venerdì 7 giugno 2013

Le zolle di Sulmona

Alzi la mano chi conosce l'aglio rosso di Sulmona?

1,2,3.........vabbè non riesco a contare le mani alzate davanti ai monitor, ma se per caso non sapete cosa sia vi dico subito che è la specialità della Valle Peligna, dove viene coltivato da secoli.

 Lo si riconosce dalle caratteristiche tuniche color rosso porpora, che avvolgono ogni singolo spicchio o bulbillo, ed è la specie più pregiata ed apprezzata tra quelle prodotte in Italia.

La carateristica di questo pregiato aglio è che  nel mese di maggio, un mese circa prima della raccolta, genera uno scapo floreale  , chiamato zolla, che viene estratto dalla pianta per favorire la crescita dei bulbi.

Naturalmente , come è tipico della cultura contadina, non si butta via niente e anche le zolle sono state utilizzate e diventate un ingrediente ricercato ed apprezzato.
Quest'anno anche in casa mia siamo riusciti a procurarcene un pò e a prepararle secondo la ricetta tradizionale che permette di conservarle a lungo.



Le zolle di Sulmona
  • zolle  pulite 500 g
  • vino bianco 1 lt
  • aceto di vino bianco 1 lt
  • olio extravergine d'oliva
  • sale grosso q.b.
Prendere le zolle, tagliarle a circa10 cm dalla base,o comunque nel punto non legnoso, lavarle.
In una pentola capiente versare vino bianco e aceto in parti uguali, sale grosso, portare a bollore e tuffarvi le zolle tagliate, riportare a bollore e calcolare 5 minuti dalla ripresa.

Scaduto il tempo scolarle e lasciarle ad asciugare per una notte su un canovaccio pulito.

Il giorno successivo procurare dei barattoli di vetro , farli sterilizzare e riempirli con le zolle, coprire tutto con dell'olio extravergine di oliva. Chiudere e conservare in dispensa.
Si conservano per un anno.

                                                  **************************
La caratteristica di questo prodotto è il sapore che si avvicina , naturalmente, all'aglio pur essendo molto più delicato.
Il tipo di cottura permette di ottenere una consistenza croccante e l'aceto, unito al vino, non copre il sapore, rendendolo un piacevole antipasto.
Vengono utilizzate anche per preparare una crema da spalmare sulle bruschette, io le ho utilizzate ancora in un altro modo...alla prossima per sapere come!



SHARE:

25 commenti

  1. Che meraviglia, mi piace un sacco scoprire prodotti legati ad un territorio specifico. Chissà che bontà queste zolle! Buon Week end.
    ALice

    RispondiElimina
  2. Non ho mai provato l'aglio di Sulmona e non sapevo assolutamente di questa zolla! Fantastica!
    Grazie per queste informazioni e un bacione

    RispondiElimina
  3. Sulmona la conosco benissimo ma mai sentito parlare di questo aglio ;-)

    RispondiElimina
  4. Sto sospirando, mi hai riportato indietro di una “vita”
    Non le conoscevo con quel nome ma con quello dialettale e impazzivo quando mamma ci faceva la frittata. Poi bisognava stare un po’ alla larga, ma che goduria :) Un bacione, buon we

    RispondiElimina
  5. l'ignoranza mi copre pienamente, non conoscevo ne l'aglio ne queste zolle ... ora mi hai incuriosito tantissimo

    RispondiElimina
  6. Non sapevo si chiamassero zolle...! Comunque, si conoscevo e in particolare, li ho magiati con l'uovo sodo, conditi con olio, sale e limone.
    Sono una versione più delicata rispetto all'aglio e davvero ottimi
    Ciao
    Isabel

    RispondiElimina
  7. :"> mai sentito è la primissima volta! Ma è sempre bello conoscere cose nuove.. e anche se sono sicura che queste zolle saranno ottime... io passo! Sai che rapporto viviamo io e l'aglio vero????
    Un bacioneeeee!
    P.S. mi hai fatto venire in mente che potrei scriverci un post.... anzi, sai che ti dico che lo faccio proprio Ora!
    Grazie Lory Musa! smack ♥

