Dolci che solo a vederli, a sentirne il profumo o a mangiarli ci riportano immediatamente nel passato.
Così come ci sono piccoli gesti legati a questi dolci, gesti che ci risultano così familiari che sembra che li abbiamo sempre compiuti.
Uno di questi gesti è lo srotolare una cartuccia napoletana.
....come??? Cos'è la cartuccia napoletana???
E' uno di quei dolci che una trentina (anche più, ma non voglio risultare così vecchia!!!) di anni fa non mancava mai in un vassoio di piccola pasticceria assortita, ed era uno di quei dolcetti che i bambini mangiavano per primi, non ho mai capito se la cosa fosse legata al gusto o al divertimento.
La cartuccia napoletana, infatti, per essere mangiata deve essere srotolata, piano piano si rimuove la carta che la avvolge e finalmente si ha tra le mani questo dolcetto, semplice, ma che piaceva tanto.
Oggi in qualche pasticceria ben assortita si trova ancora, ma non è proprio così frequente.
Devo confessare che ne ho scoperto il nome pochissimo tempo fa e poi ho rintracciato la ricetta, che in realtà gira in rete sempre allo stesso modo da chissà quanto tempo, i mie riferimenti
sono stati Tuki e Pamirilla , tra le due versioni c'è solo l'aggiunta di un pizzico di ammoniaca, per il resto la ricetta è quella.
La realizzazione è abbastanza semplice...la cosa complicata è per primo reperire gli stampini e per secondo le cartucce da inserire.
Con una gran botta di ...fortuna li ho trovati proprio nella drogheria meglio fornita della mia città, ma per le cartucce, nada de nada!!
Dopo aver desiderato di preparare questi dolcetti, essere riuscita a procurarmi gli stampini, potevo mai farmi bloccare dalla mancanza delle fondamentali e peculiari cartucce???
Mi è sembrato di sentire un coro di NOOOO.
Esatto ...le cartucce non si trovano??? e io me le faccio da me, così questa oltre ad essere una ricetta per preparare dei deliziosi dolcetti è anche un piccolo tutoraggio per le cartucce faidate.
Armata di rotolo di carta forno, di stampino per prendere bene la misura e di forbici per lavoretti del piccolo ho ricreato la magia della cartuccia...buona visione!!!
Le cartucce napoletane
( per 36/40 pezzi)
Ingredienti:
200g di farina di mandorle
100g di farina "00"
50g di fecola
200g di zucchero semolato o a velo
160g di burro morbido
20g di burro fuso
4 uova
un pizzico di bicarbonato d'ammonio ( questa volta non l'ho messo...la prossima ci proverò)
un pizzico di sale
3 gocce di essenza di mandorla amara o qualche mandorla amara da tritare ( io non avevo nessuna delle due e non l'ho proprio messa)
la scorza di un limone grattugiata
Mescolare la farina di mandorle con due uova sbattute e gli aromi, far riposare a tempertura ambiente per un'ora.
Lavorare il burro morbido con lo zucchero fino ad avere un composto cremoso e spumoso...e qui armatevi di santa pazienza se, come me, non possedete una planetaria, magari rosso fiammante come una Ferrari, che riuscirebbe a fare in 10 minuti, a voler esagerare, quello che io ho fatto in almeno il triplo del tempo.
Unire il composto di mandorle e le altre due uova,un cucchiaio per volta, alternando composto e uova.
Mescolare e unire i 20 gr di burro fuso, la farina e la fecola setacciate, poco alla volta.
Trasferire il composto in una tasca da pasticciere con bocchetta liscia del diametro di 1 centimetro, riempire i cannelli foderati con le cartucce fino al bordo del cannello, in cotturà crescerà, e posizionare gli stampini dritti in modo che in basso resteranno belli dritti.
Infornare a 170° per 10' poi abbassare a 160° per altri 8'/10'.
Rimuovere le cartucce dal cannello e passare su carta assorbente.
E un pò di fai da te!!!
Con questa ricetta partecipo al contest de La ricetta della felicità
mai assaggiate , ovviamente da Catania a Napoli c'è strada ed anche dolci diversi . Mi attirano molto perchè ci sono le mandorle . Gli stampi li ho , l'ammoniaca la trovo facilmente quindi posso anche farli velocemente :-)
RispondiEliminaSono Abruzzese e nn l'ho mai assaggiate ma hanno un aspetto che le devo fare!copio subito cara...complimenti!;-))
RispondiEliminabelli!!!!devono essere meravigliosi..questa e' un altra ricetta che voglio provare...mi stimoli sai!!!ma tu non partecipi al mio contest????daiii..
