Uno dei tanti burger vegetariani che ultimamente, dalle mie parti, risolvono i pasti.

Un modo veloce per portare in tavola degli ottimi burger a base di borlotti, gustosi, saporiti e anche semplici da realizzare.

La ricetta viene dalla rivista We veg di aprile 2020.



Burger di borlotti, carote e mandorle

Dose per 4 burger grandi o 6 medio/piccoli

  • 300 g borlotti cotti
  • 150 g carote
  • 1 cipolla
  • 1 costa di sedano
  • 50 g mandorle ( volendo di possono diminuire o omettere)
  • prezzemolo
  • 1 cucchiaino di curcuma
  • ½ cucchiaino di paprika affumicata
  • pangrattato
  • olio extravergine d'oliva
  • sale
  • pepe
Tritare carote, sedano e cipolla.
In una padella rosolare 3 cucchiai di olio caldo con il trito preparato, per 7'/8'.
Unire i fagioli, sale, pepe e far insaporire per 4'/5'.
Lasciar raffreddare.
Frullare tutto con le mandorle, il prezzemolo, la curcuma e la paprika, se serve aggiungere del pangrattato per avere una consistenza sufficientemente lavorabile con le mani.
Ungere leggermente le mani con olio e firmare i burger.
Far riposare in frigorifero per almeno 40'.
Cuocere in padella con un filo d'olio.




Ultimamente sto frequentando gente virtuale strana: gente che preferisce un ragù di tofu ad uno vero alla bolognese, ma è importante non avere pregiudizi, né nei confronti delle persone , né nei confronti del cibo e quindi vado a spulciare blog e ricette e poi le provo anche per capire se quello di cui si parla tanto può piacermi o meno.
Probabilmente chi sta risentendo realmente dei miei esperimenti è il maritino, abituato a trovare ciambelle, biscotti al burro e crostate pronti per la colazione ( e quindi i suoi spuntini notturni ) si ritrova a dare un morso a biscotti senza niente e a plumcake strani.
Ho deciso : gli esperimenti li mangerò io, a lui ricomincio a sfornare dolci come si deve, però questi biscottini si possono mangiare tranquillamente e sono anche buoni.




Biscotti senza vegani
Dal sito Ricette Vegolose

  • 75 g farina di riso
  • 75 g farina di grano saraceno
  • 20 g farina di mandorle
  • 30 g farina di piselli
  • 70 ml latte di avena + altri 20 ml se serve
  • 40 g uvetta
  • sale un pizzico
  • ½ cucchiaino di bicarbonato
Mettere l'uvetta in ammollo nel latte poi frullare bene, fino ad avere un composto liscio.
In una ciotola versare le farine, il sale e il bicarbonato.
Unire il latte frullato, impastare con le mani, ottenere un composto omogeneo.
Far riposare 10'.
Stendere a 3/4 mm di spessore e ritagliare i biscotti.
Porre su cartaforno e cuocere a 180°C modalità ventilato per 12'.

Durata: fino a 14 gg in barattolo di latta.

Quando ho mostrato il video di questa preparazione al pargolo, si è subito entusiasmato, non so se per l'idea di usare il frullatore o per quella di avere una roba da spalmare, fatto sta che la velocità con cui si realizza e la facilità hanno reso una serata tra me e mio figlio un po' francese.
Il video  lo trovate qui.




Finto paté di funghi e lenticchie
Dose per un circa 500 g 

  • 400 g lenticchie cotte
  • 18 funghi champignon affettati
  • 1 scalogno
  • 2 spicchi d'aglio
  • 2 cucchiai di cognac
  • 150 g noci tostate
  • 2 cucchiai salsa di soia ( per me salsa Worcestershire )
  • rosmarino, timo, salvia
  • 2 cucchiai di olio extravergine
  • Sale
In una padella scaldare l'olio , versarvi lo scalogno affettato e farlo appassire, aggiungere gli spicchi di aglio e poi i funghi affettati, portare a cottura, aggiungere il sale, le erbe aromatiche tritate e sfumare con il cognac.
Nel bicchiere del frullatore versarevi funghi cotti, le lenticchie, le noci tostate e la salsa di soia.
Frullare fino ad avere una consistenza spalmabile.
Se volete rendere ancora di più l'effetto fois gras aggiungete due cucchiai di purea di rape rosse per dare colore.
Io non l'ho fatto 😉.
Conservare in frigorifero, consumare entro 2/ 3 giorni.
Gustare su crostini di pane.


