Ottobre
Non ho resistito, ottobre è un mese che mi ha sempre riportato alla mia infanzia e, in particolare, alle scuole elementari.A quando la maestra era una sola ( che bei tempi), per cinque anni ( che utopia!!) e accompagnava realmente in una crescita che dal mondo dell'infanzia portava alla preadolescenza.
Una scuola probabilmente più semplice di quella di oggi, ma che riusciva a scandire benissimo il senso del tempo e delle stagioni.
Io ero molto sensibile a tutte le variazioni, adoravo l'inverno , con le sue nevicate , andavo in estasi durante la primavera, a raccogliere violette e primule ( lo faccio ancora oggi, anche se in un'altra città), l'estate, lunghissima e assolata, permetteva di oziare e inventarsi mille giochi di strada, ma l'autunno era la mia stagione preferita.
Forse per il colore del cielo, per le giornate più corte, forse per gli alberi che da un giorno all'altro si mostravano rossi, arancioni, marroni e poi spogli !O semplicemente perché si tornava a scuola , ricordo ancora l'apertura il primo ottobre e la chiusura il 30 giugno ( non sono così vecchia, ma neanche troppo giovane, ai miei tempi il modulo non era ancora stato inventato).
Ricordo la cartella nuova che profumava di cuoio (!!!) e veniva poggiata sotto il banco ( non dietro la sedia), ricordo le matite e il profumo ogni volta che le temperavo, ricordo i quaderni, quelli della Cassa di Risparmio, che io usavo sempre come quaderno delle poesie.
Ricordo il grembiule blu, con il colletto fatto all'uncinetto dalla mia nonna e il fiocco, tutto teso e inamidato, vero orgoglio dello scolaro , sciolto e storto intorno al collo, vero orgoglio dei monelli.
Ricordo calzettoni e ginocchia sbucciate, merende preparate in casa e giochi semplici.
Ricordo il rispetto per la maestra e le sedie strusciate non appena entrava il Direttore.
Ricordo anche qualche scappellotto preso perchè ero un pò distratta e qualche "bravissima" per i miei disegni...Ottobre è arrivato.
Ho recuperato questa poesia dal quaderno di IV elementare e ve la lascio così com'è, con tutta l'ingenuità dei disegni di una bimba di 9 anni.
Eccomi pronta per una nuova ricetta molisana, con le mie compagne di viaggio questa volta vi parleremo di vino e uva:
SICILIA: A' Mustata di Cucina che ti Passa
TOSCANA: Panello all'uva di Non Solo Piccante
LOMBARDIA: I Suc di L’Angolo Cottura di Babi
VENETO: Fegato alla veneta con uvetta di Semplicemente Buono
FRIULI VENEZIA GIULIA: Gran Pampel di Nuvole di Farina
PIEMONTE: Cognà (Mostarda d'uva) di La Casa di Artù
EMILIA ROMAGNA: Focaccia con l'uva di Zibaldone Culinario
TRENTINO ALTO ADIGE: Strudel d’uva e marzapane profumato al moscato giallo di A Fiamma Dolce
PUGLIA: U Mmìire...fatt in casa di Breakfast da Donaflor
LAZIO: Un pollo di...vino! Con le olive e Frascati di Chez Entity
LIGURIA: taggiaen a-o Rossese co-o tocco de carne e poisci di Un’arbanella di Basilico
UMBRIA: Mostaccioli e Mosto Cotto di 2 Amiche in Cucina
MARCHE: Pane col mosto di La Creatività e i suoi Colori
ABRUZZO: Ciambelline al vino di In Cucina da Eva
VALLE D'AOSTA: D’Wiwellata, crema pasticcera con brulé di L’Appetito Vien Mangiando
SARDEGNA: Pane di sapa con impasto lievitato di Vickyart Arte in Cucina
BASILICATA: Nodini al vino bianco di Pasticciando con Magica Nanà
MOLISE: ecco la mia proposta!