RispondiEliminaMi piacciono tanto, non le ho mai fatte ma le ho mangiate mi segno la ricetta, complimenti anche per l'ingegno per rivestirle, un bacio e buona giornata!!!:-)
RispondiEliminaChe belle le tue cartucce napoletane!!! Bella idea quella di realizzare da sola le cartucce! Prima o poi ci provo anch'io!
RispondiEliminaLoredana, te lo devo dire...ti voglio bene! Stamattina in un secondo mi hai riportato nel naso, negli occhi e nella mente i miei 5 anni...anche se poi ho continuato a mangiarne negli anni, a mangiarne a valangate! Ancora grazie!
RispondiEliminanon conoscevo questo dolce...ma il nome mi è simpatico e chissà che bontà!!! ;)
RispondiEliminaChe brava che sei ....Devo farle anche io!!!!!Buona giornata
RispondiEliminaSei stata bravissima, che fatina! Devono essere buonissime!
RispondiEliminanooo li voglio anche io.. ma non ho quei cilindretti.. o come si chiamano (cannalli) :( mi stampo la ricetta però eprchè mi ispirano parecchio!! brava brava ^_^
RispondiEliminaE' da una vita che vorrei farle ma non riesco a trovare gli stampini. Belle da vedere e con quel sentore di mandorla che mi piace tanto.
RispondiEliminaComplimenti!
Non le ho mai assaggiate, ma sento che mi sto perdendo qualcosa :-)
RispondiEliminaChe belliiiii io adesso li voglioooooo è proprio ora di merenda :">!!! dai Lory no sei lontana da Roma perciò ti aspetto al bar per prendere un caffè e deliziarci con queste bontà ok!
RispondiEliminasmack
Eeeehm io non sapevo cos'erano queste cartucce!! :"> Ma grazie a te ora l'ho scoperto e la prossima volta che andrò a Napoli le cercherò ovunque, mi hai messo la curiosità ormai! Sembrano buonissime, deliziose e delicate! E anche belle da vedersi!
RispondiEliminaChe belle!!! Devono essere anche buonissime :-P Mi sa che devo mettermi alla ricerca di quegli stampini e spero di avere anch'io una botta di ...ehm...fortuna ;-)
RispondiEliminamai provate ma mi piacerebbe tanto... e la presentazione è bellissima! brava lori!! un bacione
RispondiEliminaCon tutte le bontà di Napoli, delle cartucce non avevo proprio mai sentito parlare. Mi ispirano davvero tanto!
RispondiEliminabelle e buone ......con quell'aroma di mandorla!!!!
RispondiEliminaun bacio
Io questi dolcetti non li conoscevo. Troppo simpatici!
RispondiEliminauna ricetta davvero bella e brava tu che oltre che a farla ti sei industriata per sopperire alla mancanza delle cartucce. Io purtroppo, in Liguria, credo di non aver la tua botta di... fortuna a trovare gli stampi adatti. Ho però un'amica napoletana che abita qui, devo solo aspettare che faccia un salto dalle tue parti...
RispondiEliminaMi piacerebbe davvero farle e mi segno comunque la ricetta; caso mai non credo che voi napoletane veraci ne avrete a male se dovrò cambiare un po' la forma di questi biscottini...
Un bacione
Complimenti per le tue cartucce, non le avevo mai mangiate! Provvederò praticamente subito!!
RispondiEliminaChe belle le tradizioni... I cuochi di Lucullo
non li conoscevo affatto, pur essendoci a Trieste dei locali che vendono dolci e specialità tipiche queste non sono mai state presenti ma li bacchetterò a dovere. mi piace il profumo di mandorla che devono avere. Grazie Loredana per questo tuo post
RispondiEliminaPer fortuna sono a salve!!
RispondiEliminaBuonissimi!
@housewives:in effetti per l'abbondanza delle mandorle semnrerebbero quasi un dolce siciliano!
RispondiElimina@Monia: è perchè è una ricetta campana, qui in Abruzzo non li ho mai trovati fatti così...nel Molise si usano ancora.
@Francy: obbedisco e partecipo!!
@Teresa:mi piace il faidate!
@Marcella:prova, ne vale la pena!
@Greta: mi fa piacere avere un ricordo d'infazia comune, vuoi mettere quel piacere nello srotolarle??' Solo chi lo ha fatto può capirlo!
@Glo83°:sentirai che bontà!
@Laura, Gemma Olivia: grazie ^_^
@Debora: si chiamano cannelli per cartucce napoletane...cercali , secondo me li trovi!
@Dana: se vuoi te li prendo io e te li spedisco!
