Pur vivendo da quasi trent'anni in Abruzzo non conoscevo questi biscotti.

Ho scovato la ricetta sul blog Un'americana tra gli orsi e ho voluto provarla, la versione originale prevede la confettura di uva, tipica abruzzese, ma anche con altre confetture è ugualmente buona.

Semplice la realizzazione, buona la durata, ottimo il gusto, si può scegliere di realizzarli anche con altre farine, tocca solo provarla.

Io ho realizzato un solo rotolo e in cottura si è allargato troppo per i miei gusti, suggerisco di realizzarne due più piccoli per ottenere poi fette della misura giusta.






Biscotti arrotolati alla confettura abruzzesi

  • 2 uova
  • 130 g zucchero
  • sale un pizzico
  • buccia grattugiata di un limone bio
  • 80 ml olio di semi
  • 250/270 g farina 00
  • 100 g farina integrale ( volendo utilizzare tutta farina 00 o sperimentare con altre farine )
  • 8 g lievito per dolci
Per farcire : confettura di uva o altra a piacere.
Per la finitura: latte e zuccherini

Mescolare uova, zucchero, sale e buccia di limone grattugiata, inserire l'olio poco alla volta.
Unire le farine mescolate con il lievito in tre volte.
Se necessario aggiungere altra farina o liquidi per ottenere una frolla compatta e non appiccicosa.

Stendere la frolla allo spessore di mezzo cm, di cartaforno con uno spolvero di farina, creare due rettangoli.
Spalmare la confettura su tutto il rettangolo, lasciando un centimetro libero ai bordi.
Arrotolare e far capitare la chiusura al di sotto, sigillare bene le estremità, spennellare con latte e cospargere con zucchero a granella.
Cuocere in forno caldo a 180°C per 30' o più se occorre.
Far raffreddare e tagliare a fette spesse circa 2/3 cm.

 Avevo conservato dell'acquafaba in freezer e ho deciso di scongelarla per poterla utilizzare. Non avevo assolutamente idea di cosa farne, non avevo voglia di replicare ricette già provate che potete trovare qui, così mi sono ricordata di una torta che avevo visto sul profilo Instagram di Taste_and_Soul e ho voluto farla, modificandola a modo mio.

Il risultato è una torte sofficissima dal gusto decisamente pieno del cioccolato amplificato dalla presenza del caffè.

La prossima volta che userete dei ceci non buttate via l'acqua,  può sempre tornare utile in assenza di uova e se la voglia di dolce vi assale all'improvviso.






Torta vegana al caffè e al doppio cioccolato

Dose per uno stampo da 18/20 cm

  • 200 g farina integrale + 00
  • 125 g zucchero di canna
  • 20 g cacao amaro in polvere
  • 16 g lievito per dolci
  • sale un pizzico
  • 100 g cioccolato fondente al 55% tritato
  • 100g olio di cocco sciolto
  • 100 g acquafaba fredda di frigo
  • 200 ml latte di mandorle
  • 2 cucchiai colmi di caffè solubile
Scaldare il latte con il caffè solubile, portare quasi all'ebollizione e versare sul cioccolato tritato e far sciogliere, tenere da parte.
In planetaria mescolare con la foglia, l'olio di cocco, sciolto, con 70 g di zucchero di canna, aggiungere le polveri setacciate, unire anche il composto di cioccolato, latte e caffè e mescolare bene.
Montare l'acquafaba fredda di frigo con le fruste, quando inizia a gonfiare aggiungere i 55 g di zucchero rimasto, ottenere una consistenza a neve ferma.
Inserire nel composto al cioccolato poco alla volta cercando di non smontare.
Versare in uno stampo foderato con cartaforno e unto sui bordi con olio di semi .
Cuocere in forno preriscaldato, modalità ventilato, a 170°C per 40'/45'.
Fare la prova stecchino e prolungare la cottura se occorre.



 Ci siamo,  manca solo l' Epifania e abbiamo concluso il ciclo anche per quest' anno. 

Tutto un po'  più  sottovoce,  atmosfere raccolte e casalinghe che non mi sono dispiaciute per niente. 

