mercoledì 30 maggio 2012

Torta salata agli asparagi del nonno a km zero...e dai mandiamo un sms

Una goccia ciascuno per aiutare l'Emilia e per riuscire a postare ricette senza sentirmi superficiale e senza cuore.



Una semplice preparazione con gli asparagi del nonno.
EH, ad avercelo vicino il nonno e il suo orticello!
Ci riempirebbe di primizie e di verdure a chilomentro zero e, soprattutto, sane!

Non è così, ma quando capita dalle nostre parti ci regala sempre dei bellissimi bouquet alternativi, che sono quelli che preferisco.

L'ultima volta è stato il turno degli asparagi, non erano moltissimi, ma avevano un gusto!!

Ricetta inventata pensando di farne una frittata, che però io amo pochissimo, infatti in corso d'opera l'ho modificata e il risultato ha convinto tutti!


Torta salata agli asparagi
  • 15 asparagi dell'orto del nonno
  • 250 gr ricotta vaccina
  • 80 gr caciocavallo di bufala ( e con questa ricetta l'ho consumato tutto!!)
  • 3 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • 1 cucchiaio di pecorino grattugiato
  • 100 gr farina 00
  • 3 tuorli + 1 uovo intero
  • 10gr lievito per torte salate sale
  • pane grattugiato
  • poco olio o burro per la teglia
Pulire e lessare gli asparagi.
Mescolare ricotta, uova, formaggi grattugiati, sale se occorre.

Unire una parte degli asparagi tagliati  a pezzetti (lasciarne 5 per la decorazione) e il caciocavallo a dadini.

Aggiungere la farina setacciata con il lievito.

Oliare una teglia tonda, versare del pane grattugiato e disporre gli asparagi avanzati a raggiera, versare il composto e cuocere in forno caldo a 180° per 45'.



E solo adesso mi sono accorta che questa ricetta è adatta al contest di Artù quindi la invio molto volentieri



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martedì 29 maggio 2012

EMERGENZA TERREMOTO



Amiche blogger e non, fate girare questo messaggio e per una volta anche se non si posta una ricetta o non si linkano post non penso sia un dramma!




ZONE TERREMOTO

Vista la Gravità della situazione mettiamo a disposizione gratuitamente camere presso il nostro

albergo.
HOTEL SPORTING -CAMPAGNOLA EMILIA (RE) TEL. 052275484 - 3923556690. Fate girare.

Grazie.
Michele e Walter. ( Michele Brioni) ♥ GRAZIE ♥
-----------------------
059 200200 è il numero della protezione civile per assistenza nella zona di Modena.
Per favore chi non ha problemi non usi il cellulare.
Linee sovraccariche rallentano gli aiuti.
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Passaparola: Nelle zone coinvolte dal terremoto togliete le password delle wifi.le reti cellulari non
funzionano.

fate girare

  Preso da Diario della mia cucina
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domenica 27 maggio 2012

Golosi anche senza glutine:Gelato al sambuco, limone e yogurt con biscottini ai fiori di sambuco

Oggi è la giornata dedicata alla celiachia, per questo io e un folto gruppo di blogger abbiamo deciso di contribuire dandovi un piccolo vademecum su come comportarsi con un celiaco a cena...grazie a Stefania di Cardamomo e co
Premesso che la celiachia è una malattia e non un capriccio, l’unica cura possibile, ad oggi, è... l’astensione dai cibi glutinosi!
Dico ciò perché si capisca bene che chi è celiaco è COSTRETTO a mangiare senza glutine e non gli fa piacere, perché è molto dannoso per il suo organismo. Quindi ci sono cibi IN (permessi) e cibi OUT (vietati). La cosa più semplice da fare è preparare un menù che possa andare bene per tutti, così non vi stresserete a preparare più pietanze, con risultati, il più delle volte deludenti. Per preparare cibi che possano mangiare tutti, quindi anche i celiaci, bisogna sapere quali sono i cibi consentiti e quelli vietati.

Per preparare cibi che possano mangiare tutti, quindi anche i celiaci, bisogna sapere che ci sono cibi permessi e cibi vietati.

