Una incontenibile euforia sta possedendo il mio frigorifero.
Ogni volta che apro lo sportello è tutto un bisbigliare e un tornare velocemente al proprio posto...ma io lo so che si stanno dando alla pazza gioia lì dentro.
Al mio
lievito senza nome è arrivata la compagnia , un altro lievito, già raddoppiato nella forma e nel volume e, come per l'hully gully, se prima era un lievito a ballare...ora ne sono quattro!
Prevedo lunghe giornate trascorse a panificare, anche perchè se continua così, tra un pò, saranno i lieviti a farla da padrone a casa mia.
Tutto merito del nuovo arrivato, un signor lievito , regalato a me e agli altri partecipanti al corso sulla panificazione, dal
Maestro Piergiorgio Giorilli.
Il corso si è svolto il 9 novembre scorso presso il
Molino Grassi di Parma, organizzato fin nei minimi particolari da
Valentina Venuti e
Federica Chiara Grassi, con
Guido Stancari a fare da cicerone a 20 foodblogger entusiaste ed euforiche.
Dopo la calorosa ( e calorica ) accoglienza, con la colazione, abbiamo iniziato un giro al mulino, incredibile assistere alla trasformazione di semplici chicchi di grano.
Dallo scarico del grano, alla farina , è stato tutto un crescendo ( e un salire) fino ad arrivare al cuore pulsante e vibrante che permette di ottenere farine diverse e speciali.
Tra le farine che abbiamo visto preparare ce n'è una, in particolare, che ha attirato la mia attenzione:
la farina di
Grano del Miracolo, ottenuta da una varietà di frumento autoctona che non veniva più coltivata commercialmente dagli anni '20.
Il Molino Grassi e Claudio Grossi, agricoltore parmense che ha riscoperto alcuni grani antichi, hanno puntato su questo grano tenero che, tra le varie proprietà, risulta avere un basso contenuto glutinico,una maggiore percentuale di fosforo e di ferro.
Questa varietà di grano è stata riproposta e adattata alla panificazione sia professionale che casalinga.
da Tecnica Molitoria-novembre 2013
Il paziente Guido Stancari ci ha descritto e mostrato alcune spighe di questo grano, raccontandoci che raggiungono una notevole altezza, di circa 160 cm.
Il resto della giornata è trascorsa tra lieviti, lievitati dolci e salati, sfogliature e cornetti da formare, ciabatte e pani con farine speciali.
Impossibile descrivere il profumo del pane in cottura, incredibile parlare della croccantezza delle ciabatte e del piacere di addentarle dopo averle farcite con culatello, prosciutto di Parma e tanto altro bendidio, il tutto accompagnato da un ottimo Lambrusco.
Il risultato del corso con il
Maestro Piergiorgio Giorilli spero di mostrarlo al più presto, ci saranno ricette dolci , salate , ma, soprattutto, ci sarà lui: il lievito madre.
Per ora vi lascio le foto e , spero, il desiderio di panificare.
Un grazie , ancora, di cuore al
Molino Grassi.