La lettura è uno di quei piaceri a cui difficilmente si rinuncia e, soprattutto, è un piacere da solitari , immergersi in un libro è come entrare in un'altra realtà, in cui le azioni, i pensieri si svolgono davanti ai nostri occhi e noi ne siamo spettatori e attori allo stesso tempo.
Ho scovato il contest di Rosso Lampone. Sapori tra le righe e ho immediatamente pensato alla ricetta da proporre: avevo appena terminato la lettura della trilogia della Pancol, scrittrice che non conoscevo , ma ho scoperto con molto piacere, passando da Gli occhi gialli dei coccodrilli a Il valzer lento delle tartarughe, per finire a Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì.
A parte i titoli piuttosto originali, la storia è quella di una famiglia moderna, nel corso di circa dieci anni,ambientata tra Parigi, Londra e New York, avvenimenti e personaggi si incrociano, scompaiono e poi si ripresentano nel libro successivo, trattenendo il lettore con il naso nelle pagine per scoprire come e cosa e chi.
La protagonista è Josephine , una donna quarantenne alle prese con un divorzio,con due figlie adolescenti, una vita da recuperare e una bugia: suo malgrado diventa famosa scrivendo un romanzo al posto della sorella.
Le cose si complicano: quando si scopre l'inganno, la sorella bellissima , ricchissima cade in depressione, finisce in una clinica, si allontana dal figlio e dal marito, bello anche lui , ricco, e che te lo dicoaffà, che ama circondarsi di opere costosissime e pregiate.
Si susseguono situazioni, personaggi, riflessioni sulla vita e sulla commedia umana , si viene presi dal vortice della lettura e non si vorrebbe mai smettere, affezionandosi ad ogni singolo personaggio, nel bene e nel male.
Non racconto altro della trama, anche perchè è talmente articolata che lascerebbe sicuramente qualcosa fuori, un solo consiglio, leggete questi libri.
Nelle oltre 1800 pagine si racconta senza esagerare, di cibo, se ne parla nella preparazione di un tacchino farcito per Natale, complice di un bacio rubato, ma quello che mi ha colpito maggiormente è la descrizione della preparazione di una vellutata di zucca nell'ultimo libro della serie.
Becca, una barbona, viene accolta in casa da Philippe (il marito ricchissimo di cui sopra) su insistenza del figlio Alexandre, che in lei aveva trovato l'unica amica e confidente.
Lei è una ex-étoile della danza , dimenticata da tutti, che ha scelto di vivere ai margini, trascinandosi su una sedia a rotelle e trasportando così i suoi pochi stracci.
L'incontro con Alexandre le cambia la vita e la cambia anche a Philippe, và a vivere con loro e piano piano ognuno ricompone il puzzle dei proprio sentimenti che la vita aveva sparpagliato...anche Becca.
Riesce finalmente a rifare pace con il suo amore, morto anni prima.
Lei era vecchia, ma il suo amore era rimasto vivo...Il suo amore che la faceva danzare, saltare , la sollevava sopra la testa. [...]Quando lui se n'era andato, lei aveva incassato il colpo a bruciapelo. Pam! Era morta. Nessuno se n'era accorto, ma lei sapeva che si stava dissanguando a poco a poco. Era una ferita invisibile, una ferita su cui non si poteva soffermare più di tanto perchè era qualcosa che succedeva a tutti.Percò non ne parlava.
Aveva continuato a perdere sangue.
Tenendosi dritta, pallida, esile.Si era ritrovata per la strada.Su una sedia con le rotelle.Vecchia, infelice. E così banale. Banale di fronte alle disgrazie del mondo intero. Inutile.Come se per servire a qualcosa, [...], si dovesse essere giovani[...].Tuttavia si è vivi anche quando si è vecchi e non si è più esuberanti.
Le sembrava di assomigliare alla zucca nell'acquaio.Si era ammorbidita e si lasciava sbucciare senza dire niente.[...]
La tagliò a tocchetti e fu subito più semplice pulirli uno a uno. "Lasciamo ammorbidire la zucca con un pò di latte, burro salato e scalogno." Aggiunse sale, pepe, mescolò con il cucchiaio, schiacciando la zucca che si disfava dolcemente, scoppiettando in bolle arancioni ai bordi della pentola.
"Vedrà è buonissima, un cucchiaio di crème fraiche e sarà una delizia".
Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì - Katherine Pancol
Come finisce la storia? Questo vi consiglio di scoprirlo da soli, intanto godiamoci la
Vellutata di zucca di Becca
per 4 persone
- 1 kg di zucca pulita a cubetti
- lt 1,5 di latte fresco
- scalogno 2
- burro salato 50 gr
- sale
- pepe
- crème fraiche e poco latte per la finitura del piatto
Unire la zucca a pezzetti, lasciarla rosolare brevemente e coprire tutto con il latte .
Far bollire bolcemente fino a quando la zucca non sarà disfatta, aggiustare di sale.
Per una consistenza più vellutata frullare tutto con un minipimer.
Servire con del formaggio cremoso lavorato con poca panna o latte, fino ad avere un composto soffice.
Versare una cucchiaiata sulla vellutata e cospargere con una macinata di pepe nero.