I cibi PERMESSI sono:

  • CEREALI:

    • riso (di tutte le varietà) e tutti i suoi derivati (la sua farina, la crema, i fiocchi)

    • mais e tutti i derivati (farina, polenta)
    • miglio, quinoa, grano saraceno, tapioca, sorgo, teff e tutti i loro derivati
    • soia e tutti i suoi derivati (anche se in realtà è un legume)
    • la fecola di patate (quindi le patate, anche se non sono un cereale e come tutti i tuberi sono consentiti)
  • LEGUMI:
    • tutti: (fagioli di tutti i colori, fave, soia di tutti i colori, lenticchie di tutti i colori, piselli, ceci in qualsiasi forma cioè anche sotto forma di farine)
  • CARNE
    • tutta
  • PESCI
    • tutti
  • LATTICINI
    • latte vaccino, caprino, di soia, di riso
    • burro, panna e panna acida
    • latte condensato
    • latte di cocco
    • tofu
  • FRUTTA E VERDURA:
    • tutta quella fresca e surgelata se non infarinata o panata
    • frutta secca a guscio
  • BEVANDE:
    • acqua (anche soda e tonica)
    • tè e caffè
    • succhi di frutta
    • alcolici e superalcolici puri
  • ALIMENTI SPALMABILI E CONDIMENTI
    • nutella
    • miele, sciroppo di acero e melassa
    • burro d’arachidi
    • confetture e marmellate
    • aceto (anche balsamico, ma non le creme)

I cibi VIETATI sono:
  • CEREALI
    • grano
    • kamut
    • avena
    • orzo
    • segale
    • triticale
    • malto di questi cereali
  • LEGUMI
    • anche se i legumi non contengono di per sé glutine, tuttavia se sono prodotti in stabilimenti dove sono prodotti cereali con glutine non possono essere usati per i celiaci.
    • legumi in scatola, se non espressamente consentiti
  • LATTICINI
    • latte di malto, di avena e quelli aromatizzatiù
    • formaggi spalmabili, se non espressamente consentiti
    • crema pasticcera
    • dessert a base di latte e alcuni yogurt
  • CONDIMENTI
    • salse pronte (maionese, salsa rosa, ecc. se non espressamente consentite)
    • salsa di soia (soltanto una è permessa ed è il Tamari reperibile presso Naturasì)

A rischio!
Però in questo elenco sommario, mancano una serie infinita di prodotti che non posso elencare perché vanno per marca. Ad esempio il cioccolato di per sé andrebbe bene, ma alcune marche non sono consentite. Uguale cosa per alcune salse pronte, alcuni yogurt, alcuni gelati, alcune patatine, alcuni salumi, ecc. ecc., ma anche le stesse farine prive di glutine se prodotte in stabilimenti dove c’è contaminazione, diventano proibite e così via… Insomma l’elenco è infinito.
Come fare a sapere allora se un alimento è consentito?
Un modo abbastanza semplice c’è! Basta leggere attentamente le etichette! Adesso poi la normativa prevede che deve essere scritto a chiare lettere e infatti nei prodotti esteri è sempre specificato se può contenere tracce di glutine. Infine, se un prodotto porta la spiga sbarrata sulla sua confezione è certificato dall’AIC ed è garantito per i celiaci.
Anche se l'elenco può sembrare lungo c'è un modo abbastanza semplice per capire se un cibo è senza glutine. Basta leggere attentamente le etichette! Adesso poi la normativa prevede che sia scritto a chiare lettere e, nei prodotti esteri, è sempre specificato se può contenere tracce di glutine. Infine, se un prodotto porta la spiga sbarrata sulla sua confezione è certificato dall’AIC ed è garantito per i celiaci.
REGOLE PER EVITARE CONTAMINAZIONI in casa
1. Lavare mani, superfici, utensili sporchi di farina, possibilmente in lavastoviglie e accuratamente;
2. Usare la carta forno per le teglie e tutti quegli utensili (come piastre) dove hanno cotto cibi col glutine;
3. Se volete cucinare la pasta per un celiaco, l’acqua deve essere pulita, il cucchiaio con il quale mescolate la pasta senza glutine a parte, il sale nuovo o comunque non quello contaminato dal cucchiaio “sporco” di acqua della pasta col glutine;
4. Evitare di infarinare i cibi, anche quelli degli altri, così eviterete grande fonti di stress; se proprio dovete non mettete nella stessa padella o teglia le due preparazioni;
5. se usate una griglia e avete della carne impanata, grigliate prima quella del celiaco (senza panatura) e poi tutto il resto;
6. non addensare salse, ecc. con farina. Usate la fecola per tutti e sarà più semplice!
7. non appoggiate il cibo su cibi col glutine o dove sia stato cibo col glutine. Ad esempio il pane del celiaco non mettetelo insieme a quello col glutine o nello stesso contenitore anche senza che l’altro sia presente;
8. anche per l’olio di frittura valgono le stesse regole, prima friggete il cibo senza glutine e poi tutto il resto; in ogni caso non utilizzate quello già usato in precedenza contaminato!
9. Se avete dei dubbi sulla composizione dei cibi… non usateli!


