Parto immediatamente con le scuse: ho preso questa ricetta da qualche amica blogger su fb, ma non ho segnato chi, ho solo la ricetta appuntata sul mio quadernino, per cui, chiunque la dovesse riconoscere come propria si faccia avanti e verrà immediatamente linkata, come è giusto che sia.

Il problema del lievito madre in esubero accomuna tante pazzoidi  appassionate della panificazione, inclusa me.
Panifico sempre meno, ma non posso assassinare la creatura che alberga nel mio frigo, così continuo a dedicarle tutte le cure del caso, ritrovandomi però sempre troppo esubero da utilizzare.
Con questa ricetta scovata in rete ne utilizzo abbastanza e il risultato è di quelli appaganti.
Ricetta semplice, di lunga durata e, anche questa, fatta per essere modificata a piacimento.



TARALLINI CON ESUBERO DI LIEVITO MADRE
 Dose per 2 teglie da forno
  • 300 g esubero di lievito madre
  • 100 ml acqua tiepida
  • 200 g farina 0
  • 60 g olio extravergine di oliva
  • 1 cucchiaino raso di sale
  • semi di finocchio ( o altre spezie a piacere)
Sciogliere il lievito con l'acqua tiepida ( se utilizzate la planetaria, montare il gancio a foglia).
Aggiungere la farina setacciata e i semi di finocchio , in ultimo il sale e l' olio poco alla volta. 
Far lavorare per 10 minuti.

Rovesciare su un piano, ricavare dei rotolini e creare dei tarallini piccoli, ma volendo potete farli anche più larghi oppure tipo grissini.
Importante mantenere lo spessore di un centimetro, massimo un centimetro e mezzo, per ottenere una cottura perfetta e un risultato croccante.
Adagiare i tarallini su una teglia coperta con cartaforno.
Cuocere in forno caldo a 190°C per 20 minuti.
Al termine spegnere il forno lasciando i tarallini all'interno.


Si mantengono per più di una settimana se conservati in una scatola di latta.


Il mio aiutante particolare



Direi che se l'é meritata ;)
Per compensare il post incandescente dell' altro giorno  ecco una ricetta fresca,  facile e pure vegana , se si considera che per me l'ha preparata la figliola,  direi che di più non potevo chiedere. 
Preparata in anticipo e gustata fredda di frigo è una vera delizia. 
La ricetta viene dal blog The vegan side of the moon ed è assolutamente promossa. 
Fatela,  ma prima procuratevi un panetto di tofu. 

Chiedo venia per la foto,  scattata al volo,  ma questa maionese meritava di essere memorizzata su queste pagine. 



Insalata russa con maionese vegana 
 
Per la maionese vegana
  • 200 g tofu ( se lo trovate il tipo velluto) 
  • 1 cucchiaio succo di limone
  • sale pochissimo 
  • 1 cucchiaio di senape  ( un cucchiaino nella ricetta originale )
  • Curcuma un pizzico solo per dare il colore 
In un bicchiere alto, con un frullatore ad immersione , mixare tutti gli ingredienti fino ad avere una consistenza giusta. 
Utilizzare per condire un' insalata russa. 

Insalata russa
  • 200 g patate al vapore
  • 250 g carote al vapore 
  • Piselli in scatola 
  • q. b.  Aceto balsamico 
Cuocere le patate al vapore,  tagliandole a cubetti , per circa 25'/20'.
Far raffreddare. 
Cuocere allo stesso modo le carote. 
In una ciotola riunire tutte le verdure,  condire con poco aceto balsamico e la maionese vegana,  se serve aggiustare di sale. 
Mescolare bene e conservare in frigorifero. 
Si mantiene per due giorni,  conservata in frigorifero. 
Aspettando l' estate che tarda ad arrivare io mi preparo un salmorejo ,
una zuppa tipica di Cordoba e ideale per combattere le torride giornate andaluse, dove è facile che l’estate le temperature superino i 40°C, e pur non avendo ancora queste giornate mi fa piacere illudermi che l' estate sia alle porte. 
La ricetta viene dal Calendario del cibo dove vi consiglio di andare a leggere anche tutta la storia e l'evoluzione di questo piatto. 




Salmorejo de Cordoba

Ingredienti
Per 5 persone

  • 1 Kg di pomodori ramati ben maturi
  • 200 g di mollica di pane raffermo
  • 100 g di olio extravergine d’oliva dal gusto deciso
  • 1 spicchio d’aglio rosso di Sulmona 
  • 10 g di sale fino
  • Acqua e aceto, q.b.
  • Uova sode,  prosciutto  crudo e crostini per accompagnare
Mettere a bagno il pane a pezzetti in poca acqua e aceto (volendo l’aceto si può eliminare o aggiungere alla fine per dare più  gusto).

