venerdì 30 novembre 2012

Biscottini allo sciroppo di zucca per il calendario dell'Avvento

Trovo irresistibile scandire il passare di stagioni e di festività con piccole tradizioni familiari.

E' così per Pasqua, è così per l'arrivo dell'estate, per Halloween e non potrebbe essere diversamente per il Natale.

Non sto ad ammorbare chi legge con le mie paturnie depressive ogni volta che viene Natale ( anche quelle capitano e oramai ogni anno!!), piuttosto mi piace raccontare come , da 15 anni a questa parte, cerco di creare l'attesa del giorno più bello dell'anno ( così dicono!).

Mi piace l'atmosfera calda e accogliente che il Natale sa regalare, colori, scintillio di luci, profumi di pietanze succulente e dolci speziati.
Trepidazione per le strenne da preparare e aspettative per i doni da attendere.

E' così, niente di nuovo , nè di originale neanche dalle parti di casa mia, ma ad una cosa proprio non rinuncio: il calendario dell'Avvento.

Con i miei ragazzi ho iniziato con quelli di cartoncino con dentro quelle pastigliette di cioccolato ( immangiabili) a forma di stella, pacchetto, albero di Natale ecc. Poi ho pensato che era un pò noioso, in fondo si sapeva già cosa c'era e ne ho acquistato uno di quelli da riempire.
Per un paio di anni mi sono stressata pensando come riempire la finestrella con due dolcetti per i due cuccioli....dopo 24 giorni non avevano voglia di vedere dolciumi neanche per fotografia!!

Dallo scorso anno ho deciso di cambiare registro passando la palla a loro: basta dolci, basta stupidaggini comprate, d'ora in poi tutto home made.

Sia il piccolo che l'adolescente si sono mostrati entusiasti e ognuno, di nascosto dall'altro, prepara bigliettini, disegnini e piccoli doni .

A me il compito di riempire la finestrella con entrambi i lavoretti , a loro il piacere di scoprire ogni giorno un disegno, un bigliettino, una filastrocca , un biscottino o una meringa ( da parte mia!!).
Per il piccolo di casa letterine per ripassare l'alfabeto!


Biscottini allo sciroppo di zucca
(liberamente modificata dalla ricetta dei Pepparkakor )

  •  farina 00 270 gr
  • burro 90 gr
  • sciroppo di zucca 70 gr ( preparato con questa ricetta)
  • zucchero di canna 60 gr
  • zucchero semolato 25 gr
  • cannella in polvere un cucchiaino raso
  • chiodi di garofano in polvere la punta di un cucchiaino
  • 1 cucchiaino di lievito
  • un pizzico di sale
  • acqua 90 gr

Versare in un pentolino l'acqua, lo sciroppo di zucca, gli zuccheri, le spezie e portare a ebollizione.
Unire il burro a pezzetti e far sciogliere.

Setacciare la farina e il lievito in una ciotola, unire il sale e versare il composto .

Mescolare bene fino ad avere un composto omogeneo, se occorre aggiungere altra farina ( non deve risultare appiccicoso).

Mettere in frigo per un paio di ore ( io tutta la notte).

Prendere la pasta stenderla su un piano infarinato allo spessore di pochi millimetri, dare la forma desiderata e cuocere a 170° per 15'-20'.

Una volta freddi decorare con della ghiaccia reale.




Fiocchi di neve di meringa
  • 100 gr albume
  • 100 gr zucchero semolato
  • 100 gr zucchero a velo
Montare a neve l'albume con un pò di zucchero semolato, aggiungere gradatamente  il resto dello zucchero e lo zucchero a velo, fino ad avere una consistenza soda.

Versare in una sac-à- poche e creare dei fiocchi di neve su carta forno!
Lasciar asciugare in forno a 90° per almeno 3 ore.
Maneggiare con delicatezza, sono fragilissimi!!



E adesso riempiamo il calendario!!
Una letterina al giorno!



