Per quello che riguarda il Molise, ho pensato di chiedere aiuto ad un'amica di famiglia, assaggiatrice e membro dell'ONAV, Organizzazione
Assaggiatori di Vino, che nasce ad Asti nel 1951, in Molise nel
2010 .
Scopo principale dell’ONAV è la
promozione della cultura del vino della sua conoscenza in termini più
propiamente scientifici e culturali. Pone l’accento sulla cultura della
valorizzazione dei territori e del consumo consapevole del vino, formando a
tale scopo dei giudici del nettare di bacco.
In Molise
attualmente sono operative due sezioni quella di Isernia e quella di
Campobasso.
La mia amica è stata così gentile da fornirmi informazioni su un'eccellenza del Molise: la Tintilia.
Lascio qui le notizie che mi ha cortesemente fornito, con un solo suggerimento, provate a cercare questi vini, oppure fate un salto in Molise per berli direttamente sul posto, circondati dai paesaggi e dalla cordialità un pò rude , ma calorosa dei molisani.
La Tintilia, unico Autoctono del Molise, la cui DOC è stata istituita nel 2011, è presente da sempre sul territorio molisano,e con tutta probabilità già dalla fine del ‘700.
Messa da parte, nel corso della sua storia eno-produttiva relativamente recente, a causa del suo rendimento basso, per la dimensione degli acini ridotta ed del grappolo spargolo, con conseguente scarsa resa, è tornata a far parlare di sé da una ventina di anni.
Per lungo tempo, si è pensato che il vitigno derivasse da un’uva sarda, il Bovale, mentre recenti studi scientifici, uniti a un esame approfondito di fonti antiche, hanno dimostrato che la Tintilia fu introdotta in Molise sotto il dominio dei Borboni, nella seconda metà del Settecento, ed è un biotipo proveniente dalla famiglia delle Tintorie. Si sono trovate tracce dell’esistenza della Tintilia in uno studio di Raffaele Pepe , fratello di Gabriele, il quale parla nel 1811 di marze di vitigno forastiere : Le Tenturier d’Espagne , per l’appunto.
Recenti ricerche hanno portato alla luce un’altra pubblicazione sul Bollettino Ampelografico datata 1884, a seguito di un censimento promosso dal Ministero dell’Agricoltura, nel quale la Tintilia risultava essere il vitigno più diffuso in Molise, specialmente nelle zone interne (Casacalenda, Campobasso, Castellone al Volturno, Bagnoli del Trigno, Carpinone, Castropignano), i cui filari si alternavano nelle vigne a quelle di altre uve, permettendo così di ottenere vini più colorati e più strutturati,dando luogo al così detto taglio in vigna.
Doppia l’ipotesi etimologica del nome secondo alcuni questo deriva da Tinto, famiglia delle tintori a cui appartiene il vitigno, secondo un’altra questo deriva da Tenta che in dialetto molisano sta per tinta , significando la capacità colorante di questo vino.
La Tintilia in purezza ha colore rosso rubino intenso con riflessi violacei, che guadagna ben presto un’unghia granata; al naso si presenta elegante, con un bouquet ricco di frutti di bosco e confettura di frutta, note speziate, con sentori di pepe, liquirizia e chiodi di garofano; il gusto è secco, caldo, morbido, con tannini eleganti, buona alcolicità e freschezza. Il vino che ne deriva, non necessita di passaggi in legno, proprio per la caratteristica dei tannini.
È possibile procurarsi questo vino facendo riferimento a due cantine:
Tintilia
Embratur Cantina Valtappino : Territorio di Campobasso.
Si presenta di colore rosso rubino con unghia
granata, profumo di piccoli frutti rossi,
spezie, e liquirizia,gusto giustamente tannico, con una lunga persistenza gustativa.
Lagena
Cantina Angelo D’Uva :Territorio di Larino .
Colore rosso rubino con riflessi violacei, profumo mora, prugna, violetta.
Gusto morbido.
L'abbinamento ideale è con un tradizionalissimo piatto di cavatelli con un sugo di maiale.