Lavare e sbucciare i pomodori (per un risultato più vellutato), tagliarli a cubetti e mettere in un frullatore insieme al pane strizzato, l’olio, il sale e l’aglio. Frullare per qualche minuto o fino ad ottenere una crema ben liscia.

Servire ben fresco in ciotole accompagnato da prosciutto, crostini e uovo sodo  che ogni commensale potrà scegliere liberamente per guarnire il proprio salmorejo.
Dopo gli stravizi della quarantena ho deciso di rimettermi un po' a stecchetto o quantomeno a provare a ridurre la quantità di dolci. 
Ho cercato una dieta abbastanza equilibrata che mi costringe a mangiare anche la pasta e,  per ora sto cercando di seguirla,  la bilancia non si è  spostata di in grammo,  ma ho notato comunque che un' alimentazione più equilibrata in questo momento mi serviva. 
Visto che la dieta mi concede due mattine alla settimana  quattro biscotti integrali, ho pensato bene di prepararli da me , calcolando anche le calorie. 
Vi lascio la ricetta,  sono dei biscottini  leggeri e friabili,  non troppo dolci, data la presenza della stevia,  decisamente integrali.




Biscotti integrali light 
Dose per 18 biscottini da 29 kcal a biscotto 
  • 125 g farina integrale 
  • 4 g lievito per dolci 
  • 4 g stevia
  • 25 g yogurt naturale
  • 20 ml olio di semi 
  • 1 uovo
  • vaniglia 
  • sale
Lavorare tutto insieme, formare una palla,  avvolgere nella pellicola, far riposare in frigo per 30' circa.
Formare 18 palline,  arrotondare,  appiattire sulla teglia coperta con cartaforno  e cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 15'.





Esistono  ricette che,  nella loro semplicità,  sanno mettermi in difficoltà,  ricette  che ho provato  e riprovato  senza ottenere  mai il risultato  voluto. 
Mi é accaduto  la stessa cosa con la ricetta  degli gnocchi che non sono proprio  il mio cavallo di battaglia,  ma in quel caso non ho mai pensato di ostinarmi per perseguire  un risultato,  ho rinunciato  e basta. 
Cosa diversa per questi biscotti che fanno parte dei miei ricordi da bambina,  che accompagnavano sempre quel bicchiere di vino offerto senza tante cerimonie e che esistevano anche nella versione  golosa,  ricoperti di naspro, venduti dai forni. 
Finalmente  ho trovato una ricetta che mi ha permesso  di ottenere un ottimo risultato, quasi come quello originale. 
La ricetta con la relativa spiegazione  l' ho trovata su Scatti di Gusto ed è  quella che mi ha permesso di ottenere i taralli quasi perfetti.  
La ricetta parla di taralli pugliesi , ma posso assicurare che anche  nel Molise i taralli sono parte integrante  della cucina tradizionale di una volta. 
La ricetta é basica solo quattro ingredienti  reperibili sempre in casa : farina,  uova,  zucchero,  olio extravergine d'oliva. 
Il segreto vero é nella cottura, non possedendo  un forno a legna mi sono dovuta adattare con quello elettrico e ho capito che la modalità statica é quella che mi permette di ottenere il miglior risultato. 
Finora ho realizzato sempre la ricetta con dosi minime , ma considerando che i taralli durano tanto,  conviene abbondare,  così  come facevano le nostre nonne che,  come minimo utilizzavano 12 uova, la farina "che si ritira ", vale a dire circa un chilo. 





Taralli bolliti ( ricetta presa qui )
Dose per 5 pezzi grandi

  • 250 g farina 00 o 0
  • 3 uova
  • 1 cucchiaio  di zucchero
  • 25 g olio extravergine d'oliva 
  • (pizzico di bicarbonato  di sodio : OMESSO) 
Nella ciotola della planetaria  con la frusta, montare le uova fino a renderle  chiare e spumose,  aggiungere l'olio  a filo  e farle triplicare,  inserire  la farina setacciata. Ribaltare l'impasto piú volte,  sostituendo la frusta con la foglia. 
Quando la massa sarà omogenea,  anche se molle e  appiccicosa, rovesciarlo sulla spianatoia, cosparsa con farina,  compattare con le mani. 
Dividere in cinque  pezzi di pari peso. 
Rotolare sulla spianatoia ottenendo una specie di mezza luna dai 15 cm con gli estremi sottili,  sovrapporre  premendo  bene per sigillare. 
Portare abbondante acqua a 80°C / 90°C ( dovrà  sobollire e non raggiungere mai l'ebollizione vera e propria ), calare un paio di taralli alla volta e far cuocere fino a a quando non risulteranno chiari e sodi,  rigirarli un paio di volte quando  torneranno  in superficie. 
L'acqua non deve MAI bollire, nel caso aggiungere acqua fredda per abbassare la temperatura. 
Scolare e porre su un canovaccio ad asciugare  per 24 ore circa,  rigirandoli  spesso. 
Il giorno  successivo  incidere profondamente  con un coltello  a lama liscia ogni biscotto,  esternamente. 
Porre su teglia del forno. 
Preriscaldare il forno a 250°C' modalità statico , infornare,  quando i taralli si saranno gonfiati per bene,  abbassare la temperatura  a 220°C' è proseguire per altri 20' ( controllare che non brucino). 
Spegnere e lasciare  nel forno aperto a fessura. 







