Il mio lievitosenzanome, sempre lui e sempre presente, i porri dell'orto del nonno , piccolini ( non come quelli del supermercato che raggiungono anche i due chili ), caciocavallo molisano e lardo d'Arnad, gentile cadeau gastronomico della suocera in trasferta in Valle d'Aosta e si realizza in un attimo un appetitoso rustico adatto a ( quasi) tutti.
Vi lascio solo la ricetta, come sempre è possibile modificare con gli ingredienti che vi ritrovate nel frigo e lavorare come la fantasia , il gusto e la golosità meglio vi suggerisce.
Rustico con porri del nonno, caciocavallo molisano e lardo d'Arnad
per uno stampo da 20 cm di diametro / 4-6 porzioni
Per la base
- 80 g lievito madre ( anche rinfrescato uno/due giorni prima)
- 85 g acqua
- 350/400 g farina 0
- sale
Lavorare energicamente per 10'-15'.
Mettere a riposare in una ciotola unta d'olio coperta con una pellicola, per 2 ore.
Ripieno
- porri circa 300 g
- lardo d'arnad 80 g circa
- burro 20 g
- uova 3
- parmigiano 30 g
- panna da cucina 100 ml
- sale
- caciocavallo molisano 100 g
- prosciutto crudo in un'unica fetta 50 g
In una padella scigliere il burro e unire i porri, farli dorare a fuoco basso.
Salare leggermente.
Tagliare a dadini il caciocavallo e il prosciutto crudo
In una ciotola battere le uova con il parmigiano , la panna da cucina e il sale.
Stendere la pasta allo spessore di circa 4 mm e adagiarla in uno stampo foderato con cartaforno.
Sul fondo versare i porri, coprire con i dadini di caciocavallo e versare il miscuglio di uova.
Rimboccare la pasta eccedente verso l'interno e cuocere in forno caldo a 180°C per 40' circa.
Con questa ricetta partecipo al contest di Alice La cucina di Esme
No, ma questo lievitatosenzanome è qualcosa di favoloso!!!!!! Ma complimenti, si mangia con gli occhi! O_o
RispondiEliminaGrazie, Erica, prima o poi se lo meriterà un nomignolo...prima o poi!
Eliminahai ragione, nei piatti ci trovi quello che ci metti, anch'io la pizza rustica la faccio con formaggi e salumi di prima qualità, il risultato ne guadagna! buona sttimana, Laura
RispondiEliminaQuello che ci si mette, ci si trova, il segreto è tutto lì!
Eliminacarissima Loredana ne devo ancora fare di strada con il lievito madre, il tuo rustico, unione di sapori unici, è veramente un'opera d'arte! Bravisssima e ora vado a leggere la ricetta precedente!
RispondiEliminaSempre troppo buona , Helga :)
EliminaChe meraviglia! Invoglia a rubarne immediatamente una fetta...
RispondiEliminaFai pure, Giulia.
EliminaUna vera delizia con un tocco della mia amata Valle d'Aosta!! Bravissima Loredana, un abbraccio e buona settimana
RispondiEliminaSai che ti ho pensato, Cinzia, quando ho ricevuto quel lardo? Semplicemente fantastico.
EliminaDeve essere ottimo, con quegli ingredienti poi...
RispondiEliminaConfermo, Fr@, lo era ;)
EliminaNe ho fatto uno simile, il tuo deve essere ancora piu buono!!!! w porri
RispondiEliminaMmmm..il lardo di Arnad lo conosco benissimo..:P
RispondiEliminaBravissima cara,un bacio a presto <3
che spettacolo mi ricorda proprio le ricette dei vecchi tempi ,quelle della nonna
RispondiEliminabuonissimo
Tesoro grazie di parteciapre al mio contest con questa prelibatezza, un rustico super gustoso, perfetto per il mio cestino!
RispondiEliminabacioni
Alice
Io adoro i rustici, di ogni forma e con ogni contenuto.. se poi il contenuto è questo, ragazza mia, allora mi conquisti!
RispondiEliminaW il lardo di Arnaud (ma anche il caciocavallo e i porri del nonno)