Una passeggiata nei boschi per questo nuovo appuntamento con le regioni d'Italia.
Vi invitiamo a seguirci in questa passeggiata virtuale, troverete il profumo dell'autunno, castagne, tartufi, funghi e tutto quello che i boschi sanno regalarci in questo periodo.

Come sempre vi invito a fare un giro nelle altre regioni: 

Trentino-Alto Adige: Crostatine ai funghi mi sti di bosco
Friuli -Venezia Giulia: Strùcul di mont Lombardia: Foiade di castagne ai funghi porcini
Veneto: Budin con la farina de maròn
Valle d'Aosta: Risotto alle castagne 
Liguria:  tocco de funzi  
Emilia Romagna: Tagliatelle di castagne con sugo di funghi 
Lazio: Frittelle di castagne e mele
Toscana: Necci
Marche:  Il tartufo e la 49° fiera nazionale del tartufo bianco di Acqualagna 
Abruzzo:Funghi all'Abruzzese
Umbria: Costolette d'agnello con roveja e tartufo 
Basilicata: Polpette al vino rosso con cardoncelli e lampascioni in agrodolce
Puglia: Recchjetèdde e cardengiedde 
Calabria: Il castagnaccio dei monti Reventino, Tiriolo, Mancuso

e il Molise con una zuppa di lenticchie e castagne.

Capracotta è un paese, in provincia di Isernia, famoso soprattutto per la sagra della "pezzata", carne di pecora bollita in paioli con acqua e erbe aromatiche.
Piatto nato dall'esigenza da parte dei pastori di utilizzare qualche capo di bestiame azzoppatosi durante la transumanza dalle montagne dell'Alto Molise al Tavoliere delle Puglie e diventato una prelibatezza da buongustai.

Oggi invece vi racconto di un'altra eccellenza, meno famosa , ma sicuramente da scoprire: le miccole.
Le lenticchie di Capracotta vengono coltivate sui terreni pietrosi dei monti del capracottese, anche l'altezza  /(dai 1400m ai 1600m s.l.m) contribuisce a dare alle miccole un gusto e delle proprietà organolettiche uniche.
Le varietà endemiche coltivate sono due.La cultivar, di più antica memoria rispetto all'altra, presenta una marcata policromia che va dal nero-marrone scuro, arancio, fino al rosso mattone e una struttura tegumentale ben sviluppata e robusta.
Dopo la cottura ( che non supera mai i 20-30 minuti) questa lenticchia noon si spappola, ma rimane sempre soda e saporitissima.
Sia nella prima che nella seconda varietà di lenticchia di Capracotta, le dimensioni del seme sono molto ridotte ed il sapore è pressochè identico ed eccellente. 
 Notizie riportate dall'azienda Le Miccole -Capracotta (Is)




Zuppa di lenticchie di Capracotta e castagne

dose per 4 persone
  • 300 g lenticchie di Capracotta
  • 150 g castagne secche morbide ( vengono denominate proprio così dai venditori)
  • 2 spicchi di aglio
  • prezzemolo
  • foglie di alloro
  • pane abbrustolito
  • olio di frantoio
  • sale
Cuocere le lenticchie , senza metterle a bagno,  in acqua s insaporita con aglio , prezzemolo e alloro per 20-30 minuti, se occorre aggiungere altra acqua calda, salare a metà cottura.


Lessare in abbondante acqua le castagne secche morbide per circa 35-40 minuti.