Torta di mele molto  sperimentale  questa,  perfino senza numero,  perché  ancora non ho deciso se trascriverla o meno sul mio quadernino  dedicato.
Come minimo richiederà un altro tentativo utilizzando farine meno strane, comunque,  visto che l'ho realizzata,  mi toccherà mangiarla per le prossime mattine.
La ricetta viene dal blog FitwithFun  e,  seguendo il link,  potrete trovare tante altre ricette alternative per chi vuole seguire un'alimentazione più attenta e consapevole.
Ho dimenticato i pinoli e l'uvetta sulla superficie, che ci sarebbero stati molto bene, in compenso ho utilizzato fiocchi d'avena  integrali con uvetta,  che quindi è andata a finire all'interno.

Vi lascio la ricetta e  vi consiglio vivamente di non utilizzare farina di piselli o fave che,  anche se in minima quantità,  regalano all'insieme un gusto piuttosto rustico,  più da torta salata che da torta di mele.



Torta di mele light con burro di arachidi
Dose per uno stampo da 18/20  cm, la torta  complessivamente avrà 1050 kcal

  • 150 g polpa di mele senza zuccheri 
  • 1 uovo
  • 250 g albumi 
  • 30 g burro di arachidi 100%
  • 70 g fiocchi d'avena integrali con uvetta 
  • 30 g farina  ( soia,  avena, farro)
  • 20 g fiocchi di patate
  • 4 g lievito per dolci 
  • cannella
  • 1 mela per decorare la superficie 
In una ciotola unire la polpa di mele con l'albume , l'uovo e il burro di arachidi  e mescolare. 
Unire la farina setacciata, il lievito  e la cannella .
Versare nello stampo scelto.
Sbucciare la mela, affettare  sottilmente e disporre sulla superficie del dolce, cospargere di cannella  e,  se non li dimenticate come ho fatto io,  di pinoli.
Cuocere in forno preriscaldato a 180°C   per 30'/35',  fare sempre la prova stecchino,  nel caso prolungare la cottura.


Questa ricetta è un po' strana, nelle intenzioni e nel risultato del suo creatore Dagomoveat ( cercatelo su Instagram) dovevano venire fuori dei panini, a me sono venuti dei biscottoni, la prima volta, poi ho cercato di far venire dei panini, ma alla fine ho capito che come biscotti li apprezzavo di più.
Vi passo la ricetta così come la realizzo per avere dei biscotti relativamente poco calorici e che somigliano tanto a dei dolcetti che ho mangiato in un bar e che hanno chiamato panicelli.
Ho aggiunto dei semini misti sulla superficie, prima della cottura e sostituito lo zucchero semolato con quello di canna, la prossima modifica riguarderà l'aggiunta di uvetta nell'impasto e di utilizzo di farina 0 anzichè multicereali.




Biscotti low carb al miele
Dose per  13 pezzi da circa 70 kcal l'uno

  • 160 g farina multicereali
  • 20 g zucchero di canna
  • 1 cucchiaino lievito per dolci
  • 1 uovo
  • 35 g olio di semi
  • 150 g yogurt greco allo 0%
  • 1 cucchiaio di miele
  • semini per la superficie
nella ciotola della planetaria mescolare i liquidi con lo scudo, unire le polveri, il composto sarà abbastanza appiccicoso.

Su una teglia da forno coperta con cartaforno adagiare dei mucchietti di impasto aiutandovi con un cucchiaio, a me ne sono venuti 13.
Cospargere con semi misti o con quello che preferite.
Cuocere in forno preriscaldato a 180°C modalità ventilato per circa 25'/ 30'.


Ho attraversato un piccolo momento di crisi rispetto al senso di fotografare e postare ogni mattina la mia colazione sui social.
Mi domandavo ( e mi domando ) in questo periodo in cui si comunica prevalentemente con le immagini, in cui si fotografa praticamente di tutto, a che serve la foto della mia colazione?
L'annuncio delle mie intenzioni ha suscitato un piccolo moto di protesta da parte di quei quattro lettori affezionati ( grazie , ragazze vi voglio bene ), tanto che mi hanno convinta a proseguire e poi, lo confesso, non dare il buongiorno mi sarebbe mancato e quindi continuerò imperterrita.

