Cari amici e affezionati lettori de L'Italia nel Piatto è estate.
Fa caldo, siamo felici di trascorrere le giornate all'aperto e la voglia di cucinare è davvero pochissima, ma non potevamo lasciarvi senza il consueto appuntamento con la cucina regionale e così abbiamo pensato di darvi degli spunti per utilizzare prodotti tipici di ogni regione in modo veloce e fresco.
Oggi , noi de L'Italia nel Piatto vi stuzzicheremo la curiosità e l'appetito raccontandovi di eccellenze da utilizzare semplicemente nelle nostre cucine.Quasi senza accendere il gas ;-)

Qui trovate le regioni partecipanti ( in formazione leggermente ridotta, ma il caldo colpisce ancora!)
Valle d'Aosta:

Piemonte: Pesche al cioccolato 2.0 http://alterkitchen.it/2015/07/16/pesche-al-cioccolato-2-0/

Trentino-Alto Adige:Insalata di cavolo cappuccio e mela al cumino
http://www.afiammadolce.ifood.it/2015/07/insalata-di-ca…ppuccio-e-mela.html

Friuli-Venezia Giulia: non partecipa

Lombardia: non partecipa

Veneto: non partecipa

Emilia Romagna: Insalata di pesche con songino, noci e Parmigiano Reggiano  http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2015/07/insalata-di-pesche-con-songino-noci-e.html

Liguria: insalata di pasta e polpo http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2015/07/litalia-nel-piatto-piatti-freddi-e.html

Toscana: Prosciutto e fichi con gelato al tartufino del Mugello
http://acquacottaf.blogspot.com/2015/07/prosciutto-e-fichi-con-gelato-al.html

Marche: non partecipa

Umbria: Fagiolini all'agllio e mentuccia http://www.dueamicheincucina.ifood.it/2015/07/fagiolini-allaglio-e-mentuccia.html

Abruzzo:Insalata di patate e rucola http://ilmondodibetty.it/insalata-di-patate-e-rucola/

Molise: Insalata con caciocavallo di Agnone, frutta secca e miele di castagno
http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2015/07/insalata-con-caciocavallo-di-agnone.html

Lazio:  non partecipa

Campania: non partecipa

Basilicata:  non partecipa

Puglia:  non partecipa

Calabria: Antipasto freddo alla calabrese  http://ilmondodirina.blogspot.com/2015/07/antipasto-freddo-alla-calabrese.html

Sicilia:  non partecipa

Sardegna: non partecipa


Il nostro blog - http://litalianelpiatto.blogspot.it/


Per quanto riguarda il Molise, ho voluto rendergli omaggio utilizzando uno dei suoi prodotti di punta: il caciocavallo.
Il caciocavallo è un formaggio prodotto con latte vaccino e prodotto tipico molisano.
 È un formaggio originario del comune montano di Agnone fin dai tempi della Magna Grecia. L’usanza di appenderlo a cavallo di una pertica, denota una tecnica produttiva comune nel Meridione italiano.
 Il latte crudo viene riscaldato alla temperatura di 36-38° e addizionato con caglio in pasta di agnello o di capretto. La cagliata, presamica, viene rotta in due fasi: la prima in modo grossolano, la seconda, dopo una breve sosta, alle dimensioni di un chicco di mais. Estratta una parte del siero, la si riscalda a 65° per poi riversarla nella caldaia, sopra la pasta depositata sul fondo. Ad acidificazione avvenuta, si estrae la pasta, la si taglia a fette sottili e si procede alla filatura con acqua a 85°. La formatura avviene a mano e la salatura è in salamoia, per un periodo variabile di 12-20 ore.
 Dopo una breve maturazione di 20 giorni, le forme devono stagionare, spesso in grotte naturali, per un minimo di tre mesi.
 La crosta è dura e sottile, di colore paglierino nelle forme di breve stagionatura, di colore marrone chiaro nelle più stagionate. La pasta è dura, compatta, untuosa, con piccole fessurazioni, di colore paglierino chiaro che varia d'intensità in base alla stagionatura.
Come produzione tipica molisana è stata ufficialmente riconosciuta e inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf).
Il caciocavallo di Agnone è inserito nell'arca del Gusto di Slow Food.
 ( Notizie prese  qui e qui )