E questi i bigliettini preparati dal piccolo per la sorellona




  Con questa ricetta partecipo al contest "Realizza anche tu il tuo calendario dell'Avvento"


Al contest di Dana e Barbara



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mercoledì 28 novembre 2012

Pumpkin Syrup ...copiata spudoratamente!

Qui nei blog è tutto un copiare e ricopiare, un provare ricette viste da altre, ma così belle da aver voglia di rifarle e pubblicarle anche noi.

Sarà poco originale, anche piuttosto ripetitivo, ma, in fondo, neanche tanto strano se si pensa che, nel mio caso, questo blog mi serve proprio come ricettario personale.

Appuntandomi le ricette in diverse agende e quaderni, più di una volta mi è capitato di non ricordare dove fosse segnata la ricetta e venire a guardare sul blog.

Alla luce di questo mi sembra più che giustificato aggiungere l'ennesima ricetta scopiazzata per avere la certezza che, almeno quissù, riuscirò a ritrovarla.

La ricetta (FANTASTICA!!!!) è  di Muscaria, provatela, come dice anche lei , non sa di zucca , ma sa moltissimo di cannella, quindi o amate questa spezia o lasciate perdere.

Ho fatto delle piccolissime modifiche, vi riporto la ricetta fatta da me.


Pumpkin syrup
 ( per un barattolino da 150 gr circa)
  • 80 gr di zucca pulita
  • 110 gr acqua
  • 110 gr zucchero ( di cui 50 aromatizzato alla vaniglia*)
  • 1/2 cucchiaino scarso di noce moscata
  • 3 chiodi di garofano
  • 2 piccole stecche di cannella
  • 1 cucchiaino scarso di cannella
  • 1/4 di stecca di vaniglia
Tagliare a dadini la zucca e farla bollire con un pò di acqua.

Una volta cotta scolarla e frullarla.
Tenere da parte.

Mettere sul fuoco l'acqua, lo zucchero e la vaniglia, far sciogliere a fuoco medio basso lo zucchero, unire le spezie e aggiungere la polpa della zucca frullata.

Far ridurre della metà, mescolando sempre ( circa 15').

Non farlo ridurre troppo, una volta freddo diventerà più denso.

Una volta pronto scolare e travasare in un barattolo sterilizzato.

Conservare in frigo.

Utilizzare nel latte, nel cappuccino, sui budini, nel the....a breve vi mostrerò cosa ne ho fatto!!!

* Lo zucchero aromatizzato alla vaniglia lo ottengo tenendo sempre una bacca di vaniglia usata, pulita e fatta essiccare, nel barattolino dello zucchero a chiusura ermetica, ogni volta che ne utilizzo un pò ne aggiungo altro.


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lunedì 26 novembre 2012

Zuppa di fagioli con spezzatino



In realtà questa ricetta prevedeva un altro tipo di fagioli che non sono riuscita , ancora, a reperire.
In compenso ho trovato i fagioli tabacchini che vengono prodotti anche nella provincia di Isernia, sono detti anche "fasciol a' burr' " , li ho trovati ottimi in questa ricetta che è una delle uniche a prevedere l'utilizzo di legumi e carne e cadeva, neanche a dirlo, A FAGIOLO per il tema proposto da Babi e Renata per La Cucina Regionale, vale a dire

  Stufati, brasati e spezzatini

Queste le altre regioni, buon tour! ^_^




CAMPANIA:  Spezzatino napoletano di Le Ricette di Tina

SICILIA:
assente a questo giro.


TOSCANA: Cinghiale in dolceforte di Non Solo Piccante

LOMBARDIA: Stufato lombardo di L’Angolo Cottura di Babi

VENETO: Spezzatino di musso di Semplicemente Buono

FRIULI VENEZIA GIULIA: Carne spicada in selvadigo di Nuvole di Farina 

 
PIEMONTE: Stufà id mansu  di La Casa  di  Artù 

 
EMILIA ROMAGNA: La tasca di manzo ripiena di Zibaldone Culinario

TRENTINO ALTO ADIGE: Lesso con la Peverada  di A Fiamma Dolce 

 
PUGLIA:
Per questa volta non ci sarà.