    RispondiElimina
  8. Da me le chiamano tolle, o almeno così le chiamava mio nonno e di conseguenza mia mamma.. io le adoro anche se non le ho mai mangiate così, ma cotte in padella quasi fritte.. una bontà unica. Adesso che ci penso però in dispensa dovrei avere un vasetto con delle tolle, anzi zolle, simili alle tue che ci hanno regalato e forse ho anche la versione in crema. Grazie cara di questa ricetta, mi fa sentire a casa ^_^

    RispondiElimina
  9. Ciao Lori, come stai?
    Volevo ringraziarti perché riesci sempre a passare da me per lasciare un commento ^_^
    Eeeehm io non ho alzato la mano naturalmente, ma è per questo che il tuo blog è il mio preferito in assoluto, perché grazie a te conosco un sacco di cose nuove. Mi stuzzica l'idea della cremina da spalmare sulle bruschette :-)
    bacissimi e buon weekend soleggiato

    RispondiElimina
  10. Non conoscevo l'aglio di Sulmona, ma conosco i confetti. Scherzi a parte ti ringrazio perchè mi hai dato la possibilità di conoscere questo fantastico prodotto della natura. Un abbraccio e buona domenica.

    RispondiElimina
  11. l'aglio lo conosco, anche perchè sono abruzzese, ma queste zolle, mai sentite....

    RispondiElimina
  12. mai sentito...che peccato..sarei curiosa, pensi che possa esserci anche qua in pianura padana????

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Elena, sinceramente non so risponderti...io le ho conosciute arrivendo in Abruzzo!

      Elimina
  13. più banalmente da noi si fa ancora, ma occorre avere almeno 50 anni, la frittata nella "sgarbazza" che é poi la parte verde e tenera del gambo dei cipollotti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. questa invece è la parte dell'aglio e il sapore è proprio " aglioso" !! ;)

      Elimina
  14. da te imparo sempre cose nuove
    non conoscevo questa qualità di aglio, ma anche al mio paese si fa la frittata con la parte verde e tenera dei cipollotti, come dice Soffio
    un abbraccio e buona domenica

    RispondiElimina
  15. Dunque vediamo... ehm ehm, non sono tra quelle che hanno alzato la manina :(((
    Almeno però ora so una cosa in più, che qui da te si imparano sempre un sacco di cose... per cui grazie per questa ricettina e questo dettagliato post!
    Per quanto riguarda la cheese cake qui sotto invece, non sarai stata ligia, ma chissene... è uno spettacolo!
    Sempre bravissima cara Lory! Spero che tu ti stia riguardando un pò... guarda che ti vedo eh??' E ti vengo a tirare un pò le orecchie!
    ^__^ Smack e buona domenica!

    RispondiElimina
  16. Neanch'io lo conoscevo!!! Che bello avere il blog!! Ho scoperto una cosa nuova!!!
    Ti ho nominata nel mio blog...se ti va fai un salto!!! ^_^

    RispondiElimina
  17. Mi dispiace per Stella che non ha mai provato l'aglio rosso di Sulmona, adorato anche da Bigazzi, io uso solo questo perchè gli altri, secondo me, non sanno di niente.
    Ciao, Mother (+ vicina di quanto credi!)

    RispondiElimina
  18. non conoscevo l'aglio rosso di Sulmona né tantomeno le zolle, sono veramente una scoperta!!! grazie per queste info interessantissime

    RispondiElimina
  19. nemmeno io conoscevo questa verdura, credo che nella mia zona non esiste nemmeno, a vederla sembra davvero molto buona , vorrà dire che mi gusterò con gli occhi le tue ricette con le zolle.
    ciao

    RispondiElimina
  20. Qualcuno sa dirmi la ricetta delle zolle in crema io le chiamo Tolle o bigoli in Lombardia grazie mille

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dalle mie parti la crema di zolle si fa semplicemente frullando le zolle cotte come riportato nella ricetta.

      Elimina

Lascia un tuo commento se ti fa piacere :) Ti ricordo che se commenti con un account registrato ACCONSENTI a pubblicare il link al tuo profilo tra i commenti. Prima di commentare consulta la PRIVACY POLICY per ulteriori informazioni.

Template by pipdig