INSALATA CON CACIOCAVALLO DI AGNONE, FRUTTA SECCA E MIELE DI CASTAGNO

Ingredienti per 2 persone
  • 80 g insalata tipo iceberg o lattuga
  • 100 g caciocavallo di Agnone semistagionato in una sola fetta
  • frutta secca : noci, semi di zucca, mandorle , nocciole, pistacchi
  • olio extravergine di oliva q.b. ( per me molisano)
  • sale
  •  un cucchiaio abbondante di miele di castagno
Lavare e asciugare l'insalata, ridurla a striscioline e adagiarla sul fondo di un piatto.
Tagliare la fetta di caciocavallo a cubetti non troppo piccoli, circa 1,5 cm.
Disporli sull'insalata.
Cospargere a piacere con la frutta secca, aggiustare di sale e olio e , in ultimo versare un filo di miele di castagno e...BUON APPETITO.


Come per tutte le ricette semplici anche  qui la differenza la fa la qualità dei prodotti utilizzati.


Buona estate a tutti da noi de L'Italia nel Piatto, 
ci si rilegge a settembre.

Una passeggiata nei boschi per questo nuovo appuntamento con le regioni d'Italia.
Vi invitiamo a seguirci in questa passeggiata virtuale, troverete il profumo dell'autunno, castagne, tartufi, funghi e tutto quello che i boschi sanno regalarci in questo periodo.

Come sempre vi invito a fare un giro nelle altre regioni: 

Trentino-Alto Adige: Crostatine ai funghi mi sti di bosco
Friuli -Venezia Giulia: Strùcul di mont Lombardia: Foiade di castagne ai funghi porcini
Veneto: Budin con la farina de maròn
Valle d'Aosta: Risotto alle castagne 
Liguria:  tocco de funzi  
Emilia Romagna: Tagliatelle di castagne con sugo di funghi 
Lazio: Frittelle di castagne e mele
Toscana: Necci
Marche:  Il tartufo e la 49° fiera nazionale del tartufo bianco di Acqualagna 
Abruzzo:Funghi all'Abruzzese
Umbria: Costolette d'agnello con roveja e tartufo 
Basilicata: Polpette al vino rosso con cardoncelli e lampascioni in agrodolce
Puglia: Recchjetèdde e cardengiedde 
Calabria: Il castagnaccio dei monti Reventino, Tiriolo, Mancuso

e il Molise con una zuppa di lenticchie e castagne.

Capracotta è un paese, in provincia di Isernia, famoso soprattutto per la sagra della "pezzata", carne di pecora bollita in paioli con acqua e erbe aromatiche.
Piatto nato dall'esigenza da parte dei pastori di utilizzare qualche capo di bestiame azzoppatosi durante la transumanza dalle montagne dell'Alto Molise al Tavoliere delle Puglie e diventato una prelibatezza da buongustai.

Oggi invece vi racconto di un'altra eccellenza, meno famosa , ma sicuramente da scoprire: le miccole.
Le lenticchie di Capracotta vengono coltivate sui terreni pietrosi dei monti del capracottese, anche l'altezza  /(dai 1400m ai 1600m s.l.m) contribuisce a dare alle miccole un gusto e delle proprietà organolettiche uniche.
Le varietà endemiche coltivate sono due.La cultivar, di più antica memoria rispetto all'altra, presenta una marcata policromia che va dal nero-marrone scuro, arancio, fino al rosso mattone e una struttura tegumentale ben sviluppata e robusta.
Dopo la cottura ( che non supera mai i 20-30 minuti) questa lenticchia noon si spappola, ma rimane sempre soda e saporitissima.
Sia nella prima che nella seconda varietà di lenticchia di Capracotta, le dimensioni del seme sono molto ridotte ed il sapore è pressochè identico ed eccellente. 
 Notizie riportate dall'azienda Le Miccole -Capracotta (Is)




Zuppa di lenticchie di Capracotta e castagne

dose per 4 persone
  • 300 g lenticchie di Capracotta
  • 150 g castagne secche morbide ( vengono denominate proprio così dai venditori)
  • 2 spicchi di aglio
  • prezzemolo
  • foglie di alloro
  • pane abbrustolito
  • olio di frantoio
  • sale
Cuocere le lenticchie , senza metterle a bagno,  in acqua s insaporita con aglio , prezzemolo e alloro per 20-30 minuti, se occorre aggiungere altra acqua calda, salare a metà cottura.