Anche la Befana non ha avuto bisogno di grandi cose,  quest' anno la calza la riempio con biscottini fatti da me , ho iniziato da questi visti sul sito di Cucina Naturale,  a base di farina di castagne,  miele e cioccolato,  con un aroma di arancia per arricchire l' insieme. 

Non prevedendo uova  e burro,  l' impasto tende ad essere un po'  bricioloso,  ma con poco succo di arancia si ottiene la consistenza giusta per essere stesa e ritagliata con le formine. 

Regalatevi pure un pomeriggio a biscottare, magari con figli o nipoti e godetevi questi giorni. 






Biscotti alla farina di castagne, miele e cioccolato 

  • 100 g farina di castagne 
  • 200 g farina 00
  • 8 g lievito per dolci ( volendo diminuire a 4/5 g g
  • buccia grattugiata di ½ arancia bio
  • succo di ½  arancia
  • 100 g miele 
  • 62 g olio di semi ( olio extravergine di oliva nella ricetta originale g
  • 100 g gocce di cioccolato fondente 
Preriscaldare il forno a 170°C modalità ventilato. 
Setacciare farine e lievito,  versare miele,  buccia di arancia grattugiata e olio. 
Impastare,  se il composto dovesse risultare poco legato aggiungere un poco di succo d' arancia fino ad avere una consistenza come una frolla. 
Aggiungere in ultimo le gocce di cioccolato. 
Stendere allo spessore di 3/4 mm ,  se occorre aiutarsi con dei fogli di carta forno,  ritagliare nelle forme volute e cuocere a 170°C  per 10'/12'.

 Ora a sperimentare e a mettere a dura prova la temperatura della cucina siamo in due : io e la figliola. 

Ricette dolci e salate vegane ,  vegetariane o semplicemente strane  inevitabilmente vengono messe nella lista da provare, seguite dal nome di chi le realizzerà. 

Questi biscotti li ha provati Alice,  apportando delle modifiche alla ricetta originale vista su questo profilo Instagram. 








Biscotti vegani al cioccolato e vaniglia di Alice

Per 14 pezzi circa

  • 40 g olio di semi 
  • 50 g latte vegetale 
  • 50 g zucchero semolato 
  • vaniglia un cucchiaino 
  • 200 g farina 00
  • 40 g cioccolato fondente tritato in gocce 
In una ciotola mescolare olio,  latte,  zucchero e vaniglia. 
Unire la farina setacciata e il cioccolato. 
Su una teglia coperta da carta forno  creare dei mucchietti di impasto,  aiutandovi con due cucchiai. 
Cuocere in forno caldo a 180°C ,  ventilato,  per 15' / 18'.

 Sto iniziando ad avere la stessa fissazione con l' acquafaba  come quella con gli albumi,  cerco sempre ricette nuove per utilizzarla e sono contenta quando ne trovo. Questa ricetta è una specie di pan di spagna,  ho voluto utilizzare uno stampo diverso da quello indicato e sono cambiati i tempi di cottura,  ma il dolce è buono e semplice da fare, comunque la prossima volta userò una teglia più larga per avere un dolce più basso. 

La ricetta l' ho trovata su un gruppo di ricette vegane,  ma ho perso l' autore,  chi la riconosce si faccia avanti e aggiornerò prontamente tutto. 




Pan di Spagna vegano al cacao 

Per uno stampo rotondo da 20 cm

  • 300 g farina tipo 1
  • 80 g  + 60 g di zucchero 
  • 100 g acquafaba fredda di frigo 
  • 1 bustina di lievito per dolci vegani  ( per me lievito per dolci tradizionale) 
  • 180 g latte vegetale ( per me di mandorle) 
  • 60 g olio di semi 
  • 2 cucchiai di cacao amaro 
Montare l' acquafaba a neve per 10'/15'.
Aggiungere 80 g di zucchero  e continuare a mescolare con un cucchiaio di legno. 
In una ciotola unire latte e olio e inserire poco alla volta nell' acquafaba montata. 
In un' altra ciotola  setacciare la farina con il cacao,  aggiungere il resto dello zucchero  ( 60 g) e il lievito,  aggiungere poco alla volta al composto precedente,  mescolando senza smontare. 
Versare in una tortiera foderata con carta forno. 
Infornare a 180°C  per 25'/30'.
Fare la prova stecchino,  se occorre prolungare la cottura. 
Ho utilizzato uno stampo a ciambella da 20 cm e ho dovuto prolungare la cottura di 20'.
Il dolce si mantiene per 3/4 giorni sotto una campana. 