Ho capitolato davanti ad una fetta di torta di mele sperimentale come l'ha definita la sua ideatrice Helga , ( un'amica che con i suoi post spazia dalla fotografia alle mostre, alle riflessioni sulla vita tra Torino e la Francia alle ricette di cucina, insomma tutto da godere il suo blog, fateci un salto) per me la numero 122 e devo dire che il suo esperimento é riuscito benissimo, il dolce è morbido, profumato di banana, leggero , senza burro, senza uova, senza glutine e, utilizzando del latte vegetale, anche vegan.
È stato perfetto per la colazione di questa mattina e mi ha fatto fare pace con la mia piccola fissazione.




Torta di mele sperimentale di Helga n°122
Dose per uno stampo da 17 cm ( se la preferite alta) da 19 cm per farla venire più bassa

  • 150 g farina di riso
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 80 g anacardi ( mandorle nella ricetta di Helga )
  • 80 g zucchero di canna
  • 1 banana media matura
  • 70 g latte parzialmente scremato ( vegetale se volete renderla vegan )
  • 3 cucchiai olio di semi
  • 2 cucchiaini di spezie ( io un cucchiaino di cannella )
  • 1 mela grande ( una in più se utilizzate lo stampo da 19 cm )
Setacciare farina, lievito e cannella.
In un mixer tritare gli anacardi, aggiungere la banana e poi lo zucchero, in ultimo inserire la  farina, il latte e l'olio.
Si fa tutto facilmente in un robot da cucina.

Sbucciare e affettare sottilmente la mela, in uno stampo foderato con cartaforno sul fondo, versare metà impasto, coprire con metà delle fettine di mele, versare il resto dell'impasto e terminare con le fette di mele rimanenti.
Cuocere in forno caldo a 180°C  modalità ventilato per 45'/55', fare sempre la prova stecchino.
Volendo spennellare con uno sciroppo di acqua e zucchero bollenti, sulla torta appena uscita dal forno, oppure spennellare con poca gelatina di albicocche.




Questa è una ricetta che necessita di riposo.
L'ho realizzata ieri mattina, insieme ad un altro esperimento finito direttamente nella spazzatura, anche la torta stava per fare la stessa fine, poi, per fortuna, ho fatto quello che diceva mia nonna : Metti da parte, nel caso si butta domani.
E ho fatto bene, questa mattina la torta aveva una consistenza  e sapore migliore .
Non sarà la torta di mele della mia vita,ma sicuramente un buon risultato considerando che è senza burro, senza uova, perfetta per i vegani.
Ricetta vista qui.




Torta di mele all'acqua n°133
Dose per uno stampo da 20/22 cm

  • 250 g farina 00
  • 130 ml succo di arancia o mele
  • 130 ml acqua
  • 2 mele sbucciate, affettate una a cubetti , una affettata
  • 170 g zucchero di canna
  • 90 ml olio di semi
  • ½ cucchiaino cremore di tartaro
  • ½ cucchiaino bicarbonato di sodio
  • Vaniglia
  • Zenzero candito 
  • Sale
Setacciare farina, agenti lievitanti, unire zucchero, sale e vaniglia.

Inserire succo, acqua e mescolare, aggiungere l'olio a filo.
Inserire una mela a cubetti e lo zenzero candito, versare nello stampo , disporre le fettine della mela rimasta sulla superficie , cuocere a 180°C modalità ventilato per circa 55', se occorre prolungare la cottura.
Far riposare una notte prima di consumare


Ho un'amica che ogni tanto mi chiede delle ricette da provare, solitamente la richiesta è seguita da: semplice e facile.
Nei limiti delle mie conoscenze provo a spulciare blog e quaderni, su cui appunto ricette, e solitamente qualcosa riesco a consigliare.
Negli ultimi tempi, però, al semplice e facile si è aggiunto: vegana.
E qui le cose si complicano, le ho passato questa ricetta  che è diventata il suo / mio cavallo di battaglia ( come dice lei ); qualche giorno fa la richiesta : una torta di mele vegana.
Le ho suggerito di provare questa , ma mi sono ricordata di un'altra ricetta, trascritta e non provata e così, visto che mi trovavo l'ho anche realizzata.
La torta viene dal blog di LuCake e ho leggermente modificato la ricetta a cominciare dall'utilizzo esclusivo di mele, anziché mele e pere.

Il dolce è buono, giustamente umido, ve lo lascio così come l'ho realizzato, per la versione originale passate da LuCake.