Lessare in abbondante acqua le castagne secche morbide per circa 35-40 minuti.

Verso la fine della cottura delle lenticchie completare con le castagne bollite precedentemente.
Condire con l'olio, versare nelle scodelle sulle fette di pane tostato.
Aggiungere un altro abbondante giro di olio.



E ricordatevi di fare un salto sul  blog de L'Italia nel piatto.

Mi era quasi sfuggito di mente, eppure si sa che adoro questo giochino.
Meno male che Elifla sa come rinfrescare la memoria anche a chi è distratto da le mille inutili faccende quotidiane.

Come non provare una delle ricette di Zibaldone Culinario ? Considerando che Elena è anche una compagna di avventure per l'appuntamento dei piatti regionali.
Non appena me ne sono resa conto sono corsa da lei e ho iniziato a scorrere le tante, tantissime ricette che ha provato e pubblicato, ne avrei voluto realizzare tante, tantissime, ma, visto che vado di corsa e ho ancora zucche da smaltire, mi sono fermata su questa.

Elena è riuscita a dare a questi biscottini una forma tondeggiante, i miei si sono leggermente spatasciati, probabilmente per colpa della temperatura eccessiva di casa mia, la prossima volta proverò a far fare un riposino al fresco del frigo all'impasto, prima di procedere con il formare i biscotti. Mi sono permessa di aggiungere un pò di cannella nell'impasto e un aggettivo al titolo di questi biscotti, perchè sono così soffici da risultare una vera goduria al palato.
Sono sicura che Elena non me ne vorrà!



Biscotti morbidi alla zucca
dose per 30 biscotti circa
  • 180 g di zucca cotta al vapore e passata
  • 150 g farina 00
  • 50 g maizena
  • 80 g zucchero ( per me 130g , me ne è scappato un pò)
  • 8 g lievito per dolci
  • 1 tuorlo
  • 80 g burro morbido
  • cannella a piacere ( mia aggiunta)
  • sale
  •  scaglie di mandorle a lamelle per decorare ( non avevo la granella di nocciole)
Montare il burro a crema con lo zucchero.
Setacciare farina, maizena, lievito, unire il pizzico di sale e la cannella.

Versare il tuorlo nella crema di burro e far assorbire bene, aggiungere la polpa di zucca passata, lentamente senza smontare il composto, per ultimo farina e lievito.

Far riposare in frigo per almeno un'ora, versare in una sac à poche e creare dei mucchietti abbastanza distanziati, cospargere con le mandorle a lamelle e cuocere in forno caldo a 180° C per 15'.





Con questa ricetta partecipo al The Recipe-tionist




http://melacannella.blogspot.fr/2013/10/contest-dautunno-autumn-is-here.html



Alzi la mano chi conosce l'aglio rosso di Sulmona?

1,2,3.........vabbè non riesco a contare le mani alzate davanti ai monitor, ma se per caso non sapete cosa sia vi dico subito che è la specialità della Valle Peligna, dove viene coltivato da secoli.

 Lo si riconosce dalle caratteristiche tuniche color rosso porpora, che avvolgono ogni singolo spicchio o bulbillo, ed è la specie più pregiata ed apprezzata tra quelle prodotte in Italia.

La carateristica di questo pregiato aglio è che  nel mese di maggio, un mese circa prima della raccolta, genera uno scapo floreale  , chiamato zolla, che viene estratto dalla pianta per favorire la crescita dei bulbi.

Naturalmente , come è tipico della cultura contadina, non si butta via niente e anche le zolle sono state utilizzate e diventate un ingrediente ricercato ed apprezzato.
Quest'anno anche in casa mia siamo riusciti a procurarcene un pò e a prepararle secondo la ricetta tradizionale che permette di conservarle a lungo.



