Ho raccontato qualcosa delle mie origini siciliane, o meglio di quelle del mio papà.
In realtà se ne è parlato sempre poco, ma gli indizi lasciati dai suoi piatti preferiti parlano decisamente siculo, come questo formaggio.
Da brava figlia femmina ho sempre ritenuto che quello che proponeva il mio papà come pietanza fosse eclusivo ed appartenesse solo alla nostra famiglia, crescendo mi sono accorta che, invece, il mio papà mi stava tramandando sapori a lui stesso tramandati dal suo papà, trasferitosi in altra regione, ma con la sua Sicilia nel cuore e, soprattutto, nello stomaco.
Questa ricetta è sempre stata preparata seguendo le indicazioni di mio padre, semplice, semplicissima, così come la sua origine racconta: a Palermo viveva un argentiere che, si racconta, ebbe un periodo meno fortunato negli affari.
Per non perdere la credibilità, che all'epoca passava anche attraverso i profumi che si sprigionavano dalla cucina di casa, la moglie pensò bene di preparare semplicemente del formaggio, ma arricchendolo con aromi e una spuzzata di aceto.
Il profumo che si sprigionerà dalla prepararzione di questo piatto è degno dei migliori manicaretti, non sappiamo come andò la fortuna dell'argentiere, ma di certo la sua fama è rimasta legata a questa ricetta.
La ricetta originale prevede l'utilizzo di un formaggio a media stagionatura ( caciocavallo o ragusano o canestrato) con l'aggiunta di origano , aglio ( ma il mio papà non l'ha mai messo) e una spruzzata di aceto.
Io ho pensato di utilizzare un primo sale.
Ah, già la ricetta, ma quasi non serve, vi avverto.
Cacio all'argentiera
- fette di formaggio a media stagionatura spesse non meno di 1 cm ( per me primosale)
- olio extravergine di oliva
- aceto di vino
- origano secco
Servire ben caldo.
Visto che lo scorso venerdì ho preso una cantonata con una ricetta di soli albumi, ma con la farina, questa volta spero di aver fatto bene e invio questo piatto alle amiche del 100% Gluten Free (fri)day
anche io oggi vado in sicilia, che bellezza, vero? e questo primo sale è da provare!
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RispondiEliminaah! Il cacio all'argentiera, uno sfizio strepitoso. Sai che a Palermo ci sono viuzze intitolate ai mestieri? Una di queste è dedicata agli argentieri. La leggenda racconta e se ci fai caso è vero, che il profumo del cacio mescolato all'aceto e all'origano pare carne. Quindi il ciavuru pareva di carne non di formaggio e i vicini che sparlavano sulla cattiva sorte del commerciante si rodevano le ossa picchì chiddu manciava carne nonostante fosse in cattive acque mettendo in dubbio la mala sorte...vidi chi cosi. Brava la mamma Loredana :*
RispondiEliminaCiao Loredana,
RispondiEliminaquesto cacio preparato così non lo conoscevo ma mi alletta parecchio, proverò!
Spero ti faccia sapere che ti ho assegnato un premio, ecco il link:
http://www.theinsaladwriter.com/2014/03/e-piovono-ancora-premi-grazie.html
Un abbraccio e a presto
Manu
Ecco, un'altra mazzata al mio colesterolo, ma questa la devo provare per forza!!!! Grazie Loredana!!
RispondiEliminarapido, a me sconosciuto, invitante! Grazie mille per la ricetta, baciotti e ronron Helga e Magali
RispondiEliminaio griglio la scamorza ma senza insaporirla, fatta così sarà buonissima!
RispondiEliminamagari anche con un po' di balsamico...
buon w.e., Laura
concordo per il colesterolo, tutte le cose buone fanno male...
RispondiEliminaMa no, è un primo sale...poco colesterolo, credo. ;)
EliminaMa quanto mi piace la crosticina croccante!!! Devo provarlo con l'aceto, mi sembra squisitissimo!
RispondiEliminacacio che piatto!!!
RispondiEliminascherzi a parte, voglio proprio provarlo :)
Ma che bontà, ricetta semplice ma davvero golosa e da provare!!!!! Domani vado al mercato e compero il formaggio! Grazie cara di questa condivisione della tradizione, un bacione!
RispondiEliminaQuesto è il piatto preferito di mio marito e io non glielo faccio mai, perché non mangio il formaggio stagionato. Ma è verissimo che l'odore che sprigiona è meraviglioso, talmente buono che quasi mi verrebbe voglia di assaggiarlo.
RispondiEliminaE sai che non sapevo che tuo padre fosse siciliano? Ma proprio di Palermo? Ecco perché c'è tanta affinità fra di noi! :*
P.s. La ricetta, stavolta, è perfetta per il 100% Gluten Free (Fri)Day e noi ti adoriamo!!!
Non è mio padre , è mio nonna ad avere origini sicule, ma non so esattamente di dove, dovrei chiedere al mio papà :
EliminaComunque buon sangue non mente :)
Loredana io ti adotteri come mamma! Proposta perfetta, questa eleva anche il più sglutinato dei pani!
RispondiEliminaMamma mia quanto mi ispira!!!
RispondiEliminaEstupendo y saludable me gusta tu receta,abrazos:)
RispondiEliminaIl cacio così, "nature", la più piccola di noi due lo disdegna parecchio, ma quando è fatto all'argentiera...Non può resistere :-)
RispondiEliminasi vede che non sono originaria di Palermo, sta ricetta non la conoscevo e ci hai pensato tu a togliermi dalla beata ignoranza! A me di sicuro piacerà, so già che è una vera goduria! Un abbraccio e grazie mille!
RispondiEliminaCome sai questi piatti dalla ricetta-non-ricetta semplice e antica mi fanno impazzire, soprattutto quando vi trovo una storiella allegata! Segno e imparo, grazie!! :)
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