, soprattutto, ho capito che più cuociono, più avranno un odore intenso , ben vengano i cavoletti, ma con meno puzza.
Questa ricetta permette di ottenere un piatto unico, vegano e speziato, io l' ho trovata sul blog La ragazza delle spezie 1982.
Curry di cavoletti di Bruxelles
Per due porzioni medie o una abbondante
- 200 / 250 g cavoletti di Bruxelles
- 1 cipolla tagliata finemente
- 1 pomodoro grande o 7/8 pomodorini
- olio extravergine d'oliva
- 2 spicchi di aglio tritati
- 1 cucchiaino di semi di cumino
- ½ cucchiaino di curcuma
- ½ cucchiaino di peperoncino ( omesso)
- ½ cucchiaino semi di finocchio
- 1 cucchiaino coriandolo in polvere
- 150 g piselli o 2 patate
- sale
Trovo quasi ridicolo condividere questa granola, ma visto che la faccio e rifaccio è giusto non tenere solo per me questa scoperta.
La ricetta l' ho vista sul profilo Instagram di Non_chiamatela_dieta, ero alla ricerca di qualcosa di croccante da inserire nello yogurt, ma che non fosse troppo ricco di zucchero, questa ricetta mi ha risolto il problema, semplicemente banana, fiocchi d'avena, cocco rapè e, volendo, granella di nocciole.
Potrei anche fermarmi qui, la ricetta è finita, ma dato che so che qualche indicazione in più può servire, la scriverò per esteso.
Granola light vegana
- una banana media molto matura
- 120/150 g fiocchi d' avena
- 2 cucchiai cocco rapè
- 2 cucchiai granella di nocciole
- 150 g farina di grano saraceno
- 150 g farina di nocciole ( o mandorle)
- 100 g olio di cocco
- 120 g sciroppo d'acero o d' agave
- 100 g latte vegetale ( per me di mandorle)
- 150 g acquafaba fredda di frigo
- buccia grattugiata di ½ limone biologico
- 1 cucchiaino bicarbonato di dodio
- un pizzico di sale
- Vaniglia
- Aroma di mandorla amara ( mia aggiunta)
- Composta di frutti rossi per farcire
- 200 g tofu ( se lo trovate il tipo velluto)
- 1 cucchiaio succo di limone
- sale pochissimo
- 1 cucchiaio di senape ( un cucchiaino nella ricetta originale )
- Curcuma un pizzico solo per dare il colore
- 200 g patate al vapore
- 250 g carote al vapore
- Piselli in scatola
- q. b. Aceto balsamico
- 150 g yogurt greco naturale allo 0% di grassi
- 1 banana matura
- 3 pesche
- 150 g yogurt greco naturale allo 0% di grassi
- 1 banana
- 50 g burro di arachidi
- Un cucchiaio di sciroppo d' agave o d' acero o del dolcificante a piacere
- 300 ml succo e polpa di mirtilli oppure di frutti di bosco a scelta
- 200 ml latte di mandorle
- 50 g sciroppo d'acero
- 1 cucchiaino di agar agar
- 2 cucchiaini di maizena o fecola di patate
- vaniglia
- 75 g yogurt naturale
- 1 cucchiaino di sciroppo d'acero
- una pescanoce
- Un cucchiaio di zucchero di canna
- Un cucchiaino di sciroppo d'acero
- Gherigli di noce
Non sarebbe più corretto coniarne di nuovi e non rimandare sempre a quegli alimenti che in realtà si cerca di non utilizzare più?
Quindi perché parlare di prosciutto di muscolo di grano, di spezzatino di soia, di formaggio di tofu o di mortadella vegana se è realizzata con fagioli?
Al di là di questa piccola critica, per il resto a me le ricette vegan piacciono e danno anche molta soddisfazione al palato.
Ho trovato questa ricetta ed ho voluto provarla, ho dovuto fare delle modifiche perché non avevo tutti gli ingredienti, ma il risultato l'ho ottenuto.
La ricetta originale viene da qui.
La dose é abbondante, si può tranquillamente dimezzare.
Mortadella vegana e glutenfree
Dose per un rotolo di circa 25 cm X 7 cm, per ottenere il cilindro utilizzare un foglio di acetato arrotolato con pellicola sul fondo o una bottiglia di plastica privata della parte superiore
- 500 g fagioli bianchi di Spagna lessi ( per me fagioli tabacchini)
- ½ tazza di acqua
- olive verdi snocciolate ( ho messo dei pistacchi, ma risulta difficoltoso il taglio)
- Timo q. b. usatelo con parsimonia
- Aglio in polvere la punta di un cucchiaino
- Sale
- Pepe nero un pizzico
- Liquido rilasciato dalle rape rosse da usare come colorante
- 2 cucchiai di agar agar
L' unica accortezza è la temperatura dell' acqua faba, conservatela in frigorifero fino a quando non verrà utilizzata.
Volendo si può utilizzare tutto cioccolato fondente oppure metà fondente, metà al latte.
