domenica 28 dicembre 2014

Torta delle rose con farina multicereali e un regalo inaspettato Kitchen Machine della Philips

 Non mi era mai successo , in tre anni, quasi quattro di blog, che qualcuno mi contattasse per inviarmi un regalo.
Dietro a qualche proposta c'era sempre una richiesta di collaborazione, più o meno esplicita: ti mando x pezzi del prodotto XYZ e tu DOVRAI parlarne in N post.
Ho sempre declinato gentilmente, sempre scelto di essere libera di parlare e di cucinare quello che volevo.

Poi ricevo una mail in cui mi si chiede se voglio provare un piccolo elettrodomestico...sento puzza di bruciato, cosa ci sarà sotto?  Chiedo ulteriori spiegazioni.
Risposta : Avremmo solo piacere di inviarti il nostro nuovo prodotto, se lo riterrai opportuno e se vorrai , potrai parlarne .

Non credevo ai miei occhi, ho dato l'ok, mi è arrivato il pacco ed io ho testato il prodotto ed ho avuto anche voglia di parlarne, perchè non sentirsi obbligati è il miglior sistema per ottenere dei risultati.

Vi parlo della Kitchen Machine della Philips, ideale per quantità minime ( l'amico single lo troverà perfetto per le proprie esigenze), poco ingombrante, multifunzione e pratico, con tutti i suoi accessori, frullatore, tritatutto e spermiagrumi, perfetto per preparare velocemente una bella cenetta con un solo elettrodomestico.


Unica eccezione al suo utilizzo, non potrete mai usarlo per i grandi lievitati, se proprio vi dovesse venire la voglia, un salto in pasticceria ve la farà passare.
   




Torta delle rose con lemon curd e amarene sciroppate

Per uno stampo da 20 cm

  • 220 g farina forte tipo manitoba
  • 100 g farina 00
  • 1 uovo intero medio
  • 80 g zucchero semolato
  • lievito di birra fresco  mezzo cubetto o lievito secco 1 -1/2 cucchiaino
  • 90 ml latte tiepido
  • 10 ml limoncello
  • 20 g burro morbido
  • sale

Per farcire
lemon curd
marmellata di amarene


Versare nella ciotola il lievito di birra e il latte tiepido, montare la foglia , unire  un cucchiaino di zucchero preso dal totale e mescolare. Attendere 10 minuti.
Nel frattempo setacciare le farine,aggiungere lo zucchero e il sale.

Versare le farine nel composto di latte e lievito, in due tre volte,iniziando ad impastare, a velocità 1-2.
Aggiungere l'uovo leggermente sbattuto, far assorbire bene e il limoncello, una volta che il composto inizi ad essere abbastanza compatto, sostituire la foglia con il gancio e proseguire la lavorazione non superando mai la velocità 2.


Inserire il burro morbido, poco alla volta, facendolo assorbire bene prima dell'inserimento successivo.

Formare una palla, versare in una ciotola, coprire con della pellicola a far lievitare fino al raddoppio ( mettere in un posto caldo e privo di correnti d'aria, anche in forno con la lucetta accesa, può andare bene):
Trascorso questo tempo rovesciare l'impasto su un piano, appiattire e stendere in un rettangolo di circa 25 cm x 35.
Non stendere troppo sottile, lasciare lo spessore di almeno 3 mm.
Farcire con la lemon curd e con la marmellata di amarene, arrotolare e ritagliare dei tronchetti di 4/5 cm.
Porre in una teglia imburrata e infarinata, con i lati del taglio rivolti in basso e alto, affiancare i vari pezzi non troppo vicini, coprire con la pellicola e far lievitare ancora un paio di ore.

Cuocere in forno caldo a 160°C per 20'-25', se dovesse colorire troppo coprire con della carta argentata.