Verso la fine della cottura delle lenticchie completare con le castagne bollite precedentemente.
Condire con l'olio, versare nelle scodelle sulle fette di pane tostato.
Aggiungere un altro abbondante giro di olio.



E ricordatevi di fare un salto sul  blog de L'Italia nel piatto.

Continua la fase niente carne, dalle mie parti.
Complicato pensare sempre a qualcosa di alternativo e nutriente, ma anche una buona occasione per provare ricette che altrimenti non avrei sperimentato.

Non amo particolarmente i piselli, nè freschi, nè conservati, quelli secchi non li avevo mai presi in considerazione.
Si son rivelati utili e ottimi per preparare delle crocchette vegetariane e anche gluten free, basta sostituire il pan grattugiato con quello gluten free o con della farina di mandorle.



Crocchette di piselli secchi e asiago
dose per 4 persone
  • 250 g piselli secchi
  • patate medie lessate 3
  • un uovo
  • un albume
  • 100 g asiago
  • 50 g  parmigiano grattugiato ( o pecorino se amate i gusti decisi)
  • pane grattugiato ( gluten free) o farina di mandorle
  • sale q.b.
Mettere in ammollo i piselli in acqua per 3 ore.
Scolare, sciacquare e versare in una pentola coprendo con l'acqua a filo.
Controllare la cottura, i piselli dovranno diventare morbidi ( ma non troppo) senza disfarsi, salare.
Far intiepidire.
Versare in un contenitore le patate lessate e passate, unire i piselli, un uovo, il sale ( se occorre), l'asiago a dadini e il formagggio grattugiato, mescolare bene, far riposare in frigorifero per un paio di ore.

Formare delle crocchette, aiutandovi con due cucchiai,  rotolarle in un albume, leggermente battuto con una forchetta, passare nella panatura scelta ( pan grattugiato oppure farina di mandorle).
Cuocere in olio di arachidi fino a doratura.
Sgocciolare e servire tiepide o fredde.




Ed ecco dove sono andate a finire le lumache preparate in ottobre.
Ho impiegato tre mesi prima di provare questa ricetta, ma devo ammettere che è ottima, quel bocconcino saporito che si ritrova nel cucchiaio è da gustare senza porsi troppo domande.
È ottimo, tutto il resto sono solo pregiudizi!
Godetevi il cibo e osate.



Lumache con lardo di colonnata e passata di fagioli tondini 
Ricetta di Caino "La cucina di Valeria Piccini"
Tempo di preparazione totale : 45'

Ingredienti per 4
  • 48 lumache ( preparate con questa ricetta)
  • 100 g lardo di colonnata a fette
  • 2 spicchi di aglio rosso di Sulmona
  • mentuccia in polvere ( altrimenti 3 rametti di quella fresca)
  • 500 g fagioli tondini lessati ( con porro, foglia di alloro e gambo di sedano)
  • 100 ml olio extravergine di oliva
  • 20 foglie di prezzemolo
  • sale qb
  • aneto per guarnire
Tenere da parte 24 fette di lardo per le lumache e macinate il resto con la mentuccia e unp spicchio di aglio.
Adagiare una lumaca su mezza fetta di lardo e coprirla con poco battuto di lardo, avvolgere e tenere da parte.


Una volta preparate tutte le lumache adagiarle su carta forno e cuocere in forno caldo a 200°C per 5'.

Rosolare metà olio con l'altro spicchio di aglio, aggiungere i fagioli e un mestolo di acqua di cottura e un pizzico di sale; cuocere per 15' poi frullare tutto, fino ad ottenere una crema liscia.

Frullare l'olio rimasto con il prezzemolo.
Versare in ogni piatto la crema di fagioli, adagiarvi 12 lumache al lardo, guarnire con l'olio al prezzemolo e un rametto di aneto.




Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten free (fri)day ,
 sperando di essere perdonata  per una ricetta così...audace! ;)



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