                                                                 *************
     
Pronti per mangiare i fiori??

Avete trascorso l'ultimo fine settimana a passeggiare per la campagna e a raccogliere quello che nessuno raccoglie?...no, non parlavo di quelle chiazze marroni , tanto utili a concimare la terra, sicuramente meno utili alle nostre scarpe, parlavo dei fiori di sambuco.

A me piacciono moltissimo , con quell'odore così particolare sanno rendere unica qualunque preparazione, una volta ne ho fatto anche marmellata, questa volta , invece, ho utilizzato gli avanzi della preparazione dello sciroppo e , direttamente, lo sciroppo.

Tutto, si fa per dire, per partecipare alla raccolta delle (St)Renne che questo mese sono scese in campo con i fiori in cucina e io non potevo non sbizzarrirmi.

Con gli avanzi dello sciroppo ( qui) ho realizzato dei biscottini glutenfree per accompagnare un gelato allo sciroppo di sambuco.

Accoppiata perfetta.


Biscottini ai fiori di sambuco e farina di riso
  • 10 fiori di sambuco lasciati a macerare per 24 ore  in acqua , zucchero, succo di limone e limone a fette ( leggere qui)
  • 250 gr di farina di riso
  • 125 gr di burro freddo
  • 110 gr di zucchero
  • 6 gr di lievito
  • 1 uovo intero
Versare la farina, fare la fontana al centro, unire il burro freddo a pezzetti, lo zucchero, l'uovo, i fiori di sambuco sgranati dai rametti.

Mescolare bene tutto fino ad avere un composto omageneo,

Avvolgere in una pellicola e far riposare in frigo per almeno 30'.

Stendere allo spessore di 4 mm, tagliare con uno stampino a forma di fiore .

Cuocere a 180° per 12'-15'.

Conservare in una scatola di latta.



Gelato al sambuco, yogurt e limone
(Il grande libro dei gelati e dessert di Farrow-Lewis)

Per 6 porzioni
  • 4 tuorli d'uovo
  • 50 gr zucchero semolato
  • 10 gr maizena
  • 300 ml latte
  • scorza grattugiata di 1 limone bio
  • 50 ml di succo di limone
  • 150 ml si sciroppo di sambuco ( per la ricetta leggere qui)
  • 170 gr yogurt greco
  • 150 ml panna montata
Montare i tuorli in una ciotola con lo zucchero, la maizena e un pò di latte.

Versare il latte rimanente in un  tegame dal fondo spesso, portare ad ebollizione, quindi versateci sopra il composto di tuorli, girando continuamente, lontano dal fuoco.

Rimettere sul fuoco e cuocere a fuoco lento, girando continuamente finchè non si addensa.
NON FATELO BOLLIRE O POTREBBE IMPAZZIRE.

Versate la crema in una ciotola , aggiungere scorza e succo di limone.
Unirelo sciroppo di sambuco e mescolare delicatamente.

Coprire la superficie della crema a contatto con della pellicola.

Lasciar raffreddare e conservare in frigo , anche per una notte.

Per chi non possiede una gelatiera:
Sbattete lo yogurt e la panna e incorporateli alla crema.

Versate il composto in un contenitore e congelare per 3-4 ore, mescolandolo un paio di volte quando si addensa.

Versare in coppette individuali e di nuovo in frigo finchè sarà pronto per essere servito.

