Castagne e frutta secca.
Ho pensato di proporre una ricetta molto particolare e di una bontà incredibile, fino ad oggi non li avevo mai preparati, ma solo mangiati, devo dire che la semplicità dell'esecuzione, legata alla qualità degli ingredienti utilizzati, fa di questa ricetta un ottimo dolce.
Questo l'elenco di tutte le regioni rappresentate:
CALABRIA: Crocette di Rosa ed Io
CAMPANIA: Castagne allesse di Le Ricette di Tina
SICILIA: Pasticcini di pasta di mandorle di Cucina che ti Passa
TOSCANA: Castagnaccio di Non Solo Piccante
LOMBARDIA: La Busecchina di L’Angolo Cottura di Babi
VENETO: Minestra di marroni di Semplicemente Buono
FRIULI VENEZIA GIULIA: Torta povera di Nuvole di Farina
PIEMONTE: Risu e castògne sèche di La Casa di Artù
EMILIA ROMAGNA: Castagnaccio alla ricotta di Zibaldone Culinario
TRENTINO ALTO ADIGE: Zuppa di funghi e castagne in crosta di A Fiamma Dolce
PUGLIA: Le chiacune di Breakfast da Donaflor
LAZIO: Agnolotti con le castagne dop di Vallerano di Chez Entity
LIGURIA: I Battolli di Un’arbanella di Basilico
UMBRIA: Brustrengolo di 2 Amiche in Cucina
MARCHE: Tagliatelle con le noci di La Creatività e i suoi Colori
ABRUZZO: "Sassi d'Abruzzo" di In Cucina da Eva
VALLE D’AOSTA: Castagne sciroppate, Tagliatelle con farina di castagne fontina e noci, torta di noci di Courmayeur di L’Appetito Vien Mangiando
SARDEGNA:Ciambelline all'arancia e mandorle di Vickyart Arte in Cucina
BASILICATA: Castagnaccio di Pasticciando con Magica Nanà
...e il MOLISE con:
Ostie"richiene"di Agnone
(La Cucina Molisana vol.II)
Ci tengo a precisare che con queste dosi se ne preparano in quantità industriale, io ho diviso tutto per 5 e me ne sono venute una ventina...regolatevi per evitare di avere troppo ripieno da smaltire.
Per le ostie:
- un litro di acqua
- 500 gr di farina 00
- un cucchiaio di olio evo
- pizzico di sale
Fate intiepidire l'apposito ferro sul gas e versate due cucchiaiate abbondanti di pasta, chioudete e lasciate asciugare pochi minuti per parte.
Staccare l'ostia e tenere da parte tra fogli di carta assorbente, sotto un peso per non far perdere la forma.
Io non posseggo il ferro per fare le ostie in casa e le ho acquistate in una parafarmacia ;)
Per il ripieno:
- 750 gr di miele
- 500 gr di zucchero
- 500 gr di cioccolato fondente
- 100 gr di cacao amaro
- 500 gr di mandorle sguciate
- 700 gr di gherigli di noci
- cannella
- scorza di un'arancia bio
- scorza di un limone bio
Togliere dal bagnomaria, aggiungere al ripieno un0abbondante spolverata di cannella e la buccia degli agrumi grattugiata e, quando sarà tiepido, stenderlo su un'ostia, copritela con un'altra e riempirle a due a due di seguito.
Le ostie, che sono come un pane dolce ripieno di mandorle noci miele e cioccolato, ricordano forse l'Eucarestia, e, rpobabilmente, la loro ricetta, nata in qualche convento, è stata importata da qualche educanda che, come si usava fare un tempo, veniva mandata lì non solo per imparare il ricamo e le buone maniere, ma anche i segreti di una cucina che desse un tocco di raffinatezza alla casa.
Le ostie, nel biancore del friabile involucro che contiene il ripieno dolce e aromatico, ci danno l'immagine delle suore.
ùOgni casa di Agnoge conserva gelosamente, appesi alla parete della cucina, i "ferri" a forbice, specie di marchi con cui le famiglie contrassegnano le loro ostie.
Esse, come vuole la tradizione, si preparano in occasione del Natale, ma sono buone in qualsiasi periodo dell'anno.
Agnone è un paese del Molise altissimo, in provincia di Isernia, al confine con l'alto chietino.
Per la bellezza dei suoi vicoli, del paesaggio circostante e per le tradizioni , merita una visita.