 Mi sono accorta di avere questa strana abitudine, il giorno prima di ferragosto  metto le mani in pasta. 

Pensavo di essermela cavata con le sperimentazione della vasocottura al microonde,  ma poi,  complice un licoli bello rinfrescato,  ci sono ricaduta. 

Facendo seguito alla tendenza vegana/ vegetariana  che mi sta accompagnando in questo periodo,  ho provato una ricetta di maritozzi vegana,  ma ho modificato la ricetta originale,  con lievito di birra,  per utilizzare il licoli.

Con la temperatura della mia cucina la lievitazione è stata una bomba. 

Il tempo totale per la ricetta é stato di circa nove ore, dall' impasto alla cottura. Ho iniziato alle 14,30 e sfornato alle 23 circa. 

La ricetta originale viene da Instagram  dal profilo di Sementis.veg.





Maritozzi vegani con licoli

Per 12 pezzi da 75/80 g

  • 225 g farina 00
  • 225 g farina per pizza o tipo 1
  • 110 g zucchero di canna 
  • 200 ml latte vegetale ( per me di mandorle) 
  • 80 g olio di semi
  • 100 g licoli rinfrescato 
  • Buccia di arancia e limone grattugiata 
  • Sale
* Per la versione con lievito di birra utilizzare 500 g di farina totale,  250 g di latte e 18 g di lievito di birra. Considerare 2/3 ore per la prima lievitazione e 30' circa per la seconda.

In planetaria versare il latte tiepido,  il licoli e lo zucchero,  mescolare per far sciogliere lo zucchero,  aggiungere l' olio. 
Unire le farine setacciate, gli aromi e il sale,  lavorare con la foglia a media velocità fino ad avere un composto liscio e incordato. 
Arrotondare e porre in un contenitore,  coprire e far raddoppiare a temperatura ambiente ( ad agosto la temperatura è ideale)  per me sono state necessarie 3/4 ore. 
Rovesciare su un piano leggermente infarinato,  dividere in pezzi da circa 80 g,  arrrotondare, porre su teglia con carta forno  coprire con pellicola e far lievitare per altre 2/3 ore. 
Preriscaldare il forno a 180°C,  spennellare i maritozzi con una miscela di latte vegetale olio di semi  e infornare per 15', fino a doratura. 

Far raffreddare  e farcire con panna montata vegetale aromatizzata con vaniglia e zucchero a velo. 
Spolverizzare con zucchero a velo e gustare. 

Questa ricetta si realizza in cinque minuti,  a me è venuta voglia di prepararla alle undici di sera  e sapere che al mattino avrei trovato un dolcino fresco ad aspettarmi,  mi ha reso il sonno più piacevole, se anche voi volete fare una bella figura senza troppo impegno,  portatela in tavola per ferragosto,  magari accompagnata da frutta fresca e granella di frutta secca. 
La ricetta viene da quella miniera inesauribile di spunti che é Vegolosi, fatevi un giro da loro,  non ve  ne pentirete.
Ho modificato la ricetta originale sostituendo lo zucchero previsto con della stevia,  giusto per renderla un tantino più dietetica. 





Budino al cioccolato vegan con stevia
Dose per circa 500 g di budino per me  7 bicchierini monoporzione