Con la gelatiera:
Incorporate lo yogurt e la panna alla crema fredda , trasferire nella gelatiera e far andare finchè non si addensa.
Versare in coppette e lasciare in freezer.

Lasciare 30 ' nel frigo prima di servire, decorare con biscottini ai fiori di sambuco.







 Con questa ricetta partecipo alla raccolta delle (St)Renne Grazie dei fior

e qui trovate le altre ricette gluten free
                                                     Assaggi di viaggio: Pancakes con farina di mais 
           agrodolce:polpette


Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Lamponi e Tulipani



Invio questa ricetta a Stefania del blog Crema e panna





invio volentieri questa ricetta al Cookie Contest
e al contest Colora la tua fresca estate di Tina e VickyArt in collaborazione con Casa Bianca Piacenza


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venerdì 25 maggio 2012

Sciroppo ai fiori di sambuco

Che belli i fiori di sambuco...sono perfettamente uguali, raccolti tutti insieme, vicini vicini, talmente piccoli con un buchino al centro.
Quando ero bambina, mi divertivo ad infilarli con ago e filo per farne ghirlande, che poi non riuscivo mai a completare, anche perchè ne servivano proprio tanti e fino a quando infilavo l'ultimo i primi erano già secchi,  ma come resistere quando a 7 anni si guarda Heidy e si è convinti che su una nuvoletta ci si possa poggiare davvero??

Io sono della generazione dei primi cartoni giapponesi, di Heidy, Remì, Goldrake anzichè Jeeg Robot d'acciaio, Mazinga.
Passavo una serata, nottata alla fine dell'estate per vedere in anteprima tutti i cartoni che sarebbero stati programmati durante l'inverno su Italia1, ma ero già un pò più grande.

Mi ricordo SuperGulp, i fumetti in tv, ed erano proprio fumetti, nel senso che erano strisce di fumetti, con le voci e...basta.
Ho provato a farli vedere qualche volta alla grande ( con il piccolo non ci provo neanche) mi ha liquidato con un "ma che è sta roba'" e mi ha smontato in un istante.

Mi ricordo ancora Alan Ford, con il vecchietto in carrozzella e il gruppo TNT, mi ricordo Jacovitti e i suoi personaggi surreali...il salame affettato con i piedi, CoccoBill...insomma sono abbastanza adulta da ricordare il passaggio dal bianco e nero al colore, eppure i cartoni guardati nella mia infanzia in sfumature di grigio, nel mio ricordo sono a colori, non è un portento la fantasia dei bambini?

Ma ero partita dai fiori, sicuramente quello che ho visto e ho letto da bambina mi ha condizionato anche per quanto riguarda i fiori, conservo ancora nel libro di Heidy ( sempre lei!) regalatomi per la prima comunione da una maestra, una ghirlanda di lillà, quella sono riuscita a finirla e l'ho messa lì e lì è rimasta fino ad oggi.

Tutto questo per dire che i fiori su di me esercitano un fascino particolare, una volta cresciuta ho iniziato  ad utilizzarli in cucina, un fiore che dà molta soddisfazione è il sambuco, di solito utilizzo le bacche per farne marmellata, ma quest'anno ho voluto fare da me il "famoso" sciroppo" che so che esiste anche in vendita imbottigliato.
Ho cercato un pò di ricette, ma poi ho fatto di testa mia.

Il risultato è stato soddisfacente, ve lo passo così come l'ho fatto io.


Sciroppo ai fiori di sambuco
  •  10 fiori di sambuco (raccolti in campagna)
  • 1 kg di zucchero
  • 1 lt di acqua
  • succo di 2 limoni piccoli
  • 1 limone bio tagliato a fette
Versare in un contenitore di vetro tutti gli ingredienti.
Lasciare al sole per 24 ore.

Filtrere premendo bene i fiori e il limone ,ripetere questa operazione un paio di volte e terminare passando il liquido attraverso un tovagliolo o della garza per aliminare eventuali impurità.
( I fiori e il limone non buttateli via, io li ho usati così)

Versare in una pentola, porre sul fuoco e far bollire per 15'-20'.

Al termine versare in bottiglie o barattoli, chiudere e posizionare in una pentola con acqua tiepida e far bollire per sterilizzare.