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La cittadina e l’agro di Agnone si trovano nel cuore del Sannio primitivo e quindi sono il centro di importanti reperti archeologici di fattura osco-sannita. Da recenti studi e da scoperte archeologiche, è da ritenere che Agnone riporta il nome dell’Antica e gloriosa Aquilonia, distrutta dall’Aquila romana nel 239 a.C.
Il 24 dicembre ad Agnone si svolge la 'Ndocciata', il più grande rito di fuoco che si conosca: è una sfilata di migliaia di enormi fiaccole costruite artigianalmente. Dal 2000 tale evento si svolge stabilmente anche il giorno dell'Immacolata Concezione. Nel 1996 essa fu portata a Roma al cospetto di Giovanni Paolo II. Questa tradizione, che probabilmente nell'antichità era connessa ai riti della rinascita della luce, oltre che ad Agnone si è conservata - in misura minore - anche a Santo Stefano di Sante Marie (L'Aquila) ed ha assunto una diversa valenza legandosi alla festività del Natale.
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Rinomata la produzione di campane, tanto da avere un vero e proprio Museo Internazionale della Campana, che sorge accanto all'antichissima Fonderia Pontificia Marinelli, l'azienda a conduzione familiare più antica d'Europa e seconda al mondo, fondata nell'anno 1000.
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Altro prodotto tipico di Agnone è il confetto riccio, rinomato per la sua caratteristica superficie rugosa determinata dalla lavorazione , degno concorrente dei rinomati confetti di Sulmona , la città in cui vivo! ;)
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...allora merita o non merita una visita? Magari con la neve!!
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Notizie presa da qui e qui.
Invio con piacere questa ricetta a Elena del blog A pancia piena si ragiona meglio
Che buone che sono, fatte in casa poi devono essere indimenticabili!
RispondiEliminaCara Loredana, ci hai regalato un post ricchissimo e affascinante! Solo a leggere gli ingredienti del ripieno mi innamoro di questi dolcetti, devono essere fantastici. Questo paesino mi attira tantissimo, come tutta la tua regione, prima dovrò proprio dedicarci una bella visita. Certo che quella foto con i tetti imbiancati e la tradizione della 'Ndocciata mi farebbe proprio optare per il periodo natalizio, sarebbe bellissimo!! Un bacione e buonissima settimana
RispondiEliminaLory tesoro, complimenti davvero..non solo un post bellissimo ma....una delle cose che piu adorooooo mangiare in feste, sagre e mercatini di Natale (quando le trovo!!!) ti sono venute davvero spettacolari, perfette!!!Sei bravissima!!!!Un abbraccio e buona settimana!
RispondiEliminaLory! Foto e informazioni da dieci e lode.. dolcetti da.. paradiso!! Che meraviglia! Avevo delle ostie che non sapevo mai come usare: mi hai dato uno spunto delizioso! Grazie, un abbraccio col cuore e dolce lunedì! :)
RispondiEliminaQui in Toscana si usano le ostie ripiene di torrone e si chiamano “copate” ma devo dire che il ripieno molisano mi piace di molto parecchio di più :D! E di ostie da usare ne avrei pure una decorosa scorta. Non immaginavo neanche che fosse possibile farle in casa. Il ferro per le ferratelle pensi che potrebbe andare bene anche se vengono decorate o rischiano di venire troppo “spesse”? Un bacione, buona settimana
RispondiEliminaCiao Fede, non so dirti se con il ferro delle ferratelle vengono bene...non ci fo provato, ma si potrebbe fare un esperimento!!
EliminaIntanto mi sto otganizzando per trovare un ferro originale! ;)
gnam!!!!!e che belle le foto e soprattutto utili le informazioni per conoscere di più il nostro paese!
RispondiEliminabaci!
Ciao Loredana, complimenti per il bellissimo post e per la ricetta deliziosa, sei stata bravissima! :) Queste ostie devono essere una vera bontà! :) Bacioni e buon inizio settimana!
RispondiEliminaSei un artista!Che fantastica ricetta complimenti!Ciao buona settimana
RispondiEliminaMa che belle queste ostie, è interessantissimo il tuo post! Sono stata ad Isernia quand'ero piccolina, ma mai ad Agnone, è da prendere in considerazione questo splendido paesino! Addirittura hanno dei confetti che fanno concorrenza a quelli di Sulmona?? Son da provare allora! Bacioni cara
RispondiEliminache ricodi mi hai evocato, queste me le faceva la nonna quando ero piccola! Golosissime !