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martedì 23 dicembre 2014

Liquore tutti i frutti e tanti auguri

Per questa ricetta non serve la fretta, fa tutto il tempo.
A noi resta solo la scelta della frutta, quella più bella profumata e di nostro gusto.
Decidete voi quando iniziare e quando smettere.
La certezza è il risultato : un liquore profumato, aromatico, dolce al punto giusto che farà impazzire le amiche.

A me è stato suggerito da Marina , era la ricetta che si faceva a casa sua, ho voluto farlo, iniziando a maggio ed inserendo di tutto.

Ora che siamo quasi a Natale, il mio liquore è pronto, l'ho imbottigliato per regalarlo, ma , ogni tanto, con la scusa di assaggiarlo, un goccetto non me lo toglie nessuno.

Lascio a chi passa di qui gli auguri di Buon Natale e felice anno nuovo e un auspicio: che l'anno nuovo ci faccia vivere tutti con più leggerezza.

                                                       AUGURI




Liquore tutti i frutti

Dosi e ingredienti semplicissimi.
Per semplificarvi la vita potete seguire le indicazioni di Marina e usare un bicchiere come misurino sia per lo zucchero che per i liquidi, io ho pesato tutto ;)
  •  250 g di frutta matura e pulita
  •  200 ml di alcool a 95°  o 200 ml di grappa ( alternandoli di volta in volta)
  • 200 g di zucchero
Tutto qui!

Cosa significa? Procuratevi un bel barattolone molto capiente ed iniziate ad aggiungere i primi 250 g di frutta che preferite, dovrete alternare una volta l'alcool  e una volta la grappa.

Io per timore che venisse fuori una roba troppo forte, ho anche sostituito una sola volta l'alcool con 200 ml di vino bianco Pecorino.

Ho utilizzato:fragole, lamponi, ciliegie intere, nespole, pere, albicocche, pesche, melone retato, fichi d'india, arancia, mandarini, uva fragola e...beh! non posso di certo ricordarmi tutto!

Ho iniziato a maggio ed ho terminato a novembre.
Ora che è dicembre il mio liquore è pronto per essere regalato e bevuto.






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martedì 16 dicembre 2014

Coniglio in civet dal Piemonte al Molise per L'Italia nel Piatto

Eccoci con il Natale alle porte.
Indaffarati, indaffaratissimi, corriamo ovunque e quella leggera frenesia ci assale.
In questo periodo  tutti ci sentiamo più buoni, ci piace pensare a coloro che ci sono vicini in modo particolare, con una strenna, con un piccolo regalo.

Anche noi de L'Italia nel Piatto abbiamo voluto farlo, a modo nostro, naturalmente, confondendo un pò le cose, mischiando piatti e regioni e così nasce l'uscita di oggi: troverete in ogni regione un piatto tipico, come sempre, ma...di un'altra regione.
Sembra complicato, vero?
L'unica cosa da fare è andare a scoprire cosa abbiamo combinato, nel consueto tour d'Italia.

Trentino-Alto Adige:  Gli spaghetti della vigilia a Palma Campania http://www.afiammadolce.it/2014/12/spaghetti-della-vigilia-palma-campania.html
  
Friuli-Venezia Giulia: Torrone di Tonara http://ilpiccoloartusi.blogspot.com/2014/12/ti-regalo-una-ricetta-torrone-di-tonara.html

Lombardia: Il Fiarone Molisano http://kucinadikiara.blogspot.com/2014/12/ti-regalo-una-ricetta-il-fiarone.html

Veneto:  Il Pandolce della Liguria http://ely-tenerezze.blogspot.com/2014/12/ti-regalo-una-ricetta-il-pandolce-della.html

Valle d'Aosta: Le pucce uliate http://atuttopepe.blogspot.com/2014/12/le-pucce-uliate-scambio-di-ricette-per.html

Piemonte: assente

Liguria:   pasta ai profumi di Sicilia    http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2014/12/litalia-nel-piatto-ti-regalo-una-ricetta.html

Emilia Romagna: Il torciglione umbro http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2014/12/il-torciglione-umbro-per-litalia-nel.htm

