Succede quando si hanno le proprie radici in una regione fino a qualche tempo fa data per inesistente : il Molise.
Una ricetta, questa, tramandata dalla mia prozia Maria, la sorella di mia nonna, quella che è andata in America, ma poi è tornata , perché si può anche avere cibo in tavola, ma se la nostalgia per il tuo paese non te lo fa apprezzare, meglio tornare indietro e accontentarsi di pane e cipolle.
Questi dolci tradizionali tipici di tutto il Molise sono cosa ben diversa da pane e cipolle, per fortuna.
Sicuramente questa è una versione rielaborata e riadattata dalla prozia, la differenza più importante l'ho notata nella presenza di marmellata di ciliegie invece che mostocotto, ma a casa nostra questi dolci sono quelli che danno il sapore del Natale, in qualunque stagione e noi li realizziamo seguendo la ricetta di zia Maria.
La frutta secca utilizzata, può essere modificata a piacere, così come i canditi.
Imprescindibile invece i chiodi di garofano per dare l'aroma giusto.
Celli chieni della prozia Maria
Dose per 60 pezzi
Pasta ( versione della prozia )
- 600/700 g farina 00
- 200 g zucchero
- 180 g strutto
- 100/150 ml latte
- 2 uova intere
- 8 g lievito per dolci
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Pasta versione tradizionale ( tratta da La cucina molisana vol. II )
Non l'ho provata, non garantisco sulla riuscita.
- 500 g farina 00
- 2 uova intere
- 150 g strutto
- 100 g zucchero
- Un bicchiere di vino bianco
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Farcia
- 150 g marmellata di ciliegie
- 150 g fichi secchi
- 150 g prugne secche
- 150 g uva passa
- 200 g mandorle tostate tritate
- Buccia grattugiata di arancia bio
- Buccia grattugiata di limone bio
- Buccia grattugiata di mandarino bio ( se riuscite a trovarne altrimenti omettere )
- 250 g miele
- 1 cucchiaino scarso di polvere di chiodi di garofano
- 2 cucchiai di cacao amaro in polvere
- 1 uovo
Preparare la farcia che dovrà riposare una notte in frigo.
In un robot da cucina versare tutti gli ingredienti tranne il miele e frullare fino ad avere un composto omogeneo.
Scaldare il miele sul fuoco fino a che avrà un colore dorato.
Unire al composto di frutta e lavorare ancora con le lame.
Versare in una ciotola e conservare, coperto in frigorifero per una notte.
Il giorno seguente preparare la pasta.
Nella ciotola della planetaria versare la farina setacciata, il lievito, lo zucchero, le uova, lo strutto e iniziare a lavorare con la foglia inserendo il latte poco alla volta, potrebbe non servire tutto, regolatevi.
Si dovrà ottenere un impasto simile ad una frolla.
Su un piano leggermente infarinato stendere la pasta allo spessore di 3/4 mm , ritagliare dei cerchi di 8/9 cm di diametro , farcire con un cucchiaio di ripieno, chiudere sigillando bene i bordi, dare dei piccoli tagli con le forbici e adagiare su cartaforno.
Cuocere in forno preriscaldato a 180°C modalità ventilato per circa 15', dovranno risultare dorati.
Le persone rivivono nei ricordi e i ricordi si uniscono al cibo. Un dolce che trasmette "conforto", "accoglienza", "calore", sa di festa e a me ha fatto anche commuovere!
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