LAZIO:   Coda alla vaccinara di Chez Entity

LIGURIA: Stuffou   di Un’arbanella di Basilico  

UMBRIA: Spezzatino marinato al vino rosso di 2 Amiche in Cucina  

MARCHE: La pasticciata di nonna Lidia di La Creatività e i suoi Colori

ABRUZZO:    Brasato con peperoni di In Cucina da Eva

VALLE D’AOSTA: “La Carbonata” di L’Appetito Vien Mangiando

SARDEGNA:  Bocconcini di maiale in umido di Vickyart  Arte in Cucina

BASILICATA: Bollito dei  Pastori di Pasticciando con Magica Nanà 



...e IL MOLISE con La zuppa di fagioli con spezzatino






Zuppa di fagioli con spezzatino
(La Cucina Molisana vol.I)
  • 300 gr di fagioli tabacchini secchi
  • 800 gr di spezzatino di vitello
  • un bicchiere di olio di oliva evo
  • un bicchiere di vino bianco secco
  • una cipolla
  • una costa di sedano
  • un "diavolillo" ( peperoncino piccante)
  • 2 o 3 pomodori pelati
Mettete a bagno i fagioli per 12 ore; il giorno seguente lavateli bene e poneteli in un tegame coperti di acqua, salateli e fateli cuocere a fuoco moderato.
Mentre i legumi cuociono preparate il sughetto con lo spezzatino: versate l'olio in una "tiella" di terracotta ( se la possedete !), aggiungetevi la cipolla affettata a velo e fatela appassire dolcemente, unite quindi i pezzi di carne, il sedano tritato e fateli soffreggere.
Inumidite di tanto in tanto lo spezzatino con il vino, salatelo e continuate la cottura , aggiungendo i pomodori pelati e qualche mestolo di acqua di cottura dei fagioli.
Quando la carne sarà cotta unite i fagioli con parte della loro acqua e il "diavolilli", mescolate e fate insaporire per 15 minuti.


E per finire un proverbio molisano:

 "La mort d' ru fasciol è la pignata attuorna ru fuoc"

La morte del fagiolo è la pignatta circondata dal fuoco

 


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venerdì 23 novembre 2012

Pane con lievito madre di Bonci

Il mio lievito madre non ha un nome.

So che è di moda riferirsi a lui con i più diversi nomignoli, ma il mio non l'ho mai battezzato, anzi neanche lo considero più di tanto.
L'ho creato, questo è un dato, circa un anno fa e da allora si è comportato benissimo, mi ha permesso di realizzare panettoni, brioches,biscotti, nonostante le mie cure siano alquanto discontinue.

E' capitato che per periodi abbastanza lunghi lo abbia lasciato in frigo, senza degnarlo di uno sguardo e ricordandomene un attimo prima che esalasse l'ultimo respiro.

Anche questa volta è andata così, proprio a un pelo dalla morte, quando quasi necessitava la respirazione bocca a bocca, mi sono data da fare e la resurrezione è riuscita.
Ho chiesto scusa, mi sono ripromessa di essere un pò più assidua e ho giurato di non abbandonarlo più in autostrada nel frigo.

Naturalmente questo comporta una produzione di pane che supera la necessità della mia famiglia, che oltre a non mangiare pasta, consuma pochissimo pane.

Tocca imporsi di panificare oltre ogni ragionevole necessità e allora giù a scartabellate, youtubizzare, blogghizzare, per trovare ricette che diano soddisfazione e che siano fattibili...questa è una di quelle.

Preparazione veloce in macchina del pane, lievitazione in frigo, pieghe e successivo riposo di SOLI 20 minuti e poi cottura, cosa volere di più?? Bonci docet e io imparo!

Ovviamente non avevo gli ingredienti richiesti dalla ricetta e l'ho modificata adattandola alla mia cucina!


