Ringrazio Simonetta Nepi, responsabile del settore cucina di Donne sul web, per avermi coinvolto in questa bella esperienza , Giorgio e Giulia, per Gente del Fud che più che accolta, mi hanno abbracciata.
La ricetta di cui vorrei parlare oggi è un piatto tradizionale regionale abruzzese.
Il nome del piatto è un pò particolare e può suscitare qualche sorrisetto, ma la bontà della preparazione spazza via ogni dubbio.
Cazzarelli e fagioli.
Questa preparazione è presente in Abruzzo nella zona dell'Alto Sangro, infatti la troviamo a Castel di Sangro, dove ne hanno fatto oggetto di una sagra che si svolge ad agosto; a Scontrone, in provincia dell'Aquila, altro paesino posto al confine tra il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise ; a Pietransieri e Rivisondoli; a a San Pietro Avellana, paesino della provincia di Isernia, e qui si sconfina nel Molise, in cui viene riportato ugualmente come piatto tipico.
Una ricetta per due regioni, che in realtà erano una perchè i confini tracciati burocraticamente spesso non coicidono e uomini e tradizioni passano nei territori e si contaminano reciprocamente.
I Cazzarelli sono un tipo di pasta fresca realizzata con semola di grano duro e acqua, semplicemente.
La caratteristica, come per tutte le paste regionali, è nella forma. Vengono fatti dei serpentelli di pasta che poi si tagliano in pezzetti abbastanza piccoli, i cazzarelli, appunto.
In Abruzzo sono facilmente reperibili anche già pronti, nel banco delle paste fresche, sicuramente in altre regioni non saranno così frequenti, ma nulla vieta che al posto degli gnocchi si possa passare una domenica a realizzare cazzarelli, magari coinvolgendo figli o marito.
E adesso passiamo alla ricetta.
Cazzarelli e fagioli
Per i cazzarelli
- semola rimacinata di grano duro
- acqua bollente
- Fagioli borlotti lessati 500 gr
- 1 carota
- 1 costa di sedano
- 1 cipolla
- guanciale di maiale 50 gr
- vino rosso Montepulciano d'Abruzzo 100 ml
- passata di pomodoro (possibilmente casalinga) 750 ml
- olio evo
Preparare i cazzarelli.
Su una tavola di legno versare circa 500 gr di semola, fare un buco al centro e versare l'acqua bollente, circa 250 ml, gradatamente, amalgamando la farina con una forchetta, per non scottarvi.
L'uso dell'acqua bollente permette di avere un impasto più morbido.
Unire il resto dell'acqua fino ad avere un composto soffice, ma non appiccicoso.
Fare una palla e tenere da parte.
Cospargere il piano di lavoro con altra semola.
Tagliare dall'impasto una fetta, farne una pallina, schiacciarla leggermente con le mani, sempre infarinando bene sopra e sotto.
Utilizzare il mattarello per stendere allo spessore di mezzo centimetro, infarinare ancora.
Prendere un coltello ed iniziare a tagliare delle strisce di circa mezzo centimetro di larghezza, cospargere di farina, e tagliare le strisce in modo da avere dei cubetti di mezzo centimetro,
Infarinare ancora e tirare da parte sulla tavola, procedere con il resto della pasta allo stesso modo.
Al termine allargare i cazzarelli sulla tavola cosparsa di farina e lasciare asciugare all'aria.
Condimento
Tagliare a pezzetti non troppo piccoli carota, sedano e cipolla precedentemente mondati.
In una pentola alta versare l'olio, farlo scaldare e unire le verdure, far soffriggere brevemente e aggiungere il vino rosso fino a coprire le verdure.
Continuare a cuocere a fuoco vivace, quando il vino è in parte evaporato unire i fagioli lessati scolati dall'acqua.
Aggiungere il guanciale in una sola fetta e la salsa.
Continuare la cottura a fuoco vivace per altri 15',salare, poi a fuoco medio, per un totale di 40' di cottura, dopo i primi 20' controllare che il sugo non sia troppo ristretto, nel caso aggiungere un pò di acqua.
Trascorso questo tempo aggiungere i cazzarelli setacciati per eliminare la semola, cuocere per 3'.
Non appeno vengono a galla sono pronti.
Servire con abbondante peperoncino, se piace.
Invio con piacere questa ricetta per la raccolta di ricette Abruzzesi di In cucina da Eva
Come si dice in Toscana: mai fatto venire l'accuolina in bocca. Io non sò cucinare ma chiara mia moglie è brava . GLI ORDINO DI FARLI!ordino? diciamo gli suggerisco.....
RispondiEliminaOttima ricetta mia cara! MI piace molto questa iniziativa sul web e sono felice che tu ne faccia parte! :)
RispondiEliminaun abbraccio forte!