Le zolle di Sulmona
  • zolle  pulite 500 g
  • vino bianco 1 lt
  • aceto di vino bianco 1 lt
  • olio extravergine d'oliva
  • sale grosso q.b.
Prendere le zolle, tagliarle a circa10 cm dalla base,o comunque nel punto non legnoso, lavarle.
In una pentola capiente versare vino bianco e aceto in parti uguali, sale grosso, portare a bollore e tuffarvi le zolle tagliate, riportare a bollore e calcolare 5 minuti dalla ripresa.

Scaduto il tempo scolarle e lasciarle ad asciugare per una notte su un canovaccio pulito.

Il giorno successivo procurare dei barattoli di vetro , farli sterilizzare e riempirli con le zolle, coprire tutto con dell'olio extravergine di oliva. Chiudere e conservare in dispensa.
Si conservano per un anno.

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La caratteristica di questo prodotto è il sapore che si avvicina , naturalmente, all'aglio pur essendo molto più delicato.
Il tipo di cottura permette di ottenere una consistenza croccante e l'aceto, unito al vino, non copre il sapore, rendendolo un piacevole antipasto.
Vengono utilizzate anche per preparare una crema da spalmare sulle bruschette, io le ho utilizzate ancora in un altro modo...alla prossima per sapere come!



Un piatto semplice nell'esecuzione, ma ricco nel gusto, un insieme di gusti e consistenze che si sposano alla perfezione.
Consigliato a chi ama il sapore un pò rustico della pasta, la cremosità del taleggio, il droccante delle noci e la dolcezza della pera che si sposa benissimo con il resto degli ingredienti.

Cosa aggiungere ?....Ah, si! Provatela!




Pizzoccheri alle pere
(Cucina Moderna ottobre 2012)

Per 4 persone
  • pizzoccheri 300 gr
  • pere 2
  • taleggio (morbido a temperatura ambiente) 160 gr
  • gherigli di noce 30 gr
  • salvia 1 ciuffo
  • burro 120 gr
  • sale
  • pepe
Cuocete i pizzoccheri seguendo le istruzioni riportate sulla confezione, circa 12 minuti.

Lavate le pere, eliminate il torsolo e tagliatele a pezzetti ( io ho tolto anche la buccia); tritate grossolanamente i gherigli di noce.
Fate sciogliere il burro in un'ampia padella antiaderente, poi fate rosolare le pere con qualche foglia di salvia e le noci tritate per circa 10 minuti.

Sgocciolate bene la pasta, trasferitela nella padella con il condimento e fatela insaporire per un minuto, mescolando delicatamente.
Aggiungete il formaggio a tocchetti. Fate sciogliere leggermente.
Profumate con una generosa manciata di pepe e servite in piatti preferibilmente preriscaldati.
  


  Questo piatto, abbastanza brown, lo invio  a Cinzia e Valentina


Un'insalatina fresca fresca perchè ogni tanto ce la faccio a spegnere il forno!! ;)
...e poi non è perfetta per un picnic ?




Insalata di frutta e verdure
  • misticanza
  • 1 patata
  • 1 carota
  • 1 zucchina piccola
  • 1 albicocca
  • 1 prugna
  • 1 fetta di melone di Pachino
  • prosciutto cotto in una sola fetta 150 gr
  • aneto
  • basilico
  • limone
  • pepe di Sichuan
Tagliare a dadini piccoli le verdure e cuocerle a vapore per 8/10 minuti, non devono essere troppo cotte.

Tagliare la frutta a dadini grandi come le verdure, mescolare e unire il succo di mezzo limone, unire le verdure fredde.
Aggiugnere un pizzico di pepe di Sichuan tritato e mescolare ancora.

Su un piatto creare un letto di misticanza,aggiungere il basilico e l'aneto, condire con olio e sale.

Versare al centro la dadolata di frutta e verdura e il prosciutto cotto a cubetti.