Conservare in luogo fresco e buio.
Si conserva per almeno 6 mesi.

Affrettatevi sta per terminare la fioritura!! ^_^




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mercoledì 23 maggio 2012

Brioches con lievito madre...da un Assaggio di viaggio

Finalmente sono riuscita a fare altre brioches con il mio amato , ma recentemente trascurato, lievito madre.
Tutto merito del gioco di Elisa e dei nuovi Recipe-tionist da cui ho sbirciato e mi è venuta una gran voglia di provare tante ricette, comunque la scelta è caduta su questo impasto di brioches, proposto da Fabio e Annalù in forma di treccia, mentre io ho voluto provare un intreccio molto particolare,se vi và di provare i passaggi vedere qui, le brioches sono da provare e godersele!

Questa è la ricetta che ho scopiazz rifatto degli Assaggi di Viaggio


Brioches
Ricetta di Assaggi di viaggio

Ingredienti:
500 g di farina manitoba
350 g di LM rinfrescato il giorno prima (oppure 25 g di lievito di birra )
5 g di sale
100 g di zucchero
1/2 cucchiaino di malto d'orzo ( o di miele )
 2 uova
100 ml di latte tiepido
100 g di burro
1 bustina di vanillina (io non l'ho messa)
1 uovo
qualche goccia di latte
granella per decorare

Rinfrescare il lievito madre una  mezza giornata prima dell'utilizzo.
 Scaldare il latte e sciogliervi il lievito,unire tutta la farina e il resto degli ingredienti.
Far lievitare 4/5 ore.
Prendere l'impasto e creare delle palline da 80 gr.
Dividerle in 4 pezzi e creare dei serpentelli della stessa lunghezza e procedere all'intreccio, io ho seguito queste spiegazioni, ma vi lascio anche le foto dei miei passaggi.






Porre a lievitare tutta la notte, io ho posizionato nel forno con funzione camera di lievitazione e dopo 5 ore erano lievitate benissimo, ho spennellato con uovo e latte e cosparso di zucchero a granella.

Cuocere in forno caldo a 180° per 15'.




Procedimento con lievito di birra ( come riportato da Fabio e Annalù)

Sciogliere un cucchiaino di zucchero ed il lievito nel latte. Aggiungere la metà della farina e mescolare fino ad ottenere un impasto semiliquido, ma uniforme. Coprire con un canovaccio umido e lasciare lievitare 20-30 minuti. Disporre la restante farina a fontana su di un ripiano e mettervi al centro tutti gli ingredienti, tranne il sale che va messo esternamente. Impastare sempre dal centro, e alla fine incorporare anche il sale. Coprire con il canovaccio e lasciare lievitare 3 ore. Formare delle brioches oppure delle trecce intrecciando tre cordoni di impasto alla volta. Ricoprire con il canovaccio e lasciare lievitare fino al raddoppio del volume. Spennellarle con un uovo sbattuto con qualche goccia di latte ed infornare in  forno ventilato preriscaldato a 180°C per 15 minuti.
Una volta raffreddate queste brioches possono essere congelate e consumate dopo un passaggio di qualche minuto al microonde.







Con questa ricetta partecipo a The Recipe-Tionist del mese di maggio

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lunedì 21 maggio 2012

Cake light che doveva essere all'olio

Mi capita spesso di vedere ricette che ho voglia di provare, ma come tutte ( o quasi) anche io ci tengo a  pubblicare post originali, quindi ho sempre una certa resistenza a parlare di piatti visti da altri, mi sembra spesso un'inutile copia.

Questo però non significa che io non le provi realmente quelle che proprio mi colpiscono, abzi.

E' accaduto anche con il cake all'olio d'oliva e arancia visto da Dana, non ho fatto in tempo a leggerlo che ero già in cucina a preparare gli ingredienti, ma...era domenica mattina, avevo fretta, ho provato a coinvolgere la figliola dicendole "Devi solo mescolare, è facilissimo, ho già preparato tutto!!"...quasi tutto!

Le ultime due arance superstiti ci sono, farina zucchero e uova anche, anzi sai cosa faccio, modifico un pò e utilizzo i 3 tuorli che mi sono avanzati e un uovo intero...ecco , la farina, il lievito, lo zucchero...puoi iniziare!