Lazio: Husarenkrapfen http://beufalamode.blogspot.com/2014/12/husarenkrapfen-di-yrma-per-litalia-nel.html

Toscana: Tozzetti ai pistacchi, ricetta del Lazio http://acquacottaf.blogspot.com/2014/12/tozzetti-ai-pistacchi.html

Marche: Petrali:ricetta tipica della Calabria http://lacreativitaeisuoicolori.blogspot.com/2014/12/petrali-ricetta-tipica-della-calabria.html


Abruzzo:Frustingolo ricetta tipica delle Marche
http://ilmondodibetty.blogspot.com/2014/12/frustingolo-ricetta-tipica-delle-marche.html


Umbria: Riso al latte dalla Lombardia http://amichecucina.blogspot.com/2014/12/riso-al-latte-dalla-lombardia-per.html

Campania:Aquacotta Toscana  http://www.isaporidelmediterraneo.it/2014/12/acquacotta-toscana.html

Puglia: Zuppa alla Valdostana http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2014/12/seuppa-la-valpellenentse-zuppa-alla.html

Calabria: Pampapato di Ferrara http://ilmondodirina.blogspot.com/2014/12/pampapato-di-ferrara.html

Sicilia: Gubana triestina http://burro-e-vaniglia.blogspot.com/2014/12/una-triestina-in-sicilia.html


Il nostro blog - http://litalianelpiatto.blogspot.it/

Il Molise questa volta si sposta al nord con una ricetta piemontese, presa dalla brava Anastasia,del blog Any secret.
Mi è piaciuto proporre un piatto a base di carne, una carne poco presente sulle tavole, ho apprezzato la  consistenza e i profumi che hanno invaso la mia cucina e, anche se solo virtualmente, per una volta mi è sembrato di sedere a tavola con Anastasia.

Vi consiglio di continuare il giro per scoprire cosa bolle in pentola nelle altre regioni.

Buon appetito e buone feste .





Coniglio in civet

Ingredienti per 2 persone

  • 1/2 Coniglio a pezzi
  • 300 ml di vino rosso ( per me un Montepulciano)
  • farina per infarinare
  • 1 cipolla piccola
  • 1 costola di sedano
  • 1 carota
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 foglia d'alloro
  • 3-4 bacche di ginepro
  • mezza stecca di cannella in polvere
  • 4 chiodi di garofano
  • olio extravergine di oliva
  • sale 
  • pepe qb
 Lavare bene il coniglio a pezzi, tamponarlo con della carta da cucina.
In un contenitore versare il coniglio, il vino, carota, sedano e cipolla tritati grossolanamente .
Unire le spezie  e lasciar marinare per 24 ore, circa.

Il giorno successivo sgocciolare il coniglio.
Recuperare le verdure, rimuovendo le spezie, e tritarle finemente.
In una pentola di coccio versare l'olio, farlo scaldare e unire le verdure tritate, far soffriggere dolcemente.
Nel frattempo infarinare i pezzi di coniglio e versarli nella pentola, facendoli rosolare.
Filtrare la marinata e aggiungerla nella pentola, aggiustare di sale e lasciar cuocere dolcemente per circa un'ora.

Nel caso servisse, unire acqua calda al fondo, se si dovesse ritirare troppo.






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DOLCI REGALI perchè non c'è due senza tre

Perchè la Community dell'MTChallenge non la ferma nessuno , ovvero non vi libererete tanto facilmente di noi!


Avete trovato entusiasmante il secondo? Insalata da Tiffany?

Allora il terzo sarà irresistibile!
Preparatevi a mettere le mani in pasta, questa volta si parte da una delle nostre gare, quella sul babà, per spaziare anzi per andare a ritroso , all'epoca che vide nascere la pasticceria come arte autonoma ( tra il XVII e il XIX secolo.