RispondiEliminabacioni
Alice
Loredana tu sei davvero una fonte inesauribile di novità, accostamenti, emozioni. Conosco queste ostie e il loro gusto che ti inonda il palato mandandoti in estasi...la tua preparazione è come sempre perfetta. e tutto il racconto e le immagini che hai raccolto, beh...davvero interessante! e davvero buon lunedì!!
RispondiEliminama che buone! sai ho scoperto che si facevano anche in abruzzo! ma anche in puglia, sono fantastiche! mi piacerebbe provarle! è bello che hai messo la storia le foto! facciamo conoscere le regioni italiane!
RispondiEliminaCiao carissima, da quanto non passo dal tuo blog....non ti smentisci mai, ricette affascinanti e foto meravigliose!
RispondiEliminaDa noi le ostie non si usano, percio sarei curiosa di provare, mi segno le ricetta e appena ho tutti gli ingredienti la provo.
Un abbraccio =)
buonissime! ho preso la ricetta e le farò anch'io, magari per regalarle ora che si avvicinano le feste.
RispondiEliminaGrazie per la dritta, non sapevo che le ostie si trovassero anche in parafarmacia.
Buona settimana, Laura
Grazie per la ricetta e per le notizie su Agnone. E' nella lista della lista dei posti che devo visitare (se la sfiga mi abbandona!)
RispondiEliminaCara Loredana, hai scovato una ricetta d'altri tempi con tutto il sapore della tradizione veramente bella!! La prima cosa che ho pensato (visto l'habitat in cui lavoro... hehehehe) è stato quello di chiedere un po' di ostie prima della consacrazione, naturalmente... per provare a rifare questo splendido dolce che vedo veramente bene sulla tavola apparecchiata di Natale. In ogni caso non sapevo le vendessero anche in parafarmacia... chiederò alla mia di fiducia. Per il resto con gli ingredienti giusti mi piacerebbe provare questa sorta di torroncini davvero stuzzicosi! Come sempre le tue foto rendono in tutto il loro splendore la tua ricetta!
RispondiEliminaComplimenti per la ricetta Loredana:-) e che incantevole il paese.. hai ragione merita una visita:-) complimenti per il post, le splendide foto delle prelibatezze che hai preparato.. devono essere strepitose:-) un abbraccio e buona giornata Cinzia
RispondiEliminaLory, mi ricordo quando ero piccolina avevo una vicina di casa molto prolifica di Agnone.. e queste erano i dolci dei vari battesimi che fece...che bei ricordi!!
RispondiEliminasono SPECIALI!!
ciao un abbraccio a presto
Valeria
Bellissimo post, le foto che ci proponi sono molto emozionanti e la ricetta splendida!
RispondiEliminaBuona settimana.
Complimenti!
Elisa e Laura
superbi! li ho preparati lo scorso natale ma senza cannella, i tuoi sono davvero ben fatti. Fotografie da mordere. buona settimana, mony
RispondiEliminaChe bontà! Ne fanno di simili nella provincia di Foggia. Comunque complimenti per le foto, sei molto brava. Ciao silvana.
RispondiEliminaDevono essere buonissime!
RispondiEliminache meraviglia, ricchissimo questo dolce, bellissime le foto, mi fai conoscere posti che ancora non ho visitato, un bacio
RispondiEliminaOh Loredana *_* non sai quante volte sia stata ad Agnone durante la mia infanzia! E non sai quanto io la ami! *_*
RispondiEliminaChe bello poter leggere qualche ricetta molisana: grazie! :)
Quanto è bella la nostra italia e quanto poco la conosciamo, a me per esempio erano del tutto sconosciuti sia la ricetta (deliziosa tra l'altro) che il paese di Agnone, è bello riscoprire queste piccole tradizioni locali e grazie per il bellissimo post.
RispondiEliminaio impazzisco per questo genere di dolci!!!! bravissima
RispondiEliminaChe post cara Loredana
RispondiEliminadavvero un viaggio meraviglioso nel gusto e nelle tradizioni
e che dire della ricetta se non...Dove si compra il ferro per le ostie??????Le voglio mangiare anch'io!!!!!!!!!!
il ripieno poi....Che meraviglia!!!!!!!!!!!!