 Pane casereccio di Bonci
( con le mie modifiche tra parentesi)
  • 500 gr manitoba                                                             (750 gr manitoba)
  • 500 gr farina integrale                                                    ( omessa)
  • 700 ml acqua                                                                  (525 ml)
  • 15 gr sale                                                                        (11 gr)
  • 200 gr lievito madre rinfrescato il giorno prima            ( 150 gr lievito madre resuscitato!!)
Versare il lievito in una ciotola  e scioglierlo con l'acqua, unire la farina e impastare, aggiungere il sale e continuare fino ad avere un composto omogeneo.

Il mio lievito madre novello Lazzaro

Se utilizzate la macchina del pane seguire il medesimo procedimento, programma :solo impasto ( 1h e 30).
Versare un filo di olio in una ciotola capiente,possibilmente di vetro, e adagiarvi l'impasto, coprire con la pellicola e lasciar lievitare in frigo per 18/24 ore. ( Nel mio caso 16 ore sono state sufficienti).
Il giorno dopo si presentava così:



Rimuovere l'impasto dalla ciotola, versarlo su un piano infarinato, allargarlo con le mani dando una forma rettangolare.


Procedere con le pieghe cercando di portare verso l'interno le due punte superiori,in questo modo:



Poi arrotolare la punta che si sarà formata , verso il basso e continuare ad arrotolare fino al termine della pasta.

Adagiare in uno stampo da plumcake foderato con un canovaccio pulito e privo di profumo ( volendo farlo bollire in acqua bollente per alcuni minuti e lasciarlo asciugare), infarinato, chiudere con i lembi e lasciar lievitare per 20'.

Nel frattempo riscaldare il forno alla temperatura massima.

Passati i 20 minuti di lievitazione, aprire il canovaccio e ribaltarlo sulla placca da forno, incidere la superficie con una lametta.( Io avrei dovuto fare incisioni un pò più profonde, infatti il pane si è aperto lateralmente anzichè sopra!)
 Bonci consiglia di utilizzare canovacci con una trama quadrettata a rilievo, in modo da trasferirsi anche sulla superficie del pane, io non ce l'ho! :)


Infornare e abbassare immediatamente la temperatura a 200°, cuocere per 40'.




E questo è il risultato.

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mercoledì 21 novembre 2012

Stollen ...ci prepariamo per il Natale?

Sembra presto, prestissimo, in effetti lo è, ma non potevo di certo aspettare dicembre per questa ricetta...e se poi non mi piaceva?
...e se non mi riusciva?
...e se volevo modificare qualcosa?

Ogni scusa è buona per entrare nell'atmosfera natalizia, anche così in anticipo.

La colpa ( o il merito) è sempre sua, di Silvia, la The Recipe-tionist di questo mese.

Ho trovato la ricetta di cui mi parla sempre, con un pò di nostalgia, la mia collega del Trentino , ma anche con un tale entusiasmo da avermi fatto nascere il desiderio di provare a replicarla.

Complice un panetto di pasta di mandorle regalatomi da un'altra collega, andata in ferie in Sicilia, ho fatto 1 + 1 e voilà ecco la ricetta.

Lo Stollen è un dolce tipico natalizio della Germania, a metà strada tra il nostro panettone e il panforte.La sua caratteristica è quella di avere un sapore del tutto particolare in virtù delle spezie che fanno parte degli ingredienti.
 La sua storia si perde nella notte dei tempi, tanto che viene citato per la prima volta nel 1474.
Una curiosità è che a quei tempi era un vero e proprio pane, perché fatto solo con farina, lievito e acqua, dato che era un dolce di quaresima. Possiamo immaginare che non fosse un gran che come dolce, tanto che fu chiesto insistentemente al Papa il permesso di aggiungere almeno il burro come ingrediente.
Innocenzo VIII allora inviò uno scritto, passato alla storia come “Lettera del burro” in cui concedeva il permesso di utilizzare latte e burro, in cambio di una penitenza.
Si dice anche che lo Stollen per la sua forma ricordi il Bambinello avvolto nelle fasce.