E la figliola, stranamente, senza neanche borbottare - forse ancora era nella fase rinco post risveglio-si mette a fare proprio quello che le dico.

Parte dalle uova e lo zucchero , monta, monta, monta, unisce, un pò di succo e farina e lievito setacciati, e anchora a mescolare...mentrio incarto lo stampo da plumcake...ma quanto è bello questo dolce e come è facile, sarà buonissimo!

Allora?? Fammi vedere? Bello , dai che lo verso nello stampo e subito in forno a 160° per 45'.
 E intanto inizio le solite cose della domenica, leggi cazzeggio ozio!

Mentre cazz oziavo mi è tornato un pensiero che era lì, nascosto, ma dava un pò di fastidio...mi faceva sentire come se avessi dimenticato qualcosa, allora mi rileggo la ricetta, sul blog di Dana ...mi basta il titolo Cake all'olio d'oliva e... Me LO SONO DIMENTICATO!!!!!

Ma io  dico, si può fare un dolce che si chiama Cake all'olio d'oliva ecc e dimenticarsi l'ingrediente più importante, cioè l'olio??...Beh, l'ho fatto.

Ero sicuro che sarebbe stato un mattone, asciutto, secco, senza un filo di grassi e invece...meraviglia, quando l'ho sfornato era bello alto e fragrante, quando ho tagliato la fetta era della consistenza giusta e quando l'ho addentato, anzi l'ha addentato la figliola ha mugugnato qualcosa che suonava così: Mmmbuommmno!!

Insomma nell'errore è venuta fuori una ricetta light che di 'sti tempi non guasta.

Per la ricetta originale guardate da Dana, qui per la versione "sbagliata".


Cake light al succo d'arancia
  • 270 gr farina 00
  • 180 gr zucchero
  • 130 gr succo d'arancia
  • 3 tuorli e un uovo intero
  • scorza di limone bio grattugiata
  • 10 gr di lievito per dolci
Preriscaldare il forno a 180°.

Montare le uova con lo zucchero fino ad avere un composto chiaro e spumoso, aggiungere la scorza di limone grattugiata.

Alternando unire farina e lievito setacciati e succo d'arancia.

Versare in uno stampo da plumcake foderato con cartaforno.

Abbassare il forno a 160° e cuocere per 45', facendo la prova stecchino.

Volendo glassare con zucchero a velo e succo d'arancia o spolverare con zucchero a velo.


Si mantiene morbido per diversi gioni.




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sabato 19 maggio 2012

Chiuso per lutto...




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venerdì 18 maggio 2012

Budini salati asparagi e zucca con gelatina di Sangiovese e cracker di avena

E la faccio finita qui con questi budini.

Riconosco però ad Acquolina il merito di aver proposto una ricetta che, dopo ogni esecuzione,fa venire la voglia di sperimentare ancora con altre verdure.

Questa volta asparagi , quelli del nonno, e un pezzetto di zucca che chiedeva di essere utilizzato e allora perchè non provare con un bicolore??

Il difficile è stato pensare all'abbinamento...questa volta ho osato buttandomi su accostamenti speziati, consistenze quasi simili  eppure diverse, insomma un'altra bella prova, per me, grazie all'MTChallenge.

Budini asparagi e zucca con cracker di avena e gelatina al Sangiovese


Gelatina al Sangiovese
  • 500 ml di vino rosso ( io ho utilizzato un ottimo Sangiovese)
  • 120 gr zucchero
  • 1 gr di agar agar
  • 2 scorzette di arancia non trattata
  • mezzo cucchiaino di pepe di Szechuan
  • 3 chiodi di garofano
  • 1 stecca di cannella
  • 1 pizzico di sale
Mescolare tutti gli ingredienti, tranne l'agar agar, portare ad ebollizione  abbassare la fiamma e proseguire la cottura a fuoco dolce per altri 15'.

Filtrare.

Riposizionare sul fuoco , unire l'agar agar, mescolare bene e rimettere sul fuoco per altri 3'.

Versare in un barattolo e lasciar raffreddare.