A detta della figliola questo é il bilanciamento perfetto.
Mousse al cioccolato all' acqua faba
Dose per 4 persone
La ricetta é semplicissima :
140 ml circa di acqua faba, fredda di frigo
1 cucchiaino di succo di limone
30 g zucchero ( di canna se lo avete)
100 g cioccolato fondente
100 g cioccolato al latte
Montare a neve l' acqua faba, fredda di frigo altrimenti non monta, unire il succo di limone continuare a montare aggiungendo lo zucchero.
Ottenere un composto montato come gli albumi.
Sciogliete il cioccolato nel microonde , far intiepidire e unire al composto senza smontare, inglobando con una spatola, con movimenti dal basso verso l'alto.
Dividere in 4 bicchieri.
Lasciare un frigorifero per almeno tre ore.
.
Mi domandavo ( e mi domando ) in questo periodo in cui si comunica prevalentemente con le immagini, in cui si fotografa praticamente di tutto, a che serve la foto della mia colazione?
L'annuncio delle mie intenzioni ha suscitato un piccolo moto di protesta da parte di quei quattro lettori affezionati ( grazie , ragazze vi voglio bene ), tanto che mi hanno convinta a proseguire e poi, lo confesso, non dare il buongiorno mi sarebbe mancato e quindi continuerò imperterrita.
Ho capitolato davanti ad una fetta di torta di mele sperimentale come l'ha definita la sua ideatrice Helga , ( un'amica che con i suoi post spazia dalla fotografia alle mostre, alle riflessioni sulla vita tra Torino e la Francia alle ricette di cucina, insomma tutto da godere il suo blog, fateci un salto) per me la numero 122 e devo dire che il suo esperimento é riuscito benissimo, il dolce è morbido, profumato di banana, leggero , senza burro, senza uova, senza glutine e, utilizzando del latte vegetale, anche vegan.
È stato perfetto per la colazione di questa mattina e mi ha fatto fare pace con la mia piccola fissazione.
Torta di mele sperimentale di Helga n°122
Dose per uno stampo da 17 cm ( se la preferite alta) da 19 cm per farla venire più bassa
- 150 g farina di riso
- 1 cucchiaino di lievito per dolci
- 80 g anacardi ( mandorle nella ricetta di Helga )
- 80 g zucchero di canna
- 1 banana media matura
- 70 g latte parzialmente scremato ( vegetale se volete renderla vegan )
- 3 cucchiai olio di semi
- 2 cucchiaini di spezie ( io un cucchiaino di cannella )
- 1 mela grande ( una in più se utilizzate lo stampo da 19 cm )
Se una buona colazione vuoi fare,
i biscotti devi variare.Direi che posso fare mia questa frase, anzi direi che l'ho già fatta mia considerando la notevole quantità di biscotti che sforno e provo.
A conferma di ciò comunico anche di aver inaugurato un quadernino dedicato, su cui riporto solo le ricette di biscotti provati e piaciuti.
La ricetta che segue è entrata di diritto sul quadernino e posso dire che i biscotti li ho terminati in due giorni, che và bene senza burro, senza uova ecc., ma mangiarne tanti non è l'ideale se si prova ad avere un'alimentazione corretta.
La ricetta viene da Instagram da Marco Bianchi, veloce da realizzare e gustosa.
Ho modificato leggermente la ricetta inserendo un pizzico di lievito e dimezzando i cornflakes.
Se utilizzate cornflakes certificati senza glutine è perfetta anche per gli amici celiaci.
Biscotti mirtilli e corn flakes senza uova, senza burro e senza glutine*
- 150 g farina di riso
- 40 g maizena ( amido di mais )
- 70 g zucchero di canna integrale
- 50 ml latte
- 70 ml olio extravergine d'oliva
- 100 g mirtilli rossi disidratati
- 50g + 50 g corn flakes glutenfree
- punta di un cucchiaino di lievito per dolci
- Vaniglia
Probabilmente chi sta risentendo realmente dei miei esperimenti è il maritino, abituato a trovare ciambelle, biscotti al burro e crostate pronti per la colazione ( e quindi i suoi spuntini notturni ) si ritrova a dare un morso a biscotti senza niente e a plumcake strani.
Ho deciso : gli esperimenti li mangerò io, a lui ricomincio a sfornare dolci come si deve, però questi biscottini si possono mangiare tranquillamente e sono anche buoni.
Biscotti senza vegani
Dal sito Ricette Vegolose
- 75 g farina di riso
- 75 g farina di grano saraceno
- 20 g farina di mandorle
- 30 g farina di piselli
- 70 ml latte di avena + altri 20 ml se serve
- 40 g uvetta
- sale un pizzico
- ½ cucchiaino di bicarbonato
Sicuramente mi sono capitati i suoi libri tra le mani quando la mia "formazione" era ancora acerba.
Ricordo benissimo di aver scatenato un putiferio nel suo fanclub su fb, quando mi permisi di scrivere che la ricetta data in un libro era poco dettagliata nello spiegare l'esecuzione.