Cosa vuol dire il titolo?
Non aspettatevi suggerimenti per l'ultima strenna da infilare sotto l'albero di Natale, noi facciamo sul serio e per regali intendiamo proprio regali, cioè "dei re", ma, come si sa, accanto alla cucina creata per stupire e dilettare, c'è sempre stata anche quella povera , quella nata dall'ingegno delle massaie che, con semplici ingredienti sapevano rendere speciale un giorno di festa e allora ecco krapfen, graffe, buchteln, buns, torte delle rose e molte altre gustose ricette.

Vi sta venendo l'acquolina, vero?
Per concludere troverete il contributo della Community , in tre sezioni che spaziano dagli sciroppi, alle creme di accompagnamento , per finire a "la Dispensa del Castello" in cui troverete una raccolta di liquori, conserve, acque profumate, praline e altre goloserie.
 Come sempre i libri dell'MTC non sono libri "normali", anche questa volta ci saranno i disegni di Mai Esteve a rallegrarvi e le foto di Paolo Picciotto a farvi venire la voglia di addentare la pagina ;)



Allora, visto che Natale è alle porte, fatevi un regalo che vi farà sentire anche più buoni, visto che dietro ogni libro dell'MTC c'è un progetto benefico :
Acquistando una copia di Dolci Regali, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri (link: http://www.piazzadeimestieri.it/), un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l'atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta- dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della  realtà, derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto.

DOLCI REGALI
Collana “I libri dell'MTChallenge”
SAGEP Editori- Genova
Prezzo di copertina: 18,00 euro
Foto Paolo Picciotto
Illustrazioni Mai Esteve
Editor: Fabrizio Fazzari
Impaginazione: Barbara Ottonello
in vendita in tutte le librerie ( se non lo trovate fatelo richiedere dal vostro libraio di fiducia!) e su Amazon, IBS.





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mercoledì 10 dicembre 2014

Semifreddo arancia e mandarino con granella di mandorle pralinate

Tempo di agrumi, di arance, mandarini, ho semplicemente  utilizzato il loro succo.




 Semifreddo al mandarino e arancia con mandorle pralinate

dose per 7/8 porzioni monouso

  • 50 ml succo di mandarino e arancia
  • scorza di arancia bio grattugiata
  • 250 ml panna fresca
Per la meringa svizzera
  • 75 g albumi
  • 150 g zucchero semolato
Mandorle pralinate per decorare ( vedere qui per la ricetta)

Preparare la meringa mescolando albumi e zucchero in una ciotola adatta ad essere posta su un bagnomaria.
Quando la temperatura è di 62°C versare il miscuglio in planetaria e montare , oppure montare con le fruste elettriche.

Nel frattempo semimontare la panna fresca e unirla alla meringa, una volta pronta, aggiungere i succhi di arancia e mandarino; mescolare bene e versare in stampini monodose, oppure in un unico contenitore, porre in freezer a congelare, per una notte.

Prima di servire passare il contenitore rapidamente sotto un filo di acqua bollente, capovolgere su un piattino e decorare con le mandorle pralinate tritate grossolanamente.




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martedì 2 dicembre 2014

Agnello alla molisana per L'Italia nel Piatto



 Buongiorno cari amici, oggi un appuntamento che ci teletrasporta direttamente nell'atmosfera e nei profumi della festa più bella dell'anno: il Natale.

Noi de L'Italia nel Piatto abbiamo voluto regalarvi tante ricette legate alla tradizione e a questa festa , sono sicura che vi piaceranno e vi verrà voglia di passare da una regione all'altra seguendo la scia di profumo, allora siete pronti per il tour?


Trentino-Alto Adige: Husarenkrapfen 
Friuli-Venezia Giulia: Gubana 
Veneto: Bussolà 
Liguria: raviéu co-u tuccu 
Emilia Romagna: Panone di Natale Bolognese 
Lazio: Pan giallo 
Toscana: Ricciarelli
Umbria: Pampepato
Abruzzo:Il Parrozzo 
Puglia: Pane fenìscke
Calabria: Petrali



Per quel che riguarda il Molise ho voluto proporre un piatto che prevede l'utilizzo della carne di agnello, in un mondo in cui questo animale era molto presente, non deve stupire di ritrovarlo in un piatto specifico del Natale.