Conservare in frigo.
Ottima anche come accompagnamento di formaggi stagionati.

Cracker di avena


100 gr di avena
90 gr di farina 00
60 gr burro
1 cucchiaino di curcuma
3 gr di lievito per torte salate
1 tuorlo
1 albume
20 gr parmigiano grattugiato
2 cucchiaini di sesamo tostati
un cucchiaino di sale

Frullare nel mixer i fiocchi d'avena, la farina, il lievito, il sale, il sesamo e la curcuma fino a tritare il tutto, aggiungere il burro a pezzetti, freddo e il parmigiano grattugiato e frullare fino ad avere un composto granuloso.

Incorporare il tuorlo sbattuto con un pò di acqua, fino ad avere un impasto omogeneo.

Stendere su un piano infarinato allo spessore di 5 mm. e ritagliare dei cerchi del diametro di 6 cm.

Porre su carta forno ben distanziati e cuocere in forno caldo a 190° per 12'-15', quindi lasciarli intiepidire per un paio di minuti sulla placca prima di sfornarli.

Si conservano in un contenitore di latta, volendo anche questi possono essere preparati in anticipo.

Budini di asparagi e zucca
  • 300 gr di asparagi
  • 200 gr di zucca pulita
  • 2 uova
  • 50 ml di latte
  • 20 gr pecorino
  • sale
Lessare e frullare gli asparagi.

Lessare e frullare la zucca.
Mescolare le uova con il formaggio grattugiato e il sale, versare poco più della metà negli asparagi e il resto nella zucca.

Imburrare degli stampini monoporzione e versare un pò di composto alla zucca e poi terminare con il composto agli asparagi.

Cuocere a bagnomaria a 180° per 30' circa.

Sformare e accompagnare con un cracker di avena e un cucchiaino di gelatina di Sangiovese, consiglio di unire tutti e tre gli elementi per assaporare al meglio l'insieme .



E con questo chiudo al pubblico per i budini, ma sono sicuro che ne gireranno ancora altri da queste parti!!


Con questa ricetta partecipo al contest Strati su strati


Anche questa ricetta partecipa all' MTChallenge del mese di maggio


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mercoledì 16 maggio 2012

Spiedini di pomodorini con bruschetta..un primo premio a una squadre e ancora grazie a Chiaretta!!!

Leggerezza inizia ad essere la parola d'ordine,voglia di scoprirsi e di sentirsi bene.

Un'idea veloce e...rossa da gustare con gli occhi e a cuor leggero.

Sempre da vecchi giornali di cucina!



Spiedini di pomodorini con bruschetta
Per 4 persone
  • 24 pomodorini ciliegia
  • 200 gr robiola
  • 100 gr mascarpone
  • basilico
  • erba cipollina
  • prezzemolo
  • unospicchio di aglio
  • 4 fette di pane
  • 120 gr di olive nere e verdi
  • una scorzetta di limone bio
  • olio evo
  • sale
  • pepe
Tritare le olive con qualche fogliolina di prezzemolo  la scorza di limone, incorporare al conposto due cucchiai di olio e un pizzico di pepe.

Tritare le erbe aromatiche con l'aglio, mescolare insieme robiola e mascarpone, unire il trito di erbe, salare e pepare.

Tagliare a metà i pomodorini, lasciandoli attaccati da un lato; svuotarli e farcire con il composto.
infilarli delicatamente sugli spiedini alternandoli a foglie di basilico.

Tostare il pane, versare un filo d'olio e condire con la salsa alle olive, servire con gli spiedini.


Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Martina: Sapori d'estate



Con questa ricetta partecipo al contest di Cinzia e Valentina

Un grazie a Franci di Scorribande in cucina per aver premiato il menù della squadra di cui ho fatto parte e il nostro menù :L'appetito vien viaggiando.
Grazie di cuore alle mie fantastiche compagne di viaggio, Helga,Elena, Ylenia.



E un ringraziamento particolare alla cara Chiaretta per avermi inviato una bella lettera "di carta!!!" scritta di suo pugno e con i saluti di Marianna, all'interno ho trovato un bellissimo segnalibro realizzato da Elle , fatto apposta per me, per la mia storia "delle mutande"...come lo so??
Provate ad indovinare!







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