Torta di mele e cioccolato vegana n°131
Dose per uno stampo di 18 / 20 cm

  • 125 ml di avena ( o altre latte vegetale )
  • 55 ml olio di semi di mais
  • 80 g zucchero di canna integrale
  • 50 g farina di solina ( o integrale )
  • 50 g farina 00
  • 50 g farina 0
  • 4 g cremore di tartaro
  • 1 cucchiaino raso di bicarbonato
  • sale
  • 50 g cioccolato fondente al 70% tritato grossolanamente
  • 200 g mela sbucciata e tagliata in parte a dadini, in parte a fette
  • cannella q.b.
Mescolare gli ingredienti secchi, versare a filo il latte e poi l'olio.
Mescolare con una frusta, aggiungere mele a cubetti, il cioccolato tritato.
Versare in uno stampo foderato con cartaforno e distribuire le fette di mele, volendo dare una spolverata di cannella.
Infornare in forno preriscaldato a 175°C/ 180°C per 30' / 40'.
Fare la prova stecchino, se occorre prolungare la cottura.
Oltre al quaderno dedicato esclusivamente alle ricette di torta di mele  ( per la cronaca sono a quota 98), ho anche un altro quadernino in cui annoto le ricette da lo famo strano, quelle che sono cariche di tutte le buone intenzioni: vegane, vegetariane, salutiste ecc. Io le intenzioni ce le metto, ma poi incrocio un lievitato o dei biscotti burrosissimi e allora non so dire di no.
La ricetta che segue è stata realizzata in un momento di pentimento dopo aver realizzato nell'ordine : cake cioccolatosissimo, chiffon cake agli agrumi , linzer torte ai lamponi e brioche ( a mia discolpa con farina integrale ), nel giro di tre giorni. Urgeva una ricetta light, ma golosa e alternativa.
Arriva in mio aiuto Instagram e il profilo di una ragazza sportiva e attenta alla propria alimentazione Brenda_Fitfood.Ig .
Sia chiaro, questi biscotti non sono come i cookies di Martha Stewart, ma possono servire a soddisfare la voglia di dolce, senza compromettere la linea ( anche perché tra poco non sarà Natale?).



Cookies proteici al cioccolato
Dose per 10 pezzi

  • 180 g farina di avena 
  • 25 g farina di mandorle
  • 80 g skyr o yogurt greco
  • 80 g albumi
  • 32 g sciroppo d'agave o altro dolcificante
  • 1 cucchiaino scarso di bicarbonato di sodio
  • 40 g cioccolato fondente al 99% tritato
Nella ciotola della planetaria versare tutti gli ingredienti  e mescolare con il gancio a foglia.
Prelevare una cucchiaiata e adagiare su cartaforno.
Cuocere in.forno caldo a 180°C , modalità ventilato, per 30' circa.

Restano soffici all'interno, non sono particolarmente dolci, se lo preferite utilizzate un cioccolato meno amaro.


È risaputo che una bella immagine non sempre corrisponde ad un buon contenuto.
Nel caso delle ricette ancora di più.
Ho letto e realizzato tante ricette all'apparenza invitantissime, almeno a vedere le immagini, per poi rivelarsi fuffe o non all'altezza delle foto instagrammate.
Se ci si aggiunge che sono sempre alla ricerca di ricette senza zucchero, senza uova, senza farina, praticamente a base di aria fritta , ma golose, allora la cosa si complica.
Questa volta però ho beccato una ricetta che mi  ha subito conquistato.
La ricetta viene da questo  profilo Instagram.
Avevo un solo albume e ne ho realizzato una monoporzione, il gusto é ottimo e soddisfa la voglia di golosità.




Muffin proteici con datteri e banane
Dose per circa 10 pezzi o uno stampo unico da 16 cm 

  • 200 g banana matura
  • 100 g datteri secchi
  • 220 g albumi
  • 30 g cacao amaro
  • Muesli o fiocchi d'avena per decorare
Inserire tutti gli ingredienti nel frullatore , mixare tutto fino ad avere un composto omogeneo.
Versare in stampi da muffin al silicone oppure in uno stampo a cerniera foderato con cartaforno di 15 cm.
Decorare con muesli o fiocchi d'avena.
Cuocere per 20' a 180°C per i muffin, per lo stampo unico cuocere a 170°C  per 30'.

Si gonfiano molto in cottura, poi si abbassano.
Ottimi , provateli.

