Mi é accaduto la stessa cosa con la ricetta degli gnocchi che non sono proprio il mio cavallo di battaglia, ma in quel caso non ho mai pensato di ostinarmi per perseguire un risultato, ho rinunciato e basta.
Cosa diversa per questi biscotti che fanno parte dei miei ricordi da bambina, che accompagnavano sempre quel bicchiere di vino offerto senza tante cerimonie e che esistevano anche nella versione golosa, ricoperti di naspro, venduti dai forni.
Finalmente ho trovato una ricetta che mi ha permesso di ottenere un ottimo risultato, quasi come quello originale.
La ricetta con la relativa spiegazione l' ho trovata su Scatti di Gusto ed è quella che mi ha permesso di ottenere i taralli quasi perfetti.
La ricetta parla di taralli pugliesi , ma posso assicurare che anche nel Molise i taralli sono parte integrante della cucina tradizionale di una volta.
La ricetta é basica solo quattro ingredienti reperibili sempre in casa : farina, uova, zucchero, olio extravergine d'oliva.
Il segreto vero é nella cottura, non possedendo un forno a legna mi sono dovuta adattare con quello elettrico e ho capito che la modalità statica é quella che mi permette di ottenere il miglior risultato.
Finora ho realizzato sempre la ricetta con dosi minime , ma considerando che i taralli durano tanto, conviene abbondare, così come facevano le nostre nonne che, come minimo utilizzavano 12 uova, la farina "che si ritira ", vale a dire circa un chilo.
Taralli bolliti ( ricetta presa qui )
Dose per 5 pezzi grandi
- 250 g farina 00 o 0
- 3 uova
- 1 cucchiaio di zucchero
- 25 g olio extravergine d'oliva
- (pizzico di bicarbonato di sodio : OMESSO)
Nella ciotola della planetaria con la frusta, montare le uova fino a renderle chiare e spumose, aggiungere l'olio a filo e farle triplicare, inserire la farina setacciata. Ribaltare l'impasto piú volte, sostituendo la frusta con la foglia.
Quando la massa sarà omogenea, anche se molle e appiccicosa, rovesciarlo sulla spianatoia, cosparsa con farina, compattare con le mani.
Dividere in cinque pezzi di pari peso.
Rotolare sulla spianatoia ottenendo una specie di mezza luna dai 15 cm con gli estremi sottili, sovrapporre premendo bene per sigillare.
Portare abbondante acqua a 80°C / 90°C ( dovrà sobollire e non raggiungere mai l'ebollizione vera e propria ), calare un paio di taralli alla volta e far cuocere fino a a quando non risulteranno chiari e sodi, rigirarli un paio di volte quando torneranno in superficie.
L'acqua non deve MAI bollire, nel caso aggiungere acqua fredda per abbassare la temperatura.
Scolare e porre su un canovaccio ad asciugare per 24 ore circa, rigirandoli spesso.
Il giorno successivo incidere profondamente con un coltello a lama liscia ogni biscotto, esternamente.
Porre su teglia del forno.
Preriscaldare il forno a 250°C' modalità statico , infornare, quando i taralli si saranno gonfiati per bene, abbassare la temperatura a 220°C' è proseguire per altri 20' ( controllare che non brucino).
Spegnere e lasciare nel forno aperto a fessura.
Hai fatto bene a non mettere il bicarbonato, io li ho fatti a Pasqua e si sentiva 😜 belli!! Anche e soprattutto perché un po' troppo cotti😍 a me lo scrocchiarrllo piace
RispondiEliminasonoassolutamente bellissimi e trasmettono un senso di accoglienza riportandoci a valori desueti, grazie di cuore Loredana per la ricetta e per le emozioni che sei riuscita a trasmettere insieme ad essa e, soprattutto, complimenti!
RispondiEliminaMi ricordano tanto la mia infanzia e la mia cara mamma
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