Notizie prese da qui .


Stollen o Christollen
Ricetta di Silvia, presa da Solema

Ingredienti x 3 stollen:
750 gr. di farina forte
200 gr. di zucchero
1 bustina di lievito secco liofilizzato o 25 gr di lievito di birra ( io lievito di birra fresco)
280 gr. di latte tiepido
250 gr. di burro morbido
1cucchiaino di cannella
1 cucchiaino di cardamomo ( per me 5/6 bacche pestate e fatte bollire nel latte da utilizzare)
160 gr. uvetta
100 gr. di mandorle con la buccia
40 gr. di canditi misti  ( per me mirtilli essiccati)
40 gr. di zenzero candito ( arancia candita)
80 gr. di albicocche secche morbide
pasta di mandorle
Rum q.b
2 uova
Sale 5 gr.

Per spennellare:
30 gr. circa di burro
Zucchero semolato q.b
Zucchero a velo q.b

Procedimento:
Fate il lievitino con 130 gr. di farina, 80 gr. di latte, 1 uovo e il lievito. 
 
Sciogliete il lievito con 2 cucchiai di latte, a parte battete leggermente l'uovo, aggiungete il resto del latte, la farina, deve risultare una crema densa .
 Coprite e mettete a lievitare in luogo tiepido, fino al raddoppio.
 Io l'ho messo nel forno in modalità camera di lievitazione ( o semplicemente con la luce accesa) dopo 40' dovrebbe aver raddoppiato il volume.
A questo punto, nell'impastatrice mettete il resto della farina, lo zucchero, la cannella, il cardamomo , il lievitino; date una giratina e mettete il latte gradatamente (non serve tutto).
Deve risultare un impasto molto sodo.
Mi sono aiutata anche a mano. Rimettete in funzione l'impastatrice aggiungete il sale e l'uovo un pò sbattuto e, quando questo è incorporato, iniziate a mettere il burro molto morbido, un pò alla volta, sempre con l'impastatrice in azione.
 Quando tutto è ben "incordato", mettete l'impasto in una terrina unta di burro. Coprite e lasciate lievitare fino al raddoppio, avendolo preparato il pomeriggio, l'ho lasciato in frigo oltre le 24 ore.
Quando ho ripreso l'impasto era bello lievitato.L'ho lasciato a temperatura ambiente per altre tre ore.

Trascorso questo tempo ho sgonfiato delicatamente l'impasto,  incorporato i canditi, le uvette, le albicocche che  ho messo a bagno nel rum la sera precedente tagliate in 4 o 5 pezzi, sgocciolati bene e all'occorrenza anche asciugati ( io li ho lasciati abbastanza umidi, il sapore del rum è molto piacevole nell'impasto).
Mettete anche le mandorle intere. Dividete l'impasto in tre parti.
Sulla spianatoia infarinata iniziate a lavorarli uno alla volta, arrotolateli con le mani fino ad avere un cilindro, spianatene metà con il matterello e nel pezzo più grosso appoggiate il marzapane, che avrete preparato anzitempo. Arrotolate anche il pezzo che avete spianato, fino a coprire il marzapane.
Mettete gli stollen sulla teglia ricoperta di carta forno e divideteli con la stessa. Appoggiate il matterello sulla chiusura per sigillare al meglio. Coprite con pellicola e lasciate riposare anche qui fino al raddoppio.
 Ci sono volute circa 4 ore ( per me un pò meno, ma sempre nel forno)


 Fate cuocere nel forno preriscaldato a 170° x 15 minuti , a 160° per circa 40 minuti ( nel mio forno sono stati sufficienti 25!).
 Appena cotti spennellateli abbondantemente di burro fuso , volendo anche sotto, sempre abbondantemente spolverateli di zucchero semolato e subito dopo di zucchero a velo. 