In realtà io non avevo MAI preparato un pan di spagna, non possedevo una planetaria e non sapevo ( ma NON ERA SCRITTO) che il composto avrebbe dovuto triplicare di volume.
Conclusione : Ho fatto una frittata e me la sono presa con il libro poco preciso e, di conseguenza con l'autore, ma in fondo un libro di pasticceria che non è per addetti ai lavori, dovrebbe essere il più possibile dettagliato.
Per la cronaca dal gruppo sono stata gentilmente invitata ad uscire, ma la mia formazione è continuata.
Quindi oggi , pubblicamente, posso affermare che finalmente le ricette di Montersino riesco a realizzarle, senza combinare troppi disastri.
I biscottini che seguono sono tratti da Golosi di salute , la ricetta riesce, anche se ho leggermente modificato la cottura, adattandola al mio forno.
La salsa al caramello l'ho presa dal blog Lucake , di un giovanissimo pasticcere, da tenere d'occhio.
- 110 g uova
- 50 g tuorli
- 10 g miele
- 135 g zucchero semolato
- 187 g farina di riso
- 4 g lievito per dolci
- Vaniglia
- 5 g Marsala secco
Salsa o ganache al caramello salato
Ricetta presa qui
- 200 ml panna fresca
- 160 g zucchero semolato
- 80 g burro
- ½ cucchiaino scarso di fleur de sal o sale normale
Ho realizzato mezza dose, utilizzando uno stampo a cuore, piuttosto piccolo, ho anche apportato delle modifiche, ve la lascio così come l'ho fatta.
É buona, soffice, gluten free e anche ( quasi ) dietetica.
Torta di mele e noci con farina di grano saraceno n°52
Dose per uno stampo da 18 cm
- 1 uovo + un tuorlo
- 60 gr zucchero di canna
- 50 ml olio di semi
- 50 ml latte p.s.
- sale q.b.
- 75 gr farina di grano saraceno
- 50 gr farina di mandorle
- ¼ di cucchiaino di cremor tartaro
- ¼ di cucchiaino di bicarbonato
- 2 mele piccole
- la scorza grattugiata di mezzo limone bio
- 10 gherigli di noci
Montare le uova con lo zucchero a lungo, unire l’olio a filo, il sale, la farina setacciata alternata col latte, la scorza del limone, la farina di mandorle e cremor tartaro e bicarbonato.
Preriscaldare il forno a 180°C.
Sbucciare e tagliare le mele a fettine.
Versare il composto nello stampo scelto, imburrato e infarinato.
Coprire la superficie con le fette di mele e i gherigli di noci, dare una spolverata di zucchero di canna e infornare per circa 20' / 25'.
Quando l'ho letta la prima volta nella mia bibbia della cucina molisana , ho pensato che fosse una roba banale.
Semplice la realizzazione, semplici gli ingredienti , ma il gusto unico e inusuale.
Non avrei mai pensato di apprezzare la cannella abbinata alle patate in un'insalata, la nota dolce dell'uvetta , quella croccante delle noci e mandorle, il profumo dell'olio, quello buono e il pizzico di zucchero unito al sale, fanno di questa insalata un'esperienza unica.
Non ci credete? Allora provatela.
Come sempre questo mese L'Italia nel Piatto vi accompagnerà con piatti che vedono tra gli ingredienti la frutta secca, sono sicura che anche stavolta sapremo lasciarvi a bocca aperta.
Qui i miei compagni di avventura:
Valle d'Aosta: Tegole valdostane http://
Piemonte:
Trentino-Alto Adige: Non partecipa
Friuli-Venezia Giulia: Presnitz http://
Veneto: Nadalin http://
Lombardia: Amaretti lodigiani (Amareti ludesani)
http://
Liguria: chicche della nonna con salsa di noci http://
Emilia Romagna: Il croccante http://
Toscana: Panficato http://
Marche: Le beccute http://
Umbria: Fazzoletti di farro alle noci http://
Abruzzo: Non partecipa
Lazio: Nociata http://
Campania: Pane calzone alle noci e caciocavallohttp://
Basilicata: Non partecipa
Puglia: Le Castagnelle http://
Calabria: Salame di fichi al cioccolato http://
Sicilia: Giuggiulena o torrone al sesamo http://
Sardegna: Non partecipa
e il Molise con il Citillo
Il nostro blog - http://litalianelpiatto.blogspot.it/
Citillo
Per 4 persone
- 8 patate
- una manciata di uva passa
- noci, mandorle a piacere
- un cucchiaino scarso di cannella in polvere
- foglie di alloro spezzettate
- olio di frantoio
- zucchero
- sale
Pelatele, affettatele e versatele in una ciotola.
Unite l'uvetta, fatta rinvenite in acqua calda, scolata e tamponata brevemente, le noci e mandorle tritate grossolanamente e la cannella.
Salate e zuccherate moderatamente, condite con l'olio.
Mescolate e servite.
È una pietanza tipica di Lupara.