Complimenti
Un bacione e buona settimana
Lory scusa se non sono passata prima!
RispondiEliminaPerò la ricetta sembra deliziosa e poi questo viaggio tra geografia, storia e tradizione mi è piaciuto tantissimo!
davvero bravissima tesoro!!! ora però passa qua un pò di queste bontà ihih
bacionii
è una sorta di pasta fillo, una base che si usa anche per i dolci sardi, mamma mia che goduria il ripieno!! io moltiplicherei per 5 altro che dividere :D buonissimi e da provare! ciao cara!
RispondiEliminaUna ricetta davvero insolita e molto golosa!
RispondiEliminauna presentazione molto raffinata e un post con delle immagini stupende, anche quelle della bellissima città di agnone!
grazie per la tua precisione! sempre impeccabile!
le conosco...sono buonissime...Brava, brava!
RispondiEliminaCiao Lori, mi piace molto la ricetta e anche il post che mi ha fatto conoscere un pezzettino della nostra Italia meravigliosa. E guarda che se mi piombassi in casa, io ne sarei strafelice! Come dire che ti aspetto come e quando vuoi, un bacio grande
RispondiEliminaottima ricetta e se ti va partecipa al mio contest di ricette tradizionali. Hai un max di 3 ricette e ti lascio il link. Ciao a presto
RispondiEliminahttp://apanciapiena.blogspot.it/2012/10/il-mio-primo-contest.html
Ne avevo sentito parlare ma in realtà non le ho mai mangiate. Secondo me è giunta l'ora visto che ho una bustina con le ostie ed ora anche la ricetta. Fidati! Proverò!!!!
RispondiEliminaLoredanaaaaaa....ma pensa...lo sai che volevo fare anch'io le ostie ripiene? sono tipiche anche pugliesi della zona di M.San'Angelo, sul Gargano!!!ma non avevo l'attrezzo per le ostie!
RispondiEliminae allora mi godo alla grande le tue....ti sono venute fantastiche....buonissime e deliziose!!!
e che bel post cara...davvero un bel viaggio alla scoperta di tradizioni e luoghi della tua bella regione!
un bacione grande e buona settimana
Le ostie sono stupende, molto stuxzicanti.Complimenti
RispondiEliminainserita
RispondiEliminamentre leggevo il ripieno già gustavo la bontà di questi dolcetti della tradizione! non li conoscevo e non li ho mai assaggiati ma so che mi piacerebbero eccome! grazie per aver condiviso con noi questo interessante post :-)
RispondiEliminaMa grazie per avermi fatto conoscere questo piatto stupendo! Che bontà che deve essere! Bacioni
RispondiEliminaUna vicina di casa di mia nonna, che aveva la figlia che viveva proprio ad Agnone, spesso mi portava queste deliziose ostie le adoravoooo!!!
RispondiEliminaP.S. i CONFETTI DI SULMONA NON SI BATTONO, ne mangerei a vagonate e considera che io detesto i confetti, ma a loro non oso resistere! Smack ♥
da ieri sera che cerco di lasciare un commento, ma la mia connessione faceva le bizze. Agnone appare un paese magico, come queste cialde dal ripieno veramente "godurioso" ed anch'io vado a braccetto con la tradizione questo dolce crea proprio un'atmosfera natalizia. Brava Loredana!
RispondiEliminasono strepitose, non conoscevo questa ricetta, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaciao cara Loredana,
RispondiEliminami hai illuminata su come si fanno le ostie :-) Sin da piccola, aspettavo il momento della comunione, perchê mi piacevano.. ;-)
Con il tuo ripieno goloso e profumato, scommetto che sono finite in fretta!
Agnone con la neve e la grande fiaccolata dev'essere una meraviglia, fa molto intimo e romantico sebbene scommetto che attiri gente anche da fuori!!
Ho visto in giro questo dolcetto, mi incuriosiva molto... però non l'ho ancora assaggiato. Adesso posso prepararlo in casa... il problema è che se le dosi sono industriali, io potrei mangiarne in quantità industriali... :-)
RispondiEliminaUn bacione.
Visita più che meritata, se non altro per i favolosi confetti ricci, che adoro e la cui provenienza non mi era conosciuta... e complimenti per i dolcetti cara, come sempre non scontati e spiegati in modo ineccepibile! Un bacio e buona settimana!
RispondiElimina