Lasciate raffreddare e avvolgeteli nella carta di alluminio. La ricetta originale vorrebbe, appunto, un riposo di almeno 2 settimane, lo ritengo un pò troppo e, comunque, avevo necessità di provarli bene prima di lasciarli a riposo! ;)

La collega del Trentino mi ha assicurato che il sapore è quello e che effettivamente loro lo conservano a lungo, consumandolo come dolce da colazione accompagnato da latte.






Con questa ricetta ( giuro che è l'ultima) partecipo a The Recipe-tionist di novembre
 
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lunedì 19 novembre 2012

Bagel e hamburger vegetariano dell'IKEA

Una bella cena in famiglia con due ricette di Silvia,ancora lei la The Recipe-tionist di novembre.

Troppo spesso siamo così preoccupate a stupire con le nostre ricette, da non replicare mai ricette di altre blogger che potrebbero piacerci.
Abbiamo ( o almeno a me capita di pensarlo) sempre il timore di apparire poco originali, eppure ci sono ricette strepitose in giro.
Per fortuna questo gioco "costringe" a studiarsi le ricette di altri e, devo ammetterlo, ho sempre scovato delle gran belle ricette, ogni volta, grazie ad Elisa per averlo ideato.

Non temere Silvia, ne ho provata ancora un'altra...a breve te la mostrerò!!
Intanto queste due mi hanno piacevolmente risolto una cena!


Il dietro le quinte della ricetta lo mostrerò più giù! ;)

Un pò di storia presa da qui:

IL BAGEL

Il bagel è un pane molto popolare in America del nord, ma le sua origini sembra essere Europee.
Si narra che queste ciambelle di pane furono fatte per la prima volta nel 1683 da un panettiere ebreo di Vienna in onore del re di Polonia, come ringraziamento per aver salvato la popolazione austriaca dall’invasione turca. Poichè il re era un appassionato cavaliere, il panettiere diede al pane la forma di una staffa –beugel in austriaco.
Quando nel 1800 le migliaia di ebrei europei emigrarono nell'America del Nord portarono con loro   questa specialità.
Fu a New York, attorno al 1910, che l’industria dei bagels si sviluppo' particolarmente. Trecento panettieri fondarono un’associazione chiamata: “Bagel bachery Local 388”. Questo gruppo di artigiani con  “il bagel nel sangue” stabilì che solo i figli dei membri potevano continuare la tradizione dei bagels.
Si narra che a quei tempi era più facile laurearsi in medicina che diventare apprendista in uno dei 36 "bagels shop” di New York e del New Jersey.
Tutti i bagels venivano fatti a mano e solo negli anni sessanta fu introdotta la meccanizzazione della produzione con una speciale macchina che dà la forma rotonda a questo impasto.
Fu attorno al 1950/1960 che i panettieri di New York e del New Jersey iniziarono ad espandersi in altri stati dove iniziarono a produrre anche bagels confezionati e soprattutto congelati per la distribuzione nei supermercati.
La particolarità dei bagels sta nella sua forma ad anello e nel metodo di cottura che conferisce loro la struttura morbida, leggermente gommosa all’interno e la crosta lucida.
Il bagel è l’unico pane che viene bollito in acqua prima di essere cotto in forno, anche per questo motivo viene giustificato il suo costo   leggermente più alto rispetto ad altri panini.
I bagels sono spesso farciti di cream cheese e sono una colazione tipica per i newyorkesi. Possono essere farciti a piacimento come un normale panino, ma piu' leggero e con meno mollica per il buco al centro.

CONSIGLI:

Il bagel va tagliato orizzontalmente , riscaldato (preferibilmente tostato), farcito a piacere e gustato caldo.
Il metodo più sicuro e semplice per tagliare il bagel con sicurezza è questo: collocare il bagel su di una superfice piana, tenerlo fermo con una mano e con l’altra usando un coltello, possibilmente da pane, tagliarlo orizzontalmente almeno fino a metà, quindi alzare il bagel in posizione verticale e finire di tagliarlo avendo cura di tenere la mano al di sopra del coltello.