Le conserve oramai sono riposte per l'inverno, ma c'è ancora tempo per qualche ultima delizia, approfittando della vendemmia ho pensato di proporre questa preparazione, semplicissima, ma che conserva il sapore di una volta...non appena sarà pronta, a dicembre proverò a farne qualcosa, se non la mangerò tutta prima!
SICILIA: A' Mustata di Cucina che ti Passa
TOSCANA: Panello all'uva di Non Solo Piccante
LOMBARDIA: I Suc di L’Angolo Cottura di Babi
VENETO: Fegato alla veneta con uvetta di Semplicemente Buono
FRIULI VENEZIA GIULIA: Gran Pampel di Nuvole di Farina
PIEMONTE: Cognà (Mostarda d'uva) di La Casa di Artù
EMILIA ROMAGNA: Focaccia con l'uva di Zibaldone Culinario
TRENTINO ALTO ADIGE: Strudel d’uva e marzapane profumato al moscato giallo di A Fiamma Dolce
PUGLIA: U Mmìire...fatt in casa di Breakfast da Donaflor
LAZIO: Un pollo di...vino! Con le olive e Frascati di Chez Entity
LIGURIA: taggiaen a-o Rossese co-o tocco de carne e poisci di Un’arbanella di Basilico
UMBRIA: Mostaccioli e Mosto Cotto di 2 Amiche in Cucina
MARCHE: Pane col mosto di La Creatività e i suoi Colori
ABRUZZO: Ciambelline al vino di In Cucina da Eva
VALLE D'AOSTA: D’Wiwellata, crema pasticcera con brulé di L’Appetito Vien Mangiando
SARDEGNA: Pane di sapa con impasto lievitato di Vickyart Arte in Cucina
BASILICATA: Nodini al vino bianco di Pasticciando con Magica Nanà
Le conserve oramai sono riposte per l'inverno, ma c'è ancora tempo per qualche ultima delizia, approfittando della vendemmia ho pensato di proporre questa preparazione, semplicissima, ma che conserva il sapore di una volta...non appena sarà pronta, a dicembre proverò a farne qualcosa, se non la mangerò tutta prima!
Uva sotto spirito
La Cucina Molisana di Lombardi-Mastropaolo vol.II
- 2 kg di uva "pezzutella"
- 200 gr di zucchero
- una stecca di cannella
- alcool a 90° q.b.
Tagliate ad uno ad uno gli acini d'uva dai grappoli, avendo l'accortezza di lasciare il picciolo, quindi strofinateli delicatamente con un tovagliolo pulito e, dopo aver eliminato gli acini più maturi e macchiati, disponeteli in un vaso di vetro a chiusura ermetica.
Cospargete l'uva di zucchero, unitevi la stecca di cannella e, dopo averla coperta di alccol, chiudete il vaso ermeticamente e conservatelo in luogo fresco e buio.
L'uva così preparata, è ottima nelle macedonie e per decorare dolci, ma è buona da gustare,con l'alccol che col tempo diventa liquoroso, durante l'inverno.
Mi hai fatto emozionare stamattina con questi dolcissimi ricordi :) Da qualche parte forse conservo ancora quel grembiulino blu e mi è venuta voglia di cercarlo.
RispondiEliminaE’ tenerissimo quel disegno :)
E io sono ancora mezza addormentata! Ho letto ciliegie e non capivo che c’azzeccassero con l’autunno! Sarà che ho già voglia d‘estate? Un bacione, buona settimana
Spero di non aver scritto ciliegie invece che uva! ;)
EliminaMi sa che la nostalgia dell'estate per te è troppo forte!! Un abbraccio
Anche a me Ottobre fa lo stesso effetto!!!!e..poi è un mese che proprio mi piace!!!Lo hai reso ancor più bello con questa conserva spettacolare!Bravissima Lory!Un bacio
RispondiEliminaBrava Loredana!! un salto nel passato e nei ricordi con questa splendida ricetta:-) e anche le foto sono bellissime! un abbraccio Cinzia
RispondiEliminaNon so perchè ma la vista del quaderno mi emoziona...ricordo da bambine...pieno di sogni e tanta fantasia e tanto..tanto amore!!!!!Forse è quell'amore che ci porta a cucinare con passione... a conservare ....e soprattutto a rispettare quello che la natura in ogni suo cambio di stagione ci regala
RispondiEliminaGrazie di questo post cara Loredana
Un bacio
Grazie a te, Renata!