@Stefania (Araba): è come una madeleines nel ricordo, ma con un altro sapore!
@Marianna: non me lo dire due volte che tra pochissimo farò un salto a Roma...qual'è il bar??? ;)
@Chiaretta: tu provale a Napoli...ma per un cappuccino insieme aMarianna, ci sei?
@Debora: spero tu abbia la mia stessa...hem...fortuna!!
@Monica: grazie, cara!
@Margot: sono felice di far conoscere questi dolcetti, per me sono fantastici.
@i5mondi: grazie!
@Emanuela: allora mi fa piacere averli fatti conoscere anche a te!
@Fausta: se passi da Pamirilla vedrai che lei ne ha fatta una versione senza stampini, si può fare...un piccolo segreto...non sono napoletana, ma molisana emigrata in Abruzzo!!! ;)
@Nick e Dana: si...viva le tradizioni!
@Stefania: grazie a te, gentilissima!
@Gloria cucè: sono a salve, ma fanno centro!!!
Io ti premierei solo per il fatto di averle proposte. E' un meraviglioso viaggio nel tempo. Credo di averle mangiate un paio di volte durante qualche rinfresco di cerimonia nel sud, ma è tantissimo che non le mangio. Nella loro semplicità formale, sono di una bellezza unica e senza tempo. BRavissima, come sempre. Ti mando un bacio, Pat
RispondiEliminaCiao, devi troppo vincere!!!
RispondiEliminaFoto e post bellissimi e poi mi hai insegnato una ricetta per me totalmente inedita.
Sei sempre super brava.
Scusa se passo poco.
Ma ti sento sempre vicina.
Un bacio
Non li avevo mai visti prima d'ora né conoscevo questo modo per prepararli!
RispondiEliminaTi volevo ancora ringraziare per i consigli sul mio post: ho rifatto la pizza seguendo le tue direttive - lievitazione lunga, metà lievito, lievitazione pre-cottura ed è venuta bella buona alta e morbida, Roby mi ha detto: "come si mangiava 30 anni fa in Italia" :-)
loredana bravissima sei riuscitaa riprodurle alla perfezione brava davvero .da fare
RispondiEliminaciao Loredana, grazie per essere passata a trovarmi. Rispondo da qui alla tua domanda: non ho usato un filtro sulla camera bensì queste impostazioni (con obiettivo 18/55 VR sulla nikon) ISO 100 1/55 Sec
RispondiEliminaf'22, impostazione bianco su sole diretto, compensazione esposizione +1.3. Su photoshop elements ho poi aggiunto se ricordo bene il filtro più caldo (85) al 10% per ammorbidire il bianco bruciato ;-)
Se scatti verso il sole, ricordati di usare il live view e non guardare mai direttamente il sole nell'obiettivo che è pericoloso per i nostri occhi.
se hai altre domande scrivi pure!
ps se ti riferivi all'effetto stella del sole, questo si ottiene mediamente impostando l'otturatore (f') su 22 (o 20 o 25 a seconda della situazione e dell'effetto che desideri.
RispondiEliminail bar è nei pressi di Piazza Mazzini noi ci saremo tu e le tue cartucce Napoletane??
RispondiElimina^_^ smack!
ciao Loredana, ma allora sei abruzzese (di adozione!). Sono venuta qualche volta in Abruzzo, ho dei cugini che abitano nei pressi di Roma di cui una sposata con un abruzzese. Poi guardo ilblog che mi hai consigliato per fare a meno degli stampini.
RispondiEliminaSono contenta che ti siano venuti i marroni, mi spiace per quelli "persi"; purtroppo anche da noi quast'anno i marroni non sono granché. Li posterai? Sono curiosa divederli ed anche di sapere come li trovi "all'assaggio"! Un baicone
@Loredana: certo che ci sono !!! Scherzi?? Ti aspettiamo a Roma! ^_^ Baci e buon weekend
RispondiElimina@Patty: sei sempre così cara... alla prossima, le preparo, ok?
RispondiElimina@Cinzia: per me il tuo incoraggiamento è stato fondamentale, grazie!
@Veronica: allora le conosci?
@Love.grazie per la spiegazione tecnica perfetta...ci proverò con la mia reflex e spero di fare qualche foto decente...da questo momento sarai il mio punto di riferimento, nonchè consigliera per tutti gli inghippi fotografici!!!
GRAZIE
@Marianna e Chiaretta: mi organizzo e combiniamo...anche con le cartucce!!