  • 500 ml latte vegetale
  • 15 g stevia ( oppure 65 g zucchero di canna) 
  • 50 g cioccolato fondente al 74%
  • 25 g cacao amaro
  • 15 g fecola di patate 
  • ⅓ cucchiaino di agar agar 
  • ½ cucchiaino di caffè solubile 
  • Vaniglia
Mescolare fecola,  cacao setacciato,  agar agar,  vaniglia,  unire poco latte e far sciogliere bene le polveri, mescolando con una spatola per eliminare tutti i grumi. 
Aggiungere a filo il resto del latte,  unire la stevia ( o lo zucchero) , il caffè  e il cioccolato fondente tritato. 
Porre sul fuoco a fiamma media,  mescolare sempre fino a quando non compariranno le prime bolle,  proseguire la cottura per altri 2' , mescolando sempre. 
Versare nei bicchieri o nello stampo scelto.  Far intiepidire  , conservare in frigorifero. 
Per sformare immergere lo stampo in acqua bollente  per qualche secondo e rovesciare su un piatto. 
Aspettando l' estate che tarda ad arrivare io mi preparo un salmorejo ,
una zuppa tipica di Cordoba e ideale per combattere le torride giornate andaluse, dove è facile che l’estate le temperature superino i 40°C, e pur non avendo ancora queste giornate mi fa piacere illudermi che l' estate sia alle porte. 
La ricetta viene dal Calendario del cibo dove vi consiglio di andare a leggere anche tutta la storia e l'evoluzione di questo piatto. 




Salmorejo de Cordoba

Ingredienti
Per 5 persone

  • 1 Kg di pomodori ramati ben maturi
  • 200 g di mollica di pane raffermo
  • 100 g di olio extravergine d’oliva dal gusto deciso
  • 1 spicchio d’aglio rosso di Sulmona 
  • 10 g di sale fino
  • Acqua e aceto, q.b.
  • Uova sode,  prosciutto  crudo e crostini per accompagnare
Mettere a bagno il pane a pezzetti in poca acqua e aceto (volendo l’aceto si può eliminare o aggiungere alla fine per dare più  gusto).

Lavare e sbucciare i pomodori (per un risultato più vellutato), tagliarli a cubetti e mettere in un frullatore insieme al pane strizzato, l’olio, il sale e l’aglio. Frullare per qualche minuto o fino ad ottenere una crema ben liscia.

Servire ben fresco in ciotole accompagnato da prosciutto, crostini e uovo sodo  che ogni commensale potrà scegliere liberamente per guarnire il proprio salmorejo.
Ricomincio con i buoni propositi,  quelli che si fanno dopo le feste,  carichi di entusiasmo,  ma che si infrangono sulla prima voglia di qualcosa di goloso.
Non posso eliminare la colazione,  ma ho imparato ad alleggerirla.
Non ho mai provato le famose rose del deserto,  decido di partire da una versione alternativa,  senza burro,  senza zucchero,  seguirà  anche la versione canonica,  ma per ora mi accontento di questa.
La ricetta di partenza l'ho vista su questo profilo Instagram,  ma l'ho  modificata secondo i miei gusti.





Rose del deserto versione light
Dose per 16 pezzi 

  • 150 g farina di farro 
  • 50 g olio di semi o di cocco
  • 1 uovo
  • 30 g latte di mandorla o vegetale 
  • 6 g stevia ( o sciroppo d'agave o d' acero a vostro gusto) 
  • 8 g lievito per dolci 
  • Vaniglia un cucchiaino 
  • 80 g corn flakes 
In una ciotola mescolare  l'uovo, l'olio e il latte, la vaniglia. 
Setacciare la farina e il lievito e unire al composto di uova,  ottenere un composto soffice,  ma lavorabile con le mani. 
Staccare dei pezzi grandi come noci,  arrotondare e rotolare nei corn flakes facendoli attaccare bene da tutti i lati. 
Porre su una teglia con cartaforno  e  cuocere in forno a 180°C  per circa 15', a metà  cottura ruotare la teglia. 

Mi piace curiosare  su Instagram,  lì  ho scoperto tanti blog dedicati ai dolci vegani e  vegetariani e spesso ho tratto ispirazione.
Come ho sempre sostenuto,  nei confronti del cibo non bisogna avere pregiudizi,  mai privarsi di sperimentare  ed assaggiare  cose nuove,  abbinamenti azzardati, non rimanere legati  ai propri rassicuranti piatti,  ma spaziare verso nuovi orizzonti.

Questa di oggi é una crostata vegana al  mango e arancia,  abbastanza semplice da realizzare,  il guscio é senza burro e senza uova, il risultato  non mi ha convinto , quindi la prossima volta userò  questa base. 
La crema può  andare bene anche per dei dolci al cucchiaio,  magari con del crumble ,  della frutta fresca o della frutta secca.
Per la farcia, per ottenere un risultato compatto,  la prossima volta utilizzerò  più agar agar.
La farcia risulta abbondante per il guscio da 20 cm,  sicuramente sarà giusta per uno stampo da 24 cm.
La ricetta originale viene da qui.