EliminaForse hai ragione, abbiamo trasportato l'amore e la passione che covava dentro di noi , nelle nostre piccole cucine, è un piacere condividere queste cose con chi le apprezza!
Complimenti per questo emozionante post!
RispondiEliminaA me ha fatto tornare alla mente l'uva sotto spirito che era solita preparare mia madre, lei sceglieva sempre dell'uva nera dai chicchi enormi e sodi! :-)
IO non l'ho mai preparata, ma se lo farò sceglierò anche io l'uva "pezzutella", è la mia preferita! :-))
Baci e buon inizio mese!
Grazie Assunta, trovo sempre più spesso che molti ricordi sono comuni a tante di noi, così come le ricette della nostra della Italia.
EliminaLory.. non so se traspare più poesia da quel piccolo quadernino o da questo vasetto strepitoso. Sei di una dolcezza immensa, lo sai? Ha davvero regalato delle emozioni, intense e tenere. Un abbraccio forte, complimenti davvero! :)
RispondiEliminaEly, detto da te è un complimento che conserverò a lungo nel cuore!
EliminaRicordi in comune... bei tempi. Io pochi anni fa ho dovuto gettare tutto. Avevo conservato quaderni, di tutti gli anni delle elementari, i libri. Dentro ognuno ho ritrovato una foglia di acero... una ogni anno. Che peccato gettar via tutto. Ma la vita è così... ho salvato le pagelle e le letterine di natale!
RispondiEliminaVa beh, bando alle ciance e a questi dolci ricordi...
Uva sotto spirito immortalata in quattro foto magnifiche... compresa l'etichetta!! Che dire? Post bellissimooo!!
No, ma perchè hai buttato tutto???...io , comunque, ho solo quattro quaderni delle poesie, ma, come vedi, i ricordi li porto nedentro di me!
EliminaLoredana che bel post hai fatto. Io ero attaccatissima alla mia maestra e tuttora la ricordo ben volentieri. Il tuo quaderno mi ha emozionato molto, eri una bambina piuttosto ordinata e il tuo disegno era molto bello. Ma i complimenti non finiscono qui perchè l'uva sotto spirito è un'idea fantastica. Buona giornata Loredana.
RispondiEliminaGiovanna , grazie!! Se tusapessi cosa mi diceva la naestra: che mi avrebbero cacciato dalle medie perchè ero disordinatissima!!! ;)
EliminaIo ne ho un ricordo meno positivo del tuo, però era una bravissima insegnante!
molto buona! a portata di mano per tutti i mesi! non ho mai provato l'uva così, è una bella scoperta!
RispondiEliminaBellissima ricetta! Hai ragione dobbiamo cercare di conservare i prodotti quando sono nel piano della loro stagione. Bellissima idea!!!
RispondiEliminaComplimenti e buona settimana.
Elisa e Laura
questa uva me la immagino davanti al camino quest'inverno, deve essere eccezionale, un bacio
RispondiEliminaIo e te sembriamo separate alla nascita! Proprio ieri sera ho pubblicato un evviva all'autunno!
RispondiEliminaPoi c'è questa ricetta, che spesso faceva una mia cugina, e che non sono mai riuscita a ripetere...
Mi sa che *copio* subito... per Natale!
Buona giornata
Nora
Ancora non riesco a passare da te, ma sono sicura di quello che scrivi!! ;)
EliminaBuona! E' una conserva piena di ricordi, anche per me. Grazie silvana
RispondiEliminammmm chi sa che buona!!!ciao ^_^
RispondiEliminaIn questo modo avremo sempre a disposizione un chicco di uva fresca. E non saprei proprio dirti quante volte in inverno mi viene la voglia di frutta fuori stagione (pere e mele vengono a noia in fretta...).