Questo piatto tradizionale vede le patate fare da robusto accompagnamento alla carne, facendolo diventare un piatto unico proprio nelle rare occasioni in cui l’agnello veniva ucciso per la famiglia.
Le brave massaie sapevano bene che “l’agnello è traditore” e provvedevano prontamente ad inserire le patate capaci di raccogliere tutto il condimento e l’aroma e, al tempo stesso, a saziare, più di quanto il solo agnello potesse fare.



Agnello alla molisana

Tempo di preparazione
30 minuti

Tempo di cottura
1 ora circa

Dose per 4 persone

  • 1,5 kg di agnello
  •  1,5 kg patate
  •  Due bicchieri di olio extravergine di oliva
  •  Due cipolle piccole
  •  Due spicchi di aglio
  • Un ciuffo abbondante di prezzemolo
  • Pepe macinato
  • Sale
  • Un cucchiaio di sugna ( strutto)

Copri il fondo di un ruoto ben unto con le patate precedentemente pelate, lavate e tagliate a spicchi e deponi su di esse i pezzi di agnello.
Insaporisci il tutto con fiocchetti di sugna ( questo come da tradizione, volendo si può omettere), rondelle di cipolla, l’aglio a filetti e un trito generoso di prezzemolo.
Unisci il sale, il pepe, irrora tutto con abbondante olio e con un bicchiere e mezzo di acqua.
Preriscalda il forno a 180°C , statico, inforna  per circa un’ora e dieci minuti, coperto con della carta argentata, scopri gli ultimi 20 minuti per permettere all’agnello di rosolare bene.






Ricordatevi di fare un salto sul blog de L'Italia nel Piatto
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domenica 16 novembre 2014

Zuppa di lenticchie di Capracotta e castagne per L'Italia nel Piatto

Una passeggiata nei boschi per questo nuovo appuntamento con le regioni d'Italia.
Vi invitiamo a seguirci in questa passeggiata virtuale, troverete il profumo dell'autunno, castagne, tartufi, funghi e tutto quello che i boschi sanno regalarci in questo periodo.

Come sempre vi invito a fare un giro nelle altre regioni: 

Trentino-Alto Adige: Crostatine ai funghi mi sti di bosco
Friuli -Venezia Giulia: Strùcul di mont Lombardia: Foiade di castagne ai funghi porcini
Veneto: Budin con la farina de maròn
Valle d'Aosta: Risotto alle castagne 
Liguria:  tocco de funzi  
Emilia Romagna: Tagliatelle di castagne con sugo di funghi 
Lazio: Frittelle di castagne e mele
Toscana: Necci
Marche:  Il tartufo e la 49° fiera nazionale del tartufo bianco di Acqualagna 
Abruzzo:Funghi all'Abruzzese
Umbria: Costolette d'agnello con roveja e tartufo 
Basilicata: Polpette al vino rosso con cardoncelli e lampascioni in agrodolce
Puglia: Recchjetèdde e cardengiedde 
Calabria: Il castagnaccio dei monti Reventino, Tiriolo, Mancuso

e il Molise con una zuppa di lenticchie e castagne.

Capracotta è un paese, in provincia di Isernia, famoso soprattutto per la sagra della "pezzata", carne di pecora bollita in paioli con acqua e erbe aromatiche.
Piatto nato dall'esigenza da parte dei pastori di utilizzare qualche capo di bestiame azzoppatosi durante la transumanza dalle montagne dell'Alto Molise al Tavoliere delle Puglie e diventato una prelibatezza da buongustai.