Crostata vegana al mango e arancia 
Dose per uno stampo da 20 cm e 4 bicchieri monoporzione.

Guscio seguire questa ricetta 

  • 250 g farina 00
  • 54 g zucchero a velo 
  • 100 ml latte di mandorle 
  • 1 cucchiaino di vaniglia 
  • Sale
Mescolare  tutti gli ingredienti,  ottenendo un composto omogeneo. 
Versare in uno stampo e pressare bene. 
Porre in frigo per 15'.
Preriscaldare il forno a 175°C,  bucherellare il fondo del guscio e  far cuocere per 20'/25' finché non risulti forato. 
Far raffreddare. 

Farcia
  • 350 g polpa di mango fresco e maturo
  • 350 ml succo di arancia fresco
  • Succo di un mandarino
  •  3 cucchiai zucchero
  • 355 g latte di mandorle 
  • 2 g agar agar ( sicuramente da aumentare a 8 g per una consistenza più compatta che non scivoli via dal guscio). 
Frullare finemente il mango con i succhi e lo zucchero,  riservare. 
In un pentolino mescolare il latte con l'agar agar,  porre sul fuoco e,  sempre mescolando,  far bollire per 8'.
Lontano dal fuoco unire al frullato. 
Versare nel guscio freddo e far raffreddare,  poi porre in frigo. 
Se dovesse avanzare della crema versare in bicchierini per creare dei dolci al cucchiaio.


Capita anche a voi di dover preparare sempre  cose diverse per accontentare  tutti i membri della famiglia?
A me spessissimo,  sia per i pranzi e le cene,  sia per i dolci.
Questa  volta ho giocato d'anticipo, unica la base,  diversa la farcia: marmellata di fragole,  burro di arachidi e cannella, crema spalmabile alle nocciole, nessuno avrà da ridire.
La ricetta  di queste brioches viene da qui,  ho modificato alcune cose,  ve la lascio così come l'ho realizzata.







Brioche al latte di mandorle 
Dose per 14 pezzi

  • 200 g Manitoba 
  • 100 g farina 00
  • 50 g farina integrale 
  • 8 g lievito di birra fresco 
  • 80 g zucchero di canna 
  • 130 ml latte di mandorle a temperatura ambiente 
  • 1 uovo a temperatura ambiente 
  • 60 g olio di semi 
  • 1 cucchiaino di malto diastatico 
  • 1 cucchiaino di miele
  • 1 cucchiaino di sale 
  • aroma a piacere ( vaniglia,  limone,  arancia) 
  • marmellata, crema al cioccolato,  burro di arachidi,  cannella
La lavorazione di queste brioches avviene su due giorni perché  richiede un riposo in frigo.

Pomeriggio giorno 1
Nella ciotola della planetaria unire  le farine, il malto,   il lievito sciolto in poco latte di mandorle a temperatura ambiente,  montare  il gancio, azionare a bassa velocità,  unire lo zucchero  e tutto il  latte di mandorle. 
Lavorare cercando  di incordare l'impasto. 
Unire l'uovo, leggermente  battuto, poco alla volta poi aumentare la velocità. 
Quando inizia ad incordare  aggiungere l'olio a filo , il miele e,  volendo,  gli aromi scelti. 
Far lavorare per circa 20'/25'.
Ungere leggermente  le mani,  rimuovere l'impasto dalla ciotola,  arrotondare  e porre in un contenitore,  coprire e porre in frigo per una notte. 

Mattina giorno  2
La mattina seguente rimuovere il contenitore dal frigo,  lasciar ambientare e  far lievitare al raddoppio (circa tre ore). 
Rovesciare  l'impasto su un piano non infarinato, stendere in un rettangolo,  coprire con la farcia scelta,  arrotolare e ritagliare delle girelle. 
Porre su cartaforno  o in teglia affiancate per delle mini torte delle rose. 
Coprire con pellicola e far lievitare. 
Cottura a 180°C per 15', forno ventilato. Temperatura al cuore 95°C. 


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