RispondiEliminaDavvero una bella idea.
che bello il tuo quaderno! io ero di quelle con il colletto inamidato ..la mattina.. al rientro nn si capiva mai che aveva passato :D non ero monella ma non lo sopportavo ihihi, meno male che lo hanno tolto da mezzo :) i chicchi di uva sotto spirito mi riportano si indietro nel tempo.. a quando li faceva la nonna.. bei tempi che non torneranno mai più.. grazie cara ciao
RispondiEliminagrazie per questa nostalgica condivisione *_*
RispondiEliminabellissimo racconto e splendida ricetta.
baciuzzi
Cla
piesse: hai convinto uno dei tuoi figli a divertirsi in cucina?
:D
Grazie per aver condiviso con noi le tue esperienze che fanno sempre rivivere i meravigliosi giorni di scuola. Grazie per la ricetta... non pensavo che si potesse conservare anche l'uva pizzuttella, solitamente uso l'uva da tavola moscato: proverò anche la tua versione
RispondiEliminaAl di là della ricetta, per la quale hai usato l'uva che in assoluto mi piace di più, mi hai fatto ricordare la mia infanzia. Penso di essere più grande di te, ma la modalità delle mie elementari era quella tua e ho ripensato ad allora, a tutti i sogni che avevo, non importa se alcuni, o forse la maggior parte, sono stati disattesi, quel tempo, quello che ero, la bimba con gli occhi spalancati e le trecce, curiosa e vogliosa di crescere, sono un ricordo cristallizzato e perfetto. Mi piace dividerlo con te. Ti abbraccio
RispondiEliminaFavoloso adoro l'uva e poi questa ricetta.....buona settimana
RispondiEliminaChe bellissimo post carico di ricordi...in molti mi ci sono ritrovata, pur non essendo così vecchia soprattutto quelli relativi al colletto all'uncinetto, ai quaderni....che bei tempi!
RispondiEliminala tua conserva di uva sotto spirito è davvero invitante, mi immagino di addentarla davanti al camino in pieno inverno, per assaporare e ricordare l'autunno passato da poco!
Un post davvero splendido, trasmette tante emozioni e poi vedere il tuo quaderno da bambina ti scalda il cuore anche. Sei stata bravissima Loredana, grazie per aver condiviso con noi questi tuoi ricordi.
RispondiEliminaE complimenti anche per la ricetta, quando è pronta passa un pò di questa uva che io la prendo volentieri!
bacionii
PS: risposta al tuo commento nel mio blog:
Eliminanoi mettiamo la cenere di pale di fico d'india (dopo che raccogliamo i fichi d'india poi bruciamo le pale che le portano e ne prendiamo la cenere dai forni) nel mosto, a seconda di quanta ce ne metti determiniamo la dolcezza del prodotto finito. Io lo preferisco con molta cenere ad esempio. Però dopo una notte la togliamo, serve solo per la dolcezza così da non usare zucchero e per dargli un sapore particolare.
^^
non so se mi piace di più la ricetta (fantastica9 o il tenerissimo quaderno con la poesia :)
RispondiEliminaChe dolce questo post, pieno di ricordi! Grazie per averli condivisi e grazie per questa meravigliosa conserva, mio marito impazzirebbe di fronte a quel vasetto, proprio non riesce a resistere all'uva sooo spirito e la tua è davvero speciale. Grazie, una bacione, Babi
RispondiEliminaDeve essere veramente molto golosa l'uva in questa maniera, e penso che anche la parte alcoolica possa poi essere utilizzata per aromatizzare i dolci. solo una curiosita, come mai si lascia il picciol? forse per non far uscire i succhi dal chicco? Un abbraccio
RispondiEliminaCiao Stefania, credo che non staccare i piccioili permetta al chicco di non riempirsi troppo di alcool, considerando che già assorbono abbastanza del liquido in cui sono immersi.
Eliminache bel post e che bella ricetta! l'uva sotto spirito la preparava anche mia nonna ed io andavo sempre a rubarla in dispensa, è una vera bontà.
