1,2,3.........vabbè non riesco a contare le mani alzate davanti ai monitor, ma se per caso non sapete cosa sia vi dico subito che è la specialità della Valle Peligna, dove viene coltivato da secoli.
Lo si riconosce dalle caratteristiche tuniche color rosso porpora, che avvolgono ogni singolo spicchio o bulbillo, ed è la specie più pregiata ed apprezzata tra quelle prodotte in Italia.
La carateristica di questo pregiato aglio è che nel mese di maggio, un mese circa prima della raccolta, genera uno scapo floreale , chiamato zolla, che viene estratto dalla pianta per favorire la crescita dei bulbi.
Naturalmente , come è tipico della cultura contadina, non si butta via niente e anche le zolle sono state utilizzate e diventate un ingrediente ricercato ed apprezzato.
Quest'anno anche in casa mia siamo riusciti a procurarcene un pò e a prepararle secondo la ricetta tradizionale che permette di conservarle a lungo.
Le zolle di Sulmona
- zolle pulite 500 g
- vino bianco 1 lt
- aceto di vino bianco 1 lt
- olio extravergine d'oliva
- sale grosso q.b.
In una pentola capiente versare vino bianco e aceto in parti uguali, sale grosso, portare a bollore e tuffarvi le zolle tagliate, riportare a bollore e calcolare 5 minuti dalla ripresa.
Scaduto il tempo scolarle e lasciarle ad asciugare per una notte su un canovaccio pulito.
Il giorno successivo procurare dei barattoli di vetro , farli sterilizzare e riempirli con le zolle, coprire tutto con dell'olio extravergine di oliva. Chiudere e conservare in dispensa.
Si conservano per un anno.
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La caratteristica di questo prodotto è il sapore che si avvicina , naturalmente, all'aglio pur essendo molto più delicato.
Il tipo di cottura permette di ottenere una consistenza croccante e l'aceto, unito al vino, non copre il sapore, rendendolo un piacevole antipasto.
Vengono utilizzate anche per preparare una crema da spalmare sulle bruschette, io le ho utilizzate ancora in un altro modo...alla prossima per sapere come!
Che meraviglia, mi piace un sacco scoprire prodotti legati ad un territorio specifico. Chissà che bontà queste zolle! Buon Week end.
RispondiEliminaALice
Non ho mai provato l'aglio di Sulmona e non sapevo assolutamente di questa zolla! Fantastica!
RispondiEliminaGrazie per queste informazioni e un bacione
Sulmona la conosco benissimo ma mai sentito parlare di questo aglio ;-)
RispondiEliminaallora non la conosci benissimo.....
EliminaSto sospirando, mi hai riportato indietro di una “vita”
RispondiEliminaNon le conoscevo con quel nome ma con quello dialettale e impazzivo quando mamma ci faceva la frittata. Poi bisognava stare un po’ alla larga, ma che goduria :) Un bacione, buon we
l'ignoranza mi copre pienamente, non conoscevo ne l'aglio ne queste zolle ... ora mi hai incuriosito tantissimo
RispondiEliminaNon sapevo si chiamassero zolle...! Comunque, si conoscevo e in particolare, li ho magiati con l'uovo sodo, conditi con olio, sale e limone.
RispondiEliminaSono una versione più delicata rispetto all'aglio e davvero ottimi
Ciao
Isabel
:"> mai sentito è la primissima volta! Ma è sempre bello conoscere cose nuove.. e anche se sono sicura che queste zolle saranno ottime... io passo! Sai che rapporto viviamo io e l'aglio vero????
RispondiEliminaUn bacioneeeee!
P.S. mi hai fatto venire in mente che potrei scriverci un post.... anzi, sai che ti dico che lo faccio proprio Ora!
Grazie Lory Musa! smack ♥
Da me le chiamano tolle, o almeno così le chiamava mio nonno e di conseguenza mia mamma.. io le adoro anche se non le ho mai mangiate così, ma cotte in padella quasi fritte.. una bontà unica. Adesso che ci penso però in dispensa dovrei avere un vasetto con delle tolle, anzi zolle, simili alle tue che ci hanno regalato e forse ho anche la versione in crema. Grazie cara di questa ricetta, mi fa sentire a casa ^_^
RispondiEliminaCiao Lori, come stai?
RispondiEliminaVolevo ringraziarti perché riesci sempre a passare da me per lasciare un commento ^_^
Eeeehm io non ho alzato la mano naturalmente, ma è per questo che il tuo blog è il mio preferito in assoluto, perché grazie a te conosco un sacco di cose nuove. Mi stuzzica l'idea della cremina da spalmare sulle bruschette :-)
bacissimi e buon weekend soleggiato
Non conoscevo l'aglio di Sulmona, ma conosco i confetti. Scherzi a parte ti ringrazio perchè mi hai dato la possibilità di conoscere questo fantastico prodotto della natura. Un abbraccio e buona domenica.
RispondiEliminal'aglio lo conosco, anche perchè sono abruzzese, ma queste zolle, mai sentite....
RispondiEliminaallora non sei una vera abruzzese...ciao
Eliminamai sentito...che peccato..sarei curiosa, pensi che possa esserci anche qua in pianura padana????
RispondiEliminaElena, sinceramente non so risponderti...io le ho conosciute arrivendo in Abruzzo!
Eliminapiù banalmente da noi si fa ancora, ma occorre avere almeno 50 anni, la frittata nella "sgarbazza" che é poi la parte verde e tenera del gambo dei cipollotti
RispondiEliminaquesta invece è la parte dell'aglio e il sapore è proprio " aglioso" !! ;)
Eliminada te imparo sempre cose nuove
RispondiEliminanon conoscevo questa qualità di aglio, ma anche al mio paese si fa la frittata con la parte verde e tenera dei cipollotti, come dice Soffio
un abbraccio e buona domenica
Dunque vediamo... ehm ehm, non sono tra quelle che hanno alzato la manina :(((
RispondiEliminaAlmeno però ora so una cosa in più, che qui da te si imparano sempre un sacco di cose... per cui grazie per questa ricettina e questo dettagliato post!
Per quanto riguarda la cheese cake qui sotto invece, non sarai stata ligia, ma chissene... è uno spettacolo!
Sempre bravissima cara Lory! Spero che tu ti stia riguardando un pò... guarda che ti vedo eh??' E ti vengo a tirare un pò le orecchie!
^__^ Smack e buona domenica!
Neanch'io lo conoscevo!!! Che bello avere il blog!! Ho scoperto una cosa nuova!!!
RispondiEliminaTi ho nominata nel mio blog...se ti va fai un salto!!! ^_^
Mi dispiace per Stella che non ha mai provato l'aglio rosso di Sulmona, adorato anche da Bigazzi, io uso solo questo perchè gli altri, secondo me, non sanno di niente.
RispondiEliminaCiao, Mother (+ vicina di quanto credi!)
non conoscevo l'aglio rosso di Sulmona né tantomeno le zolle, sono veramente una scoperta!!! grazie per queste info interessantissime
RispondiEliminanemmeno io conoscevo questa verdura, credo che nella mia zona non esiste nemmeno, a vederla sembra davvero molto buona , vorrà dire che mi gusterò con gli occhi le tue ricette con le zolle.
RispondiEliminaciao
Qualcuno sa dirmi la ricetta delle zolle in crema io le chiamo Tolle o bigoli in Lombardia grazie mille
RispondiEliminaDalle mie parti la crema di zolle si fa semplicemente frullando le zolle cotte come riportato nella ricetta.
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