Oggi invece vi racconto di un'altra eccellenza, meno famosa , ma sicuramente da scoprire: le miccole.
Le lenticchie di Capracotta vengono coltivate sui terreni pietrosi dei monti del capracottese, anche l'altezza  /(dai 1400m ai 1600m s.l.m) contribuisce a dare alle miccole un gusto e delle proprietà organolettiche uniche.
Le varietà endemiche coltivate sono due.La cultivar, di più antica memoria rispetto all'altra, presenta una marcata policromia che va dal nero-marrone scuro, arancio, fino al rosso mattone e una struttura tegumentale ben sviluppata e robusta.
Dopo la cottura ( che non supera mai i 20-30 minuti) questa lenticchia noon si spappola, ma rimane sempre soda e saporitissima.
Sia nella prima che nella seconda varietà di lenticchia di Capracotta, le dimensioni del seme sono molto ridotte ed il sapore è pressochè identico ed eccellente. 
 Notizie riportate dall'azienda Le Miccole -Capracotta (Is)




Zuppa di lenticchie di Capracotta e castagne

dose per 4 persone
  • 300 g lenticchie di Capracotta
  • 150 g castagne secche morbide ( vengono denominate proprio così dai venditori)
  • 2 spicchi di aglio
  • prezzemolo
  • foglie di alloro
  • pane abbrustolito
  • olio di frantoio
  • sale
Cuocere le lenticchie , senza metterle a bagno,  in acqua s insaporita con aglio , prezzemolo e alloro per 20-30 minuti, se occorre aggiungere altra acqua calda, salare a metà cottura.


Lessare in abbondante acqua le castagne secche morbide per circa 35-40 minuti.

Verso la fine della cottura delle lenticchie completare con le castagne bollite precedentemente.
Condire con l'olio, versare nelle scodelle sulle fette di pane tostato.
Aggiungere un altro abbondante giro di olio.



E ricordatevi di fare un salto sul  blog de L'Italia nel piatto.

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giovedì 13 novembre 2014

Muffin salato ai funghi e sono diventata un pò Alice anche io.



Nel giro di un paio di minuti, il Bruco si tolse di bocca il narghilè, tirò qualche sbadiglio, e si dette una scrollatina. Poi scivolò giù dal fungo e si allontanò strisciando in mezzo all'erba, dicendo solo :
"Un lato ti farà diventare più grande, l'altro più piccola."
"Un lato di che cosa? L'altro lato di che cosa?" pensò Alice fra sè e sè.
"Del fungo." Rispose il Bruco, proprio come se lei avesse fatto la domanda a voce alta, e in un attimo scomparve alla vista.
Alice contemplò il fungo pensosamente per un minuto , cercando di indovinare quali fossero i due lati del fungo,e, siccome era perfettamente rotondo, il problema non era di facile soluzione. Comunque alla fine allargò le braccia e tendendole il più possibile, abbracciò il fungo e ne staccò dal bordo un pezzettino per parte con ciascuna mano.
"E adesso,quale pezzetto è per quale direzione?" si chiese, e rosicchiò un angolino del pezzetto che teneva nella destra per provarne l'effetto. Fu questione di un attimo, e sentì un colpo violento sotto il mento: era andata a sbattere contro il proprio piede!
   
Una corrispondenza semplice a questo giro dell'MTC  ( GRAZIE Francy!!!!), sarà che mi sento un pò come Alice nel Paese delle meraviglie, sarà che non ho ancora capito bene dove mi trovo e cosa ci faccio, sarà che (ogni tanto) mi piacerebbe "tornare" alla mia solita vita, come Alice, che sonnecchiava annoiata sotto un albero. Solo che non si può.
Il Bianconiglio che ho seguito mi ha condotto per una strada sicuramente faticosa, ma anche molto gratificante, ma, ogni tanto, mi domando, non potrei finire in una storia in cui invece che il ruolo di quella che  lavora come una matta,( e non sono il Cappellaio) ho quello di chi è semplicemente uno spettatore?

Prima o poi andrò a lamentarmi con chi scrive 'ste robe chiedendogli di cambiarei il finale !!!

Per tornare alla storia che ho scelto ho voluto dedicare il mio muffin salato ad un libro che amo molto,  per i suoi personaggi assurdi, per i suoi dialoghi strampalati e per tutto quello che nasconde, giochi di parole, matematici, filastrocche e poesie .