RispondiEliminaBuona settimana, Laura
I tuoi ricordi possono essere anche i miei: mi sono ritrovata indietro con il pensiero, a quel periodo spensierato e gioioso con poco traffico..
RispondiEliminaInteressante la ricetta, quasi quasi la provo con l'uva nostra e ti farò sapere!!
Buona settimana!!!
Hai ancora un quaderno? Ma che bello! e la nuvoletta che soffia, me la ricordo ... la disegnavo pure io...non è che era sull'album "Roselline"? Te lo ricordi?... Secondo me abbiamo circa la stessa età...
RispondiEliminaQuanto all'uva mi viene voglia di assaggiarla, splendida ricetta... e che foto..una maestra! Bravissima!
L'album Roselline ,non me lo ricordo...io sono del '69 e tu? ;)
Eliminaun post tenerissimo pieno di ricordi che in me ne hanno evocati altri altrettanto teneri! bella ricetta !
RispondiEliminabaci
Alice
Loredana del '69 ??? ero a militare !!!
RispondiEliminaChe bel post! pieno di emozioni e dolci ricordi! :)
RispondiEliminaDalle mie parti si usava mettere sotto spirito soprattutto le ciliegie...all'uva non ci avevo mai pensato! :)
Un grande abbraccio Lory!
Ma che bei ricordi hai tenuto anche i quaderni:) a dirti la verità io arrivò fino a fine ottobre poi mi sale una tristezza , l inverno non lo amo soffro il freddo e le giornate sono corte... Però se avessi un vasetto di uva sotto spirito mi riscalderei:)
RispondiEliminaBaci
che meraviglia tutto!
RispondiEliminail disegno, il racconto e la ricetta.
ficoeuva
Evviva l'odore delle matite, della gomma, dei quaderni. Evviva il tuo post, che mi rincuora, mi intenerisce, mi rispecchia. Evviva le persone che sanno ricordare con gioia la propria infanzia, rendere speciali momenti quotidiani, per poter apprezzare la vita e credere sempre nella semplicità delle cose. Un bacio grande
RispondiEliminaLory che tenerezza...come mi piacerebbe tornare a 9 anni...ma ora mi godo la mia polpettina e conservo tutti i suoi disegni e le poesie per le varie festivita'...chissa' se un domani magari potra' fare un post bello come il tuo!!!
RispondiEliminaOttima questa ricetta la provero'!!!baciotti
oh Loredana...tenerissimo questo post....quanti ricordi, mamma mia...e chi se la dimentica la mia maestra delle elementari, era di una dolcezza unica, per tutta la classe era la nostra seconda mamma!
RispondiEliminaquest'uva sotto spirito...favolosaaaa e le foto...meravifliose!
bacioni
Le stesse sensazioni, gli stessi ricordi, la stessa memoria degli odori e dei colori, l'età è quella!
RispondiEliminaGrazie carissima per i tuoi commenti, perdonami se non ti ho risposto prima ma navigo a fatica con una chiavetta, quindi poco e niente e mi manca tantissimo il contatto quotidiano con voi. Il trasloco non è finito perchè i lavori dentro casa non sono terminati, nel piano interrato ci sono ancora i muratori, un disastro, spero proprio torni presto la tranquillità...e la linea per essere di nuovo tra voi.
Intanto potrei mettere via un po' d'uva per Natale, grazie per la ricetta.
Ti abbraccio forte!
Spero che lo accetti ma ho uin piccolo presente sul mio blog per te ciaoooo
RispondiEliminaLoredana che bei ricordi , dovevi essere una dolcissima bambina;)
RispondiEliminaL'ho preparata questa sera, con la nostra uva nostrana scura non trattata, cannella e zucchero di canna, l'alcol a 90°. ti farò sapere come sarâ, penso aspetto le feste per assaggiare :-) grazie per la ricetta!!!!
RispondiEliminaQuesta la provo, deve essere deliziosa!!!
RispondiElimina