La semplicità è il segreto.
Negli anni ho imparato a realizzare tanti dolci, anche relativamente impegnativi eppure quelli che preferisco restano i dolci da credenza, datemi una crostata e farete di me una donna felice.
Oltre ai dolci da colazione , ho un'altra passione e riguarda i biscotti, anche in questo caso più sono semplici, quasi da inzuppo e più mi sono graditi.
Quando mi trovo al supermercato resto sempre incantata di fronte alle confezioni di biscotti, quelli preparati dai forni, nelle buste di cellophane, che dicono  comprami.
In particolare un tipo ha sempre attirato il mio sguardo e il movimento quasi involontario della mano che afferra la confezione e prova a metterla nel carrello:le ciambelline, dette anche taralli dolci.
Dopo secoli di inutili lotte con me stessa tra il comprali e il non ci provare neanche , finalmente mi sono decisa a provare a realizzarli .
La ricetta viene da questo blog e il risultato è esattamente come me lo aspettavo, ciambelline friabilissime e leggere, perfette per accompagnare un the o un caffè.
Ho provato a formarle grandi, piccole e tipo occhi di bue, al pargolo piace la forma a frollino da farcire, al maritino la versione media e a me quelli piccoli.
La bontà non dipende dalla forma.



Tarallini dolci

  • 300 g farina 00
  • 70 g fecola di patate
  • 100 g zucchero
  • 90 g burro
  • 1 uovo + un tuorlo
  • 8 g lievito per dolci
  • Buccia di limone grattugiata o vaniglia
  • Un pizzico di sale
Versare tutti gli ingredienti nella ciotola della planetaria e lavorare con la foglia fino ad avere un impasto omogeneo e non appiccicoso, tipo una frolla, toccando con le dita il composto dovrà essere compatto e non attaccarsi alle dita.
Avvolgere nella pellicola e conservare in frigorifero per 30' circa.
Su un piano leggermente infarinato dividere l'impasto, formare dei bastoncini di circa 15 g e 10 cm e arrotolare formando delle ciambelline.
Porre su cartaforno , cuocere a 180°C modalità statico per 17'/ 20', oppure a 160°C per 12'/15' ventilato.
La pausa sugarfree  è terminata, è stato relativamente faticoso, ma fattibile.
Diverse settimane passate a leggere le etichette per controllare quanto zucchero ingerivo in maniera inconsapevole, è stata utile per me e per i miei figli.
Oltre ad aver messo alla prova la nostra vista, scoprendo un leggero peggioramento ( mannaggia alla vecchiaia) ci siamo resi conto che, senza volerlo, il cibo, soprattutto quello più o meno manipolato , è carico di zuccheri aggiunti.
A fine giornata ci ritroviamo ad aver ingerito 200/300 g di zucchero senza rendercene conto perché altri hanno deciso di farmelo assumere attraverso il cibo.
Senza diventare una fanatica della cosa ho capito che io amo mangiare qualcosa di dolce e quindi continuerò a farlo, cercando però di vigilare su tutte quelle occasioni di assumerlo passivamente.

La conclusione di questo esperimento è : Più consapevolezza per tutti.

La ricetta che segue è la prima realizzata dopo la pausa di riflessione da zuccheri aggiunti e viene direttamente dal blog di Helga, un blog che parla di cibo, di foto, di libri , di cinema , di gatte zen e di ricette. Fateci un giretto da lei, non vi annoierete.

Io ho preso spunto da questa ricetta e con delle piccole modifiche ho cercato anche di fare la brava con gli zuccheri.
Il periodo è quello giusto per realizzarla, le albicocche sono nel pieno splendore , ma sicuramente anche con altri tipi di frutta avrà il suo perché.





Crostata soffice allo yogurt e farina di farro con albicocche
Per uno stampo da 22 cm
  • 200 g farina 00
  • 100 g farina di farro
  • 75 g zucchero di canna
  • 170 g yogurt greco
  • 1 uovo
  • cannella
  • 8 g lievito per dolci
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • sale
  • buccia di un limone bio
  • Marmellata di mele cotogne 4/5 cucchiaio
  • 5 albicocche
  • Zucchero semolato per la finitura
  • Gelatina neutra per spennellare
In una ciotola setacciare farina, lievito, unire lo zucchero , cannella, bicarbonato, sale, buccia di limone, mescolare.
Poi aggiungere l'uovo, lo yogurt greco, lavorare fino ad ottenere una palla.
Avvolgere nella pellicola e far riposare in frigo per 30'.
Stendere su un piano infarinato allo spessore di 3 mm, aiutarsi con poca farina, Foderare uno stampo con cartaforno, adagiarvi la pasta, bucherellare il fondo e creare il bordo.
Farcire con la marmellata scelta, senza lesinare,  disporre le albicocche a fette , in circolo.
Cuocere in forno caldo a  180°C per 30'.
Far raffreddare e , volendo, spennellare con gelatina neutra per un effetto lucido.



Ricetta delle mie, di quelle che cerco per illudermi di mangiare meno zuccheri...mi illudo, sia chiaro.
Questa viene dal sito Il giornale del cibo  ed utilizza la stevia per dolcificare.
La mia idea è che si può sempre risparmiare qualche caloria.