Con questa ricetta partecipo al contest di Rosso Lampone
Il piacere della lettura mi manca tanto. E pensare che una volta i libri li “divoravo”! Non sono mai stata capace di leggere un paio di paginette la sera prima di dormire e il tempo per le full-immersion ormai è solo un miraggio. Un miraggio da un paio di settimane è diventata anche la mia zucca mantovana. Me metto in serbo la tua vellutata per la prossima stagione. Quella noce di burro salato è una chicca. Un bacione, buona giornata
RispondiEliminaDevi ricominciare, Fede, proprio dalle due paginette prima di dormire.
EliminaA me capita di non riuscire a prendere sonno se non apro un libro ;)
Mi hai incuriosita con questa scrittrice di cui non ho mai letto niente. Vellutata buonissima e bella la ciotola, mi piace un sacco.
RispondiEliminabaci
alice
Ma lo sai, Alice, che anche io l'ho scoperta casualmente, questa scrittrice?
EliminaE il piacere diventa doppio, in questi casi!
Ottima questa vellutata e grazie delle tue info sul libro....
RispondiEliminaGrazie a te, Ileania
EliminaLeggere è sempre un indiscusso piacere, il problema per me è non avere più il tempo di una volta per farlo. Quindi non aspettare altri contest simili, continua pure a recensire qualcosa quando ne hai voglia..ci sarà sempre qualcuno come me che gradirà parecchio ;)
RispondiEliminaComplimenti!!!
Allora aspettati un'altra recensione a brevissimo! ;)
EliminaLory, guai a chi toglie i libri dalla mia vita, convengo con te, sono un pezzo di me! La tua vellutata è meravigliosa e io non ci rinuncerei mai a questi piatti, nemmeno d'estate con 32 gradi... infatti li faccio e li gusto anche freddi! Ti abbraccio e come sempre complimenti per tutto!
RispondiEliminaAnche a me le vellutate fredde non dispiacciono affatto!
EliminaUn abbraccio a te
Eeee mi avevi già convinto tempo fa sui libri della Pancol e infatti li ho comprati tutti ^_^ Bellissimi i passi che hai citato!
RispondiEliminaAdoro la vellutata di zucca, a mia mamma viene benissimo, usa le patate però! Le dirò di provare anche questa ricetta, un bacione carissima
Anche io di solito aggiungo le patate, ma questa andava provata ;)
EliminaUn classico che non mi stanco mai di mangiare! Ottima!
RispondiEliminaComplimenti di cuore, Lory!
RispondiEliminaPost incantevole, che ho letto tutto di un fiato, e bellissima ricetta!
Bacioni, a presto!
Grazie, Assunta!
EliminaNon avevo mai sentito parlare né di questa autrice né di questi titoli. I consigli letterari sono sempre ben accetti per chi come me ha fatto della lettura il suo hobby da pendolare. Non potrei mai uscire di casa senza il mio libro!!
RispondiEliminaQuesta vellutata di zucca ha un aspetto davvero confortevole. Mi fa immaginare il rientro a casa con una bella zuppiera fumante in tavola. Io al cibo caldo tanto non riesco a rinunciare neanche a luglio... peccato che però in quel periodo non ci sia più la zucca gialla! :-)
Cara Ilaria, anche io ho sempre un libro in borsa , questo permette di utilizzare tanti tempi morti in qualcosa di utile per sè, come ogni cosa è una questione di abitudine.
Eliminaciao Lore,
RispondiEliminamai abbandonare le letture, nostro secondo amore (o primo, o terzo? Chi lo sa? Sempre di amore si tratta...)
Ho letto il primo della Pancol... e lì mi sono fermata.
Che dici, continuo?
Intanto ho letto il brano che hai citato ed ho mangiato con gli occhi quella vellutata! E' proprio vero che le ispirazioni culinarie si possono trovare ovunque, basta saper "guardare". Un abbraccio
Ti consiglio di proseguire nella lettura...se ti è piaciuto il primo ;)
Eliminache carina la ciotola e che delizia la zuppa!
RispondiEliminabaci
Alice
le vellutate sono sempre un piatto piacevole ... anche per lo spirito...come i libri... bacioni!
RispondiEliminaAdoro le vellutate riscaldano lo stomaco e il cuore, e questa è divina!!!
RispondiEliminahttp://blog.giallozafferano.it/lericettedimelinda/
ottimo il piatto ed i consigli letterari!
RispondiEliminabuon fine settimana!!!
La lettura è cibo per la mente! ora ho la curiosità di come finisce la storia, la prossima volta che mi trovo in libreria mi ricorderò di comprare questo libro!
RispondiEliminaE che buona la vellutata di zucca!!!
un bacio e buon week end!
Laura
Lo sai che è da una sacco che voglio leggere i libri della Pancol? Ho letto le recensioni e mi hanno incuriosito mortalmente ma la momento non ho ancora avuto modo di metterci la testa. Lo farò prestissimo perché mi fido del tuo giudizio e sono certa che mi piaceranno.
RispondiEliminaGrazie per questo bel post! Un forte abbraccio, Pat
Interessante l'info ma per la vellutata...scusa odio la zucca...buona fine settimana.
RispondiEliminadeve essere ottima! non so cucinare molto la zucca, quindi prenderò spunto! e ti lascio una cosina nel mio blog!
RispondiEliminaEva, non riesco a risalire al tuo blog, mi lasceresti l'indirizzo? Grazie :)
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