Ho pensato al bosco, in cui Alice finisce, poi mi è tornato sotto gli occhi il dialogo tra il Bruco e Alice e, lì, l'ingrediente era chiaro, chiarissimo: il fungo.
Ad avercene di funghi in grado di tirarci fuori dai guai facendoci cambiare a nostro piacimento.
Il Bruco fumava placidamente un narghilè e allora ho voluto aggiungere un elemento legato al fumo, semplicemente del sale affumicato , della robiola per legare il tutto e una crema al mascarpone e gorgonzola perchè...perchè non c'entra un bel niente e proprio per questo ci sta benissimo, in fondo nel mondo di Alice non è tutto un pò senza senso?
Anche questo muffin lo è.


Per il resto cosa aggiungere? Sono qui che vago nel bosco, ho perso le tracce del Bianconiglio, correva dicendo che era in ritardo...per caso l'avete visto passare?




 Muffin salati ai funghi con crema al mascarpone e gorgonzola
Per tutte le spiegazioni tecniche e le indicazioni vi rimando al post di Francy

Dose per 12 pezzi

  • 300 g di farina 00
  • 50 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
  • 100 g di robiola
  • 1/2 cucchiaino di sale affumicato
  • un pizzico di timo
  • 8 g di lievito in polvere per salati
  •  un pizzico di bicarbonato
  • 400 di funghi freschi, lavati e affettati
  • uno spicchio di aglio in camicia
  • olio evo
  • mezzo bicchiere di vino bianco  ( per me del Pecorino abruzzese)
  • 125 g di latte
  • 70 g di burro + una noce per completare ( che io ho dimenticato!)
  • 2 uova medie
Preparare i funghi: in una pentola di coccio versare l'olio e lo spicchio di aglio in camicia schiacciato con la lama di un coltello, non appena inizierà a scaldarsi versare i funghi precedentemente puliti e affettati ( per me un pò di prataioli, chiodini e pleurotus).
Far cuocere dolcemente, fino a quando non risulteranno rosolati, a quel punto sfumare con il vino bianco e salare con il sale affumicato.
Dopo la cottura il peso sarà di circa la metà.



Preriscaldare il forno a 190°C modalità statica.
Preparare il contenitore per la cottura dei muffin o imburrando ed infarinando oppure utilizzando gli appositi pirottini.

Far sciogliere il burro a bagnomaria e tenere da parte.

In una ciotola setacciare la farina con il lievito e il pizzico di bicarbonato, aggiungere il parmigiano grattugiato, il timo, il sale affumicato.

In un'altra ciotola mescolare le uova con la robiola, il latte, i funghi  e il burro fuso , mescolare bene e versare nella ciotola degli ingredienti secchi.
Dare una mescolata approssimativa ( non più di 10 giri come dice la Francy ) e aiutandovi con un cucchiaio versate negli appositi stampini, riempiendo per i 2/3.



Cuocere in forno , abbassando la temperatura a 180°C per 20'-25'.
Fare sempre la prova stecchino.
Fare intiepidire.



Per la crema al mascarpone e gorgonzola
  • 100 g gorgonzola dolce
  • 100 g mascarpone
  • 250 g di besciamella
  • sale affumicato
Preparare la besciamella
  • 500 lt latte intero
  • 30 g burro
  • 35 g farina 0
  • sale affumicato
  • pepe

Scaldare il latte fin quasi al bollore.
Sciogliere il burro in un pentolino, lontano dal fuoco unire la farina setacciata e mescolare energicamente con un cucchiaio di legno, unire il latte bollente poco alla volta, rimettere sul fuoco e continuare a mescolare, far addensare, cercando di mantenerla piuttosto liquida.
Salare poco e pepare.


Versare nella besciamella calda il gorgonzola, mescolare fino a farlo sciogliere unire il mascarpone e far amalgamare bene.
Versare la crema al gorgonzola sui muffin e completare con una macinata di sale affumicato.





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