Tortine alle mele e stevia
Per 8 pezzi

  • 2 mele granny  smith
  • 15 g stevia
  • 120 g farina di farro
  • 50 g maizena
  • 5 g lievito per dolci
  • 110 g latte
  • 50 ml olio di semi
  • cannella
  • Limone bio buccia e succo
  • 1 quadratino di cioccolato fondente al 99% tritato
In una ciotola setacciare le farine, il lievito.
Sbucciare e tagliare le mele a cubetti, irrorare con il succo di limone, unire cannella a piacere e la buccia di limone grattugiata.
Riservare.
In un'altra ciotola mescolare olio e stevia, aggiungere le polveri e mescolare, inserire il latte.
Lavorare bene e , in ultimo, unire le mele con tutto il fondo.
Unire il cioccolato tritato finemente.
Foderare uno stampo da muffin con delle cartine e versare il composto.
Cuocere in forno preriscaldato a 160°C per 20'. 
Continua l'alternanza tra ricette tradizionali e ricette vegan, anche questa perfetta per la colazione, abbastanza leggera e ideale per smaltire quel mega pacco di riso soffiato da un chilo.

La ricetta viene dal blog di Yummi'o'clock ed è velocissima da realizzare, io ho stranamente raddoppiato le dosi per avere una scorta per un paio di giorni.





Biscotti vegan al riso soffiato e cacao
Dose per 20 pezzi

  • 60 g zucchero di canna
  • 20 g riso soffiato al cacao
  • 80 g farina integrale
  • 1 cucchiaino scarso di lievito per dolci
  • 15 g cacao amaro
  • Vaniglia un cucchiaino
  • 30 g olio di semi di girasole
  • 40 g acqua
Tritare lo zucchero finemente in un robot, inserire il riso soffiato e tritare grossolanamente.
Versare in una ciotola , aggiungere la farina, il lievito, il cacao setacciato e mescolare con un cucchiaio.
Aggiungere vaniglia, olio, l'acqua a filo, mescolando sempre.
Lavorare con le mani nella ciotola, se dovesse servire aggiungere una spolverata di farina.
Lavorare su una spianatoia infarinata e ottenere un panetto morbido.
Appiattire, avvolgere nella pellicola e far riposare in frigo per circa un'ora.
Stendere tra due fogli di cartaforno leggermente infarinati a circa 5 mm di spessore.
Cuocere in forno caldo a 180°C per 8'.
Far raffreddare prima di rimuovere dalla teglia.
Conservare in una scatola di latta.

Non si può dire di non riuscire a fare questo dessert, è talmente semplice la preparazione e talmente veloce che diventa persino eccessivo definirla ricetta.
L'ho vista da Ale del blog Ricette di cultura che l'ha condivisa al volo su Instagram e così le ultime fragole dell'orto del nonno hanno trovato una degna fine.
Con la dose data si realizza una porzione piccola in un contenitore di 14 cm di diametro, sufficiente per due persone moderatamente golose.




Crumble alle fragole
Per una teglia da 14/16 cm
  • 150 g fragole al netto degli scarti affettate
  • 2 cucchiai rasi di zucchero di canna
  • Buccia grattugiata di mezzo limone biologico
Per il crumble
  • 50 g farina 00
  • 15 g zucchero di canna
  • 20 g burro freddo
  • Un pizzico di sale
  • Buccia grattugiata di mezzo limone biologico
Mescolare le fragole a pezzi con lo zucchero e la buccia di limone, versare nel contenitore scelta, adatto per la cottura in forno.
Preparare il crumble, in una ciotola versare la farina, lo zucchero, il limone e il sale, sabbiare con la punta delle dita, fino ad ottenere delle briciole, porre su tutta la superficie delle fragole.
Cuocere in forno caldo preriscaldato a 180°C per circa 30'.
Gustare tiepido, freddo o


Sempre a cercare di eliminare qualcosa dalla mia alimentazione, o almeno a limitare. Fatto sta che quando leggo senza immediatamente vengo attratta.
La ricetta di oggi è stata condivisa dal blog yummyoclock e mi é sembrata perfetta per la mia colazione, pochi grassi, buona di sapore e soffice, ha dalla sua anche una estrema facilità di preparazione, ma cosa volere di più?
 Più passa il tempo e più capisco che iniziare la giornata con una bella colazione è un ottimo sistema per partire con il piede giusto.
( Per chi fosse interessato alle mie colazioni può seguire il mio profilo Instagram : carrieriloredana ).