@Fausta. delle 30 castagne superstiti almeno la metà non ne hanno voluto sapere di diventare trasparenti...le altre sono venute, non ho messo la glassa, che forse dà un pò di sapore, ma è come se mancasse qualcosa...ci riproverò, comunque ottime!
Bellissime le tue cartucce ! Anche a me piacciono molto! Grazie per la partecipazione!
RispondiEliminadagli ingredienti direi che sono certamente dei buonissimi dolcetti!!!
RispondiEliminaCiao Lory, ti ho taggato per il 7 links project. E' un gioco carino che penso ti piacerà. NOn sei obbligata se non ti va. Però volevo ringraziarti per essere sempre così vicina. Un abbraccio, Pat
RispondiElimina@ Fujiko: grazie...anche a me piacciono moltissimo!
RispondiElimina@Chabb: si buonissimi!
@ Patty:Certo che parteciperò..il tempo di organizzarmi...comincio ad avere un pò di lavoro arretrato per il blog...ovvio!!!
ciao loredana
Purtroppo non avevo mai sentito parlare di questo dolce, mi attira molto
RispondiEliminaGrazie per la ricetta, la tengo da parte per farla alla prima occasione!
Un bacione
mi sono davvero interessata alla storia di questi dolcetti che non conoscevo, anche se - non so perché- da come li hai perfettamente descritti mi sembrava di poterne sentire il sapore, prima ancora di leggere la ricetta! ero sicura che ci fossero le mandorle! un bacio e buona domenica!
RispondiEliminaMi hai fatto andare indietro nel tempo! Anch'io bambina li rubavo dal vassoio dei dolci! Lo farei ancora. Buona domenica, Laura
RispondiEliminari ciao! ma più che volentieri, se riesco ad aiutarti :-)
RispondiEliminasul blog di marco crupi ho trovato un sacco di consigli tecnici, spiegati in modo semplice http://marcocrupifoto.blogspot.com/
se scorri nell'archivio in basso a destra, trovi i temi per post.
se ti serve un sito interessante in inglese, fammi sapere!
@Mariangela: appena puoi provale!
RispondiElimina@Acki: buona domenica anche a te!!
@laura: era tipico rubarli ...e divorarli, per la serie mangiarli in tre bocconi e poi quasi non riuscire a masticare!! Davvero bei ricordi!
@Love: grazie sei gentilissima, passerò sul blog che mi hai segnalato...per il sito in inglese...purtroppo non lo leggo, solo francese!!
Comunque grazzie, chiederò consigli!
Ciao llry, sai che non conoscevo questo dolce?? Grazie per avermelo fatto conoscere, me l'appunto e appena reperisco le mandorle lo preparo, solo che devo inventarmi qualcosa per le formine! Un bacio cara ^_^
RispondiEliminaWow! li avevo visti dalla ciliegina e mi avevano colpito ma questi con anche il tutorial per le cartucce hanno una marcia in più!
RispondiEliminaCiao Lory che belli i tuoi dolcetti, sanno veramente d'infanzia e di coccole. Buona serata, a presto
RispondiEliminaIeri mia madre è stata ad una festa - festa del cioccolato se non sbaglio - qui in zona e quando è tornata mi ha detto. "Finalmente ho mangiato le cartucce napoletane!"... io non sapevo nemmeno cosa fossero. ha tentato di spiegarmelo a parole sue ma devo dire che le tue spiegazioni sono state molto più efficaci!
RispondiEliminaCiao Loredana ma che brava, io questi dolcetti non li ho mai assaggiati e ho idea che mi sono persa una delizia, un bacione, Alex
RispondiEliminasul blog di fotografia italiano comunque trovi già tantissimo!! e tra l'altro c'è pure un forum dove puoi postare le tue domande :-)
RispondiEliminaMio papà è di Napoli eppure non ne avevo mai sentito parlare. Sono sfiziosissime e si presentano troppo bene!!!
RispondiEliminaChe belle le cartucce!!Io sono napoletana,e sono famosissime tra i dolci della pasticceria secca.Ti devo confessare che l'ultima volta che sono andata a casa mia,ho trovato gli stampini,la ricetta mi è stata data da un'amica pasticcera,ma le cartine proprio non sono riuscita a trovarle.Ho provato in pasticceria qua a Bologna e mi hanno detto di farle con la carta da forno.Se non le trovo farò così!!Un abbraccio Anna
RispondiEliminacarissima, io alla fine ho scelto questi fantastici dolcetti per partecipare al recipe-tionist e poi anche perchè volevo festeggiare san Valentino in maniera non convenzionale!Qui il post
RispondiEliminahttp://patespery.blogspot.com/2012/02/unconventional-valentines-day.html
Buona giornata
spery