E qui la mia “abruzzesità” (!) va a farsi benedire! Questo formato di pasta non lo conoscevo proprio, anche se a casa si fa spesso la pasta di grano duro senza uovo per la minestra di fagioli (formato maltagliati). Così bella densa è proprio come piace a me. Soprattutto adoro l chiusa finale: abbondante peperoncino ^_^ Un bacio, buona giornata
RispondiEliminaChe buoni.....Nel paese dove vive mia mamma (sempre in Abruzzo) si chiamano "Cazzillittilli" per distinguerli dai "Cazzillitti" che sono più grandi e si fanno asciutti....domenica sappiamo cosa fare.....
RispondiEliminaE qual'è il paese della tua mamma , Carlotta?...mi piace conoscere tutte le versioni!
EliminaAbita a Scanno, ma non è scannese (lo è la nonna....)....infatti lei li fa sempre asciutti con broccoletti, ceci e pomodorini....
EliminaComplimenti Loredana, sia per l'iniziativa che per il piatto....buona giornata!
RispondiEliminaChe buoni i cazzarelli, non li conoscevo ma hanno davvero un aspetto meraviglioso!!!
Eliminacomplimenti carissima per la ricetta e per essere diventata "Donna sul web" :-)
RispondiEliminanon conoscevo questo formato di pasta e sono contenta che tu abbia voluto condividere questa ricetta regionale! lo proverò senz'altro!
RispondiEliminacomplimenti donna del web!!! Da noi questo formato di pasta fresca non è tipico, il pezzettino viene cavato con le dita per formare i cosiddetti cavatelli che si accompagnano bene proprio con le minestre di legumi. La tua ricetta della tradizione conserva intatto tutto il suo sapore... ed odore!!!
RispondiEliminabuona giornata!
Sai Rita, che anche nel Molise esistono i cavatelli, ma si mangiano con sugo di carne di maiale.
Eliminacomplimenti Lory!!!! e vogliamo parlare del piatto??? una bontà . buona settimana
RispondiEliminaIntanto complimenti per aver partecipato all'iniziativa CUCINA di Donne sul Web, bravissima!
RispondiEliminaE poi che bontà questo piatto.. io faccio penitenza perché non avevo mai sentito parlare dei cazzarelli :"> devo chiedere a mia nonna! bacioo
complimentiiiiiii :) che carini questi cazzarelli ! bacione
RispondiEliminaMa che bella iniziativa, adesso vado a sbirciare se c'è la mia regione :D! comunque l'impasto dei cazzarelli è lo stesso identico dei ruccoli! in pratica dopo che tu hai fatto quei cubetti, li prendi e con il dito medio lo scavi e lo tiri verso di te ed voilà il ruccolo è pronto e con i legumi è fantastico! Esattamente come questi cazzarelli preparati da Te oggi! Bravissima Lory
RispondiEliminaNoi , nel Molise , fatti così li chiamiamo cavatelli e si mangiano con sugo con carne di maiale, anzi esattamente " cavatiell' e carn'e puorc'"
EliminaAHAHAHHA BENISSIMO anche da noi si fanno più spesso con il sugo di carne! ma a me piaccio tanto anche con i legumi! ;)
EliminaQuesti li provo presto, mi piacciono queste paste... mi piacciono proprio tanto!
RispondiElimina/per la veneziana, non mollare... magari hai solo sbagliato farina... tieni duro, mica puo' averla vinta lei, ti pare? :-D
Riproverò con la tua ricetta...e crecherò di capire l'errore, però che rabbia!!!
Eliminaottima ricetta e bellissima iniziativa! ciaooo
RispondiEliminaGran piato Lory.... e davvero tanti tanti complimenti!!!!
RispondiEliminaIntanto bravissima e complimenti per l'iniziativa di donne sul web! Sono belle soddisfazioni! :) E poi come si dice? mmm piatto ricco mi ci ficco!!! :D Non conoscevo questi cazzarelli, li proverò presto! ;)
RispondiEliminaUn bacione
Laura
deliziosa questa ricetta e complimenti !
RispondiEliminanon posso che ripetermi ed unirmi all'unisono a tutti i commenti che mi hanno preceduto: sei brava, perchè ci fai conoscere piatti che non tutti, come me, conoscono e poi li cucini in modo impeccabile, ad opera d'arte, con come qualche altra blogger pasticciona (cioè me!), un abbraccio e ... continua così che vai forte!
RispondiEliminaPure per me sono una novità assoluta! e la cottura nel sugo li rende ancora più saporiti!! qui da noi si trova il "semolino", chissà se andrebbe bene??
RispondiEliminai miei complimenti, è sempre tutto così bello qui da te!
Ohi proprio non la conoscevo questa pasta.
RispondiEliminapotrei provare a farla..chissà, magari mi riesce.
grazie.
Sabrina
Che bella ricetta! Sei bravissima a descrivere e realizzare questi piatti regionali.
RispondiEliminacomplimenti! ti ho inserita nel ricettario abruzzese!!! mi hai fatto conoscere dei piatti che non conoscevo, poiché io sono della zona di Pescara
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