In effetti il mio papà era in ospedale e noi tre figli fummo separati per permettere alla mamma di gestire tutto.
Sono sempre stata indipendente e, nonostante la sofferenza della separazione, ho fatto tesoro di quell'esperienza, che è rimasta scolpita nella mia memoria come solo gli avvenimenti che ci appaiono favolosi, sanno fare.
Ricordo le mattine trascorse dalla tata del paese, i giri negli orti, il rapporto con gli altri bambini, ricordo di aver scoperto che i ceci crescevano sulle piante e non nei barattoli, con il piacere e il gusto di schiacciare quei teneri baccelli un pò pelosi per mangiarne il contenuto. Ricordo il succo gocciolante e tiepido di un pomodoro rosso raccolto, pulito rapidamente strofinandolo sulla manica e morso come fosse una mela.
Ricordo il profumo del basilico, il bianco abbagliante delle scale delle "ruve" ( i vicoletti) e l'ombra refrigerante delle stesse, ricordo la cantina della bisnonna, buia e misteriosa, e il fascino del "cunnulone" in cui immaginavo fossero stati cullati mia madre e mio zio, e poi ricordo un piatto, uno solo.
Uno di quelli che mia madre non ci aveva mai riproposto, forse non amandolo particolarmente neanche lei.
E' dovuto trascorrere davvero molto tempo, quasi 40 anni, perchè riuscissi a provare questa NON ricetta.
Ho dovuto riapprezzare l'uso di aromi semplici e riacquistare il gusto del pane, quello vero, fatto come una volta.
Il percorso è stato lungo e a me resta l'immagine della mia prozia, Zietta, vicino alla stufa economica, intenta a rimestare quello che era un piatto da servire a cuor leggero anche ai bambini pronti per lo svezzamento.
Lei aggiungeva un pomodoro pelato e qualche foglia di basilico, ma io l'ho provato nella versione basica e, stranamente, mi è piaciuta.
Pane cuott'
Per 4 persone
- 4 fette di pane casereccio, leggermente raffermo ( per me pane semintegrale con lievito madre)
- un bicchiere di olio extravergine d'oliva molisano
- 4 foglie di alloro
- uno spicchio di aglio
- un litro di acqua
- sale
Fatele inzuppare, eliminate il liquido in eccesso e condite con un filo di olio.
Per la semplicità della ricetta diventa fondamentale l'utilizzo di ingredienti di ottima qualità, dal pane all'olio, ma anche l'aglio e l'alloro.
Esiste tutta una serie di varianti a questa ricetta che prevede l'utilizzo di erbe selvatiche, raccolte dai pastori lungo il tratturo, oppure di verdure di stagione, ma sempre, come ingrediente principe, il pane.
Questo piatto mi ricorda la mia infanzia mia mamma me lo preparava spesso, la sua versione e' un po' diversa ma e' sempre pane cotto! Ogni tanto lo preparo e ritorno bambina!
RispondiEliminasapevo che era una ricetta nazionale :)
Eliminadalle mie parti si aggiungevano anche qualche fagiolo e dei pomodorini freschi schiacciati...approposito di cucina povera :)
RispondiEliminaSi presta a mille varianti :)
Eliminache bei ricordi mi hai riportato alla mente...mia nonna lo preparava sempre questo piatto povero ma ricco di sapore...lei usava anche il pane nero integrale!
RispondiEliminaOppure a me ci strapazzava dentro anche un uovo e un pò di parmigiano...ero mooolto inappetente e così, diceva :"almeno ha un pò di sostanza!"
Un abbraccio
Ah, le nonne :)
EliminaChe emozione leggere il tuo post di ricordi. E mi è venuto un po’ da sorridere perché mio papà torna periodicamente alla carica con il “pane cotto” e mia mamma non glielo fa mai perché lei lo odia, forse un po' come la tua :)) Io non l’ho mai assaggiato ma ora che mi hai dato al ricetta ci penso io a farglielo trovare una volta...a sorpresa :) Un bacione, buona giornata
RispondiEliminaE allora preparaglielo, lo renderai felice!
EliminaBuongiorno cara Lori,
RispondiEliminaanche io mi sono persa seguendoti nei tuoi ricordi d'infanzia :-) hai davvero imparato nel migliore dei modi ad apprezzare quello che la natura e il mondo ci offrono!
I miei ricordi di "pan cott" risalgono a quando ero malata e non mi era mai piaciuto. Mia mamma ce lo faceva solo in quelle occasioni e spesso non lo "tenevamo giù".. Proposto da te invece pare cosi appetitoso!!
Buona giornata e cari saluti,
Dany
Chissà perchè quello che ci impongono finiamo sempre per detestarlo :)
Eliminache bello il post e i ricordi di famiglia.una ricetta semplice, che si tramanda della cucina povera ma veramente preziosa.da noi si faceva poco..eravamo più polentoni anche come terra..
RispondiEliminaE anche questa diversità è bella :)
EliminaHai raccontato delle emozioni bellissime. Mia mamma a volte lo prepara ancora questo piatto, è di quei piatti semplici, esssenziali, genuini... buoni. :)
RispondiEliminaA presto, cara :*
Baci a te :*
EliminaUn piatto della tradizione semplice e sconosciuto.