Con questa ricetta partecipo al contest di Cinzia e Valentina 
e invio questa ricetta alla raccolta di Veronica Dolci Armonie


E al contest di Puffin in Cucina






Ecco una carrellata di piatti per la cena di Halloween, sono idee che ho preso dalla rete lo scorso anno e poi ho preparato per la cena con i miei mostriciattoli... semplici suggestioni, da rifare guardando le foto...non occorrono ricette, anche per la mano è sufficiente preparare un polpettone nel proprio modo abituale, ricoprirlo con sottilette, decorare le dita con lamelle di cipolla fresca, per le unghie e mezza cipolla per dare l'idea dell'osso tagliato al polso, durante la cottura in forno coprire la mezza cipolla con carta argentata, cuocere per  20' a 200°. Idea presa qui




I mostricciattoli sono realizzati con una fetta di pomodoro adagiata su foglie di basilico, gli occhi e le orecchie sono orecchiette di mozzarelle e la pupilla è mezza oliva nera, idea presa da qui


Per le pizzette -mummia utilizzare del pancarrè sagomato come un volto, versare un pò di salsa di pomodoro, realizzare le  bende con pezzetti di Galbanino,gli occhi con metà oliva nera e passare in forno per 10 minuti.Idea presa qui


I lecca lecca a forma di zucca li ho visti su "Idee di Casamia" qualche anno fa
  • 4 lecca lecca
  •  200 gr di zucchero a velo
  • 3 cucchiai di miele
  • 8 gocce di colorante alimentare arancione
  • 3 gocce di essenza di arancia 
  • 2 cucchiaini di acqua.

Impastate e formate con il composto bello compatto delle palline, premetele delicatamente e poggiatele su un piatto con lo zucchero, ora , molto delicatamente, infilzate con gli spiedini giganti i lecca lecca.

Asciugare per circa 1 ora all'aria, solo dopo questo tempo, con un coltellino intagliate la bocca e gli occhi.

Asciugare ancora 3 ore rigirando di tanto in tanto.

Decorate e confezionate come più preferite!!!!




Felice Halloween!!!

E questa è un'altra delle orribili ricette per Halloween!!


Dita di strega
Ricetta presa da web lo scorso anno

Ingredienti 
  • 225 burro ammorbidito
  • 115 zucchero a velo
  • 1 uovo grande
  • aroma mandorla
  • aroma vaniglia
  • sale
  • 300 gr farina


Per guarnire
  • mandorle a lamelle 
  • un albume
  • zucchero a velo
  • qualche goccia di limone
  • colorante alimentare rosso
Montare il burro con lo zucchero, le uova e gli aromi.
Unire setacciando farina e sale.
Lasciar riposare in frigo per 30'.

Preriscaldare il forno a 160° e foderare una teglia con carta forno.

Fare dei salsicciotti sottili come le dita, incidere leggermente nei punti delle nocche, per renderli più verosimili, posizionare la lamella di mandorla al posto dell'unghia.
Adagiare su carta forno e cuocere per 20'/25', attenzione a non farle colorire troppo.

Una volta fredde preparare la glassa con l'albume a cui aggiungerete lo zucchero a velo setacciato, qualche goccia di succo di limone e il colorante, fino ad avere una consistenza densa, ma che riesca ancora a colare, per rendere l'effetto sangue !!

Decorare le dita e adagiarle in una scatola, da cui possono riuscire come fossero vere!!

E un terrificante Halloween a tutti!!!


con questa ricetta partecipo al contest di cultura-del-frumento





In tempo reale la foto della prima neve dal mio balcone...



Ecco la foto scattata questa mattina, quando le nubi si sono un pò diradate...e hanno scoperto la cima della montagna...LA NEVE!!!

Tutte le mattine amo aprire il balcone di casa mia ed uscire ad annusare l'aria, a sentire quello che racconta, se è carica di pioggia o asciutta di sole, se annuncia una stagione tutta da  vivere o preannuncia una giornata da starsene chiusi in casa a godersi il tepore...

Oggi l'immagine dal mio balcone è questa...e mi sento elettrizzata all'idea della neve che si avvicina e dell'inverno che fa già capolino, quasi prendendo il sopravvento sull'autunno.

Ora vado a sorseggiare un bel tè fumante e grazie per aver condiviso con me questa piccola novità!!!




E con questa foto partecipo al contest di Cran Berry





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