Per continuare il giro delle altre regioni , ecco l'elenco:
Trentino-Alto Adige: Vellutata al vino Lagrein Kretzenhttp://www.afiammadolce.it/2014/10/vellutata-al-vino-lagrein-kretzen.html
Friuli-Venezia Giulia: Colli orientali del Friuli Picolit DOCG
http://ilpiccoloartusi.blogspot.com/2014/10/colli-orientali-del-friuli-picolit-docg.html
Lombardia: I vini DOC di San Colombano al Lambro
http://kucinadikiara.blogspot.com/2014/10/i-vini-di-san-colombano-al-lambro.html
Veneto:
Valle d'Aosta: Viticoltura in Valle d'Aosta http://atuttopepe.blogspot.com/2014/10/viticoltura-in-valle-daosta-per-litalia.html
Piemonte:
Liguria: il Rossese e le trippe accomodate http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2014/10/litalia-nel-piatto-il-rossese-e-le.html
Emilia Romagna: Sorbetto alla MalvasiaDOC Colli Piacentini http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2014/10/sorbetto-alla-malvasia-doc-colli.html
Lazio: Anguilla alla marinara
http://beufalamode.blogspot.it/2014/10/anguilla-alla-marinara-con-ricetta.html
Toscana: Pane, vino e zucchero: http://acquacottaf.blogspot.com/2014/10/pane-vino-e-zucchero.html
Marche: Vino di visciole e straccadenti http://lacreativitaeisuoicolori.blogspot.com/2014/10/vino-di-visciole-e-straccadenti-ricetta.html
Abruzzo:Il Vino Pecorino d'Abruzzo
http://ilmondodibetty.blogspot.com/2014/10/il-vino-pecorino-dabruzzo-per-litalia.html
Umbria: Bocconcini di Mailae con Prugnole e Rubesco http://amichecucina.blogspot.com/2014/10/bocconcini-di-maiale-con-prugnole-e.html
Basilicata: NON PARTECIPA
Campania: Piedirosso Bio Igt V Campania
http://www.isaporidelmediterraneo.it/2014/10/piedirosso-bio-igt-campania-vini-orsini.html
Puglia: Macedonia di frutta al Moscato di Trani DOC http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2014/10/cucina-pugliese-macedonia-di-frutta-al.html
Calabria:Greco di Bianco, il vino più antico d'Italia.
http://ilmondodirina.blogspot.com/2014/10/il-greco-di-bianco.html
Sicilia:
Sardegna:
E non dimenticate di passare sul nostro blog ;) L'Italia nel Piatto http://
Eh sì cara Lori, non resta che partire e venire ad assaggiare tutto, cavatelli compresi.... un bacione a presto
RispondiEliminaInteressante il contributo sul Molise che sei riuscita ad offrire. Avere delle valide conoscenze nel settore è sempre una ricca risorsa!
RispondiEliminaBeh Loredana, l'ideale sarebbe proprio venire a degustare i vini in Molise, deliziati dal panorama oltre che dalla loro bontà. Poi tanto che ci sono, farei pure un salto da te per un bel piatto di questi meravigliosi cavatelli!!!! Complimenti cara!
RispondiEliminami hai fato venire una gran voglia delle tue parti e ...di questo piatto di cavatelli!
RispondiEliminabaci
Alice
Che buoni che sono i Cavatelli!!!!
RispondiEliminalo ripeto questa iniziativa del'italia nel piatto è da mettere tutto su carta ime tutte e tutti
RispondiEliminabraviss
sono proprio i vitigni autoctoni che dobbiamo valorizzare e questo vino, in cui si utilizza in purezza, ne è la prova evidente... complimenti per la scelta e pure per i cavatelli!!!
RispondiEliminaBuonissimi i cavatelli e ottimo abbinamento !!
RispondiEliminaè sempre interessante conoscere la storia delle nostre eccellenze e che meriterebbero maggiori apprezzamenti!
RispondiEliminae quel piatto di cavatelli? perfetto con il tuo vino!
un bacione
Grazie per farmi conoscere questo nettare! E che dire del piatto, da bambina ero carnivora, adoravo la carne, forse perchè essendo tre figli e lavorando solo mio padre, non la mangiavamo spesso e il piatto con cui hai scelto di accompagnare la Tintilia, mi ricorda un piatto che cucinava mia madre! Grazie Loredana!
RispondiEliminaSpesse volte ci soffermiamo sui vini maggiormente pubblicizzati, in questo giro però abbiamo scoperto dei vini di tutto rispetto che meritano di essere conosciuti da una platea più ampia. Grazie della condivisione.
RispondiEliminaNon conosco affatto questo vino carissima Lory ma....l'abbinamento che ne nasce da te immagino lo esalti magnificamente bene, ti faccio i miei complimenti e...UN ABBRACCIO GRANDE!!!
RispondiEliminala descrizione del tuo vino ricorda il mio, immagino la bontà. M'ispira molto il piatto in abbinamento, un bacione e buona domenica.
RispondiEliminaMiria
Voglio morire in quel piatto di cavatelli, labbinamento e' super azzeccato !!!!
RispondiEliminaA presto
Il buio: mai sentito nominare...e stasera son due cose che mi hai fatto scoprire!
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