RispondiEliminaGrazie!
Post magnifico Lori..buona giornata!
Che tenerezza i tuoi ricordi.. danno sensazioni profonde solo a leggerli, amica mia! :) Anche da me è tradizione la zuppa di pane.. ma è leggermente differente. Conosco oggi con piacere questo piatto tanto caro alla tua mente e al tuo passato... grazie per la ricetta stupenda e credo proprio che lo proverò!! <3 TVTTB!
RispondiEliminaGraz<ie a te Ely e alla tua sensibilità :)
EliminaUn piatto che non conoscevo, grazie. Sembra molto molto buono. Baci.
RispondiEliminaSoprattutto è molto essenziale
EliminaE' dolcissimo questo post, quel periodo trascorso da Zietta ti è rimasto nel cuore, si vede che, nonostante tutto, sono stati giorni sereni... mi hai fatto venire in mente le mie vacanze che trascorrevo nel paese di mia nonna, d'estate, giorni felici e pieni di cose buone e semplici, come questa ricetta speciale.
RispondiEliminaGrazie Lori per aver condiviso i tuoi ricordi con noi! ♥
Grazie a te, per averli apprezzati :)
EliminaIl pane cotto!!!!!! !mi ha fatto ricordare quando ero piccolo e lo mangiavo, e ora che ci penso non l'ho mai fatto a mia figlia, devo rimediare!!!!! grazie della ricetta :-)
RispondiEliminaTi dirò dei miei figli: la grande lo ha snobbato, il piccolo lo ha assaggiato, il padre lo ha mangiato! ;)
EliminaLoredana, credo che non esista niente di più semplice e allo stesso tempo più buono di un piatto di pane cotto! Adattissimo anche in questo periodo di quaresima!
RispondiEliminaGrazie!
E' vero in fondo è pane e acqua :)
Eliminaio penso davvero che le ricette più semplici siano quelle più buone!
RispondiEliminaLo penso anche io :)
Eliminanon so perchè, ma mi sono commossa. baci
RispondiEliminaBaci a te ^_^
EliminaCome ti ho detto di là, anche in casa dei miei suoceri il pane cuott è un piatto che ritorna, specialmente d'inverno, per dare fondo ad avanzi di pane casereccio un po' indurito...una sola volta ho visto mia suocera prepararlo basico, ma spesso, dopo aver cotto le verdure, utilizza l'acqua di cottura per bagnare il pane ed insaporirlo dopo di che lo salta in padella con un po' di verdure cotte ed aromi. Dire che è una delle cose più buone e confortanti che io ricordi, mi sembra superfluo visto il tuo post. Ricordi meravigliosi che commuovono, i tuoi.
RispondiEliminaUn abbraccio grandissimo. Pat
La suocera è una signora cuoca, sa come rendere appetitosa una ricetta semplice :)
EliminaE' un vero piacere leggere i tuoi ricordi! Conosco la ricetta, la mia nonna la preparava aggiungendo il pomodoro e la lasciava un po' piu brodosa:)
RispondiEliminaAnnamaria
Come la mia Zietta :)
EliminaMi piace sempre un sacco leggere questi tuoi racconti di vita vissuta!!!
RispondiEliminaMai assaggiato il pane cotto....ma un piatto così semplice e genuino non può non piacere!!!
Grazie Roxy :)
EliminaChe ricordi! Sei davvero stata forte, non tutti sarebbero stati altrettanto capaci. Fantastica questa ricetta, condita di ricordi e sapori lontani :-) Bacioni
RispondiEliminasai che credo che ricette simili esistano un po' in tutt'Italia? Io ricordo che una zia di mia mamma, che abitava sul lago di Garda, ne faceva una versione simile...
RispondiEliminaCucina del riciclo, si chiamerebbe ora! Cucina naturale e deliziosa, aggiungo io, basta che si utilizzino gli ingredienti "giusti".
In sintesi i piatti che piacciono a me!
Un abbraccio
p.s. la torta ai mandarini non l'ho portata al corso di fotografia... lì ho portato solo le foto!!!
RispondiEliminaDel resto ce la siamo spazzolata a casa. Ciao :))
I tuoi ricordi accompagnano questa ricetta facendomi entrare appieno nella semplice magia dei suoi sapori antichi, grazie Loredana per avermi reso partecipe, un abbraccio
RispondiEliminache bella ricetta e che bel post, io cerco di vivere intensissimamente questi anni con i miei figli perchè so che quel che si vive in quest'epoca resta per sempre. come questo piatto, nel cuore.
RispondiEliminaChe bello sbirciare nei tuoi ricordi d'infanzia a che bello che tu abbia vissuto un'esperienza felice nonostante la situazione complicata all'epoca!
RispondiEliminaVoglio provarla anche io questa ricetta, ma devo trovare del PANE vero, cosa che ormai in pratica è diventato difficilissimo (mi sa che prima o poi mi butterò anche io sulla pasta madre...)
Un bacione
La semplicità vince su tutto, come nel caso di questa ricetta di un tempo antico... Bellissimo il ricordo... Un abbraccio cara :)
RispondiEliminaQuesta ricetta mi ricorda la mia cara mamma...lo faceva spesso d inverno...un misto di sorriso e tristezza
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