FARCITURE CONSIGLIATE:

-Formaggio cremoso.
-Burro e marmellata.-Cioccolato.
-Olio d’olive e aglio
-Mozzarelle e pomodoro e passato in forno.
-petto di pollo grigliato, maionese, insalata e pomodoro.
-salame, formaggio, inasalata.
-burro, salmone affumicato,
-prosciutto cotto, formaggio, insalata, cipolla, pomodoro, senape. 


Bagel di Silvia


  • 225 ml di latte bollente
  • 50 gr di burro
  • 25 gr di zucchero
  • 15 gr di lievito di birra fresco
  • un po' di sale (io metto un cucchiaino scarso)
  • 1 uovo
  • 400 gr di farina 0 (oppure metà 00 e metà manitoba)
  • 2 cucchiai di latte
Procedimento:

Versare il latte bollente nel cestello dell’impastatrice, aggiungere il burro e lo zucchero e girare con un cucchiaio di legno.
Una volta intiepidito aggiungere il lievito sbriciolato e lasciare per 5 minuti.
Poi aggiungere il sale e l'albume (il tuorlo servirà per spennellare) mescolare ed aggiungere la farina, e selezionare il programma di impasto e lievitazione.
Dopo 1 ora e mezzo la pasta avrà raddoppiato il suo volume.
Prendere la pasta e dividerla in parti uguali. La ricetta originale diceva 16 parti. Vengono delle palline di circa 35 - 40 grammi.
A me piacciono più grandi e ne faccio solo 9, così inforno solo una volta nella teglia del forno e vengono delle palline di circa 85 gr l’una.


Per formare la ciambella io ho usato questo metodo:
Prendo la pallina di impasto, creo un buco al centro con le dita, lo allargo leggermente , cercando di dare la forma di una ciambellina ( ho pensato che se partivo da un salsicciotto e ne univo le estremità  si sarebbe potuto aprire durante la lievitazione e bollitura). 


Nel frattempo far bollire dell’acqua in una pentola abbastanza larga e far bollire i bagel 3 per volta, far cuocere per circa 15 - 20 secondi per lato.
Scolarli e rimetterli sulla placca forno, spennellare i bagels con il tuorlo e 2 cucchiai di latte e coprire a piacere con semini di sesamo, di papavero o di girasole.
Cuocere in forno ventilato già caldo per circa 20 minuti con una ciotola di acqua.
In questo modo i nostri bagels verranno belli morbidi dentro e croccanti fuori.




GRONSAKSKAKA :Hamburger vegetariani dell'Ikea sempre ricetta di Silvia- Una Stella tra i fornelli


ingredienti per 8 persone

-350 g di patate
-150 g di broccoletti
-300 g di ricotta o fior di latte (Per me fiordilatte con un piccolo problema in cottura)
-40 g di parmigiano
-80 g di porro( non ce l'avevo)
-50 g di cipolla (o scalogno) 

 -Erba cipollina
-Olio extra vergine di oliva
-Pepe (moderato)
-sale

Preparazione
Lessare le patate,  farle raffreddare. Tagliarle a dadini di grandezza media.
Lavare i broccoletti e lessarli, soffriggerli in una padella con olio, (porro) cipolla a cubetti, farli raffreddare.
 Amalgamare il composto di broccoletti con le patate, (la ricotta) il fiordilatte, il parmigiano, sale, pepe e erba cipollina.
Ho messo in un coppapasta il composto, poi rovesciato su una teglia coperta da carta forno e fatto cuocere in forno ventilato per 20 minuti a 200° gradi.

Prima della cottura
A me dopo 10' il composto si era un pò"spatasciato", l'ho risitemato aiutandomi con una spatola.


La spatasciatura 

Una volta pronto mettere nel bagel tagliato a metà e servire!



Come promesso ecco la mia cucina mentre preparo un paio di ricette contemporaneamente ...e le vostre cucine come sono ?? ;)



Con queste due ricette partecipo a The Recipe-tionist di novembre 



 
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