Torta vegan all'avena senza uova e senza burro
Per una torta da 18/20 cm

  • 120 g farina integrale tipo 1
  • 80 g farina di avena ( tritate finemente i fiocchi che usate per colazione )
  • 70 g zucchero di canna
  • 9 g lievito per dolci
  • 120 g yogurt alla vaniglia ( greco nella ricetta originale )
  • 50 ml olio di semi
  • vaniglia 
  • Sale mezzo cucchiaino
  • 80 ml latte di soia
  • 1 cucchiaino di aceto di mele
  • 50 g gocce di cioccolato
  • Fiocchi d'avena per decorare
In una ciotola mescolare le farine, lo zucchero, il lievito e il sale, inserire yogurt, vaniglia e olio .
In un bicchiere versare il latte, aggiungervi l'aceto, mescolare ed inserire nel composto precedente.
In ultimo aggiungere le gocce di cioccolato.
Preriscaldare il forno a 180°C modalità ventilato , versare il composto in un cerchio foderato con cartaforno , cospargere di fiocchi d'avena e cuocere per 25' / 30'.

Non so ancora la durata considerando che l'ho preparato ieri, credo che per tre giorni reggerà tranquillamente.


Alterno periodi di dieta ad elevato contenuto di zucchero a periodi con intenti salutistici, in cui provo ad inserire cose strane come i semi di chia, le banane nei dolci al posto delle uova, il miele al posto dello zucchero e l'avocado.
Non ho mai amato particolarmente l'avocado, al mio gusto da bambina appariva sempre troppo grasso, burroso, poi invecchiando crescendo avrò sicuramente perso un po' di papille gustative e oggi riesco a mangiare questo frutto praticamente con qualunque abbinamento.
Oggi lo propongo in un dolce che non ha zuccheri, se non il miele e probabilmente é anche abbastanza dietetico, visto l'esigua  quantità di farina.
Ricetta vista qui.




Brownies all'avocado e cacao
Per uno stampo di 30 cm X 10 cm
  • 1 avocado
  • 2 uova
  • 170 g miele
  • Vaniglia 
  • 75 g farina 00
  • 30 g cacao
  • 1 cucchiaino lievito per dolci

 Frullare l'avocado sbucciato , a cubetti, con il miele e le uova, inserire la vaniglia.
Aggiungere farina, cacao e lievito.
Mescolare bene.
Preriscaldare il forno a 175°C.
Versare il composto nello stampo foderato con cartaforno, cuocere per 20'/30'.

Sono leggermente in fissa con la colazione.
Resta il momento preferito della mia giornata, mi piace avere tanta varietà, poter scegliere tra biscotti, dolci lievitati, torte da forno, poi mi rendo conto che ogni tanto esagero e cerco di rimediare e così per un paio di giorni provo colazioni alternative.
In questo caso sono andata sul proteico, visto che ho sempre quantità industriali di albumi da smaltire.
In più ho usato un mix di farine alternative e per dolcificare solo sciroppo d'acero.

Poi farcite come volete, per me skyr ai lamponi, fragole ( si lo so che non sono di stagione, ma non ho resistito 😌 ) , avocado, semi misti e poche gocce al cioccolato fondente.
Visto le perplessità della mia lettrice ho fatto nuovamente la ricetta, pesando anche la banana e lasciandola relativamente grossolana.
Ho cronometrato il tempo di cottura della mia piastra, lascio le nuove foto con  le aggiunte alla ricetta già data.






Waffles al cacao solo albumi
Ricetta presa da qui 
Dose per 4 / 5 pezzi

  • 140 g albumi
  • 80 g farine ( 30 g farina di farro, 20 g farina di grano saraceno, 10 g farina di piselli , 20 g farina 00 )
  • 5 g lievito per dolci
  • 1 + ½ cucchiaio di sciroppo d'acero
  • 100 g banana matura
  • Un cucchiaio di cacao amaro

Schiacciare la banana con una forchetta.
In planetaria versare gli albumi, farli schiumare aggiungendo lo sciroppo d'acero, inserire la banana, le farine e il lievito e il cacao.
Mescolare bene.
Scaldare una piastra per waffel , spennellare con pochissimo olio di semi e procedere alla cottura, versando un paio di mestolini per ogni spazio.
Regolo sempre la temperatura di cottura a metà tra la più bassa e la più alta , così non mi si bruciano.
La macchina per waffle è di quelle per i waffle doppi.
Cuocere per circa due minuti e trenta secondi, avendo cura di spennellare leggermente tra una cottura e l'altra.

Conservare in una busta di plastica per farli rimanere soffici.

Volendo è possibile mescolare tutti gli ingredienti in un'unica soluzione, avendo la premura di inserire la banana schiacciata con i rebbi di una forchetta.
Per il resto il risultato non cambia.

Gentile lettrice fossi in te proverei a dare una seconda possibilità a questa ricetta.






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